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i giovani e la numismatica...


Risposte migliori

io oramai non mi considero più un "giovane" (42 primavere sono già molte) ma penso che nonostante le pause dovute alle varie fasi dell'età, un collezionista sia tale già da piccolo... o lo sei o non lo sarai mai.... il fatto di avvicinare i giovani al collezionismo, secondo me, si può definire di più un incoraggiarli, e con i metodi che ci sono al giorno d'oggi (come internet e lamoneta) è sicuramente più facile.... si eliminano distanze e problematiche che noi 20 anni fa avevamo... come si faceva a trovare tanti come siamo su questo forum tutti insieme e parlare o confontarci come facciamo qui se non frequentavi un circolo che magari distava molti Km o che non sapevi neppure che esistesse... invece sbirciando su internet, anche comodamente seduto davanti al tuo PC, puoi confrontarti con altri che hanno il tuo stesso interesse e condividere la passione che così può crescere invece che assopirsi.....

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Infatti i giovani non vanno avvicinati al semplice collezionismo, ma alla numismatica.

Ora può essere che la passione per il collezionismo sia quasi "genetica" come, mi sembra, sostenga Savoiardo o trasmessa direttamente come sostiene Inkub0. Per quel che mi riguarda possono tranquillamente verificarsi entrambi i casi, visto che l'uno non esclude l'altro.

Primo. Credo che l'incoraggiamento da parte di un adulto, genitore o maestro, sia essenziale o, perlomeno, estremamente importante, affinchè il giovanissimo continui nella sua passione per qualsiasi forma di conoscenza, collezionismo compreso

Secondo. Come questa passione iniziale, sia essa per la storia, per la geografia o per il semplice collezionismo "di accumulo" può maturare, evolversi, raffinarsi e magari diventare passione numismatica?

Direi che è necessario agire su più fronti. Il primo riguarda il bambino; genitori e scuola hanno un ruolo preponderante nello stimolare in lui interessi diversi o nell'incoraggiarlo se questi interessi nascono (apparentemente) spontaneamente. Di seguito, e qui entra in gioco l'esperto, mettere a disposizione del giovane strumenti più idonei. Questi strumenti, come questo prezioso sito "Lamoneta.it", possono giocare un ruolo davvero avvincente nello sviluppo di una sensibilità numismatica.

Poi è chiaro che ognuno fa storia a sè. Ci sarà chi parte dall'interesse per la storia, chi dalla passione per il collezionare, chi ha maturato una sua sensibilità grazie agli studi e da solo, chi grazie ad un conoscente.

Ma se si tratta di avvicinare e formare un maggior numero di persone, il che è auspicabile, bisogna aprirsi, avere dei contatti. Per questo il lavoro a 360 gradi della Moneta è, lo ripeto, quanto di meglio possa esserci per avvicinare i giovani alla vera numismatica.

Un'iniziativa come il francobollo dei diciotenni è un'iniziativa decisamente flebile. Il fatto stesso che ci sia un francobollo che solo i diciottenni possono acquistare è già di per sè idiota. Forse l'avranno trovata un'idea "graziosa", "simpatica". Magari hanno pensato che i diciottenni(!), poverini, abbiano bisogno della loro "numero uno" per iniziare. C'è bisogno di serietà e impegno, non di "numero uno". Poi è possibile che qualcuno grazie al bollo si sia avvicinato al collezionismo? Certo, perchè no?. Del resto è anche possibile che piovano rane.

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Giovani e numismatica... posto la mia esperienza.

Sono stato "iniziato" da mio padre che mi ha regalato le prime 50 monete e da allora non mi sono più fermato :P a raccogliere prima, e collezionare dopo. Adesso sono un ragazzo di 25 anni B) che qualcosa in più sulle monete la conosce. Ma una cosa triste che ho notato è che noi giovani non veniamo presi troppo in considerazione dagli "anziani". Mi spiego meglio. Veniamo visti come i polletti di turno a cui magari rifilare il pataccone da anni nel cassetto :ph34r: oppure oppure scarsamente considerati quando si fa una valutazione sullo stato di conservazione di una moneta. L'ho notato solo io? Molti amici hanno avuto la stessa impressione nei convegni ed alle Fiere. Vi racconto questa... in un conosciutissimo negozio di Bologna, il titolare NON MI FECE ENTRARE perchè vedendosi un ragazzo davanti (forse è inusuale) pensava andassi lì per rapinarlo. E vi assicuro che è capitato più di una volta e non è bello. Non è bello nemmeno che tutti ti stiano con gli occhi addosso quando stai vedendo una moneta tra le mani.

