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Bronzi provinciali romani e mitologia greca


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Bronzo di Filippo I (Tiro, Fenicia) che raffigura al rovescio la personificazione delle paludi di Cendevia in piedi, di fronte, con la testa a sinistra, che tiene una lunga canna e versa sabbia sulla diga; ai piedi, figura a mezzo busto del dio fluviale Belus che nuota a sinistra; murex nel campo in alto a sinistra (https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1229&lot=1752).

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Lot 1752. Estimate: 750 USD. Price realized: 2300 USD.

PHOENICIA, Tyre. Philip I. AD 244-249. Æ (28mm, 20.13 g, 6h). Laureate, draped, and cuirassed bust right / Personification of the Cendevian marshes standing facing, head left, holding long reed and pouring sand over dam; at feet, half-length figure of river-god Belus swimming left; murex in upper left field. Rouvier 2450; BMC –. VF, earthen green patina, light pitting on obverse. Extremely rare.

Tyre was famous for its purple die (extracted from the murex) as well as for its glassmaking, and Phoenicia itself was widely credited in antiquity as the birthplace of glass production. Although now known to be false, this sentiment was echoed as late as the seventh century AD by Isidore of Seville, at which time Tyre was still a major producer of glass:

In a part of Syria which is called Phoenicia, there is a swamp close to Judaea, around the base of Mt. Carmel, from which the Bellus River arises...whose sands are purified from contamination by the torrent's flow. The story is that here a ship of natron [i.e., sodium carbonate] merchants had been shipwrecked; when they were scattered about on the shore preparing food and no stones were at hand for propping up their pots, they brought lumps of natron from the ship. The sand of the shore became mixed with the burning natron and translucent streams of a new liquid flowed forth: and this was the origin of glass. (Isidore of Seville, Etymologies XVI.16)

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Fenicia, Tiro. Filippo I. AD 244-249. Æ (28 mm, 20,13 g, 6 h). Busto laureato, drappeggiato e corazzato a destra / Personificazione delle paludi di Cendevia in piedi di fronte, con la testa a sinistra, che tiene una lunga canna e versa sabbia sulla diga; ai piedi, figura a mezzo busto del dio fluviale Belus che nuota a sinistra; murex nel campo in alto a sinistra. Rouvier 2450; BMC -. VF, patina verde terra, lievi macchie sul dritto. Estremamente rara.

Tiro era famosa per il suo colorante viola (estratto dal murex) e per la sua produzione di vetro, e la stessa Fenicia era ampiamente accreditata nell'antichità come il luogo di nascita della produzione di vetro. Anche se oggi si sa che non è vero, questa idea è stata ripresa fino al VII secolo d. C. da Isidoro di Siviglia, quando Tiro era ancora un importante produttore di vetro:

In una parte della Siria chiamata Fenicia, c'è una palude vicino alla Giudea, intorno alla base del Monte Carmelo, da cui nasce il fiume Bellus... le cui sabbie sono purificate dalla contaminazione del torrente. Si racconta che qui era naufragata una nave di mercanti di natron [cioè di carbonato di sodio]; quando si sparpagliarono sulla riva per preparare il cibo e non c'erano pietre a portata di mano per puntellare le pentole, portarono dalla nave delle zolle di natron. La sabbia della riva si mescolò con il natron ardente e ne uscirono flussi traslucidi di un nuovo liquido: e questa fu l'origine del vetro. (Isidoro di Siviglia, Etimologie XVI.16)

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Bronzo della zecca di Cesarea Marittima, che raffigura al dritto Claudio, togato, in piedi a sinistra, che sacrifica da una patera sull'altare tra Agrippa I ed Erode di Calcide, ciascuno dei quali incorona l'imperatore con una corona. Al rovescio la scritta “voto e trattato di amicizia e alleanza tra il Gran Re Agrippa e Cesare Augusto, il Senato e il popolo di Roma” in due cerchi concentrici divisi da una corona; mani destre intrecciate al centro; c/m: testa maschile rozza a sinistra e lancia(?) all'interno di un grande ovale incuso ( https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1229&lot=1759). 

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Lot 1759. Estimate: 5000 USD. Price realized: 13 000 USD.

