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IGNORED

Bronzi provinciali romani e mitologia greca


apollonia

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Bronzo di Gordiano III (Aspendo, Panfilia) che raffigura al rovescio Agon (?) in piedi a sinistra, mentre lascia cadere un sassolino in un'anfora e tiene in mano una palma (Berlin, Staatliche Museen (Germany)).

 

Province              Lycia-Pamphylia

City        Aspendus 

Region  Pamphylia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΑΥΤ Κ Μ ΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ ϹƐΒ

Obverse design laureate, draped and cuirassed bust of Gordian III, r., seen from front

Reverse inscription         ΑϹΠƐΝΔΙΩΝ

Reverse design Agon (?) standing l., dropping pebble into amphora and holding palm

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AGON (᾿Αγών)

Personificazione della gara, ovvero il genio delle gare atletiche, di cui conosciamo rappresentazioni attraverso le fonti letterarie, dalle quali tuttavia non possiamo ricavare un'iconografia che ci permetta di riconoscere sicuramente A. nei monumenti. Dionysios d'Argo (circa 460 a. C.) lo aveva rappresentato ad Olimpia come un atleta con gli haltères (Paus., v, 26, 3). Kolotes (Paus., v, 20, 1) lo aveva raffigurato pure ad Olimpia, ma non sappiamo in quale aspetto (430 a. C.). Come A. spesso sono state identificate figure maschili giovanili alate od eroti, in atto d'incoronarsi o con attributi agonistici, su vasi, monete greche, gemme incise, su una cista etrusca, su una teca di specchio da Corinto, ma di tutte queste figure nessuna ha elementi probanti per esser sicuramente identificata con Agon. È stata interpretata come A. anche la figura maschile alata sulla columna caelata dell'Artemìsion di Efeso. Nel mare presso Mahdia in Tunisia si sono trovate un'erma dionisiaca e una statua di genio alato in bronzo, che sono state ricostruite come una personificazione di A. opera firmata di Boethos (v.).

https://www.treccani.it/enciclopedia/agon_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/

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Agone (gara, lotta)

Con questo termine si indicavano in Grecia sia la divinità personificazione delle gare e delle lotte atletiche sia i giochi sportivi che venivano organizzati nell’ambito di celebrazioni religiose, di feste pubbliche o di solennità cittadine. Quasi ogni città poteva vantare feste agonistiche locali. Su tutti prevalevano per fama e importanza i giochi Olimpici ì, Pitici, Istmici e Nemei che richiamavano concorrenti da ogni parte della Grecia e che si svolgevano periodicamente. Accanto alle prove atletiche il programma prevedeva concorsi ippici e talora anche agoni musicali; in occasione di altre feste (Grandi Dionisie, Lenee) si svolgevano agoni drammatici.

A Roma agoni sportivi di tipo greco furono introdotti da M. Fulvio Nobiliore nel 186 a. C. Augusto, dopo la vittoria di Azio, istituì a Roma gli Actia e incoraggiò la partecipazione dei romani negli sport di tipo greco. Anche alcuni dei suoi successori seguirono il suo esempio, come Nerone che nel 60 d. C. organizzò i Neronia che prevedevano agoni atletici, equestri, musicali, retorici e drammatici o Domiziano che nell’86 d. C. fondò i Capitalia.

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Bronzo di Valeriano I (Sinope, Paflagonia) che raffigura al rovescio la testa arcaica barbuta di Dioniso, con berretto (Leu Numismatik, Web Auction 2, 3 Dec 2017).

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Lot 389. Starting price: 100 CHF. Price realized: 480 CHF.

PAPHLAGONIA. Sinope. Valerian I, 253-260. AE (Bronze, 24 mm, 9.02 g, 3 h), CE 329 = 258/9 (?). IMP VALER[IANVS ...] Laureate, draped and cuirassed bust of Valerian I to right. Rev. [C I F S ANN] CCXXV[IIII] Bearded facing archaic head of Dionysos, wearing cap. RG p. 209, 165. Cf. SNG Paris 661 (same obverse die, but with a differing reverse type and misattributed to Gallienus). Extremely rare. Corrosion pits, otherwise, about very fine.

