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i giovani e la numismatica...


Risposte migliori

mi è appena arrivato cronaca numismatica del mese di maggio ed a pagina 3 c'è un interessante articolo di Roberto Ganganelli dsal titolo: "in numismatica la forma non basta".

parla che la numismatica deve "emozionare" il collezionista, e poi fa un accenno al cambio generazionale tra giovani e "anziani", i giovani non si appasionano e non si fa niente per spronarli e cercare di fargli amare la numismatica.

cosa ne pensate?

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Penso che la numismatica abbia dietro significati profondi di carattere storico, sociale, economico e culturale. Quindi collezionare è ben diverso dall'accumulare. Le monete andrebbero raccolte e studiate, ma molto spesso ho la sensazione che troppa gente miri ad un collezionismo finalizzato magari alla speculazione economica, o peggio alla moda del momento (da questo punto di vista l'euromania mi sembra terribilmente simile alla passione per le schede telefoniche esplosa negli anni '90!). Io ho cominciato praticamente da solo e continuo ad emozionarmi ad ogni nuova moneta. Sto cercando di trasmettere questo entusiasmo ad una mia cugina, ma mi rendo conto che questa passione è meno conosciuta e meno "attraente" per certe fasce d'età.

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Sono perfettamente d'accordo con voi, la numismatica andrebbe valorizzata di più particolarmente con i giovani. Io ho cominciato da solo da piccolo, ho cercato di contagiare mio fratello e in un certo senso ci sono riuscito, ora ci proverò con i miei nipotini.

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Sono perfettamente d'accordo con voi, la numismatica andrebbe valorizzata di più particolarmente con i giovani. Io ho cominciato da solo  da piccolo, ho cercato di contagiare mio fratello e in un certo senso ci sono riuscito, ora ci proverò con i miei nipotini.

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io sono stato contagiato da mio padre, ma lui faceva francobolli e facendomi vedere le monete "del viaggio di nozze"... :wub:

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Questo è un argomento estremamente delicato che lega la passione degli anziani all'esuberanza dei giovani. Su questo tema ho disquisito a Vicenza alcuni anni fa. Con grande convincimento (solo mio e di pochi altri, purtroppo) ho cercato di far capire l'importanza di internet per lo sviluppo della nostra passione da parte dei giovani. Gli anziani, come me, fanno fatica a capire che oggi bisogna fare tutto "presto", per cui una passione può nascere solo in queste condizioni. Ma, per la verità, le cose stanno migliorando.

Altro elemento fondamentale per lo sviluppo della numismatica è la scuola, Oggi non si insegna - o non si sa insegnare più - la storia nei suoi aspetti più importanti. Che importanza si può quindi dare ad una moneta che rappresenta un personaggio o un simbolo se non si sa o non si è studiato quello che costui rappresenta o ha fatto nel corso del tempo? E' allucinante sentire nei vari concorsi alla TV che professori insegnino non sapendo chi era Serse o affermando che l'argento è una lega come ho sentito dire recentemente, facendomi saltare sulla sedia ! Se questo è un "non insegnamento" (perchè ormai c'è diffusa ignoranza anche fra chi insegna, non tutti ovviamente), quale emozione può dare dunque una moneta ?

roth37

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Questo è un argomento estremamente delicato che lega la passione degli anziani all'esuberanza dei giovani. Su questo tema ho disquisito a Vicenza alcuni anni fa. Con grande convincimento (solo mio e di pochi altri, purtroppo) ho cercato di far capire l'importanza di internet per lo sviluppo della nostra passione da parte dei giovani. Gli anziani, come me, fanno fatica a capire che oggi bisogna fare tutto "presto", per cui una passione può nascere solo in queste condizioni. Ma, per la verità, le cose stanno migliorando.

Altro elemento fondamentale per lo sviluppo della numismatica è la scuola, Oggi non si insegna - o non si sa insegnare più - la storia nei suoi aspetti più importanti. Che importanza si può quindi dare ad una moneta che rappresenta un personaggio o un simbolo se non si sa o non si è studiato quello che costui rappresenta o ha fatto nel corso del tempo? E' allucinante sentire nei vari concorsi alla TV che professori insegnino non sapendo chi era Serse o affermando che l'argento è una lega come ho sentito dire recentemente, facendomi saltare sulla sedia ! Se questo è un "non insegnamento" (perchè ormai c'è diffusa ignoranza anche fra chi insegna, non tutti ovviamente), quale emozione può dare dunque una moneta ?

roth37

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ormai una moneta può dare emozioni solo per chi la sa apprezzare... ;)

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per veramente apprezzare la numismatica e necessario amare la storia - le nostre monetine allora diventano un contatto reale, letteralmente fisico con il periodo che ci interessa

ho scritto parecchi volumi di storia e nel corso della loro preparazione ho sempre tenuto sul mio tavolino alcune monete conesse con l'argomento che mi rendevano i protagonisti dei miei resoconti in un certo sense presenti... :)

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  • ADMIN
Staff

Post importante, ringrazio niko per aver sollevato questo spunto di riflessione e anzi se qualcuno per sommi capi potesse sintetizare il Ganganelli-pensiero sarei curioso.