JUDAEA, Herodians. Agrippa I, with Herod of Chalcis and Claudius. 37-43 CE. Æ (25mm, 16.78 g, 6h). Caesarea Maritima mint. Dated RY 8 of Agrippa I (43 CE). [BAΣ AΓPIΠΠAΣ ΣEB KAIΣAP BAΣ HPΩΔHΣ] (King Agrippa, Augustus Caesar, King Herod), Claudius, togate, standing left, sacrificing from patera over altar, between Agrippa I and Herod of Chalcis, each crowning the emperor with a wreath; [L H (date) in exergue] / [OPKIA BAΣ ME AΓPIΠΠA ΠΡ Σ]EΒ KAIΣAP AK Σ[YNKΛHTON K ΔHMO] PO[M ΦI]ΛI K ΣYNMAXI] AYTOY (A vow and treaty of friendship and alliance between the Great King Agrippa and Augustus Caesar, the Senate and the People of Rome) in two concentric circles divided by wreath; clasped right hands in center; c/m: crude male head left and spear(?) within large oval incuse. Burnett, Coinage 8; Hendin 1248; Meshorer 124a; RPC I 4982. VF, dark brown-green patina, traces of undertype. Extremely rare and of great historical importance.

Agrippa I had a close relationship with both Gaius (Caligula) and Claudius, in part helping to secure the rule of the latter in the uncertain days following his unexpected rise to the purple. Indeed, his relationship with Claudius was so close that Josephus (Ant. xix. 5.1) records that among the new emperor's first acts was publishing an edict guaranteeing Agrippa's kingdom (with the title "Great King") and granting the territory of Chalcis to Agrippa's elder brother Herod.

This remarkable and extremely rare issue not only explicitly refers to the alliance on the reverse, even using Agrippa's new title "Great King", but depicts the oath taking ceremony that occurred in the Roman Forum and is discussed in historical sources:

He also made a league with this Agrippa, confirmed by oaths, in the middle of the Forum in the city of Rome. (Josephus, Ant. xix.5.1)

He struck his treaties with foreign princes in the Forum, sacrificing a pig and reciting the ancient formula of the fetial priests. (Suetonius, Claud. 25.5)

This issue is typically found in poor condition with much of the legends illegible. The legends given here are taken from Burnett's study, reconstructed from the specimens known to him, although there are slight variants among them. For the extremely rare counterpart issue of Herod of Chalcis with a similar obverse, albeit with the position of the brothers switched, see Meshorer 361.

 

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Agrippa I ebbe uno stretto rapporto sia con Gaio (Caligola) sia con Claudio, contribuendo in parte a garantire il governo di quest'ultimo nei giorni incerti che seguirono la sua inaspettata ascesa alla porpora. In effetti, i suoi rapporti con Claudio erano così stretti che Giuseppe (Ant. xix. 5.1) ricorda che tra i primi atti del nuovo imperatore ci fu la pubblicazione di un editto che garantiva il regno di Agrippa (con il titolo di “Grande Re”) e concedeva il territorio di Calcide al fratello maggiore di Agrippa, Erode.

Questa notevole e rarissima emissione non solo fa esplicito riferimento all'alleanza al rovescio, utilizzando persino il nuovo titolo di Agrippa “Grande Re”, ma raffigura la cerimonia di giuramento avvenuta nel Foro Romano e discussa nelle fonti storiche:

Con questo Agrippa fece anche una lega, confermata da giuramenti, in mezzo al Foro della città di Roma. (Giuseppe, Ant. xix.5.1)

Stipulò i suoi trattati con i principi stranieri nel Foro, sacrificando un maiale e recitando l'antica formula dei sacerdoti feziali. (Svetonio, Claud. 25.5)

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Bronzo della zecca di Cesarea Panias che raffigura al dritto le teste laureate di Tito e Domiziano una di fronte all’altra, e al rovescio Pan che avanza a sinistra suonando il flauto a canne e tenendo in mano il pedum; crescent in alto a sinistra e tronco d'albero a destra (https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1229&lot=1761).

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Lot 1761. Estimate: 3000 USD. Price realized: 2000 USD.

JUDAEA, Herodians. Agrippa II, with Titus & Domitian. Circa 50-100 CE. Æ (31mm, 25.59 g, 12h). Caesarea Panias mint. Dated year 27 of Agrippa's first era (75/6 CE). Confronted, laureate heads of Titus and Domitian / Pan advancing left, playing pipes and holding pedum; crescent to upper left, tree trunk to right, [ETOVC KZ] in legend. Meshorer 168; Hendin 1286; Sofaer 238-9; RPC II 2284. VF, dark brown patina. Very rare.