 

I bronzi remoti di Sinope sono quasi sempre malfatti e di stile rozzo, il che li rende difficilmente leggibili. Su questa moneta, la data inizia con CCXX e seguita da quella che potrebbe essere una V e da un possibile IIII aggiuntivo sul lato sinistro della barba di Dioniso. Il fatto che la moneta sia stata coniata dallo stesso conio del dritto di SNG Paris 661 con una data chiara (anche se retrograda) di XXVIIII, supporta questa affermazione.

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Bronzo di Iulia Domna (Cizico, Misia) che raffigura al rovescio Pan seduto su una pietra che munge una capra; dietro a lui un albero (Gorny & Mosch, Auction 237, 7-8 March 2016).

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Lot 1656
Estimate: 300 EUR. Price realized: 700 EUR.

RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN
MYSIEN
KYZIKOS
Iulia Domna, 193 - 217 AE (10,95g). Vs.: ΙΟΥΛΙΑ − ??SEBASTH, drapierte Büste n. r. Rs.: ΝΕΟΚ−ΟΡΩΝ / ??[KUZI]KHNWN, Pan auf einem Stein sitzend, eine vor ihm stehende Ziege melkend, dahinter Baum. SNG BN 710. RR! Schwarze Patina, ss-vz

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Bronzo di Gordiano III /Aspendo, Panfilia) che raffigura al rovescio Euristeo (?) seduto a sinistra, su una roccia, con la lancia in mano; a sinistra, Eracle (?) in piedi, rivolto a destra; a destra, uomo nudo (?) in piedi, con il piede sulla roccia e la lancia in mano; sopra, aquila e sotto, un toro gibboso (?) accovacciato a destra (C. Rhodes coll.).

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Province              Lycia-Pamphylia

City        Aspendus 

Region  Pamphylia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΑΥΤ Κ Μ ΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ ϹƐΒ

Obverse design laureate, draped and cuirassed bust of Gordian III, r., seen from front

Reverse inscription         ΑϹΠƐΝΔΙⲰΝ

Reverse design Eurystheus (?) seated l., on rock, holding spear; to l., Heracles (?) standing r.; to r., nude man (?) standing r., foot on rock and holding spear; above, eagle and beneath, humped (?) bull crouching r.

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Bronzo di Gordiano III (Aspendo, Panfilia) che raffigura al rovescio il dio fluviale Eurimedone sdraiato a sinistra, con in mano un giunco e appoggiato su un'urna d'acqua rovesciata (B. Michaux coll. = Jacquier 52, 15 Sept. 2023, lot 602 = van der Dussen 24, 1 June 1995, lot 3896).Bronzo di Gordiano III (Aspendo, Panfilia) che raffigura al rovescio il dio fluviale Eurimedone sdraiato a sinistra, con in mano un giunco e appoggiato su un'urna d'acqua rovesciata (B. Michaux coll. = Jacquier 52, 15 Sept. 2023, lot 602 = van der Dussen 24, 1 June 1995, lot 3896).

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Province              Lycia-Pamphylia

City        Aspendus 

Region  Pamphylia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΑΥΤ Κ Μ ΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ ϹƐΒ

Obverse design laureate, draped and cuirassed bust of Gordian III, r., seen from front

Reverse inscription         ΑϹΠƐΝΔΙΩΝ

Reverse design river god Eurymedon reclining l., holding reed and resting on overturned water urn

 

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Bronzo di Gordiano III (Aspendo, Panfilia) che raffigura al rovescio Apollo in piedi con ghirlanda e lira (Bibliothèque nationale de France, Paris (France)).