Qualche riflessione.

Non posso che essere d'accordo con roth e maffeo, la passione per la storia rappresenta un buon terreno fertile in cui far crescere la nostra passione anche se non l'unico è probabilmente il piú importante. Indubbiamente il degrado del nostro sistema d'istruzione fa si' che i terreni fertili si riducano. Ma comunque ce ne sono, e quindi occorre "seminare".

Da questo punto di vista non sottovaluterei l'Euromania, ho l'impressione che molti nuovi collezionisti abbiano iniziato così. Iniziative come la mostra di Vinovo penso che siano ottime da questo punto di vista, ma la visibilità è indubbiamente limitata. Qualcuno citava che in Olanda (credo) esiste una iniziativa chiamata "giorno della zecca", ecco questo si' che ci vorrebbe.

La filatelia recentemente è stata interessata da un evento assai discusso, il francobollo dei diciottenni. Francobollo che poteva essere acquistato solo dai diciottenni. Questo ha creato un boom speculativo enorme ed in pratica penso che quasi tutti i diciottenni ne siano informati e abbiano acquistato questo francobollo per poi rivenderselo. Iniziativa tutto affatto esecrabile sotto numerosissimi punti di vista, ma siamo sicuri che questo non abbia fatto avvicinare alla filatelia qualcuno di questi diciottenni?

Cosa possiamo fare noi? Beh, continuare quello che stiamo facendo :D Grazie ad internet siamo in grado di raggiungere le fasce piu' giovani della popolazione. Inoltre il nostro è un network "aperto" sotto almeno due punti di vista. Innanzitutto le persone che frequentano il forum hanno dato piú volte di essere disponibili anche verso il "rompiballe" di turno (ce ne sono e ce ne saranno altri); il forum stesso non prevede aree riservate (se non quella dello staff) e si può parlare di tutto ciò che riguarda la numismatica, di conseguenza tutti possono affacciarvisi, dall'esperto al primo che passa e chiede quanto valgono le 10 lire del 1971 (ma che poi magari rimane). Questa è divulgazione a 360 gradi.

In passato si era accennato all'idea di chiudere alcune sezioni del forum, in particolare quelle legate alla monetazione antica per problemi di ordine legale. All'epoca ero favorevole ma ripensandoci adesso credo che sia un errore tanto chi vuole entrare entra comunque e questo avrebbe solo fatto diminuire la nostra visibilità (oltre a dare l'impressione che sia abbia qualcosa da nascondere).

Cosa possono fare i circoli? Qui mi avventuro su un terreno che conosco poco, visto che non ne frequento. Immagino però che aprirsi al pubblico sia la cosa migliore. Recentemente a Parma hanno organizzato delle "giornate aperte" specificatamente rivolte ai profani. Penso possa essere la strada giusta (andava coinvolta qualche scuola forse). Mi ero ripromesso di andarci ma poi non ci sono riuscito, qualcuno di Parma può raccontarci come è andata? La presenza su internet è anch'essa importante sopratutto alla luce del fatto che la stampa, anche quella locale, non è che poi li valorizzi tanto.

Vabbe' ho esaurito l'inchiostro... :D

M.

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Personalmente ritengo che nella numismatica convivono con pari dignità aspetti diversi e non contrastanti.

Il primo è l'amore per la storia ed i suoi effetti nel tempo, di cui le monete rappresentano una testimonianza tangibile.

Il secondo è l'amore per l'arte. Le monete da sempre, salvo i casi che ben noti di monetazione per necessità, hanno rappresentato un punto alto di espressione artistica. Basti citare i moderni ed a me carissimi Hamerani o Romagnoli. In tale ottica sono solito dire che non possiedo le monete ma le custodisco così come non si possiede l'arte ma si ha l'onore di custodirla per un breve arco di tempo.

Il terzo aspetto è quello economico. Non è una vergogna, lo sappiamo tutti che parte delle nostre risorse sono stornate per soddisfare la nostra passione. E poichè, parlo assolutamente per me, le risorse non sono infinite si cerca di ottimizzare la cosa acquistando valore.