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Bronzo di Neapolis (Giudea) che raffigura il busto raggiato, drappeggiato e corazzato di Gallo Treboniano al dritto e al rovescio Poseidone in piedi a destra con il piede destro appoggiato alla prua, che ha in mano il tridente e un delfino; a destra, cinghiale in piedi a sinistra davanti all'aquila; nel campo in mezzo, complesso templare di Gerizim sopra la stella (https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1229&lot=1772).

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Lot 1772. Estimate: 300 USD. Price realized: 3200 USD

JUDAEA, Neapolis. Trebonianus Gallus. 251-253 CE. Æ (25mm, 9.95 g, 12h). Radiate, draped, and cuirassed bust right / Poseidon standing right, resting right foot on prow, holding trident and dolphin; to right, boar standing left before aquila; in field between, temple complex at Mr. Gerizim above star. Harl 152 (A36/P146); Sofaer 234 (same dies). VF, brown patina, adjustment marks. Rare.

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Tetradramma d’argento di Elagabalo (Carrhae o Edessa, Mesopotamia) con il busto dell’imperatore al dritto e al rovescio un’aquila stante di fronte, testa e coda a destra, con le ali spiegate, che tiene una corona di fiori nel becco; tra le zampe, Nike che avanza a destra con in mano una fronda di palma e una corona (o un globo?); globetto a sinistra e a destra della testa (https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1229&lot=1776).

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Lot 1776. Estimate: 1000 USD. Price realized: 12 000 USD.

MESOPOTAMIA, Carrhae or Edessa. Elagabalus. AD 218-222. AR Tetradrachm (24mm, 12.71 g, 12h). AVT · K · M · A · · ANTΩNЄINOC, radiate, draped, and cuirassed bust right / ΔHMAPX · ЄΞ VΠA · TO · B ·, eagle standing facing, head and tail right, with wings spread, holding wreath in beak; between legs, Nike advancing right, holding palm frond and wreath (or globe?); • to left and right of head. Unpublished. Good VF, deeply toned. Unique.

Under Elagabalus, tetradrachm production became centralized either at the mint of Antioch or Emesa. The exception appears to be in Mesopotamia; the frontier province enjoyed a considerable amount of freedom in coin production, striking extremely rare Greek legend tetradrachms (Prieur 1724) and Latin legend aurei (Leu 42, lot 373) for the emperor. As Elagabalus claimed to be the illegitimate son of Caracalla and his cousin Julia Soaemias, many of these coins stress the continuity of the Severan line by featuring Divus Septimius Severus, Divus Caracalla or, most remarkably, Plautilla on the reverse.

The portrait on the current coin is stylistically close to Prieur 1730 and the unique Leu aureus, and is probably by the same hand responsible for some issues struck at or for Carrhae during the reign of Macrinus (see especially Prieur 829 for a similar portrait of Diadumenian). The pellets in the reverse field are also characteristic of issues of Carrhae under Macrinus, which Prieur (p. 99) thought to have a religious significance. The striking of coinage in Mesopotamia for this period is not so clear cut, however. Other tetradrachms of Elagabalus feature Edessa's characteristic "shrine" mintmark between the eagle's legs, and the dynastic issues have generally been given to this mint. So the same artists may have been engraving dies for different mints, or a single mint may have struck coins for both cities. Whatever the case may be, in this instance the Nike between the eagle's legs should not be interpreted as a mintmark. The current coin was almost certainly produced at the same time as the dynastic issues, with Nike symbolizing the victory over Macrinus and the reestablishment of the Severan line.

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Tetradramma in potin di Costanzo I (Alessandria, Egitto) che raffigura il busto dell’imperatore al dritto e al rovescio Ares in piedi a destra, con lancia e parazonio, di fronte a Costanzo I, in piedi di fronte, con la testa a sinistra, con lo scettro in mano mentre sacrifica su un basso altare; L ∆ (data) nel campo. (https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1229&lot=1792).

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Lot 1792. Estimate: 300 USD. Price realized: 1200 USD.

EGYPT, Alexandria. Constantius I. As Caesar, AD 293-305. Potin Tetradrachm (19mm, 7.23 g, 1h). Dated RY 4 (AD 295/6). Laureate, draped, and cuirassed bust right / Ares standing right, holding spear and parazonium, facing Constantius I, who is standing facing, head left, holding scepter and sacrificing over low altar between them; L ∆ (date) across field. Köln –; Dattari (Savio) 10752; K&G –; cf. Emmett 4188.3 for type, otherwise unpublished. Good VF, attractive reddish-brown patina. Very rare.

