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Inviato

DE GREGE EPICURI

Sto riguardando le foto di alcuni follis della tetrarchia, che possedevo un  tempo e che in gran parte ho scambiato con altro materiale. Mi ha incuriosito questo Diocleziano, e ve lo mostro; anzitutto è discretamente pesante (9,49 g.) e misura 28 mm.  Al D il busto è corazzato e drappeggiato, scritta: IMP DIOCLETIANUS AUG.  Al rovescio, GENIO POPULI ROMANI: il genio è su una linea di base, volto a sinista, con patera e berretto a punta (più che un tolos), cornucopia e mantello sul braccio sinistro.

Ma la cosa interessante è che al di sotto non c'è alcuna scritta. E allora? Londinium, secondo il RIC; ipotesi generalmente condivisa. E' il RIC 6a.

Ma c'è ancora una particolarità. Sulla faccia di Diocleziano è stata operata una incisione, che a mio avviso voleva raffigurare una croce. Il gesto di un cristiano? Oppure qualcosa di casuale? Purtroppo non posso fare foto più dettagliate, non avendo più la moneta.

P1000332.JPG

P1000333.JPG


Inviato

Ciao, effettivamente sembra che i due segni che metto in evidenza richiamino il disegno di una croce. Stabilire che sia effettivamente una croce è difficile?

ANTONIO 

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Supporter
Inviato (modificato)

Un laureato bello grande!

Per quanto riguarda il copricapo, e' il modius che e' sì cilindrico, ma termina in alto con una parte svasata che, con l'usura (e la visione laterale), potrebbe dare l'impressione di una sorta di cappello frigio.

Credo, tuttavia, che non si tratti della RIC VI 6a in quanto questa ha la legenda IMP C DIOCLETIANVS P F AVG che non combacia con quella postata che e' IMP DIOCLETIANVS AVG. Il busto, inoltre, mi pare solo corazzato e non drappeggiato, ma i busti (lo ammetto) non sono proprio il mio forte.

Il RIC prevederebbe (se non erro), quindi, due possibilità:

- RIC VI 13: testa piccola, collo alto: Online Coins of the Roman Empire: RIC VI Londinium 13 (numismatics.org)

- RIC VI 28 a: busto largo, ampio, con rilievi bassi: Online Coins of the Roman Empire: Browse Collection (numismatics.org)

Dalle foto che ho visto in rete (e dai links allegati) non si capisce bene, mi sembra ci sia un po' di confusione tra le due.

Dalla descrizione del RIC propenderei per la RIC VI 28a.

Bisognerebbe controllare meglio su qualche altro testo tipo il Cloke-Toone che penso comprenda anche questa monetazione (libro che io non  ho).

Quanto alla attribuzione del RIC a Londinium di queste monete senza segno di zecca non so, ahimè, aggiungere altro.

Infine, per quanto concerne i segni sul volto di Diocleziano, personalmente non riesco a vedere bene purtroppo e quindi mi risulta difficile esprimermi.

Ciao da Stilicho

Modificato da Stilicho
correzione di errore di battitura

Inviato (modificato)

Nel mio archivio fotografico ho questa testa piccola e collo alto anche se è di Galerio.

                                                              AN 9 (fn) D.jpg

Arka

Diligite iustitiam

Modificato da Arka
  • Grazie 1

Supporter
Inviato

Alla luce di ciò è più probabile, a maggior ragione, che sia la RIC VI 28a

Ciao da Stilicho 

  • Mi piace 1

Inviato

Dopo aver consultato il testo sunnominato confermo che si tratta del RIC 28a.

Per il discorso sulla sigla assente la faccenda è poco chiara. Le primissime emissioni sono con sigla LON ma le caratteristiche stilistiche sono chiaramente galliche continentali. Nelle successive scompare. L'ipotesi che avevo letto era di una produzione gallica pro Britannia a zecca di Londinium chiusa; successiva riapertura della zecca londinese (lo stile ricorda certi echi carausiani/alletiani - stessi artigiani) ma con il marchio d'infamia di non denunciarne l'origine in quanto Londra si era schierata con i due usurpatori britannici.

Nell'antichità essere sede di una zecca era un pregio, denotando una preminenza di ampio raggio della città.

Saluti

Illyricum 

?

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Ciao

porosità del metallo durante la fase di fusione del tondello

silvio


Inviato

Interessante l’ipotesi di una coniazione gallica pro Britannia senza indicazione del segno di zecca nelle emissioni di DioclezIano piú tarde. A tal proposito e in epoca forse contemporanea a quella della moneta in questione, anche alcune emissioni di Severo II omettono il segno di zecca. Di seguito un esempio di tale coniazioni che ho pescato dal mio “archivio” e che classifico come RIC VI 63a per Londinium. 
 

Saluti 

FM

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