Un giovane che si affaccia alla numismatica ha di fronte a se, sensa averne coscenza, due strade divergenti. Se ha dentro di se uno dei motivi sopra elencati (sicuramente uno dei primi due perchè il terzo viene solo col tempo) allora sicuramente proseguirà magari erraticamente e per tentativi sino a quando troverà la sua preferenza.

Ma se non ha "valori" e segue solo una moda o l'onda di una impressione (tipico la "morte della lira") finirà inesorabilmente nell'abbandonare il tutto senza possibilità di intervento esterno.

Ammesso che sia come detto, rimane da definire cosa possiamo fare per favorire il primo giovane e, magari, dissuadere il secondo.

Per me la risposta è nelle premesse: la numismatica è come un fuoco che possiamo provare ad accendere ma che divamperà solo se la legna è secca.

In sintesi ritengo che occorra favorire la diffusione degli aspetti culturali insiti nella numismatica ovvero arte e storia e, contemporaneamente, stare sempre attentissimi agli aspetti economici.

In pratica discussioni e ricerche, analisi storiche, confronti di stili e modelli e guerra ai falsi.

Molto di ciò lo trovo nel forum ed è per questo che mi sono iscritto.

Cordiali saluti

Marco

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Credo che questa discussione possa tranquillamente essere citata e approfondita al raduno di Vinovo. La nascita di un network come Lamoneta.it rappresenta secondo me un'apertura verso i giovani. NumisBay, Lamonetapedia, questo forum e le mille opportunità d'interazione e di approfondimento dimostrano che la numismatica non è vecchia, nè elitaria. Un tale uso del web può solo avere effetti benefici per la nostra passione! :)

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Il problema del coinvolgimento dei giovani si estende a molti ambiti extra-scolastici. C'è un gran parlare di giovani e teatro, giovani e musica classica, giovani e numismatica. È chiaro che se si tratta di coinvolgere deve esserci qualcuno che coinvolga questi giovani. Dunque coinvolgere per sviluppare nel giovane un preciso interesse per la numismatica. Il giovane può ricevere stimoli in questo senso grazie alla sensibilità di famigliari, amici, insegnanti che abbiano capacità di intuire, anzi di vedere, quali potenzialità ha una moneta. La moneta è immediatamente reperibile e offre un'infinita possibilità di collegamenti interdisciplinari. Oltre a questo può essere un importante momento di aggregazione con i compagni e far maturare nel ragazzo la capacità di organizzazione e sintesi. Certo all'inizio, specie nel giovanissimo, potrà avvenire che la gioia del possesso e dell'accumulo o lo stimolo di sane rivalità tra compagni prevalgano sull'interesse per il dato storico, ma, a questo punto, accesa la passione, avrà tempo, crescendo, di trovare anche da solo la strada per maturare ed approfondire. Forse la passione verrà meno, poi si riaccenderà, ma mica si può stargli sempre dietro ai giovani, ad un certo punto dovranno imparare a fare i conti da soli! Quando, come spesso accade, famigliari ed insegnanti per i più svariati motivi non possano coinvolgere, ecco che numismatico può assumere un ruolo determinante, organizzando mostre, aprendo i circoli, contattando con pazienza comuni, scuole e famiglie (con pazienza, certo, magari troverà persone che trattino come se fossero esse stesse a fare il favore nel concedere la propria attenzione), insomma lavorando sulla visibilità. Senza, ovviamente far mancare a questa visibilità, la sostanza. Immagino che sia dura, specie oggi, considerando quali deleteri stimoli riceva il giovane da televisioni, mode, degrado sociale. Ma non credo ci siano molte altre strade percorribili.

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Sono perfettamente d'accordo con voi, la numismatica andrebbe valorizzata di più particolarmente con i giovani. Io ho cominciato da solo  da piccolo, ho cercato di contagiare mio fratello e in un certo senso ci sono riuscito, ora ci proverò con i miei nipotini.

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magari riuscire a contagiare mio fratello....