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Province              Lycia-Pamphylia

City        Aspendus 

Region  Pamphylia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΑΥΤ Κ Μ ΑΝΤ(Ⲱ) ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ ϹƐΒ

Obverse design laureate, draped and cuirassed bust of Gordian III, r., seen from front

Reverse inscription         ΑϹΠƐΝΔΙΩΝ

Reverse design Apollo standing l., holding wreath; at r., lyre

 

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Bronzo di Gallieno (Efeso, Ionia) che raffigura sul rovescio la Nike in piedi che scrive su un cartello appeso a una palma (Gorny & Mosch, Auction 237, 7-8 March 2016).

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Lot 1657. Estimate: 750 EUR. Price realized: 1400 EUR.

RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN
IONIEN
EPHESOS
Gallienus, 253 - 264 n. Chr. AE Großbronze (16,29g). Vs.: ΑΥΤ Κ ΠΟ ΛΙΚ ΓΑΛΛΙΗΝΟΣ ΑΥΓΟ, gepanzerte Büste mit Strahlenkrone n. l., Schild und Speer haltend. Rs.: ΕΦΕΣΙΩΝ ΜΟΝΩΝ Δ Ν−ΕΩΚΟΡΩΝ, Nike n. r. stehend, auf einen Schild schreibend, der an einem Palmbaum hängt. BMC 383; Karwiese, Ephesos 5 1155. R! Grüne Patina, vz

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Bronzo di Elagabalo (Hierapolis, Frigia) che raffigura al rovescio Ecate triforme con polos e fiaccole; a sinistra un piccolo altare (Gorny & Mosch, Auction 237, 7-8 March 2016).

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Lot 1661. Estimate: 300 EUR. Price realized: 1000 EUR.

RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN
PHRYGIEN
HIERAPOLIS
Elagabal, 218 - 222 n. Chr. AE Großbronze (11,42g). Vs.: ΑΥΚ Κ Μ ΑΥ − ΑΝΤΩΝΕΙΝΟΣ, drapierte und gepanzerte Büste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΙΕΡΑΠΟΛΕΙΤ/ΩΝ − ΝΕΩΚΟΡΩΝ, dreileibige Hekate mit Polos und Fackeln, l. kleiner Altar. A. Johnston, Hierapolis Revisited, NC 1984, . SNG von Aulock ; SNG München. RR! Grüne Patina, gutes ss

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Bronzo di Claudio Gotico (Sagalassos, Pisidia) che raffigura al rovescio Demetra con una lunga fiaccola su un carro trainato da due serpenti alati (Gorny & Mosch, Auction 237, 7-8 March 2016).

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Lot 1668. Estimate: 150 EUR. Price realized: 800 EUR.

RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN
PISIDIEN
SAGALASSOS
Claudius Gothicus, 268 - 270 n. Chr. AE Großbronze (18,47g). Vs.: ΑΥ Κ Μ ΑΥΡ − ΚΛΑΥΔΙΟΝ, drapierte und gepanzerte Büste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΣΑΓΑΛ−Α−ΣΣΕ−Ω−Ν, Demeter mit langem Fackelstab auf einem von zwei geflügelten Schlangen gezogenen Wagen n. r. fahrend. SNG PfPs . SNG Aul. 5204. R! Grüne Patina, gutes ss
Aus der Sammlung Kolb.

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Bronzo di Antioco IV. regno di Commagene, con uno scorpione in una corona d’alloro raffigurato al rovescio (Gorny & Mosch, Auction 237, 7-8 March 2016).

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Lot 1680. Estimate: 300 EUR. Price realized: 950 EUR.

RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN
KOMMAGENE
Königreich Kommagene. Antiochos IV, 38 - 72 n. Chr. AE (16,31g). Vs.: ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΜΕ ΑΝΤΙΟΧΟΣ ΕΠΙ, drapierte Büste mit Diadem n. r. Rs.: ΚΟΜΜΑΓΗΝΩΝ, Skorpion. Das Ganze in Lorbeerkranz. RPC 3854. Sehr gutes Porträt, schwarzbraune Patina, ss-vz
Ex Münzzentrum Köln Auktion 73, 1991, 349.

