Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

Asta appena finita. Moscissima.

Moltissimi lotti invenduti e qualche offerta alla base. Segnalo solo una 5000 Capranesi in fds a 1900. 

Ovviamente anche le 25 lire a 28000€ sono ancora a San Marino ?


Inviato (modificato)
19 ore fa, wstefano dice:

Asta appena finita. Moscissima.

Moltissimi lotti invenduti e qualche offerta alla base. Segnalo solo una 5000 Capranesi in fds a 1900. 

Ovviamente anche le 25 lire a 28000€ sono ancora a San Marino ?

 

Peccato, ci stavamo organizzando con altri 6 collezionisti per acquistarla e dividerla in 6 pezzetti …. Non abbiamo fatto in tempo a formalizzare l’offerta ?

Modificato da jaconico
  • Haha 3

Inviato

Anche il 20 lire della Banca Nazionale Toscana è andato invenduto. È l’unico esemplare conosciuto in mani private (l’altro ce l’ha la Banca d’Italia). 
In effetti l’asta è stata un po’ smorta. 


Supporter
Inviato (modificato)

Descrizione che mi lascia un pò perplesso..

Banca Nazionale Toscana 20 Lire 04/07/1866 serie Oe-818 - GIG. BNT2B RRRR Biglietto della massima rarità con due soli esemplari conosciuti originali oltre a questo esemplare un altro in condizioni inferiori è nel museo Banca D’Italia

In buona sostanza 2 esemplari conosciuti, non considerando il pezzo che sta in un museo significa solo un esemplare sul mercato collezionistico, non fanno di un biglietto un RRRR (R4), ma ben oltre, ci sono banconote ritenute R5 con molti più esemplari esistenti.

Nell'indice di rarità attribuita hanno tenuto conto dello scarso interesse che ha questa specifica tipologia? dovrebbero essere soli i numeri quelli che contano, non tendenze collezionistiche varie.

Modificato da nikita_
  • Mi piace 2
Awards

Inviato
4 ore fa, nikita_ dice:

Descrizione che mi lascia un pò perplesso..

Banca Nazionale Toscana 20 Lire 04/07/1866 serie Oe-818 - GIG. BNT2B RRRR Biglietto della massima rarità con due soli esemplari conosciuti originali oltre a questo esemplare un altro in condizioni inferiori è nel museo Banca D’Italia

In buona sostanza 2 esemplari conosciuti, non considerando il pezzo che sta in un museo significa solo un esemplare sul mercato collezionistico, non fanno di un biglietto un RRRR (R4), ma ben oltre, ci sono banconote ritenute R5 con molti più esemplari esistenti.

Nell'indice di rarità attribuita hanno tenuto conto dello scarso interesse che ha questa specifica tipologia? dovrebbero essere soli i numeri quelli che contano, non tendenze collezionistiche varie.

 

Generalmente un biglietto R5 quanti esemplari ancora reperibili dovrebbe annoverare? Ed un R4? 


Supporter
Inviato (modificato)
11 ore fa, jaconico dice:

Generalmente un biglietto R5 quanti esemplari ancora reperibili dovrebbe annoverare? Ed un R4? 

 

Non ne ho la più pallida idea, si possono fare però delle ipotesi: al 25 lire in vendita su nomisma hanno attribuito un R5, ma personalmente nel corso del tempo ne ho visti, con un occhio dato ai numeri di serie sugli esemplari posti in vendita si potrebbe arrivare ad una diecina di pezzi (conservazioni varie) se non oltre.
Quanti per un R4? sicuramente molti, che non significa necessariamente centinaia, è un "molti" che non saprei minimamente quantificare, è un grado attribuito ad un tot (?) di biglietti, ma non certo adatto per un unico esemplare conosciuto disponibile sul mercato.

Modificato da nikita_
  • Mi piace 1
Awards

Inviato

Secondo me un R5 in senso stretto dovrebbe essere conosciuto in 4/5 esemplari. Però in ambiti molto collezionati come il Regno anche con 10 esemplari possono rientrare tranquillamente nell’R5. Diversa è la situazione in ambiti di nicchia; il Crapanzano volume II, riguardo alle cedole con bollature repubblicane, parla di R5 con 2/3 esemplari conosciuti mentre con 10 siamo già nell’R3.
Per quanto riguarda il 25 lire del 1902 io ne ho censiti una trentina di esemplari ma penso che verosimilmente ce ne possano essere circa una cinquantina in giro, quindi in zona R4. Qui però influisce molto la conservazione, al livello di quello invenduto di Nomisma ce ne sono solo altri 2, quindi siamo pienamente nell’R5.
Per finire il 20 lire della Banca Toscana si può tranquillamente considerare U, non credo che la Banca d’Italia venderà mai il suo. 

  • Grazie 1

Supporter
Inviato (modificato)

Nel caso del 25 lire invenduto la casa d'aste ha utilizzato il metro di valutazione 'a maggior conservazione maggiore rarità', può essere giusto e può essere sbagliato, ci sono diverse opinioni a tal proposito, la quantità esistente versa su un R4.

 

Il 18/6/2022 alle 21:36, nikita_ dice:

Nell'indice di rarità attribuita hanno tenuto conto dello scarso interesse che ha questa specifica tipologia?

Come ipotizzato in precedenza, per il 20 lire hanno utilizzato un metro di valutazione sulla rarità completamente slegata ai pezzi esistenti.

Per una banconota conosciuta solo in pochissimi pezzi, entro i cinque esemplari per esempio, anche allo straccetto che fa parte di questi cinque biglietti esistenti bisognerebbe attribuirgli l'R5.

 

Modificato da nikita_
Awards

Supporter
Inviato

Il forum è ricco di discussioni sui parametri valutativi della condizione di rarità di un oggetto numismatico.


Inviato
2 ore fa, sdy82 dice:

Il forum è ricco di discussioni sui parametri valutativi della condizione di rarità di un oggetto numismatico.

 

Si… è ricco di questi parametri, però di solito le discussioni riguardano monete di varie tipologie. In riferimento alla cartamoneta italiana se n’è parlato pochissime volte… 


Supporter
Inviato
Il 20/6/2022 alle 14:23, jaconico dice:

Si… è ricco di questi parametri, però di solito le discussioni riguardano monete di varie tipologie. In riferimento alla cartamoneta italiana se n’è parlato pochissime volte… 

 

Non voglio sviare la discussione su argomenti altri, ma in una delle ultime querelle sul concetto di rarità io discutevo  dell'opportunità di parametri unici applicabili complessivamente e in blocco al collezionismo numismatico e notafilico.


Inviato (modificato)
4 ore fa, sdy82 dice:

Non voglio sviare la discussione su argomenti altri, ma in una delle ultime querelle sul concetto di rarità io discutevo  dell'opportunità di parametri unici applicabili complessivamente e in blocco al collezionismo numismatico e notafilico.

 

Personalmente credo sia un parametro utopico e inapplicabile perché oggettivamente vengono considerati rare monete repubblicane coniate in milioni di esemplari e ancora abbondantemente presenti sul mercato mentre magari monete romane di cui ci sono pochi esemplari tipologici vengono considerati comuni… tutto dipende sempre a mio parere dal numero di collezionisti presenti. Se una moneta è presente in 5 esemplari ed è collezionata da sole 3 persone allora è molto comune , ma se diventa collezionata da 100 persone allora diventa rarissima. In ogni caso ovviamente i punti di vista e i pareri sono molti e anche contrastanti 

ps. Poi comunque ricordiamoci che all’estero appunto si da meno peso alle rarità forse anche per questo motivo 

Modificato da jaconico

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.