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10 scudi Banca di Bologna per le 4 Legazioni: emesso o fake????


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Inviato

Ciao a tutti, ho trovato in rete questo biglietto che mi ha subito colpito per il profilo anomalo, data la tipologia: a sinistra, al posto della consueta matrice integra da biglietto non emesso, presenta un taglio grossolano e irregolare come da emissione. Inoltre, per la prima volta in vita mia, ho notato che il biglietto in questione reca tutte e 3 le firme e il numero di serie. Ho letto il Crapanzano e la storia non mi quadra: dice che furono emessi 13900 biglietti da 10 scudi e che, quando la Banca Nazionale nel Regno li ritirò e convertì nel 1904, solo 28 biglietti risultarono non convertiti. Poi ho guardato i dettagli del biglietto in questione e ho constatato che il catalogo lo dà solo come non emesso... Furono emessi o no? Inoltre vi domando: osservate questo biglietto e ditemi cosa ne pensate:

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In particolare, allego la firma del Cassiere come risulta sul biglietto da 20 scudi della stessa serie:

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.... ?

Grazie x il parere che riuscirete a darmi!


Inviato (modificato)

Ciao Davide, se non lo hai già letto, ti allego questo articolo apparso su Cronaca Numismatica nel marzo 2021 a firma di Renzo Bruni dal titolo " la Banca Pontificia per le Quattro Legazioni e i suoi biglietti" mi sembra interessante, soprattutto nella parte riguardante le firme sui biglietti che poi è quello che interessa a te.

 banca-pontificia-per-le-quattro-legazioni-e-i-suoi-biglietti.

 

Modificato da PriamoB
  • Grazie 1

Inviato (modificato)

Davide, leggendo l'articolo ed in particolare questo periodo: "Impossibile risulta invece riscontrare la firma del cassiere in quanto nella documentazione dai noi visionata non viene mai menzionato. A conclusione di questa analisi delle firme mi preme evidenziare l’ipotesi che si possa trattare di firme apposte a posteriori per puri motivi speculativi al fine di rendere più appetibili in ambito collezionistico questi biglietti" mi sono domandato: ma vuoi vedere che un altro falso/sola alberga tra noi? :D

Modificato da PriamoB

Inviato

Grazie Priamo, ho letto l'articolo che hai segnalato e ho riscontrato gli stessi problemi di comprensione che avevo avuto nella lettura del catalogo Crapanzano. Faccio un breve elenco dei punti secondo me significativi:

- fu istituita una commissione con il compito di sorvegliare le operazioni di registrazione, firma, annullamento e ritiro dalla circolazione nonché la gestione dei reclami per falsi ed alterazioni;
- nelle varie raccolte pubbliche e private visionate dall'autore dell'articolo sono stati riscontrati soltanto biglietti non emessi;
- tutti i biglietti da 10 scudi riscontrati risultano firmati dal Commissario di Governo ("Grossi" o "G. Rossi" = Gabriello Rossi???) e tutti i biglietti da 20 scudi riportano anche la firma del Cassiere ("Becari"???) ma di nessuno di questi due amministratori sono state riscontrate testimonianze documentali d'archivio (a questo proposito, come ha detto Priamo, l'autore fa l'ipotesi che possa trattarsi di firme apposte posteriormente a scopo speculativo, x aumentare l'appeal collezionistico dei biglietti).

Tuttavia:
- il marchese Bevilacqua ottenne che la Cassa di Risparmio di Bologna accettasse questi biglietti nei pagamenti e nei depositi;
- l'autore afferma che "la quantità illegale dei biglietti emessi non appariva nei bilanci" (illegale perché eccedente il triplo del capitale sociale della Banca) e che la situazione divenne insostenibile anche per "la difficoltà di far fronte alle richieste di conversione dei propri biglietti", con ciò ammettendo che un'emissione ci fu;
- la cosa è confermata anche dal Crapanzano che, nel Vol.II pag. 591 dice: "I biglietti furono ritirati dall Banca Nazionale e furono prescritti la sera del 30 giugno 1904. A tale data risultarono prescritti, perché non presentati al cambio, solo 6 biglietti da 20 scudi e 28 da 10 scudi."

Ora, 2 considerazioni:
TUTTI, ma proprio tutti, i biglietti che fin'ora ho visto da 10 e 20 scudi recano le stesse firme (del Commissario per il 10 scudi e del Commissario e del Cassiere per il 20 scudi), cosa confermata per altro dall'autore dell'articolo, quindi fatico a credere che siano false ed apposte a posteriori: vorrebbe dire che qualcuno, contemporaneo o di poco posteriore all'epoca, ebbe modo di entrare in possesso di tutti o quasi quei biglietti non emessi e si sia messo a firmarli compulsivamente a scopo speculativo. Non la vedo credibile. Inoltre, avrebbe poi fatto controfirmare i biglietti da 20 scudi da un altro così, tanto per aggiungere ulteriore... plusvalore speculativo???
Inoltre, a me appaiono evidenti le contraddizioni sulla versione se siano stati emessi o meno: probabilmente mi sfugge la comprensione di qualche meccanismo ma non capisco come possano esserci state pressanti richieste di "conversione" o problematiche di "falsificazione" di biglietti non emessi!

