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Un interessante Postumo con rovescio "inedito" PIETAS AVG


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Inviato (modificato)

Oggi vi presento una moneta a mio parere quanto meno intrigante che pone diversi interrogativi ancora, per me, tutti aperti.

Innanzitutto partiamo dall'abc, ovvero dalle immagini e dai dati metrico-ponderali:

POSTUMUS_PIETAS_01.jpgPOSTUMUS_PIETAS_02.jpg

D\ IMP C POSTVMVS PF AVG
R\ [PIET]AS AVG
17/19 mm; 3,03 gr

Postumo non ha mai, ufficialmente, battuto rovescio con questa tipologia di Pietas. La sua PIETAS ha una iconografia differente:

 9boCz7PyaYN3H5pQ5X8f4xQJM2AkrG.jpg

A cosa ci troviamo di fronte quindi?

Diciamo che si tratta di una emissione di ottima fattura e di ottimo stile ma, di natura locale: un radiato imitativo ibrido che evidentemente riprende il rovescio di qualche altro imperatore... ma di chi?

Non dobbiamo spostarci di molto dalla Gallia per trovare il "colpevole":

gall1.jpggall2.jpg

basta infatti andare a Milano e troviamo questo esemplare di Gallieno:

D\ GALLIENVS AVG
R\ PIETAS AVG
MIR 1261, Doyen 702-3, Ric 505

L'esemplare in foto l'ho recuperato dall'archivio online del British Museum e proviene dal Mildenhall Hoard (segnatevi mentalmente questo ripostiglio perché lo presenterò a breve su questi schermi!).

Doyen, in merito a questo pezzo fa un'analisi approfondita nel suo saggio sulla zecca di Milano: L'atelier de Milan (258 - 268). Recherches sur la chronologie et la politique monétaire des empereurs Valérien et Gallien (253 - 268) di cui vi riporto gli estratti di nostro interesse:

doyen01.jpgdoyen02.jpgdoyen03.jpg

Come vedete Doyen distingue due tipologie di busto (anche Goebl nel suo MIR) e in più precisa la spezzatura del rovescio in PIE-TAS-AVG (dove la spezzatura della legenda viene data indicativamente dalla posizione delle mani della Pietà).

Nel caso del pezzo in mio possesso la spezzatura sembra differente: PIET-A-SAVG, dettaglio da tenere a mente... poi ci ritorneremo!

Si tratta di un imitativo ibrido cosiddetto "unicum"? Per quanto mi sarebbe piaciuto, la risposta è no: esiste un esemplare censito nel Tattershall Hoard (pubblicato nel Coin Hoards from Roman Britain IV).

Viene citato anche nell'AGK (Die Antoninianprägung der gallischen Kaiser von Postumus bis Tetricus) al numero 157a (si tratta sempre dell'esemplare proveniente dal Tattershall hoard), e ancora l'AGK censisce questa tipologia di rovescio anche in abbinata con Vittorino al numero 157b indicandolo come proveniente dal ripostiglio di Lectoure.

Immagini dei due esemplari qui sopra citati (il Postumo e il Vittorino)  ibridati con la Pietas di Gallieno non ce ne sono... l'AGK non ne riporta.

Tuttavia navigando in rete ho recuperato quest'altro esemplare con al dritto sempre Postumo:

POSTUMUS_PIETAS_03.jpg

Qui, a differenza dell'esemplare in analisi e dei due citati dall'AGK (compreso quindi il Vittorino) compare una P nel campo a sinistra, come in un altro tipo sempre di Gallieno, prima officina Milano:

piet.jpg

Già qui ci sarebbe molto materiale su cui ragionare... ma girovagando tra i vari hoard che mi venivano alla mente, mi sono tolto uno sfizio (e fatto un altro acquisto per accertarmene de visu) e ho beccato un esemplare di Gallieno proveniente dal ripostiglio di Guercheville (Francia):

brm_669805.jpg

Notate nulla di strano?

pietas1.jpgpietas2.jpg

se non siamo di fronte al medesimo conio di rovescio quantomeno siamo di fronte al medesimo incisore! Guardate i dettagli della veste, dell'altare, la posizione delle mani, la piegatura delle braccia e l'altezza delle lettere della legenda.. direi che ci siamo!