From the Syracuse Collection. Ex Superior Galleries (3 December 1999), lot 1810; Paramount (7 January 1977), lot 807.

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Potin

Il potin, conosciuto anche come bronzo bianco, è una lega di rame con alta concentrazione di stagno o di piombo, in cui sono presenti a volte tracce di altri metalli.

Questa lega era usata da alcune popolazioni celtiche per la produzione delle loro monete o tessere di scambio utilizzate nei rapporti commerciali.

Di solito, le monete in potin erano ottenute per fusione e non per coniazione. L'uso di questo tipo di monete è attestato soprattutto nel nord delle Gallie, ma esemplari ne sono stati ritrovati anche durante gli scavi dell'oppidum di Manching.

I potin sono stati prodotti essenzialmente dai Celti che abitavano in Gallia, dopo aver migrato verso ovest per un certo numero di secoli dalla loro patria originaria in Europa centrale. Erano fabbri esperti e aratori che avevano trasformato un paesaggio alberato e terreni incolti in una terra fertile.

 

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Bronzo di Gordiano III (Pompeiopoli, Cilicia) che raffigura al dritto il busto radiato, drappeggiato e corazzato dell’imperatore con la Gorgone rafigurata sulla corazza, e al rovescio il busto nudo e drappeggiato di Arato a destra; A/ς (valore) sopra ς/T (data) a destra (CNG, Auction 120, lot 642, 11.05.2022).

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Estimate: 300 USD. Price realized: 425 USD.

Roman Provincial
CILICIA, Pompeiopolis. Gordian III. AD 238-244. Æ Hexassarion (30mm, 14.36 g, 1h). Dated CY 306 (AD 240/1). Radiate, draped, and cuirassed bust right; gorgoneion on breastplate / Bareheaded and draped bust of Aratus right; A/ς (value) above ς/T (date) to right. SNG BN 1250; RPC VII.2 Online 2338; SNG Levante –; SNG von Aulock –. Earthen green patina, minor roughness. Near VF. Rare.
Ex Numismatik Naumann 45 (3 July 2016), lot 555 .
 

Nato a Soli (Pompeiopoli) e contemporaneo dei poeti ellenisti Callimaco e Teocrito, Arato fu discepolo del filosofo peripatetico Prassifane. Conosceva diversi importanti studiosi tra cui il filosofo stoico Zenone, Callimaco e Menedemo, il fondatore della scuola filosofica eretina. Nel 276 a. C. fu invitato alla corte del re macedone Antigono II Gonata per comporre un poema sulla vittoria del re sui Galli dell'anno precedente. Il suo poema più famoso e la sua opera più importante, i Phaenomena (apparizioni), descrive le costellazioni e altri fenomeni celesti, nonché la meteorologia. Successivamente Arato trascorse un periodo alla corte di Antioco I Sotere di Siria, ma poi tornò a Pella in Macedonia, dove morì intorno al 240 a. C.

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Altro esemplare del bronzo di Gordiano III con il (possibile) busto del poeta Arato sul rovescio (CNG, Triton XIII, lot 1506, 05.01.2010).

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The Poet Aratus

Sale: Triton XIII, Lot: 1506. Estimate $1000. Sold For $1400.

Gordian III. AD 238-244. Æ Hexassarion (18.59 g, 6h). Pompeiopolis (Cilicia) mint. Dated CY 306 (AD 240/1). Radiate, draped, and cuirassed bust right; gorgoneion on breastplate / Bareheaded and draped bust of Aratus(?) right; A/ς (value) above ς/T (date) to right. SNG France 1250; SNG Levante -; SNG von Aulock - ; SNG Copenhagen - . Near VF, pale green patina with dusty earthen overtones. Very rare.
 

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CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022.

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Lot 616. Estimate: 2000 USD. Lot unsold.

PHOCIS, Delphi. Antinoüs. Died AD 130. Æ (22.5mm, 11.37 g, 9h). Aristomos, priest of the cult of Antinoüs. Bare head right / Tripod of Delphi. Blum p. 34, 2, pl. I, 7; RPC III 444; BCD Lokris-Phokis 400. Dark green patina, minor roughness. Good Fine. Very rare, only four in CoinArchives.

From the DMS Collection, purchased from Harlan J. Berk Ltd. (inv. no. cc33450).