Cominciamo a capire che ci sono anche i ragazzi che studiano le monete, oltre a tutto ciò che hanno da fare. Alla luce delle mie esperienze, non mi stupisco che ci siano ragazzi che si allontanano da questo mondo.

Giuseppe

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io oramai non mi considero più un "giovane" (42 primavere sono già molte) ma penso che nonostante le pause dovute alle varie fasi dell'età, un collezionista sia tale già da piccolo... o lo sei o non lo sarai mai.... il fatto di avvicinare i giovani al collezionismo, secondo me, si può definire di più un incoraggiarli, e con i metodi che ci sono al giorno d'oggi (come internet e lamoneta) è sicuramente più facile.... si eliminano distanze e problematiche che noi 20 anni fa avevamo... come si faceva a trovare tanti come siamo su questo forum tutti insieme e parlare o confontarci come facciamo qui se non frequentavi un circolo che magari distava molti Km o che non sapevi neppure che esistesse... invece sbirciando su internet, anche comodamente seduto davanti al tuo PC, puoi confrontarti con altri che hanno il tuo stesso interesse e condividere la passione che così può crescere invece che assopirsi.....

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Infatti i giovani non vanno avvicinati al semplice collezionismo, ma alla numismatica.

Ora può essere che la passione per il collezionismo sia quasi "genetica" come, mi sembra, sostenga Savoiardo o trasmessa direttamente come sostiene Inkub0. Per quel che mi riguarda possono tranquillamente verificarsi entrambi i casi, visto che l'uno non esclude l'altro.

Primo. Credo che l'incoraggiamento da parte di un adulto, genitore o maestro, sia essenziale o, perlomeno, estremamente importante, affinchè il giovanissimo continui nella sua passione per qualsiasi forma di conoscenza, collezionismo compreso

Secondo. Come questa passione iniziale, sia essa per la storia, per la geografia o per il semplice collezionismo "di accumulo" può maturare, evolversi, raffinarsi e magari diventare passione numismatica?

Direi che è necessario agire su più fronti. Il primo riguarda il bambino; genitori e scuola hanno un ruolo preponderante nello stimolare in lui interessi diversi o nell'incoraggiarlo se questi interessi nascono (apparentemente) spontaneamente. Di seguito, e qui entra in gioco l'esperto, mettere a disposizione del giovane strumenti più idonei. Questi strumenti, come questo prezioso sito "Lamoneta.it", possono giocare un ruolo davvero avvincente nello sviluppo di una sensibilità numismatica.

Poi è chiaro che ognuno fa storia a sè. Ci sarà chi parte dall'interesse per la storia, chi dalla passione per il collezionare, chi ha maturato una sua sensibilità grazie agli studi e da solo, chi grazie ad un conoscente.

Ma se si tratta di avvicinare e formare un maggior numero di persone, il che è auspicabile, bisogna aprirsi, avere dei contatti. Per questo il lavoro a 360 gradi della Moneta è, lo ripeto, quanto di meglio possa esserci per avvicinare i giovani alla vera numismatica.

Un'iniziativa come il francobollo dei diciotenni è un'iniziativa decisamente flebile. Il fatto stesso che ci sia un francobollo che solo i diciottenni possono acquistare è già di per sè idiota. Forse l'avranno trovata un'idea "graziosa", "simpatica". Magari hanno pensato che i diciottenni(!), poverini, abbiano bisogno della loro "numero uno" per iniziare. C'è bisogno di serietà e impegno, non di "numero uno". Poi è possibile che qualcuno grazie al bollo si sia avvicinato al collezionismo? Certo, perchè no?. Del resto è anche possibile che piovano rane.

