Cartofilia Sont content de vess monsciasch

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Salve e buona Pasqua.

Il titolo della discussione è anche quello del libro di poesie di Angelo Casiraghi, poeta dialettale monzese noto con lo pseudonimo di casira.

Il casira e mio padre erano uniti da stima reciproca, come dimostra la dedica del libro alla quale papà aveva aggiunto un disegno a matita del busto dell’autore.

Mio padre aveva anche aggiunto un disegno a matita a qualche poesia del fascicolo del nostro libro, che voglio condividere in questa discussione in segno di omaggio ai due amici monzesi.

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Così ridevano...

P.S. Mio padre da giovane ha fatto anche l'imbianchino ?

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In questa poesia non c’è stato bisogno del disegno di papà in quanto ha provveduto il casira con una foto.

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Poesia in occasione del rientro delle spoglie di S. Gerardo in città il 20 settembre 1946.

 

La fotografia mostra una statua del Santo ancorata su una piattaforma nel Lambro, vicino al ponte di san Gerardino.

 

Modificato 18 Aprile, 2022 da apollonia
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Disegno a biro di mio padre del ponte di S. Gerardino associato alla poesia.

 

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Il “michin” di San Gerardo

  

Il “michin” (diminutivo di michetta) è un disco di terracotta uniface di 7,8 cm di diametro e ½ cm di spessore incollato su un supporto di plexiglass (12 cm di lato e 1 cm di spessore) che riproduce la forma del pane all’epoca di San Gerardo, compatrono di Monza, e richiama la tradizione di far benedire il pane nel giorno della festa del Santo, il 6 giugno, quando, vicino al ponte di San Gerardino, veniva ancorata nel Lambro su una piattaforma la sua statua.

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Il “michin di San Gerardo” è uno dei premi assegnati nel concorso di poesie a tema libero e racconti nei dialetti lombardi ‘Premio San Gerardo dei Tintori - Città di Monza’. A me è stato gentilmente donato dalla Casa Editrice Menaresta, uno degli enti organizzatori della manifestazione nel corso della quale viene assegnato anche il premio «Casìra» alla migliore poesia o racconto satirico-umoristico.

Nella discussione sulle medaglie di Monza in Medaglistica ho condiviso una mia medaglia emessa dall’Associazione Pro Monza il cui diritto è preso dall’antico stampo in bronzo utilizzato anche per il “michin”.

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Volevo citare il libro di poesie scritte in “dialetto” brianzolo pubblicato nel 2008 di un autore monzese, Simone Milesi, “appassionato di sagre, cultura e osterie della Brianza” come si definisce.

  

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L’autore consiglia di leggere una o due poesie al giorno, possibilmente davanti al fuoco con un bicchiere di vino rosso e in bella compagnia…

Fa notare che il libro è pensato e scritto in dialetto, e quindi la traduzione in italiano che accompagna ogni poesia è da considerare solo come aiuto ai lettori che conoscono il dialetto parlato ma non quello scritto.

Questa è la prima poesia che dà il titolo al libro.

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Libro sulla vita di Sant’Angela Merici stampato a Monza nel 1852 dalla tipografia dell’istituto dei Paolini in Piazza di Sant’Agata N. 480, gestita da Luigi Annoni, editore-tipografo-libraio che operava a Monza tra il 1851 e il 1905 e si occupava principalmente della stampa di collane di vite di santi.

Il mio interesse per questa Santa fondatrice della Compagnia di Sant'Orsola (Orsoline) è dovuto al suo luogo di nascita, Desenzano del Garda (città di cui è la patrona principale dal 1962), dove risiedono mia figlia e mio nipote che ha frequentato la scuola primaria nell’istituto intitolato alla Santa.

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Foto delle pagine del libro.

 

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