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Mio bronzo di Antioco IV dalla Münzen & Medaillen GmbH Auktion 46.

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KÖNIGREICH VON KOMMAGENE. Antiochos IV., 38-72. Bronze. ΒΑΣΙΛΕΥΣ Μ - Ε - ΑΝΤΙΟΧΟΣ ΕΠΙ Drap. Büste mit Binde n.r. Rv. ΚΟΜΜΑ-ΓΗΝΩΝ Capricorn n.r., das Ganze in einem Lorbeerkranz. 12,52 g. BMC 106,1. RPC I,573,3854. Auf Av. runder Gegenstempel: Anker (?). Dunkle, olivgrüne Patina.
Gutes sehr schön.

C’è un errore nella didascalia: "Capricorn" al posto di "Skorpion".

Il bronzo di Antioco IV con il Capricorno è questo (CNG 411).

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KINGS of COMMAGENE. Antiochos IV Epiphanes. AD 38-72. Æ Tetrachalkon (23mm, 8.26 g, 12h). Samosata mint. Diademed and draped bust right / Capricorn right; star above, anchor below; all within wreath. Kovacs 256; RPC I 3855; cf. AC 205. Good VF, earthen dark green patina.

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Leu AUCTION 15, LOTTO 195, 1 giu 2024

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Base d’asta: 600 CHF. Valutazione: 750 CHF.

Lotto 195. Septimius Severus, with Caracalla and Geta as Caesar, circa 197-202. Uniface Plaquette (Bronze, 45x38 mm, 18.25 g), Xenophon, archon, and Alexander, [magistrate] 'for the second time'. ΞЄΝΟΦΩΝ•ΑΡΧΩΝ ΑΛЄΞΑΝΔΡΟ-C•B• On the right, laureate, draped and cuirassed bust of Septimius Severus to left, seen from behind, facing laureate, draped and cuirassed busts of Caracalla and Geta to right; all incuse. Rev. Blank. Minor scrape on the obverse and with light deposits, otherwise, good very fine.

From a European collection, formed before 2005.

Regrettably, the function of these intriguing engraved plaquettes remains unknown. The assumption posited in Leu 10 (2021), 2288, that they are seal inlays, cannot hold true, as a recently surfaced Severan example displays engravings on both sides (Leu Web Auction 30, forthcoming). Additionally, it is noteworthy that while the two Severan pieces mention magistrates, the later ones feature imperial names and titles. Notably, on our example, we observe the names of the archon Xenophon and a certain Alexander, who held his unnamed office 'for the second time'.

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Leu AUCTION 15, LOTTO 189, 1 giu 2024

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Base d’asta: 16'000 CHF. Valutazione: 20'000 CHF.

Lotto 189. PHRYGIA. Apameia. Septimius Severus, 193-211. Pentassarion (Bronze, 38 mm, 23.74 g, 6 h), Artemas III, agonothetes, 202-205. AYT K Λ CЄΠT CЄOYHPOC ΠЄP-TI Laureate, draped and cuirassed bust of Septimius Severus to right, seen from behind. Rev. ЄΠI AΓΩNOΘЄTOY APTЄMA Γ // AΠAMЄΩ/N The story of Noah: on the right, half-length figures of Noah and his wife, in tunic and stola, standing left in square chest representing the Ark, inscribed NΩЄ and floating on waves; above to right, a seated bird; on the left, Noah and his wife standing left upon dry land, raising hands in supplication; above, a bird returning from land with olive branch in its talons. Head HN p. 667, fig. 313 (same dies). Leu Web Auction 5 (2018), 501 (same dies). Mairat, Apamée 5 (same dies). Extremely rare, apparently the sixth known example of this tremendously important issue. A highly interesting example with some contemporary silvering, a defaced imperial portrait on the obverse, and an attractive rendering of Noah's Ark on the reverse. The portrait of the emperor scraped off, otherwise, very fine.