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si, ma in questo mondo siamo troppo presi per fermarci e farci contagiare o contagiare oi stessi gli altri!

quanti sono stati contagiati ad esempio dai professori? la mia prof. di italiano ad esempio sa che io sono un collezionista ma non mi ha mai spinto ad esempio a far vedere una moneta (inerente ad esempio col periodo storico che stiamo facendo) ai miei compagni; e non gliene frega, sinceramente, niente! :o :ph34r:

poi ci sono i convegni, mostre...

ma se io propongo al preside della mia scuola un'iniziativa del genere, e ammesso e concesso ( :D ) che mi dica di si, quanti miei compagni sarebbero interessati realmente? per loro conta saltare quella mezza giornata di scuola e loro sono felici... o su internet, quanti si interessano ad esempio delle monete che hanno in mano? quanti sono i "curiosi"? la maggior parte di essi va a vedere su internet altre cose ma non certo un sito "numismatico"!

non è sempre facile avvicinare alla numismatica!

Modificato da niko
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La verità è che la numismatica è una materia difficile. Richiede studio e dedizione. Per questo solo pochi, selezionati vi si cimentano. Inoltre le monete sono poco appariscenti. Non stupirete mai un vostro amico con una moneta, è troppo piccola. Sono oggetti che diventano "grandi" solo maneggiandoli e scrutandoli con attenzione a pochi centimetri. Anche la visione di monete nei musei è una cosa disastrosa, fanno una figura pietosa: lontane, piccole, malilluminate, apparentemente insignificanti. Come si fa ad appassionarsi ad una cosa così?

Gli scogli sono tanti, questo rende la numismatica un fenomeno di élite, solo chi, temprato dalla forza d'animo e dagli studi, supera queste rèmore, ottiene come dono inestimabile di apprezzare il messaggio che ciportano le monete dal passato.

Come trasmettere questo interesse ai giovani? non lo so. sinceramente me lo chiedo ogni giorno. io ho infatti due figli cui terrei MOLTISSIMO che si interessassero alle mie monete romane. non so da che parte prenderli, per il momento le monete sono cosa proibita, non voglio bruciarmi una possibilità con un interesse effimero dell' infanzia. Vedrò in futuro. consigli sono bene accetti

Caius

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Anche la visione di monete nei musei è una cosa disastrosa, fanno una figura pietosa: lontane, piccole, malilluminate, apparentemente insignificanti. Come si fa ad appassionarsi ad una cosa così?

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Inoltre sono decontestualizzate e questo non collegarle agli eventi storici di cui sono testimoni le sminuisce molto.

Non sarebbe meglio abolire la "sezione numismatica" e inserire le monete fra documenti e oggetti di vita quotidiana del loro tempo ? :unsure:

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non è sempre facile avvicinare alla numismatica!

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Caro niko,

direi che non è mai facile.

Putroppo i risultati non sono garantiti.

La mia maestra alle elementari non mi ha contagiato, ma ci invitava a portare anche monete, per esempio, quando si parlava di stati europei. Poi confrontravamo i nostri "tesori" in classe, facevamo qualche osservazione. Per me, bambino, è stato uno stimolo a continare, a ricercare nuove monete.

Penso che basterebbe che i tuoi compagni, anche senza appassionarsi alla numismatica, almeno ne capissero l'importanza. Lo stesso vale per i tuoi insegnanti e per tutti. La visita di una mostra è una esperienza formativa, sarebbe certamente utile. Però non c'è da aspettarsi di verere il risultato subito. L'educazione e la formazione hanno bisogno del lungo periodo. :)

Modificato da orlando10
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La verità è che la numismatica è una materia difficile. Richiede studio e dedizione. Per questo solo pochi, selezionati vi si cimentano. Inoltre le monete sono poco appariscenti. Non stupirete mai un vostro amico con una moneta, è troppo piccola. Sono oggetti che diventano "grandi" solo maneggiandoli e scrutandoli con attenzione a pochi centimetri. Anche la visione di monete nei musei è una cosa disastrosa, fanno una figura pietosa: lontane, piccole, malilluminate, apparentemente insignificanti. Come si fa ad appassionarsi ad una cosa così?

