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CARLINO di FILIPPO II con sigla IAF/G


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Supporter

Salve.  La moneta che condivido è un Carlino senza data di Filippo II con sigla IAF/G.

L'ho in collezione da più di un anno, l'ho pagata solo qualche decina di euro, ma, da come sembra, dovrebbe essere rara.

Sarei felice se qualche collezionista esperto conoscitore del Vicereame mi chiarisse le idee su questa moneta.

Ringrazio fin da ora e saluto cordialmente tutti i forumisti.

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47 minuti fa, Releo dice:

Salve.  La moneta che condivido è un Carlino senza data di Filippo II con sigla IAF/G.

L'ho in collezione da più di un anno, l'ho pagata solo qualche decina di euro, ma, da come sembra, dovrebbe essere rara.

Sarei felice se qualche collezionista esperto conoscitore del Vicereame mi chiarisse le idee su questa moneta.

Ringrazio fin da ora e saluto cordialmente tutti i forumisti.

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Buonasera,il tuo carlino è catalogato al numero 79 e 79/1,pagina 128 del Magliocca,la differenza sta nei marchi censiti,✖✠✖ per il 79 e °✠° per il 79/1, purtroppo nel tuo esemplare non sono visibili...

È, comunque,una moneta molto rara...

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Supporter

Ciao, ti ringrazio per la risposta molto chiara e precisa. Io, con la moneta in mano, alla lente, noto un punto sotto il collo di Filippo ll ( quello che si vede anche in foto), poi un altro punto appena sotto e, alla sinistra di quest’ultimo, ancora un punto. Non so se aiuta a capire. Di più non riesco a vedere. Non so se domani riesco ad ingrandire la parte interessata. Non è per me cosa facile. Sono andato a vedere il Magliocca e lo classifica come R5.

Ho iniziato a capire che poteva trattarsi di una moneta rara leggendo su internet un articolo proprio del Magliocca avente per titolo:” Un inedito Carlino napoletano di Filippo ll Re di Spagna”, con delle foto che riportavano alla mia moneta.

Ti ringrazio ancora, un caro saluto

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Supporter

In effetti, sulla pubblicazione del Magliocca: “La moneta napoletana dei Re di Spagna nel periodo 1503/1680 “, a pagina 128, la moneta in discussione viene riportata con la classificazione R5. La valutazione economica risulta essere: 

MB euro 180;

BB  euro 400;

SPL euro 900.

Una moneta classificata R5 comporta che ce ne siano  in circolazione meno di sette, quindi pochissime.

Secondo voi, come si giustifica che la valutazione economica sia così bassa se messa in rapporto alla grande rarità della moneta?

Grazie e saluti a tutti

 

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2 ore fa, Releo dice:

In effetti, sulla pubblicazione del Magliocca: “La moneta napoletana dei Re di Spagna nel periodo 1503/1680 “, a pagina 128, la moneta in discussione viene riportata con la classificazione R5. La valutazione economica risulta essere: 

MB euro 180;

BB  euro 400;

SPL euro 900.

Una moneta classificata R5 comporta che ce ne siano  in circolazione meno di sette, quindi pochissime.

Secondo voi, come si giustifica che la valutazione economica sia così bassa se messa in rapporto alla grande rarità della moneta?

Grazie e saluti a tutti

 

 

Perché i collezionisti sono meno di 7 ?

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Awards

Se la memoria non mi inganna , questo Carlino stava sul noto sito da un bel po di tempo, nonostante si notasse bene la lettera G dietro il busto.

 

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Comunque credo sia lo stesso tipo di croce sotto il ritratto, il fatto dei prezzi è dovuto probabilmente (più di probabilmente) al fatto che i collezionisti che seguono tutti i tipi di variante siano pochi e se dovessimo vedere chi segue anche i simboli sotto al ritratto ne troveremmo anche meno

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Awards

Supporter

Ciao, Layer1986.