  • Mi piace 3

Inviato

Poi c'è anche da aggiungere che furono creati anche tagli da 50 e 100 scudi (il Crapanzano dà anche la tiratura, distinguendo persino tra emessi e circolanti!!!):

                    emessi   circolanti all'1.3.1861

100 scudi       3400           2455

50 scudi         4000           3377

20 scudi         7600           6325

10 scudi       13900           8465

Ma allora perché nella catalogazione non vengono menzionati né i tagli da 50/100 scudi né i biglietti emessi, che di solito, se non riscontrati, vengono classificati come NR, non reperiti?


Inviato

Se devo essere sincero il numero di serie non mi convince. I caratteri mi sembrano troppo moderni. Confrontandoli con quelli che si possono vedere su biglietti dello stesso periodo, come ad esempio come quelli della Banca Nazionale negli Stati Sardi, si nota una grande differenza. Soprattutto l’AB della serie è scritto esattamente come lo farei io, non con quei caratteri così “vintage” che normalmente usavano in quegli anni.

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
59 minuti fa, Clar622 dice:

Se devo essere sincero il numero di serie non mi convince. I caratteri mi sembrano troppo moderni. Confrontandoli con quelli che si possono vedere su biglietti dello stesso periodo, come ad esempio come quelli della Banca Nazionale negli Stati Sardi, si nota una grande differenza. Soprattutto l’AB della serie è scritto esattamente come lo farei io, non con quei caratteri così “vintage” che normalmente usavano in quegli anni.

 

Esatto Clar, concordo in pieno. La stessa perplessità me la danno le firme, molto lontane dallo stile calligrafico dell'epoca, come si può vedere ad un confronto con quella del cassiere sui 20 scudi:

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Inoltre, essendo della stessa serie, ci si aspetterebbe un criterio omogeneo di registrazione dei biglietti. I biglietti da 20 scudi sono registrati seguendo una progressione del prefisso secondo lo schema lettera-numero:

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Prefisso B5...

Come mai questo 10 scudi sarebbe stato registrato seguendo un altro criterio (lettera-lettera)?

Per non parlare del fatto che, al retro, si vede abbastanza chiaramente il trasferimento di inchiostro della firma del commissario "Grossi" o "G. Rossi" mentre le altre firme non hanno la stessa evidenza al retro. Queste sono le mie perplessità, abbastanza secondo me da farmi, come Clar, propendere per la falsità. Ma è solo una mia impressione e mi interessa molto anche la vostra.

Inoltre, rimane da capire anche la questione dell'emissione o meno di questi biglietti: qualcuno ha informazioni più chiare al riguardo? Trovo molto interessante il processo creativo che porta questi truffatori ad inventare rarità basandosi su lacune storiche o fantasie che lasciano spazio al dubbio alimentando l'adrenalina da ritrovamento. Questi tipi di contraffazione li chiamerei "falsi storici" perché delineano scenari storici fantasiosi ma tutto sommato credibili, se uno vuole crederci... Non sono solo delle truffe, sono delle sfide: sta a noi appassionati colmare quelle lacune con l'indagine ed arrivare a trovare le prove della loro falsità! ?

Modificato da Orodicarta

Inviato

Allego due estratti che parlano di queste emissioni "provvisorie" affermandone la effettiva circolazione. Il primo è il Krause World Paper Money - Specialized Issues, che elenca addirittura i tagli da 50 e 100 scudi, precisando però che la loro esistenza non è stata confermata:

krause_dett.jpg.8ffe3f931e2e085fc0b9f413f84ed311.jpg

Il secondo è un passo del saggio in 2 volumi Italian Paper Money Prior to Unification, che a pag.11 del vol.II fa questo riassunto:

IPMPTU_dett.jpg.4423fa21992db3ff11038987da09c9d3.jpg

Traduco per i non anglofoni l'ultimo periodo: "Abbastanza stranamente, queste banconote rimasero in circolazione fino al definitivo ritiro da parte della Banca d'Italia nel 1904."