Gli scogli sono tanti, questo rende la numismatica un fenomeno di élite, solo chi, temprato dalla forza d'animo e dagli studi, supera queste rèmore, ottiene come dono inestimabile di apprezzare il messaggio che ciportano le monete dal passato.

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Credo che l'intervento di Caius sia molto esplicativo e lo condivido.

Riassumendo quello che è emerso da questi post direi che PRIMA della passione per la numismatica ci deve essere l'interesse per la Geografia o la Storia altrimenti chi se ne importa di quale moneta si usa ad Aruba (e soprattutto dove sta Aruba?) o come erano fatte le monete di Vittorio Emanuele II (Ma chi era questo?) e vedo che un pò tutti abbiamo cominciato così...

Ora poiche Storia e Geografia non è che vadano molto di moda al giorno d'oggi e il concetto di Geografia si ferma a dove bisogna andare per fare una vacanza VIP e quello di Storia a che modello di cellulare furoreggiava in un determinato periodo è normale che siano poche quelle figure adulte che dovrebbero diffondere "il sacro fuoco" fra i bambini...

Parlavo qualche giorno fa con alcuni compagni d'università sui cartoni animati che giravano ai nostri tempi e tutti ci ricordavamo dei 2-3 cartoni ambientati ai tempi della Rivoluzione Francese (i 20/25enni sanno a cosa mi riferisco)... pare una stupidaggine ma almeno qualcosa sull'argomento ce lo siamo imparati...oggi girano i Pokemon.... <_<

Una volta poi che uno ha superato "il fuoco di sbarramento" c'è anche quello che dice josarcina cioè la poca considerazione e l'atteggiamento un pò snob degli anziani ma quella è propria di tutti gli ambienti non solo numismatico, c'è poco da fare.

Per quanto riguarda l'aspetto musei è vero... le monete andrebbero più contestualizzate.

E quindi? E quindi boh... a me quando qualcuno mi guarda col sorrisetto per la serie "ma collezionare monete non è da bambini?" io ribatto "e tu che hobby hai?...vedi, ognuno ha il suo!"

Vedrete che il loro hobby spesso è più stupido del nostro e il tizio se ne renderà subito conto spegnendo il sorrisetto beffardo...

Ave atque vale

Modificato da uzifox
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Giovani e numismatica... posto la mia esperienza.

Ma una cosa triste che ho notato è che noi giovani non veniamo presi troppo in considerazione dagli "anziani". Mi spiego meglio. Veniamo visti come i polletti di turno a cui magari rifilare il pataccone da anni nel cassetto  :ph34r: oppure oppure scarsamente considerati quando si fa una valutazione sullo stato di conservazione di una moneta.

Giuseppe

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quoto questo passaggio di Jos

quanto è brutto vedere il commerciante che ti vuole spacciare per FDC o per rara una moneta che, senza essere una patacca, vale 1/10 di ciò che chiede :blink:

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Supporter

io conosco una persona che ha il "fuoco sacro" e che da piccolo è stato incoraggiato da dei negozianti del settore... e non per spingerlo a spendere ma per incoraggiarlo nella sua passione...

per i giovanissimi... mio figlio fa quinta elementare e nonostante studino i romani e sui suoi libri di storia si vedano una quantità di monete come rappresentazione del periodo storico quando ho fatto presente alle maestre che poteva essere interessante per i bambini vedere delle mostre o portare direttamente in classe qualche moneta per spiegare che potevano essere considerate la propaganda del tempo, mi è stato risposto che esulava dal contesto storico che stavano studiando..... ma cosa volevano dire? che approccio danno alla storia dopo la riforma scolastica? mio figlio studia (sommariamente) un'epoca come quella romana in quinta elementare e poi non tratterà mai più quel periodo storico nel corso dei suoi studi.... come possono interessarsi di queste cose se non li accompagnano almeno per un certo periodo della loro vita scolastica?.....

forse tocca proprio a noi padri accompagnarli durante la loro crescita a formarsi

sempre che ci riusciamo.....

e poi ditemi.... il museo di numismatica di Torino con la sua bellessima collezione di monete.... CHE FINE HA FATTO?

queste sono cose che mi fanno dubitare che i giovanissimi vengono spinti verso i pokemon.... almeno magari non pensano..... o non saranno più capaci di pensare....