Io, per la verità, non facevo riferimento a nessuna variante. Secondo me, ma posso sbagliarmi, dovrebbe  trattarsi della moneta base, oltretutto non so neanche se esistono varianti da attribuire al Carlino di cui stiamo discutendo. Davo l’indicazione dei punti sotto il busto, evidenti nella tua pubblicata, solo per una più precisa identificazione della moneta relativamente alla 79  o  79/1  di cui parlava Gennydbmoney nel suo intervento.

Per quanto riguarda il valore economico di una moneta, veramente viene attribuito in base al numero dei collezionisti che seguono quella data monetazione? Il grado di rarità a cosa serve? Non c’è un rapporto fra   numero di pezzi circolanti e valutazione economica? Certo, le variabili che determinano il valore di una moneta possono essere tanti e sono realmente tanti,  ma, secondo me, parlando di monete “collezionabili”, la rarità riveste un ruolo importante.

Rocco, sono sincero, non so a quale sito tu voglia riferirti, so solo che l’ho acquistata fra le prime, quando ancora non sapevo neanche che esistessero aste numismatiche on-line e tanto meno come funzionassero. Potrebbe anche essere la stessa moneta cui tu fai riferimento, anche se ritengo sia difficile.
Sono  invece veramente contento che tu sia intervenuto, ti ringrazio tantissimo, perché sei sicuramente uno dei più esperti e attivi partecipanti al forum.

Un caro saluto a tutti

 

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8 minuti fa, Releo dice:

Sono  invece veramente contento che tu sia intervenuto, ti ringrazio tantissimo, perché sei sicuramente uno dei più esperti e attivi partecipanti al forum

Per quanto riguarda il Vicereame,  ho da poco intrapreso questa avventura e sono esperto quanto un ciuccio !?

Mi sembra fosse sul negozio on line di un noto venditore.

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22 minuti fa, Releo dice:

Ciao, Layer1986.

Io, per la verità, non facevo riferimento a nessuna variante. Secondo me, ma posso sbagliarmi, dovrebbe  trattarsi della moneta base, oltretutto non so neanche se esistono varianti da attribuire al Carlino di cui stiamo discutendo. Davo l’indicazione dei punti sotto il busto, evidenti nella tua pubblicata, solo per una più precisa identificazione della moneta relativamente alla 79  o  79/1  di cui parlava Gennydbmoney nel suo intervento.

Per quanto riguarda il valore economico di una moneta, veramente viene attribuito in base al numero dei collezionisti che seguono quella data monetazione? Il grado di rarità a cosa serve? Non c’è un rapporto fra   numero di pezzi circolanti e valutazione economica? Certo, le variabili che determinano il valore di una moneta possono essere tanti e sono realmente tanti,  ma, secondo me, parlando di monete “collezionabili”, la rarità riveste un ruolo importante.

Rocco, sono sincero, non so a quale sito tu voglia riferirti, so solo che l’ho acquistata fra le prime, quando ancora non sapevo neanche che esistessero aste numismatiche on-line e tanto meno come funzionassero. Potrebbe anche essere la stessa moneta cui tu fai riferimento, anche se ritengo sia difficile.
Sono  invece veramente contento che tu sia intervenuto, ti ringrazio tantissimo, perché sei sicuramente uno dei più esperti e attivi partecipanti al forum.

Un caro saluto a tutti

 

 

Il valore di una moneta è determinato dalla richiesta del mercato,anche se una moneta è rarissima ma se nessuno se la fila il valore sarà sempre esiguo...

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9 minuti fa, Releo dice:

Ciao, Layer1986.

Io, per la verità, non facevo riferimento a nessuna variante. Secondo me, ma posso sbagliarmi, dovrebbe  trattarsi della moneta base, oltretutto non so neanche se esistono varianti da attribuire al Carlino di cui stiamo discutendo. Davo l’indicazione dei punti sotto il busto, evidenti nella tua pubblicata, solo per una più precisa identificazione della moneta relativamente alla 79  o  79/1  di cui parlava Gennydbmoney nel suo intervento.