The tripod sat in front of the Temple at Delphi and was used in the rituals of the Oracle. It is said that the tripod sat above a chasm from which a constant stream of cold vapor arose, the Oracle would breathe the vapor and enter a state of frenzy from which she could see her visions.

After completing his Twelve Labors, Herakles attempted to steal the tripod after the Oracle could not cure him of his disease.

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CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022.

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Lot 618. Estimate: 500 USD. Price realized: 2000 USD.

ARMENIA MINOR, Nicopolis ad Lycum. Trajan. AD 98-117. Æ (33mm, 21.27 g, 1h). Dated CY 42 (AD 112/3). Laureate head right, drapery on left shoulder / Zeus seated on throne left, holding Nike and scepter; ETOYC MB (date) in legend. Dalaison, Nicopolis 10-11; RG 13; RPC III 2941. Dark brown patina. Good VF. Very rare, six known to RPC, only two in CoinArchives.

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CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022.

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Lot 620. Estimate: 750 USD. Price realized: 1300 USD.

BITHYNIA, Nicaea. Commodus. AD 177-192. Æ Diassarion (26mm, 12.00 g, 1h). Bareheaded, draped, and cuirassed bust right / Hipparchus the Astronomer seated left, resting right hand on knee, left hand on seat behind him; globe on pedestal to left. RG 293; RPC IV.1 Online 5545; SNG von Aulock 7028. Green patina with earthen deposits, some roughness. Near VF. Very rare, three known to RPC, one in CoinArchives.

Hipparchus the Astronomer is honored on a few rare issues from Nicaea, where he was born circa 190 BC. His importance to classical astronomy is unsurpassed, as he compiled the first star chart, calculated the sizes of the sun and moon, determined the length of the seasons, and utilized a trigonometry table before any other mathematician.

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Altro esemplare del bronzo di Commodo con l’astronomo Ipparco sul rovescio (Leu Numismatik, Web Auction 15, lot 1112, 27.02.2021).

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Starting price: 100 CHF. Price realized: 1100 CHF.

Roman Provincial
BITHYNIA. Nicaea. Commodus, 177-192. Diassarion (Bronze, 25 mm, 9.42 g, 7 h). Α Κ Μ ΑY ΚΟ ΑΝΤΩΝЄΙΝOϹ Bare-headed, draped and cuirassed bust of Commodus to right, seen from behind. Rev. ΙΠΠAPXOC NIKAIЄΩN Hipparchus the astronomer seated left, pointing with his right hand on globe set on column and leaning left on seat. RPC IV.1 online 5545 var. (Hipparchus resting his right hand on knees, globe set on broader column in the back). Of the highest rarity, the fourth known example and the first of this variety. Fine.

Si legge nella didascalia che Ipparco di Nicea (190-120 a. C. circa) è stato il più famoso astronomo del suo tempo. Calcolò la durata di un anno solare con una precisione incredibile (si sbagliava di soli 6 minuti e 30 secondi in base alle moderne misurazioni di precisione), mappò le posizioni di circa 900 stelle, inventò un metodo per calcolare la longitudine e la latitudine dei luoghi sulla Terra ed è anche considerato il fondatore della moderna trigonometria. Morto a Rodi nel 120 a. C. circa, fu elogiato come uno dei cittadini più famosi della sua città natale, Nicea, in epoca romana, degno di essere commemorato con una serie di monete che lo raffigurano sul rovescio con un globo - un attributo singolarmente appropriato per un famoso astronomo.

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Astronomo greco (sec. 2º a. C.). Forse il più grande astronomo dell'antichità, si può considerare il fondatore dell'astrometria. Compilò il più accurato catalogo stellare dell'antichità, pervenutoci grazie a Tolomeo, in cui riportò le coordinate celesti di oltre 1000 stelle, ordinate in sei classi di magnitudine apparente, la prima delle quali per le stelle più brillanti e la sesta per quelle appena visibili a occhio nudo. Nel confrontare sue coordinate stellari con quelle date circa 150 anni prima dagli astronomi Aristillo e Timocari scoprì il fenomeno della precessione degli equinozi. Come "sistema di I." si intende il modello del sistema solare adottato da I. come sistema di riferimento per le coordinate celesti del suo catalogo: si tratta di un sistema geocentrico che determinò l'accantonamento di precedenti tentativi di formare sistemi eliocentrici e il cui concetto base fu ripreso e sistemato più tardi da Tolomeo. Precursore nel campo della geodesia e della geografia, I. può inoltre ritenersi il primo ideatore della trigonometria.