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Giovani e numismatica... posto la mia esperienza.

Sono stato "iniziato" da mio padre che mi ha regalato le prime 50 monete e da allora non mi sono più fermato  :P  a raccogliere prima, e collezionare dopo. Adesso sono un ragazzo di 25 anni  B)  che qualcosa in più sulle monete la conosce. Ma una cosa triste che ho notato è che noi giovani non veniamo presi troppo in considerazione dagli "anziani". Mi spiego meglio. Veniamo visti come i polletti di turno a cui magari rifilare il pataccone da anni nel cassetto  :ph34r: oppure oppure scarsamente considerati quando si fa una valutazione sullo stato di conservazione di una moneta. L'ho notato solo io? Molti amici hanno avuto la stessa impressione nei convegni ed alle Fiere. Vi racconto questa... in un conosciutissimo negozio di Bologna, il titolare NON MI FECE ENTRARE perchè vedendosi un ragazzo davanti (forse è inusuale) pensava andassi lì per rapinarlo. E vi assicuro che è capitato più di una volta e non è bello. Non è bello nemmeno che tutti ti stiano con gli occhi addosso quando stai vedendo una moneta tra le mani.

Cominciamo a capire che ci sono anche i ragazzi che studiano le monete, oltre a tutto ciò che hanno da fare. Alla luce delle mie esperienze, non mi stupisco che ci siano ragazzi che si allontanano da questo mondo.

Giuseppe

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purtroppo è l' amara realtà... avevo già parlato da tempo di questo problema che esiste. Un triste esempio provato sulla mia pelle a Trento il primo anno di università, non me lo scorderò tanto facilmente. Con un amico si era entrati nel negozietto di un noto commerciante della città (considerato da molti il migliore! <_< ). L' amico aveva chiesto il prezzo di un paio di monete del regno ( non mi ricordo di cosa si trattasse, non me ne intendo proprio) abbastaza comuni ma in buona conservazione. Dopo averci squadrato il commerciante sparò un prezzo che secondo il mio amico era almeno del 40-50% maggiore rispetto a quello di mercato (commercianti e convegni) senza fare un affarone.

Non abbiamo comprato niente e io non ho più messo piede in quel negozio ... però che rabbia...

PS tengo a precisare che non tutti i commercianti sono così. Anzi! ho avuto a che fare con persone serissime e disponibili anche se devono, anche loro, prima vincere la diffidenza...

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Vi racconto questa... in un conosciutissimo negozio di Bologna, il titolare NON MI FECE ENTRARE perchè vedendosi un ragazzo davanti (forse è inusuale) pensava andassi lì per rapinarlo.

Giuseppe

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Ahahah...ho capito di chi parli ....si è comportato così anche con me!!! :D

vabbè ma lui è un caso a parte ....almeno spero! :o

Io vedo comunque che Lamoneta è piena di giovani e anche giovanissimi ( Elisa, Niko...) ed è un vero piacere constatare quanti di loro siano già valenti negli studi numismatici o come affrontino il collezionismo con passione e maturità.

I giovani ci sono, eccome! Non è un problema di proselitismo, di chi-come-dove reclutare nuove leve; il problema è un altro, diciamo di interazione: tra individui, tra individui e istituzioni, tra istituzioni ( musei, scuola, biblioteche,associazioni...)

Sulla scuola ...e i giovani...si dicono già tante cose; io vi insegno :ph34r: <_<

e penso che i luoghi della formazione oggi siano molteplici e che i giovani quando sanno quello che vogliono sanno muoversi benissimo da soli :

Il tanto vituperato Web sa aggregare magnificamente, e comunità come Lamoneta sono un luogo di confronto e formazione intergenerazionale di impareggiabile efficacia.

Un grande GRAZIE quindi a Lamoneta!....che siamo Noi! :) e ovviamente allo Staff che permette che tutto questo esista.