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Il problema del coinvolgimento dei giovani si estende a molti ambiti extra-scolastici. C'è un gran parlare di giovani e teatro, giovani e musica classica, giovani e numismatica. È chiaro che se si tratta di coinvolgere deve esserci qualcuno che coinvolga questi giovani. Dunque coinvolgere per sviluppare nel giovane un preciso interesse per la numismatica. Il giovane può ricevere stimoli in questo senso grazie alla sensibilità di famigliari, amici, insegnanti che abbiano capacità di intuire, anzi di vedere, quali potenzialità ha una moneta. La moneta è immediatamente reperibile e offre un'infinita possibilità di collegamenti interdisciplinari. Oltre a questo può essere un importante momento di aggregazione con i compagni e far maturare nel ragazzo la capacità di organizzazione e sintesi. Certo all'inizio, specie nel giovanissimo, potrà avvenire che la gioia del possesso e dell'accumulo o lo stimolo di sane rivalità tra compagni prevalgano sull'interesse per il dato storico, ma, a questo punto, accesa la passione, avrà tempo, crescendo, di trovare anche da solo la strada per maturare ed approfondire. Forse la passione verrà meno, poi si riaccenderà, ma mica si può stargli sempre dietro ai giovani, ad un certo punto dovranno imparare a fare i conti da soli! Quando, come spesso accade, famigliari ed insegnanti per i più svariati motivi non possano coinvolgere, ecco che numismatico può assumere un ruolo determinante, organizzando mostre, aprendo i circoli, contattando con pazienza comuni, scuole e famiglie (con pazienza, certo, magari troverà persone che trattino come se fossero esse stesse a fare il favore nel concedere la propria attenzione), insomma lavorando sulla visibilità. Senza, ovviamente far mancare a questa visibilità, la sostanza. Immagino che sia dura, specie oggi, considerando quali deleteri stimoli riceva il giovane da televisioni, mode, degrado sociale. Ma non credo ci siano molte altre strade percorribili.

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di solito come dice Lei l'approccio alla numismatica non avviene "da sè", ma qualcuno da dietro ci fa capire e amare quelli che per altri sono "dischetti di metallo e sono solo buoni per comprarsi un gelato o le caramelle"...

per incuso o altri interessati all'articolo di cn:

Roberto Ganganelli partiva dall'analisi di una lettera inviata dal signor Marcello Donati di Firenze dove "poco gli importava se la moneta era vera o falsa, ma guardava alle emozioni che dava, parlava che le monete stanno diventando cose vecchie per persone vecchie (e quindi niente giovani... :o ) e dei commercianti che acquistano le tue monete "solo per farti un piacere" generalizzando e volendo dire che i commercianti sono "furbi".

Ganganelli dissente e scrive che una moneta vera ha un'importanza culturale ben diversa da una falsa.

riguardo ai "giovani-numismatici" il "Ganganelli-pensiero" dice che non si fa niente affinchè avvenga questo ricambio e che è difficile per un ragazzo entrare in questo mondo di insidie fatto anche di fregature e bufale...ma anche di prezzi e pezzi inaccessibili e la difficoltà dei giovani di "riuscire ad andare avanti" sapendo che la loro collezione non sarà mai completa...! ;)

Modificato da niko
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Interessante discussione, che ripropone ancora una volta la questione di come avvicinare i giovani alla numismatica. Ho letto con interesse gli interventi di alcuni seniors (da intendersi nella migliore accezione possibile in termini di esperienza e conoscenza :) ), che analizzavano dal loro punto di vista questo problema; io e mio fratello, siamo per cosi dire invece ancora juniors (24 io e 23 lui) e volevamo dare il nostro punto di vista, almeno per quello che riguarda l'esperienza fino ad ora potrata avanti. Infatti, la sensazione di sentirci un pò delle "mosche bianche" l'abbiamo sempre avuta, anche se più forte certamente anni fa quando poco più che bambini ci siamo avvicinati all'affascinante mondo della numismatica. Da questo il desiderio di scrivere a Cronaca Numismatica (Lamoneta doveva ancora nascere :D ), un articoletto che se volete e ne avete voglia vi invito a leggere (CN n° 134 ottobre 2001, pag 2).

Si è detto di come spesso l'interesse per la numismatica germogli in un giovane grazie all'aiuto di un adulto, che può essere un genitore, un fratello o un amico più grande: nel nostro caso invece si può dire è stato "amore a prima vista", nel senso che non c'è stato un avvicinamento indotto o favorito da altri, ma la passione è nata proprio dal tenere tra le mani le prime monetine di rame di VEIII, conservate dalla nonna, cosi diverse dalle monete alle quali eravamo abituati. E da li le prime domande: Ma che cosa prendevi con questa? quanto guadagnava il nonno? quanto costava il pane? e cosi via. Abbiamo avuto cioè la grande fortuna, grazie alle testimonianze dei nostri nonni, di poter contestualizzare storicamente quelle monetine in episodi di vita vissuta, facendo rivivere in senso vero e proprio degli umili tondelli, che senza questo aiuto, forse sarebbero rimasti solo degli anonimi pezzi di rame. Si può dire dunque che l'interesse dimostrato con le nostre domande è stato la conseguenza e non la causa del sorgere della nostra passione!!

magari riuscire a contagiare mio fratello....