Per quanto riguarda il valore economico di una moneta, veramente viene attribuito in base al numero dei collezionisti che seguono quella data monetazione? Il grado di rarità a cosa serve? Non c’è un rapporto fra   numero di pezzi circolanti e valutazione economica? Certo, le variabili che determinano il valore di una moneta possono essere tanti e sono realmente tanti,  ma, secondo me, parlando di monete “collezionabili”, la rarità riveste un ruolo importante.

Rocco, sono sincero, non so a quale sito tu voglia riferirti, so solo che l’ho acquistata fra le prime, quando ancora non sapevo neanche che esistessero aste numismatiche on-line e tanto meno come funzionassero. Potrebbe anche essere la stessa moneta cui tu fai riferimento, anche se ritengo sia difficile.
Sono  invece veramente contento che tu sia intervenuto, ti ringrazio tantissimo, perché sei sicuramente uno dei più esperti e attivi partecipanti al forum.

Un caro saluto a tutti

 

 

Ciao, il riferimento alla "variante" che ho fatto prima è relativo al fatto che, visto che le IAF/G uscite sono mediamente in conservazione bassa, un collezionista di napoletane vicereali medio preferisce prendere un carlino di Filippo in conservazione alta anche se più comune, rispetto a una R5 in MB. Considera che (per me 7 è poco per limitare una moneta tra R4 e R5, ma sono pareri) in giro chi cerca tutte la varianti o variazioni di sigla, stemma, ritratto, data ecc non è che sia facile da trovare. Detto ciò se una R5 che, supponiamo sia presente in 5 esemplari sul mercato, attira 2 collezionisti è matematico che non superi certe cifre, discorso diverso se con 5 esemplari ci sono 100 collezionisti a volerla. Il discorso RARITA -> PREZZO non è giusto, sarebbe più corretto dire NUMERO MONETE NEL MERCATO / COLLEZIONISTI = PREZZO e RARITA

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Supporter

Rocco, può darsi  tu abbia ragione. Per quanto tu ne sappia poco di Vicereame, ne sai sicuramente molto più di me. Te lo assicuro. Ciao

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Supporter

Layer1986, hai pienamente ragione che il prezzo viene stabilito in base alla domanda ed all’offerta. Questo vale in ogni campo. 
Picasso ha immesso  sul mercato migliaia e migliaia di opere, eppure, essendo alta la richiesta, una qualsiasi opera, se la trovi e se la vuoi,  la paghi con tanti soldoni. Invece, il pittore della domenica, anche se in vita sua ha lavorato pochissimo, senza richiesta le opere non le smercia neanche se le regala.

Nel nostro caso, stiamo parlando del Vicereame e di una moneta, il Carlino di Filippo ll, senza data e con sigla IAF/G, della quale sul mercato numismatico non c’è neanche l’ombra, per il semplice fatto che i  3  o  4  esemplari conosciuti sono già in collezione e da lì molto difficilmente si schiodano. Non stiamo, cioè, parlando del pittore della domenica.

Ecco perché non capisco come il Magliocca, pur dando rilievo alla moneta e classificandola R5, la valuti poi, dal punto di vista economico, in modo non adeguato.

lo nella vita non sono mai sicuro di nulla e continuo a mettermi in discussione. Anche in questo caso sto cercando di capire come stanno le cose e dove eventualmente sbaglio nel ragionamento. Se le dico troppo grosse scusatemi.

 

 

 

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Supporter

 Buongiorno.

A questo punto sarebbe utile e opportuno che i collezionisti in possesso del Carlino in oggetto lo pubblicassero sul forum, in modo da avere un quadro più preciso e veritiero del numero degli esemplari effettivamente in circolazione. Ad oggi, compreso il mio, sono due.

Ringrazio per la collaborazione, un caro saluto a tutti.

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30 minuti fa, Releo dice:

 Buongiorno.