Propongo di segnalare il sito al Ministero della Pubblica Istruzione ...non so ancora in che termini e a che fini, butto l'idea: sono sicuro che qualcuno di voi saprà interpretarla a dovere! ;)

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ahah è capitato anche a me a Firenze, avevo circa 14anni, capelli lunghi, non ero un bel vedere (eheh)... la porta era sempre chiusa, bisognava bussare, mi faceva cenno che non mi poteva aprire, pensai che fosse impegnato ma la settimana dopo idem, il giorno dopo ancora mi presentai con in mano i miei 10c. del 1861-1911 (belli grossi non poteva non vederlo) li appoggiai sul vetro e gli feci il verso a bocca larga "H E I ! O R A P O S S O E N T R A R E ?" allora entrai e mi disse che non apriva ai ragazzini perché cercavano sempre di rubagli le spillette che vendeva (fatte a chitarre, svastica, falce e martello, sta roba qua).

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purtroppo è l' amara realtà... avevo già parlato da tempo di questo problema che esiste. Un triste esempio provato sulla mia pelle a Trento il primo anno di università, non me lo scorderò tanto facilmente. Con un amico si era entrati nel negozietto di un noto commerciante della città (considerato da molti il migliore! <_< ). L' amico aveva chiesto il prezzo di un paio di monete del regno ( non mi ricordo di cosa si trattasse, non me ne intendo proprio) abbastaza comuni ma in buona conservazione. Dopo averci squadrato il commerciante sparò un prezzo che secondo il mio amico era almeno del 40-50% maggiore rispetto a quello di mercato (commercianti e convegni) senza fare un affarone.

Non abbiamo comprato niente e io non ho più messo piede in quel negozio ... però che rabbia...

PS tengo a precisare che non tutti i commercianti sono così. Anzi! ho avuto a che fare con persone serissime e disponibili anche se devono, anche loro, prima vincere la diffidenza...

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Ho lavorato per anni a Trento e conosco il negozio che dici...un po' è vero, la diffidenza nei confronti di un nuovo cliente si sente in molti negozi di numismatica; è indipendente dall'età credo....il cliente si mostra interessato, domanda di vedere...o fa richieste forse ingenue...o semplicemente vorrebbe condividere le ragioni del collezionismo...ma comprerà? cosa poi, il solito aquilotto da pochi euro...ah, e sti talleri non li vuole??

E' triste dirlo ma penso che i clienti giovani siano più "snobbati"perchè si crede che portino poca grana! :( :(

Nel mio periodo "eroico" ho comunque incontrato anche venditori che mi hanno saputo consigliare e incoraggiare...anche proponendomi forme d'acquisto dilazionate nel tempo ecc...

Quanto al negoziante di Trento io però ricordo che fu con me disponibile e che mi regalò anche delle banconote dell'Impero Austro-Ungarico che aveva sul tavolo, lo trovai un gesto simpatico....se non altro distensivo

comunque è vero, la diffidenza c'è ed è reciproca:

questo venditore vuole fregarmi/questo è un cliente squattrinato

A un giovane questo ferisce ancor più ... in proporzione al suo entusiamo, alla sua inesperienza e alla sua oggettiva condizione economica. Peccato...il mercato dovrebbe forse umanizzarsi di più.

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purtroppo è l' amara realtà... avevo già parlato da tempo di questo problema che esiste. Un triste esempio provato sulla mia pelle a Trento il primo anno di università, non me lo scorderò tanto facilmente. Con un amico si era entrati nel negozietto di un noto commerciante della città (considerato da molti il migliore! <_< ). L' amico aveva chiesto il prezzo di un paio di monete del regno ( non mi ricordo di cosa si trattasse, non me ne intendo proprio) abbastaza comuni ma in buona conservazione. Dopo averci squadrato il commerciante sparò un prezzo che secondo il mio amico era almeno del 40-50% maggiore rispetto a quello di mercato (commercianti e convegni) senza fare un affarone.

Non abbiamo comprato niente e io non ho più messo piede in quel negozio ... però che rabbia...

PS tengo a precisare che non tutti i commercianti sono così. Anzi! ho avuto a che fare con persone serissime e disponibili anche se devono, anche loro, prima vincere la diffidenza...