Effettivamente noi siamo stati fortunati anche in questo: il fatto di "essere in due" è stato importante e ci siamo trovati d'accordo entrambi nell' iniziare a collezionare monete. E questo è stato un grande vantaggio perchè cmq, anche se non avevamo altri punti di riferimento numismatico, abbiamo sempre avuto la possibilità di confrontarci e di discutere creando un nostro piccolo mondo che facevamo crescere gioro per giorno (e questo accade ancora adesso perchè magari lui vuole prendere un pezzo, io ne voglio prendere un altro, e allora botte da orbi :D ). E poi, utilizzando unite le mance settimanali, si aveva anche maggior "potere d'acquisto" :D , cosa non da sottovalutare, quando soprattutto all'inizio, la passione si accendeva molto di più in prossimità o dopo l'acquisto di un pezzo sul quale avevamo puntato :lol: . Eh si, perchè volenti o nolenti, noi appassionati di monete lo diventiamo ancora di più quando un nuovo esemplare si aggiunge in collezione. Da qui si arriva ad un'altro problema, già giustamente toccato da qualcuno, che diventa ancora più grande in un ragazzo giovane che abbia da poco iniziato: l'acquisto delle monete. Credo infatti che avvicinare i giovani alla numismatica sia molto meno difficile di quanto non sia far mantenere loro la passione nel tempo; per dirla con altre parole e prendendo a prestito una frase che un mio prof qualche volta a lezione tira fuori "tanti cominciano, pochi si laureano". Infatti un ragazzo che si dimostri minimamente interessato è facile coinvolgerlo; molto più difficile è che poi si arrivi a "laurearsi", cioè ad arrivare ad una maturità numismatica che possa andare avanti non solo per

la gioia del possesso e dell'accumulo
, ma anche per lo stimolo di studio che la numismatica offre.

Anche io è mio fratello abbiamo avuto un momento di pausa, legato proprio a questo fatto, al non poter mettere in collezione nuove monete, che dessero per cosi dire una "botta di vita" alla passione. Poi si cresce, si sente il desiderio di approfondire e sapere qulcosa di più, di rimanere informati e matura con questo anche il modo di collezionare. E allore ecco l'esigenza di fare riferimento a riviste, libri, cataloghi, listini d'aste e ovviamente a Lamoneta e a internet. Giustissimo infatti utilizzare le potenzialità del web per avvicinare i giovani alla numismatica, come diceva Roth37 nel suo intervento. Internet è uno strumento fondementale che azzera le distanze e un sacco di difficoltà. In questo forum ho avuto modo di imparere un sacco di cose e di confrontarmi con i pareri di persone più esperte, cosa che stimola l'amore per la conoscenza ed il sapere.

Un'ultima cosa, un consiglio di un giovane agli altri giovani di questo bel forum: pazienza, ragazzi, tanta pazienza; mai fare il passo più lungo della gamba e i risultati arriveranno B) .

Scusate se mi sono dilungato troppo,

Un saluto a tutti

ZuoloNomisma alias Michele

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Io sono stato "contagiato" al collezionismo in generale da mio padre.

Credo che trasmettere ai giovanissimi la passione sia più arduo rispetto ad un tempo per tanti motivi.

Su come fare non mi pronuncio, ma posso dire che l'idea proposta dalle poste italiane (capeggiata da "qualcun altro") l'anno scorso di incoraggiare giovani al collezionismo regalando loro un francobollo stampato in loro onore mi è parsa una grossa farsa speculativa.

Spero vivamente che non venga proposto "l'euro dei diciotteni"!!

Guido

p.s. interessante come topic

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Io sono stato "contagiato" al collezionismo in generale da mio padre.

Credo che trasmettere ai giovanissimi la passione sia più arduo rispetto ad un tempo per tanti motivi.

Su come fare non mi pronuncio, ma posso dire che l'idea proposta dalle poste italiane (capeggiata da "qualcun altro") l'anno scorso di incoraggiare  giovani al collezionismo regalando loro un francobollo stampato in loro onore mi è parsa una grossa farsa speculativa.

Spero vivamente che non venga proposto "l'euro dei diciotteni"!!

Guido

p.s. interessante come topic

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bè ci sono sempre i pro e i contro... ci sarebbe chi ci specula sù, ma sarebbe anche un modo per avvicinare i giovani alla numismatica in generale, quanti con il francobollo dei diciottenni sono diventati "collezionisti" (e non solo) di francobolli?

grazie per l'interessamento a questo topic ;)

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Si è detto di come spesso l'interesse per la numismatica germogli in un giovane grazie all'aiuto di un adulto, che può essere un genitore, un fratello o un amico più grande: nel nostro caso invece si può dire è stato "amore a prima vista", nel senso che non c'è stato un avvicinamento indotto o favorito da altri, ma la passione è nata proprio dal tenere tra le mani le prime monetine di rame di VEIII, conservate dalla nonna, cosi diverse dalle monete alle quali eravamo abituati. E da li le prime domande: Ma che cosa prendevi con questa? quanto guadagnava il nonno? quanto costava il pane? e cosi via. Abbiamo avuto cioè la grande fortuna, grazie alle testimonianze dei nostri nonni, di poter contestualizzare storicamente quelle monetine in episodi di vita vissuta, facendo rivivere in senso vero e proprio degli umili tondelli, che senza questo aiuto, forse sarebbero rimasti solo degli anonimi pezzi di rame. Si può dire dunque che l'interesse dimostrato con le nostre domande è stato la conseguenza e non la causa del sorgere della nostra passione!!