From a European collection, formed before 2005.

Apameia was founded by the Seleukid King, Antiochos I (281-261 BC), in honor of his mother, Apame, the daughter of the Baktrian rebel, Spitamenes, and wife of Seleukos I. The city was home to a Jewish community, the ancestors of which were probably settled in the area by the Seleukid general, Zeuxis, who reportedly deported 2,000 Jewish families from Babylon to Asia Minor at the behest of Antiochos III 'the Great' (222-187 BC) (Jos. Ant. XII, 3.4). It was long believed that the astonishing emergence of the story of Noah on 3rd century AD coins of the Phrygian Apameia grew out of a supposed Jewish character of the city, but the literary sources are extremely sparse, and the fact that no Jewish names and only a single Jewish inscription are known from the local necropolis urges caution. On the other hand, sources attesting a large early Christian community in Apameia are abundant: not only are Christian epitaphs numerous, but the bishop, Julian of Apameia, attested by Eusebios (Euseb. HE 5.16.17), proves that Christianity had gained a strong foothold in the city as early as the late 2nd century. The sudden appearance of Noah's Ark on the civic coinage of Apameia at a time when all sources point towards a growing influence of the Christian community in the area must thus, despite cultural overlapping, reflect the increasing importance of Christian traditions to a greater degree than those of a century-old local Jewish community.

Apameia differentiated itself from other cities of the same name by its epithet ἡ Kιβωtός, literally 'the chest', a reference to its importance as a trading post. The fact that Noah's Ark was also known in Greek as Kιβωtός hence apparently led to a pseudo-etymological local myth, which proclaimed that the mountain behind the city was the true Mount Ararat, on which Noah's Ark landed after the flood. The identification of the Ark with a chest is also evident in a striking 5th-century mosaic from the Cilician city of Mopsuestia. In its center, the mosaic displays a chest with the inscription KIBⲰTOC NⲰEP, surrounded by a variety of animals. Similarly, on our coin, Noah and his wife are depicted within the Ark on the right side, symbolized as a chest inscribed NΩЄ. On the left side, they are portrayed after the Ark has landed on Mount Ararat, accompanied by a land-seeking bird holding an olive branch in its talons. It is the only Graeco-Roman coin type to show a scene from the Βible and an incredibly important testimony to the history of the early Judeo-Christian communities in Asia Minor.

The coins from Apamea featuring Noah's Ark were minted within about fifty years, namely under Septimius Severus, Macrinus, Severus Alexander, Gordian III, Philip I, and Trebonianus Gallus. Hence, our issue is the earliest, serving as the prototype for the entire series, with its highly important early Judeo-Christian iconography imbuiging it with profound cultural significance. Interestingly, the portrait of the emperor on our example has been scraped off - it takes little imagination to recognize this as the act of an enraged Jew or Christian expressing his discontent over the recurring persecutions of his faith by Roman authorities throughout the 3rd century.

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Leu AUCTION 15, LOTTO 186, 1 giu 2024

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Base d’asta: 6'000 CHF. Valutazione: 7'500 CHF.

Lotto 186. BITHYNIA. Claudiopolis (as Bithynium). Antinoüs, died 130. Medallion (Orichalcum, 38 mm, 43.55 g, 12 h). Η ΠΑΤΡΙϹ ΑΝΤΙΝΟΟΝ ΘЄΟΝ Bare-headed and draped bust of Antinoüs to right, seen from behind. Rev. BEIΘYNIEΩN AΔPIANΩN Antinoüs, as Hermes Nomios, walking to left, head turned back to right and wearing chlamys, short chiton and winged boots, extending his right hand towards reed (?) before him and holding pedum in his left; behind him, forepart of an ox grazing to left. Blum p. 43, 7. RPC III 1112. Von Mosch, Bithynion-Klaudiopolis, 3-4 (obverse die A). Extremely rare. Well struck and with an exceptionally fine style portrait. Light deposits and cleaning scratches, and with remnants of a mount on the edge, otherwise, very fine.