Da https://www.treccani.it/enciclopedia/ipparco-di-nicea/

In considerazione di questa fama, Ipparco è celebrato su alcune rare emissioni di Nicea, dove nacque nel 190 a. C., come nei due bronzi descritti di seguito.

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Bronzo di Julia Mamea con l’astronomo Ipparco (CNG, Electronic Auction 555, lot 349, 07.02.2024).

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Estimate: 250 USD. Price realized: 1200 USD.

Roman Provincial
BITHYNIA, Nicaea. Julia Mamaea. Augusta, AD 222-235. Æ Diassarion (23mm, 7.02 g, 6h). ΙΟΥΛΙΑ ΜΑΜΑΙΑ ΑΥΓ, draped bust right / ΝΙΚΑΙΕΩΝ ΙΠΠΑΡΧΟN, Hipparchus the astronomer seated left on basis, wearing himation over lower limbs; to left, globe on small column. Unpublished. Dark brown patina with slight earthen deposits. Near VF. Extremely rare, unpublished.
 

Hipparchus the Astronomer is honored on a few rare issues from Nicaea, where he was born circa 190 BC. His importance to classical astronomy is unsurpassed, as he compiled the first star chart, calculated the sizes of the sun and moon, determined the length of the seasons, and utilized a trigonometry table before any other mathematician. His coins are known for the Antonines, Severus Alexander, and the family of Valerian and Gallienus. This is the first appearance on a coin of Julia Mamaea and the first on any empress.

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Bronzo di Alessandro Severo con l’astronomo Ipparco (Roma Numismatics Limited, E-Sale 59, lot 677, 11.07.2019).

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Estimate: 100 GBP. Price realized: 400 GBP.

Roman Provincial
Severus Alexander Æ22 of Nicaea, Bithynia. AD 222-235. Μ ΑΥΡ ϹΕΥ ΑΛΕZΑΝΔΡΟϹ ΑΥ, laureate, draped and cuirassed bust right / ΝΙΚΑΙΕΩΝ IΠΠΑΡΧΟϹ, Hipparchus the astronomer seated on basis, left, wearing himation over lower limbs; globe on small column left. RPC VI Online 3183 (temporary); Waddington 608. 6.40g, 22mm, 12h.
Very Fine. Very Rare; RPC only cites two examples.
From a private UK collection.

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Bronzo del regno di Filippo I, che raffigura al dritto il busto di Aurelio Massimo Giuliano, arconte per la prima volta, e al rovescio il giovane Eracle in piedi di fronte, con la testa rivolta a destra, che tiene il leone di Nemea per una zampa posteriore (CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022).

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Lot 622. Estimate: 750 USD. Price realized: 850 USD.

LYDIA, Philadelphia. Philip I. AD 244-249. Æ Hexassarion (36mm, 16.67 g, 6h). Aurelius Maximus Julianus, archon for the first time. Laureate, draped, and cuirassed bust right / Youthful Herakles standing front, head right, holding the Nemean lion by one of its hind legs. Kurth 413; RPC VIII Online 20287; SNG von Aulock 8242. Dark green-brown surfaces. VF. Very rare, five known to RPC, all from the same dies.

Ex Leu Numismatik 3 (27 October 2018), lot 166.

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Bronzo di Macrino che raffigura al rovescio Noè e l'Arca: figure a mezzo busto a sinistra di Noè e di sua moglie all'interno di una cassa quadrata con coperchio aperto, con l'iscrizione NΩЄ, posata sulle onde; a sinistra, un corvo appollaiato sul coperchio aperto; a sinistra, Noè e sua moglie in piedi a sinistra sulla terraferma, che alzano le mani in preghiera; in alto, una colomba in volo che tiene un ramo d'ulivo (CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022).

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Lot 628. Estimate: 50 000 USD. Price realized: 68 000 USD.