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Certamente tenere in mano e ossevare monete di nazioni ed epoche diverse stimola la naturale curiosità di un giovane o un giovanissimo. Però è importante che qualcuno assecondi questa curiosità, questo "amore a prima vista", genitori e insegnanti per primi. Se poi c'è un coetaneo con cui confrontarsi è ancora meglio. In ogni caso un adulto non deve necessariamente indurre, ma, ripeto, semplicemente assecondare. Affinché la passione del ragazzo si mantenga e aumenti, potrebbe bastare (ma ovviamente non si ha la certezza) accompagnarlo da un numismatico o ad una mostra, acquistare le prime monete "da cassetta", le prime pagine d'album, aprire dei confronti e delle semplici discussioni in classe. Per alcuni ragazzi questi confronti costituiranno la possibilità di conoscere un mondo nuovo, per altri saranno l'occasione di ricevere nuovi stimoli per una passione già nata in modo diverso (grazie ai nonni per esempio, quanto sono importanti i nonni!). Comunque è essenziale che l'adulto abbia una minima consapevolezza di quanto sia la numismatica. E per questo, spero di non essere troppo ottimista, non ci vuole una grande sensibilità né tantomeno è necesario essere dei collezionisti. Se poi anche genitori o insegnanti hanno bisogno a loro volta di essere "indotti", iniziative da parte di numismatici possono svolgere un compito importante in tal senso. Un forum come questo, aperto a tutti e facilmente accessibile, con regole serie, disponibile ad aiutare, che offre la possibilità di mettere a confronto il principiante con l'esperto (e l'esperto con il principiante) è quanto di più positivo possa essere realizzato.

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bè ci sono sempre i pro e i contro... ci sarebbe chi ci specula sù, ma sarebbe anche un modo per avvicinare i giovani alla numismatica in generale, quanti con il francobollo dei diciottenni sono diventati "collezionisti" (e non solo) di francobolli?

Credo nessuno. Questa "iniziativa" (chiamiamola così) è stata solo una assurda ed immensa speculazione dettata da chi ben sappiamo. E dubito fortemente che in Italia ci sia stato anche solo un giovane che abbia deciso di collezionarsi il foglietto (foglietto che peraltro hanno deciso di non collezionare anche tanti collezionisti avanzati) e da questo avviare una passione filatelica, sapendo che grazie a quel pezzetto di carta c'erano almeno 200€ belli sonanti da guadagnare.

Avrebbe potuta essere una iniziativa lodevole con altre modalità: tiratura elevata (che non creasse una rarità) e consegna diretta al diciottenne, magari nelle scuole, anzichè l'assurda trafila e pantomima che si sono inventati per rendere ancor più difficile la conquista di questo obbrobrio filatelico (mio nipote, diciottenne, per avere il foglietto ha dovuto farsi non meno di 4 giri alle poste centrali di Mantova per poter conquistare l'agognato foglietto, poi ovviamente monetizzato su ebay <_< ).

Certamente non è con questa iniziative che si attirano i giovani al collezionismo, sia esso filatelico o numismatico. Ma d'altronde io diffido da qualsiasi iniziativa: il collezionismo deve essere una cosa genuina, non provocata da pubblicità o iniziative-specchietto per le allodole.

Cmq sia, io non vedo poi tutto questo distacco tra giovani e anziani nel collezionismo. Giro fiere, convegni e mercatini e vedo sempre persone di tutte le età. Questo forum penso sia frequentato da parecchi giovani e giovanissimi, che sono molti di più degli ultraquarantenni (eh eh, non ho fatto questa divisione a caso, visto che ancora per qualche mese faccio parte dei non quarantenni :P ).

poi è ovvio che se si prentende che un diciottenne collezioni monete da 5000€ si ha una visione abbastanza utopistica della realtà.... e non dimentichiamo che non è poi indispensabile che una persona debba appassionarsi da giovane.