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Ho lavorato per anni a Trento e conosco il negozio che dici...un po' è vero, la diffidenza nei confronti di un nuovo cliente si sente in molti negozi di numismatica; è indipendente dall'età credo....il cliente si mostra interessato, domanda di vedere...o fa richieste forse ingenue...o semplicemente vorrebbe condividere le ragioni del collezionismo...ma comprerà? cosa poi, il solito aquilotto da pochi euro...ah, e sti talleri non li vuole??

E' triste dirlo ma penso che i clienti giovani siano più "snobbati"perchè si crede che portino poca grana! :( :(

Nel mio periodo "eroico" ho comunque incontrato anche venditori che mi hanno saputo consigliare e incoraggiare...anche proponendomi forme d'acquisto dilazionate nel tempo ecc...

Quanto al negoziante di Trento io però ricordo che fu con me disponibile e che mi regalò anche delle banconote dell'Impero Austro-Ungarico che aveva sul tavolo, lo trovai un gesto simpatico....se non altro distensivo

comunque è vero, la diffidenza c'è ed è reciproca:

questo venditore vuole fregarmi/questo è un cliente squattrinato

A un giovane questo ferisce ancor più ... in proporzione al suo entusiamo, alla sua inesperienza e alla sua oggettiva condizione economica. Peccato...il mercato dovrebbe forse umanizzarsi di più.

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già io di solito "viaggio" con mio padre e, a mercatini o dai commercianti, chiedono sempre a lui: "cosa colleziona?" e lui come al solito risponde "non sono io ma mio figlio che ha questo hobby/passione" e mi guardano come fossi un "alieno" venuto da qualche altro pianeta, con il volto pieno di stupore... <_<

e poi mi trattano come fossi un bambino che non sa ancora cosa sia la numismatica..! :angry:

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Non è un problema di proselitismo, di chi-come-dove reclutare nuove leve; il problema è un altro, diciamo di interazione: tra individui, tra individui e istituzioni, tra istituzioni ( musei, scuola, biblioteche,associazioni...)

Sulla scuola ...e i giovani...si dicono già tante cose; io vi insegno  :ph34r:  <_<

e penso che i luoghi della formazione oggi siano molteplici e che i giovani quando sanno quello che vogliono sanno muoversi benissimo da soli :

Il tanto vituperato Web sa aggregare magnificamente, e comunità come Lamoneta sono un luogo di confronto e formazione  intergenerazionale di impareggiabile efficacia.

Un grande GRAZIE quindi a Lamoneta!....che siamo Noi! :)  e ovviamente allo Staff che permette che tutto questo esista.

Propongo di segnalare il sito al Ministero della Pubblica Istruzione ...non so ancora in che termini e a che fini, butto l'idea: sono sicuro che qualcuno di voi saprà interpretarla a dovere! ;)

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Concordo completamente, non è questione di proselitismo, ma, come dice numes, di interazione. È il tessuto che conta, la globalità delle interazioni. Dunque si tratta di mettere e mettersi a disposizione. Una semplice spiegazione, la risposta ad una domanda, tutto è essenziale. È da questo che si parte. Disponibilità al confronto. Non bisogna cedere ai singoli episodi negativi, anche se ripetuti e diffusi, tanto più che visitando un luogo come La moneta.it troviamo, ogni giorno,

non solo chi offre disponibilità e competenza, ma anche chi cerca questa disponibilità e questa competenza.

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Non è un problema di proselitismo, di chi-come-dove reclutare nuove leve; il problema è un altro, diciamo di interazione: tra individui, tra individui e istituzioni, tra istituzioni ( musei, scuola, biblioteche,associazioni...)

Sulla scuola ...e i giovani...si dicono già tante cose; io vi insegno  :ph34r:   <_<

e penso che i luoghi della formazione oggi siano molteplici e che i giovani quando sanno quello che vogliono sanno muoversi benissimo da soli :

Il tanto vituperato Web sa aggregare magnificamente, e comunità come Lamoneta sono un luogo di confronto e formazione  intergenerazionale di impareggiabile efficacia.

Un grande GRAZIE quindi a Lamoneta!....che siamo Noi! :)  e ovviamente allo Staff che permette che tutto questo esista.