Gli interrogativi ve li pongo poi... intanto... preferisco lasciar a voi la parola!

 

gallien.png

guerche.jpg

Modificato da grigioviola
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Inviato

Ciao, 

non sarà granché contribuente ma... non ti pare che lo stile del ritratto di Postumo rimandi a certi di Aureolus?

Certo non spiega perché Aureolo avrebbe utilizzato un conio di Gallieno (e pure lo stile del ritratto dal Tresor di Guercheville non è tra quelli comuni...).

A che anno risale l'emissione di Gallieno, a proposito? E da che zecche é stata emessa?

Buona serata 

Illyricum

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Inviato (modificato)

Io devo dire che sono colpito comunque dalla alta qualità di questo ibrido imitativo di Postumo. Non avessi saputo quello che ora so leggendoti l'avrei data per ufficiale.

Parlando invece del Gallieno: e' ufficiale? L'effigie di dritto (seppur non mi riporti alle immagini che io ricordi di Gallieno) mi sembra di ottima fattura. Lo stesso per il rovescio.

Però, a questo punto, se il Gallieno fosse ufficiale.....Il rovescio Pietas sarebbe ufficiale....e il Postumo (che ha una Pietas quasi identica), allora?

Spero di non essermi avvitato e di  non avere detto sciocchezze in un campo difficile, ma estremamente affascinante.

Ciao da Stilicho

Modificato da Stilicho
correzione di errore

Inviato

Molto interessante Grigioviola! Io credo che la moneta sia indubbiamente una imitativa,  magari " l artista " aveva tra le mani un antoniniano di Gallieno da cui ha copiato il rovescio,  ma ha preferito utilizzare un dritto di Postumo per vari motivi:

1) era più avezzo a ritrarre quel personaggio dell impero gallico 

2) aveva già un conio di dritto da utilizzare 

3) postumo in quell aerea dell impero era una moneta accettata più facilmente da chiunque..


Inviato

Nell'attesa di mettere a confronto i due esemplari Gallieno e Postumo (non ricordo se ve l'ho detto ma il tipo proveniente dal Guercheville l'ho preso!) vi rendo partecipi di alcune mie idee riguardo queste emissioni.

Ve le elenco per punti, poi vedremo se è il caso di fare una sintesi ulteriore o improntare altre ricerche.

1) Di sicuro si tratta di una emissione "non ufficiale" nel senso che la moneta non è nata in una delle tre zecche attive e operanti nelle gallie e zone limitrofe (Treviri, Colonia e Milano).

2) L'aspetto del metallo a differenza di molte altre imitative, anche coeve, appare piuttosto "argentato", indice di una lega contenente fino o comunque composta in modo tale da risultare "credibile"

3) Il conio del rovescio sembra a tutti gli effetti un conio "ufficiale"

4) Il dritto, ricorda più lo stile di certi Aureolo piuttosto che l'iconografia tipica di Postumo

L'idea con cui mi sto baloccando, è che questa moneta sia un prodotto locale realizzata però o da maestranze che hanno lavorato nella zecca milanese (poco prima o durante o subito dopo l'usurpazione di Aureolo) o che fossero in possesso di conii ufficiali dismessi o trafugati e provenienti dall'atelier milanese.

Secondo Doyen il rovescio ufficiale di Gallieno va ricondotto alla 9 serie (fine primavera - estate 265) mentre per stile e legenda lunga del dritto, gli Aureolo che più si avvicinano a questo tipo son quelli riconducibili al periodo fine 267 - gennaio 268.

Potrebbe quindi trattarsi di una moneta collocabile nel periodo estate 265 - primi mesi 268.

Da valutare lo stile delle lettere della legenda dei due tipi per vedere se entrambi i conii sono dello stesso autore o se ci sono più incisori coinvolti per la realizzazione di questi due esemplari.

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Inviato

Condivido il tuo ragionamento. Devo dirti che, per non lasciare nulla di inesplorato, ho cercato invano un die-link con Salonina PIETAS AVG - il che incasinerebbe ancora di più il quadro ma che ben sai è uguale a questa iconografia "praying hands".