Si può rimanere per anni collezionisti in incubazione, per magari vedere scoppiare la passione dopo i trent'anni. A me è successo proprio così :)

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bè ci sono sempre i pro e i contro... ci sarebbe chi ci specula sù, ma sarebbe anche un modo per avvicinare i giovani alla numismatica in generale, quanti con il francobollo dei diciottenni sono diventati "collezionisti" (e non solo) di francobolli?

Credo nessuno. Questa "iniziativa" (chiamiamola così) è stata solo una assurda ed immensa speculazione dettata da chi ben sappiamo. E dubito fortemente che in Italia ci sia stato anche solo un giovane che abbia deciso di collezionarsi il foglietto (foglietto che peraltro hanno deciso di non collezionare anche tanti collezionisti avanzati) e da questo avviare una passione filatelica, sapendo che grazie a quel pezzetto di carta c'erano almeno 200€ belli sonanti da guadagnare.

Avrebbe potuta essere una iniziativa lodevole con altre modalità: tiratura elevata (che non creasse una rarità) e consegna diretta al diciottenne, magari nelle scuole, anzichè l'assurda trafila e pantomima che si sono inventati per rendere ancor più difficile la conquista di questo obbrobrio filatelico (mio nipote, diciottenne, per avere il foglietto ha dovuto farsi non meno di 4 giri alle poste centrali di Mantova per poter conquistare l'agognato foglietto, poi ovviamente monetizzato su ebay <_< ).

Certamente non è con questa iniziative che si attirano i giovani al collezionismo, sia esso filatelico o numismatico. Ma d'altronde io diffido da qualsiasi iniziativa: il collezionismo deve essere una cosa genuina, non provocata da pubblicità o iniziative-specchietto per le allodole.

Cmq sia, io non vedo poi tutto questo distacco tra giovani e anziani nel collezionismo. Giro fiere, convegni e mercatini e vedo sempre persone di tutte le età. Questo forum penso sia frequentato da parecchi giovani e giovanissimi, che sono molti di più degli ultraquarantenni (eh eh, non ho fatto questa divisione a caso, visto che ancora per qualche mese faccio parte dei non quarantenni :P ).

poi è ovvio che se si prentende che un diciottenne collezioni monete da 5000€ si ha una visione abbastanza utopistica della realtà.... e non dimentichiamo che non è poi indispensabile che una persona debba appassionarsi da giovane.

Si può rimanere per anni collezionisti in incubazione, per magari vedere scoppiare la passione dopo i trent'anni. A me è successo proprio così :)

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concordo.... <_< anche se non sarebbe male favorire iniziative per avvicinare più giovani... :blink:

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Ciao, io credo di potermi considerare giovane, date le mie "sole" 23 primavere...

c'è da dire un paio di cose sui giovani e la numismatica. Come ogni passione, c'è bisogno di qualcuno che la trasmetta, e per questo devo ringraziare mio zio Antonio ;) ma questa passione poi va coltivata. E purtroppo per coltivare questa passione è necessario impiegare del denaro, perchè è difficile che un giovane erediti una collezione... mi piacerebbe poter dire il contrario, ma una colezione di monete ha bisogno di una certa disponibilità di denaro che un giovane difficilmente possiede, quindi è una cosa da "elite" e la cosa più brutta è che in questa "elite" pochi sono interessati, perchè attenti ad altre realtà che magari sembrano più interessanti. Forse in un mondo dove un computer di 5 anni è "vecchio" si è perso il senso del valore delle cose ANTICHE...

in fin dei conti è una questione di sensibilità e di portafoglio, ma in genere l'aumentare del secondo porta al diminuire della prima. Ciao

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bè ci sono sempre i pro e i contro... ci sarebbe chi ci specula sù, ma sarebbe anche un modo per avvicinare i giovani alla numismatica in generale, quanti con il francobollo dei diciottenni sono diventati "collezionisti" (e non solo) di francobolli?

Credo nessuno. Questa "iniziativa" (chiamiamola così) è stata solo una assurda ed immensa speculazione dettata da chi ben sappiamo. E dubito fortemente che in Italia ci sia stato anche solo un giovane che abbia deciso di collezionarsi il foglietto (foglietto che peraltro hanno deciso di non collezionare anche tanti collezionisti avanzati) e da questo avviare una passione filatelica, sapendo che grazie a quel pezzetto di carta c'erano almeno 200€ belli sonanti da guadagnare.

Certamente non è con questa iniziative che si attirano i giovani al collezionismo, sia esso filatelico o numismatico. Ma d'altronde io diffido da qualsiasi iniziativa: il collezionismo deve essere una cosa genuina, non provocata da pubblicità o iniziative-specchietto per le allodole.

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Quoto in pieno quanto hai detto!

A mio avviso i primi ambasciatori della passione numismatica (o filatelica) dovremmo essere noi appassionati, ma spesso è arduo trovare degli "adepti"!!