A questo punto sarebbe utile e opportuno che i collezionisti in possesso del Carlino in oggetto lo pubblicassero sul forum, in modo da avere un quadro più preciso e veritiero del numero degli esemplari effettivamente in circolazione. Ad oggi, compreso il mio, sono due.

Ringrazio per la collaborazione, un caro saluto a tutti.

 

Con quello del catalogo e i due pubblicati qua siamo a 3

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1 ora fa, Releo dice:

 Buongiorno.

A questo punto sarebbe utile e opportuno che i collezionisti in possesso del Carlino in oggetto lo pubblicassero sul forum, in modo da avere un quadro più preciso e veritiero del numero degli esemplari effettivamente in circolazione. Ad oggi, compreso il mio, sono due.

Ringrazio per la collaborazione, un caro saluto a tutti.

 

A me risultano 4 esemplari...

Ad ogni modo un censimento sul  forum non può essere considerato attendibile per il semplice fatto che molti collezionisti non sono iscritti al forum,altri invece non amano condividere le loro monete per svariati motivi...

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Supporter

Quanto affermato da Gennydbmoney è senz’altro vero, ma un censimento sul forum è pur sempre indicativo. Grazie a tutti e saluti

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  • 4 settimane dopo...
Supporter

Salve.

In effetti, gli esemplari  conosciuti sono 4 (due pubblicati su questo forum + due pubblicati sul Magliocca) e, quindi, ha pienamente ragione Gennydbmoney.

Gli esemplari di cui si ha notizia, a tutt’oggi, rimangono ancora 4, anche dopo un mese da inizio discussione.

A nessun collezionista è capitato, nel frattempo, di imbattersi nella moneta di cui in oggetto? A nessun collezionista è capitato di ritrovarsi in collezione un carlino IAF/G?

Sarebbe interesse di tutti contribuire a delineare un quadro più preciso della effettiva rarità della moneta!

Io, ma non vi fidate di me, di passaggi in asta non ne ho riscontrati.

Sarei felicissimo se ci fosse qualche appassionato ed esperto collezionista che volesse confortarmi o correggermi su questa mia ricerca. Grazie

 

 

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Supporter

Ciao, Aleale.

Ti ringrazio moltissimo. 
A questo punto, abbiamo la certezza di 5 esemplari pubblicati:

- due dal Magliocca sulla recensione “Un inedito Carlino napoletano di Filippo ll Re di Spagna”, uno dei quali poi riportato anche sul suo volume “ La moneta napoletana dei re di Spagna nel periodo 1503/1680” a pag. 128; 

- tre sulle pagine di questo forum.

Da Aleale si fa riferimento alla possibile esistenza di un sesto esemplare, di cui, però, non abbiamo testimonianza fotografica.

Torno a ringraziare Aleale per il suo importante contributo.

Un caro saluto a tutti.

 

 

 

 

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Salve.

Stamane, consultando le aste passate, ho potuto constatare che un Carlino senza data con sigla IAF/G è apparsa nell’asta Ranieri n. 6 del 27/04/2014, lotto 648.
In nota veniva precisato trattarsi di un “inedito” , “ mancante nella letteratura consultata”.
Per curiosità, sono andato a confrontarlo con i 5 esemplari ad oggi conosciuti ed ho scoperto che corrisponde esattamente allo stesso esemplare pubblicato dal Magliocca nella sua recensione e nel volume “La moneta napoletana dei Re…”.

In definitiva, gli esemplari di cui abbiamo testimonianza fotografica continuano ad essere solamente 5. Esemplari che, oltretutto, mostrano un discreto grado di conservazione.

Sono anche contento che monete di cui abbiamo discusso nelle scorse settimane in questo forum siano finalmente state censite da un catalogo di frasca pubblicazione :

- piastra 120 grana Sebeto del 1736, con gigli invertiti (R3);

- piastra 120 grana 1815 con, nella legenda, “D” seguita da doppio rombo (R3);

- piastra 120 grana 1818 reimpressa, con 8 su 7 (R3).

Un caro saluto

 

 

 

 

 

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