Ciao

Illyricum


Inviato

In realtà lo incasinarebbe relativamente perché si tratta sempre.di emissione milanese coeva a quella di Gallieno se non erro e quindi un die link con un Salonina ufficiale sarebbe la prova del nove che quantomeno il conio di rovescio esce da un atelier locale!

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Inviato

Grazie @grigioviola, molto interessante!

Esistono imitazioni (DTetrico/ RVittorino o D/Tetrico/R/Tetrico) battute con un conio di rovescio apparentemente ufficiale. Sono state individuate perché questi rovesci sono rari (conii di aurei o conii di antoniniani di rara tipologia) ma forse esistono per qualche rovescio più comuni, molto più difficili da reperire, e forse classificati un pò velocemente semplici « imitazioni ».

https://www.academia.edu/es/40306354/Une_réutilisation_clandestine_de_coins_monétaires_de_l_Empire_gaulois_À_propos_de_quelques_imitations_radiées_avec_revers_exceptionnels

Drost ipotizza che trattandosi senza nessun dubbio di dritti imitati, i conii di rovescio siano stati probabilmente rubati all’ « atelier II » nel periodo agitato del interregno Vittorino/Tetrico I.

Si può, come lo fai, immaginare una peripezia simile a Milano, nel periodo attorno alla presa di controllo della zecca da Aureolo. Conosci altri esempi per l’impero gallico?

E concordo, lo stile del dritto assomiglia più ai ritratti di Postumo coniati a Mediolanum. Non ho capito se propendi per un conio ufficiale anche per il dritto?

Non potrei invece affermare che la moneta di Gallieno sia ufficiale: 

Il busto non è del tutto convincente, e mi sembra (forse sbaglio) che la lettera N con grafia « III « non esista quasi più negli anni della coniazione di questo rovescio (fine 264/265). E per quanto riguarda il rovescio, lo stile è buono ma non permette secondo me di concludere in un senso o nell’altro. Ma la spezzatura inusuale PIET/AS/AVG può far dubitare.

 

 

 

 

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Inviato

ottime considerazioni @Vietmimin io non propendo per un dritto ufficiale. Di sicuro non lo sembra essere quello di Gallieno, come giustamente evidenzi tu la spezzatura della N in III non risulta nell'atelier milanese del periodo in esame.

Io sono convinto che si tratti di una produzione clandestina, da questo punto non mi sposto. Mi domando però se, visto l'ottimo livello stilistico e l'incredibile resa del rovescio assai simile a una emissione ufficiale milanese, se l'autore di questi pezzi fosse in possesso di materiale creatore trafugato dalla zecca di Milano o se avesse egli stesso prestato servizio presso l'officina imperiale durante il periodo in cui questa era sotto controllo legittimo di Gallieno e fosse stato estromesso successivamente durante l'usurpazione di Aureolo.

Gli addetti all'incisione dei conii si muovevano tra le varie zecche, questo è un dato assodato, in più, Doyen ha provato che nel corso della III emissione di Aureolo, giunse a Milano un incisore da Colonia che aveva approntato dei conii ufficiali per Postumo. Questo fatto, oltre appunto a testimoniare la mobilità del personale, evidenzia anche la possibilità di una cambio di addetti attuato da Aureolo o perché scacciati o perché fuggiti.

Ecco, uno di questi "esodati" potrebbe essere l'autore dei pezzi in questione che ha visto bene di mettere a frutto la sua conoscenza e tecnica per ricavarsi un reddito vista la perdita del lavoro.

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  • 9 mesi dopo...
Supporter
Inviato

Complimenti. Ringrazio davvero per questa chiacchierata che ho letto e riletto e denota una profondità di conoscenze non banale. E che mi ha fornito altro materiale e stimoli per studiare.


Inviato

Buonasera, grazie per condividere la vostra esperienza, impressionante come questi dibattiti e discussioni riescono a coinvolgerti sempre nel tempo! Bello sentire i vari pareri, sono contento di essermi avvicinato a questo forum, mi sarebbe tanto piaciuto conoscervi, un saluto e buona domenica a tutti


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