Modificato da Guysimpsons
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bè ci sono sempre i pro e i contro... ci sarebbe chi ci specula sù, ma sarebbe anche un modo per avvicinare i giovani alla numismatica in generale, quanti con il francobollo dei diciottenni sono diventati "collezionisti" (e non solo) di francobolli?

Credo nessuno. Questa "iniziativa" (chiamiamola così) è stata solo una assurda ed immensa speculazione dettata da chi ben sappiamo. E dubito fortemente che in Italia ci sia stato anche solo un giovane che abbia deciso di collezionarsi il foglietto (foglietto che peraltro hanno deciso di non collezionare anche tanti collezionisti avanzati) e da questo avviare una passione filatelica, sapendo che grazie a quel pezzetto di carta c'erano almeno 200€ belli sonanti da guadagnare.

Certamente non è con questa iniziative che si attirano i giovani al collezionismo, sia esso filatelico o numismatico. Ma d'altronde io diffido da qualsiasi iniziativa: il collezionismo deve essere una cosa genuina, non provocata da pubblicità o iniziative-specchietto per le allodole.

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Quoto in pieno quanto hai detto!

A mio avviso i primi ambasciatori della passione numismatica (o filatelica) dovremmo essere noi appassionati, ma spesso è arduo trovare degli "adepti"!!

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e perchè è così difficile trovare, allora, degli adepti? <_<

pensate che iniziative di questo genere non siano utili?

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e perchè è così difficile trovare, allora, degli adepti? <_<

pensate che iniziative di questo genere non siano utili?

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Questo genere di iniziative di sicuro non lo sono. Ripeto, se fatte un pò meglio, e senza montarci dietro una speculazione, allora possono anche essere utili, ma finchè le si farà solo per il vil denaro, allora non ci sarà futuro per il collezionismo puro. Trovare degli adepti non è facile, ma d'altronde perchè dovrebbe esserlo? Qualsiasi passione, sia essa il collezionismo, come qualsiasi altro hobby, generalmente la si condivide con pochissime persone. A questo mondo siamo quasi tutti piuttosto diversi uno dall'altro, ed è ovvio che non è facile trovare nel cerchio delle proprie conoscenze persone che condivano le nostre stesse passioni.

Ad ogni modo io penso di essere stato abbastanza fortunato in questo settore: sul lavoro sono riuscito a coinvolgere nella mania collezionistica, sia pure a differenti livelli, ben 3 persone nel giro di pochi mesi :D

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Ciao, io credo di potermi considerare giovane, date le mie "sole" 23 primavere...

c'è da dire un paio di cose sui giovani e la numismatica. Come ogni passione, c'è bisogno di qualcuno che la trasmetta, e per questo devo ringraziare mio zio Antonio ;) ma questa passione poi va coltivata. E purtroppo per coltivare questa passione è necessario impiegare del denaro, perchè è difficile che un giovane erediti una collezione... mi piacerebbe poter dire il contrario, ma una colezione di monete ha bisogno di una certa disponibilità di denaro che un giovane difficilmente possiede, quindi è una cosa da "elite" e la cosa più brutta è che in questa "elite" pochi sono interessati, perchè attenti ad altre realtà che magari sembrano più interessanti. Forse in un mondo dove un computer di 5 anni è "vecchio" si è perso il senso del valore delle cose ANTICHE...

in fin dei conti è una questione di sensibilità e di portafoglio, ma in genere l'aumentare del secondo porta al diminuire della prima. Ciao

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anche io mi considero giovane (22 anni appena)... devo ammettere che secondo me è più una questione di sensibilità... noi giovani quanto spendiamo per una serata in discoteca, per il call, per i vestiti... secondo me è tutta questione di priorità...

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Supporter

io oramai non mi considero più un "giovane" (42 primavere sono già molte) ma penso che nonostante le pause dovute alle varie fasi dell'età, un collezionista sia tale già da piccolo... o lo sei o non lo sarai mai.... il fatto di avvicinare i giovani al collezionismo, secondo me, si può definire di più un incoraggiarli, e con i metodi che ci sono al giorno d'oggi (come internet e lamoneta) è sicuramente più facile.... si eliminano distanze e problematiche che noi 20 anni fa avevamo... come si faceva a trovare tanti come siamo su questo forum tutti insieme e parlare o confontarci come facciamo qui se non frequentavi un circolo che magari distava molti Km o che non sapevi neppure che esistesse... invece sbirciando su internet, anche comodamente seduto davanti al tuo PC, puoi confrontarti con altri che hanno il tuo stesso interesse e condividere la passione che così può crescere invece che assopirsi.....

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