PHRYGIA, Apameia. Macrinus. AD 217-218. Æ Octassarion (36mm, 23.25 g, 5h). AY·T· K · M · OΠЄΛ · CЄOY MAKPCINOC CЄBA ·, laureate, draped, and cuirassed bust right / Noah and the Ark: half-length figures left of Noah and his wife within open-lidded square chest, inscribed NΩЄ, set on waves; to left, raven perched left on open lid; to left, Noah and his wife standing left upon dry land, raising hands in prayer; above, dove flying right and holding olive branch; AΠAMЄΩ/N in two lines in exergue. Waddington 5723; Hendin 921 ([4th edition] same dies as illustration). Dark green patina, earthen deposits, minor edge flaws on reverse. Good VF. Extremely rare with only three examples known – including this coin – the others being Waddington (now in the Bibliothèque Nationale), Hendin (this coin); and one in CoinArchives, our recent Triton XXV specimen (lot 648, which hammered for $94,000).

From the Kenneth S. Abramowitz Collection, purchased privately from Amphora Coins (David Hendin).

The Biblical tale of Noah and his Ark was widely known in the ancient world; indeed a form of the flood tale appears in the Akkadian Epic of Gilgamesh, circa 1800 BC, long before its inclusion in the Old Testament. However, it is still surprising that representations of of Noah and his wife, shown both inside and standing beside a box-like Ark floating on floodwaters, began to appear on coins issued by Apameia in Phrygia early in the third century AD. Also shown are the birds Noah sent out to test whether the floodwaters had receded. There is no disputing what the scene shows, as Noah is explicitly named on the Ark. It is a remarkable design, and a puzzling one: No other Biblical scenes occur on Greco-Roman coins in pre-Christian times -- why this tale and this city in central Anatolia, far from the Jewish homeland? Three explanations have been suggested: (1) Apameia is reputed to have had a large Jewish population from its Seleukid foundation in the third century BC, many of them resettled from Babylon by Antiochos III the Great; by the AD 200s, some Jews likely became civic leaders with a role in choosing coin designs. (2) An alternate name for Apameia was "Kibotos" (Strabo, xii. 8.13), the Greek word for "ark" in the sense of a chest (as in the Ark of the Covenant), possibly due to its role as a major trade center and the distinctive shipping containers it used for goods; and so the city chose as one of its blazons the most famous "ark" in history, which found its way onto coinage (explaining the boxy Ark seen on the coins) (3) A local legend arose that the true Mount Ararat, where the Ark came to rest, was in the vicinity of Apameia (although the mountain known today as Ararat is quite far from the city, on the Turkish-Armenian border). Whatever the reasons, the highly sought-after reverse type was struck for Septimius Severus, Macrinus (the present specimen and the rarest), Gordian III, Trebonianus Gallus, and Philip I, one example of which recently sold for hammer price CHF 240,000 in a Swiss auction (Leu Numismatic Auction 7, lot 1457).

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Bronzo al tempo di Filippo I che raffigura al dritto il busto drappeggiato del Senato e al rovescio i fiumi Kapros come cinghiale e Lykos come lupo, seduti uno di fronte all’altro (CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022).

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Lot 629. Estimate: 300 USD. Price realized: 950 USD.

PHRYGIA, Laodicea ad Lycum. Time of Philip I, AD 244-249. Æ Diassarion (25.5mm, 8.31 g, 6h). Sardis workshop. Draped bust of the Senate right / The rivers Kapros, as a boar, and Lykos, as a wolf, seated facing each other. SNG von Aulock 3832 var. (boar and wolf seated back to back); RPC VIII Online 71427 (this coin). Brown patina, light porosity, some scratches. VF. Extremely rare, only this coin known to RPC, and the only example in CoinArchives.

From the Roy Iwata Collection, purchased from Shanna Schmidt, September 2020. Ex Nomos Obolos 15 (24 May 2020), lot 639.

It is interesting to note that most river gods are depicted as themselves, often reclining in the exergue, below the primary scene on the reverse of the coin, other times, as the primary focus of the reverse. But it is rare to see them anthropomorphized as we do here. The two rivers which flow through this city are the Lykos, or Wolf River, and the Kapros, or Wild Boar River, and our river gods are depicted as these two animals, attributes the local inhabitants and travelers would have understood well.

È interessante notare che la maggior parte delle divinità fluviali sono raffigurate come se stesse, spesso distese nell'esergo, sotto la scena principale del rovescio della moneta, altre volte, come fulcro principale del rovescio. Ma è raro vederli antropomorfizzati come in questo caso. I due fiumi che attraversano questa città sono il Lykos, o fiume dei lupi, e il Kapros, o fiume dei cinghiali, e le nostre divinità fluviali sono raffigurate come questi due animali, attributi che gli abitanti locali e i viaggiatori avrebbero ben compreso.