La faccenda è strana, in effetti: come è possibile che ci sia una tale confusione su questi biglietti, tutto sommato molto noti e presenti sul mercato (anche se di nicchia). Se la Banca d'Italia ritirò questi biglietti nel 1904, possibile che non ci sia un decreto o un'ordinanza o qualche cosa di ufficiale che lo attesti? Inoltre, vorrei far notare che il Crapanzano attribuisce l'atto del ritiro alla Banca Nazionale (con la N maiuscola!) anche se sappiamo che la Banca Nazionale nel Regno fu assorbita dalla Banca d'Italia nel 1893..


Inviato

Forse una pista che potrebbe tornare utile per fare chiarezza sulla faccenda è questa:

- al sito della biblioteca Sala (https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/cronologia-di-bologna/1855/la_banca_delle_quattro_legazioni), nella cronologia di Bologna, si parla della fondazione della Banca Pontificia per le 4 Legazioni e si dice che: "La banca non agirà mai per l'utilità collettiva: la grande maggioranza dei prestiti saranno concessi ad aziende e fabbriche di proprietà dei fondatori e degli amministratori dell'istituto." Sembrerebbe che questi biglietti siano stati emessi per l'uso da parte delle attività industriali dei fondatori e amministratori della Banca stessa.

Inoltre, come ho già detto nel post #4, il marchese Carlo Bevilacqua ottenne che la Cassa di Risparmio di Bologna accettasse questi biglietti al cambio e in deposito. Il rapporto tra il Bevilacqua, la Cassa di Risparmio e la Banca Pontificia risulta chiaro leggendo la biografia del Bevilacqua che si trova sull'enciclopedia Treccani:

"Parte dell'attività del Bevilacqua si svolse a livello locale, nell'ambito economico-finanziario. Fu infatti tra i promotori della Cassa di risparmio di Bologna, sorta nel 1837, su modello dell'analoga istituzione che era stata fondata un anno prima a Roma. Il B. ricoprì la carica di direttore generale del consiglio di amministrazione della cassa dalla fondazione sino alla sua morte, decidendo in merito agli investimenti dei capitali depositati e a tutte le operazioni della Cassa. [...] Sempre nell'ambito delle operazioni finanziate dalla cassa e promosse dal B. va ricordata la creazione della Banca Pontificia per le Legazioni nel 1855: tra i sottoscrittori del capitale sociale figura il B. stesso, accanto ad esponenti del vecchio e nuovo ceto privilegiato. La Banca non ebbe tuttavia grande fortuna..."

Domanda: è possibile che i biglietti di questa tipologia effettivamente emessi circolarono solo entro il circuito finanziario chiuso dei fondatori della Banca (costituito da Cassa di Risparmio, Banca delle 4 Legazioni) e che quindi, non solo non ebbero accettazione al di fuori di esso, ma che continuarono ad avere valore di corso fino al 1904 (sempre e solo entro quel circuito finanziario) in virtù del grande potere economico e politico detenuto da quegli affaristi? Se così fosse, si tratterebbe di uno stranissimo caso di valuta privatistica??

  • Mi piace 1

Inviato

Questa feccenda è molto interessante e molto intricata, ho paura che sarà difficilie risolverla facendo riferimento alla sola bigliografia numismatica. Bisogrebbe scoprire qualche fonte archivistica o qualche documento dell'epoca, cosa assai complicata.

Cos'è questo libro ( Italian Paper Money Prior to Unification) che citi?


Inviato (modificato)
5 ore fa, Clar622 dice:

Questa feccenda è molto interessante e molto intricata, ho paura che sarà difficilie risolverla facendo riferimento alla sola bigliografia numismatica. Bisogrebbe scoprire qualche fonte archivistica o qualche documento dell'epoca, cosa assai complicata.

Cos'è questo libro ( Italian Paper Money Prior to Unification) che citi?

 

Ciao, concordo, visto che i biglietti furono presumibilmente ritirati dalla Banca d'Italia, nell'archivio potrebbe trovarsi documentazione relativa. Nei prossimi giorni proverò a fare domanda di accesso come fece @numys tempo fa.

Intanto ti do i link ai pdf del saggio che mi hai chiesto:

Vol 1:

http://www.thecurrencycollector.com/pdfs/Italian_Paper_Money_Prior_to_Unification_-_Part_I.pdf&ved=2ahUKEwjjqvv75bH3AhVHhv0HHWDUDeoQFnoECAYQAQ&usg=AOvVaw2tPkgaK3IbvNNKQAmRcQBS

Vol 2:

http://www.thecurrencycollector.com/pdfs/Italian_Paper_Money_Prior_to_Unification_-_Part_II.pdf&ved=2ahUKEwjjqvv75bH3AhVHhv0HHWDUDeoQFnoECAUQAQ&usg=AOvVaw2ZwwmUDx4RDXx3lZQAA8Cc

Modificato da Orodicarta

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