Propongo di segnalare il sito al Ministero della Pubblica Istruzione ...non so ancora in che termini e a che fini, butto l'idea: sono sicuro che qualcuno di voi saprà interpretarla a dovere! ;)

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Concordo completamente, non è questione di proselitismo, ma, come dice numes, di interazione. È il tessuto che conta, la globalità delle interazioni. Dunque si tratta di mettere e mettersi a disposizione. Una semplice spiegazione, la risposta ad una domanda, tutto è essenziale. È da questo che si parte. Disponibilità al confronto. Non bisogna cedere ai singoli episodi negativi, anche se ripetuti e diffusi, tanto più che visitando un luogo come La moneta.it troviamo, ogni giorno,

non solo chi offre disponibilità e competenza, ma anche chi cerca questa disponibilità e questa competenza.

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concordo in pieno!!!! :D

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già io di solito "viaggio" con mio padre e, a mercatini o dai commercianti, chiedono sempre a lui: "cosa colleziona?" e lui come al solito risponde "non sono io ma mio figlio che ha questo hobby/passione" e mi guardano come fossi un "alieno" venuto da qualche altro pianeta, con il volto pieno di stupore... <_<

e poi mi trattano come fossi un bambino che non sa ancora cosa sia la numismatica..! :angry:

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:ph34r: :ph34r: un classico! :pissed:

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Inviato (modificato)
già io di solito "viaggio" con mio padre e, a mercatini o dai commercianti, chiedono sempre a lui: "cosa colleziona?" e lui come al solito risponde "non sono io ma mio figlio che ha questo hobby/passione" e mi guardano come fossi un "alieno" venuto da qualche altro pianeta, con il volto pieno di stupore... <_<

e poi mi trattano come fossi un bambino che non sa ancora cosa sia la numismatica..! :angry:

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:ph34r:  :ph34r:  un classico! :pissed:

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bè ma c'è da dire che no sono tutti così... menomale!!! :P

Modificato da niko
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:D Ciao io ho iniziato a 10 anni, ora ho piu di 4000 monete, adesso ho appena compiuto 16 anni ei miei coetanei mi dico che sono malato, che ci posso fare, io amo le monete :wub:

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Ciao a tutti, dopo aver letto la discussione vorrei dire che io spesso regalo (comunioni, ricorrenze varie, etc) delle monete. Ritengo che possano essere un buon inizio.....certo non uttti poi continuano a "raccogliere monete". Ricordo che a fronte di un regalo (diversi chili di monete provenienti dai cenci pratesi), ho contraccambiato con un album che conteneva almeno un pezzo per tipo di tutte le monete che avevo ricevuto. La gradita sorpresa è stato quando mi sono stati chiesti altri fogli da inserire nell'album, chissa forse ho seminato bene...

Ciao io ho iniziato a 10 anni, ora ho piu di 4000 monete, adesso ho appena compiuto 16 anni ei miei coetanei mi dico che sono malato, che ci posso fare, io amo le monete

Siamo tanti ad essere "malati"..........

Alberto

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Supporter

non è una malattia...... è un virus contagiosissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Ciao

Sono an'chio un giovane (60 anni suonati ahimè) che spera di collezionare per 40 anni ancora. Scherzi a parte ,sono stato piacevolmente sorpreso trovando questo forum di sentire tanti giovani interessati alla numismatica. Credevo che fossimo una razza in via di estinzione, visto che al circolo che frequento di giovani nemmeno l'ombra.Si è provato anche a fare una mostra con le monete dei soci,ma la domanda piu ricorrente era:Quanto vale?.E qui cadevano le braccia.

Ciao a tutti vecchi compresi.

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ciao, io ho iniziato a collezionare qualche anno fa (avevo 12-13 anni) e ora che ho 17 mi piace sempre di più!!! :D

Quando mi arrivano monete nuove sono sempre molto emozionato e quando le ordino non vedo l'ora che arrivino... non vi dico l'emozione che ho avuto quando mi è arrivata la mia prima moneta romana (un antoniniano di gordiano III): 2 millenni di storia nelle mie mani!!!

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