 

La particolarità di questo bronzo è la raffigurazione antropomorfizzata delle divinità fluviali dei due fiumi che attraversano la città, il Lykos o fiume dei lupi e il Kapros o fiume dei cinghiali.

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Bronzo di Claudio II il Gotico (Sgalasso, Pisidia) che raffigura al rovescio l'eroe Lacedemone in piedi a sinistra, con elmo e abito militare, che regge patera e lancia; a destra, Tyche in piedi a sinistra, con kalathos, che incorona l'eroe e regge una cornucopia; piccolo altare tra i due (117 CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022).

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Lot 631. Estimate: 300 USD. Price realized: 550 USD.

PISIDIA, Sagalassus. Claudius II Gothicus. AD 268-270. Æ Dekassarion (35mm, 18.07 g, 11h). AV K M AVP KΛAVΔION, laureate, draped, and cuirassed bust right / ΛAKЄΔAIMON CAΓAΛACCЄΩN, to left, the hero Lakedaimon standing left, wearing helmet and military dress, holding patera and spear; to right, Tyche standing left, wearing kalathos, crowning hero and holding cornucopia; small altar between. Unpublished in the standard references. Brown surfaces with red highlights, some smoothing in fields. Good VF. Extremely rare, apparently unpublished.

La città di Sagalasso rivendicava un'origine spartana e una discendenza diretta dai Dioscuri. Nel corso di recenti scavi presso l'Agorà di Sagalasso sono state rinvenute stelle con un'iscrizione che nomina Lacedemone come fondatore e i resti della statua raffigurata su questa moneta. La stessa scena si trova sulle monete di altri imperatori di questa città, ma questa è la prima apparizione per Claudio II.

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L’eroe Lakedaimon sul rovescio della moneta, Lacedemone in italiano, è un personaggio della mitologia greca considerato re della Laconia e fondatore della città di Sparta, che in origine prese il suo nome e in seguito quello della moglie. Anche suo figlio Amicla, che desiderava a sua volta lasciare un ricordo del suo nome, fondò la città di Amycles.

Lacedemone era figlio di Zeus e della Pleiade Taigete e sposo di Sparta, figlia di Eurota, che gli diede due figli, il maschio Amicla e la figlia Euridice.

Lacedemone fu il primo a introdurre il culto delle Grazie in Grecia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Lacedemone_(mitologia)

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Bronzo di Commodo (Verbe, Pisidia) che raffigura al rovescio il rapimento di Persefone: Ade in quadriga a destra con lo scettro che porta via Persefone; sopra, piccolo Eros in volo a destra, che tiene in mano la torcia e guida le redini dei cavalli; sotto, kalathos rovesciato contenente fiori (CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022).

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Lot 632. Estimate: 500 USD. Price realized: 350 USD.

PISIDIA, Verbe. Commodus. AD 177-192. Æ (34.5mm, 34.80 g, 7h). [AV KAI KOMMOΔOC] ANTΩNЄINOC, laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / OVЄPBIANΩN, The Rape of Persephone: Hades in quadriga right, holding scepter and carrying off Persephone; above, small Eros flying right, holding torch and guiding the horses' reins; below, overturned kalathos containing flowers. Cf. von Aulock, Pisidiens I 1399 (same obv. die, but different reverse); RPC –. Dark brown patina, scratches, metal flaws. VF. Unpublished and possibly unique.

Ex Leu Numismatik Web Auction 14 (12 December 2020), lot 1022.

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Bronzo di Valeriano I (Anemurium, Cilicia) che raffigura al rovescio Dioniso in piedi, di fronte, testa a sinistra, con in mano il kantharos e il tirso; ai piedi a sinistra una pantera in piedi; ЄT B (data) nella legenda (119 CNG, LLC Auction 120  11-12 May 2022).

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Lot 634. Estimate: 200 USD. Price realized: 170 USD.

CILICIA, Anemurium. Valerian I. AD 253-260. Æ (27mm, 7.56 g, 7h). Dated RY 2 (AD 254/5). Radiate and draped bust right / Dionysus standing facing, head left, holding kantharos and thyrsos; at feet to left, panther standing left, head right; ЄT B (date) in legend. SNG BN 720 (same obv. die); SNG Levante 511 (this coin). Earthen green patina, short flan cracks, a few scratches. Good VF.

From the MDA Collection. Ex Edoardo Levante Collection (Classical Numismatic Group 64, 24 September 2003), lot 635.

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