Ex Leu 11, 14 May 2022, 191 and previously from a European collection, formed before 2005.

Born in circa 110-112, Hadrian's favorite Antinoüs met the emperor in the early 120s and accompanied him on his journey through Greece, Asia and Egypt in 128-130. His early death in the Nile in October 130 is surrounded by legends. Although possibly an accident, it is rumored that Antinoüs committed sacrificial suicide, believing that this would help prolong the life of his patron, or that he was assassinated by Hadrian's jealous wife Sabina. The emperor, grieving over the loss of his beloved companion, ordered the founding of the eponymous city Antinoopolis at the site of his death and had him deified, rendering him a hero with his own priesthood.

The popularity of this cult, which spread quickly through the Greek East, is not only attested by many statues - more than a hundred have survived - and honorary games, but also by a substantial number of poleis striking coins in Antinoüs' name. This coinage is of great interest, as it offers evidence of local forms of worship of the new hero. In Kios, Antinoüs' was equated with Pan (ΠANI ANTINOΩ), in Corinth with Hermes and Bellerophon, Ancyra and Nicopolis praise him as the deified Antinoüs (ANTINOOΣ ΘΕOΣ or ANTINOON ΘΕON) and many cities equated him with Dionysos.

In the city of Bithynium Claudiopolis, Antinoüs' medallions carry the legend 'ANTINOON ΘΕON H ΠATPIC', translating as 'the native town honors the deified Antinoüs'. This unusually specific legend marks Bithynium Claudiopolis as the birthplace of the hero, a fact that undoubtedly ensured imperial attention for the otherwise unremarkable small polis. The wonderful coinage in the name of Claudiopolis' famous son was clearly organized around this imperial support, as the style of von Mosch's obverse dies A and B in particular is exceptionally fine and certainly originated from Hadrian's court. Die C, on the other hand, is less refined and likely represents a local adaptation of the imperial prototypes.

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Bronzo di Traiano (Sidone, Fenicia) che raffigura al rovescio Cadmo in piedi su prora di nave, col braccio destro teso in avanti e testa girata all’indietro (Gorny & Mosch, Auction 237, 7-8 March 2016).

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Lot 1681. Estimate: 120 EUR. Lot unsold.

RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN
PHÖNIZIEN
SIDON
Trajan, 98 - 117 n. Chr. AE (12,41g). 117 n. Chr. Vs.: ΑΥΤΟ ΝΕΡ ΤΡΑΙΑΝΩ ΚΑΙ, drapierte Büste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΣΙΔΩΝΟΣ ΝΑΥ/ΑΡΧΙΔΟΣ, Kadmos auf einer Prora n. l. stehend, den r. Arm vorgestreckt, den Kopf n. r. zurückgewandt, im Feld l. Datierung ZΚΣ. SNG Cop. 252; BMC 218; RPC III 8633. Grüne Patina, ss

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CADMO: figlio del re fenicio Agenore di Sidone e di Telefassa. I suoi fratelli erano: Cilice, Fenice, Taso e Fineo; la sorella Europa fu rapita da Zeus in forma di toro.
Agenore mandò i suoi figli in cerca della sorella Europa, con l'ordine severissimo di non tornare senza di lei. Subito essi alzarono le vele, ma non sapendo dove si fosse diretto il toro, salparono in tre diverse direzioni. Fenice andò a occidente, verso la Libia, fino al luogo dove sorge ora Cartagine; e colà diede il suo nome ai Punici; ma dopo la morte di Agenore ritornò a Canaan, che da allora fu chiamata Fenicia in suo onore, e divenne padre di Adone e di Alfesibea. Cilice si recò nella terra degli Ipachiani, che da lui prese il nome di Cilicia; e Fineo si recò nella penisola di Tinia, che separa il Mar di Marmara dal Mar Nero, dove più tardi fu tormentato dalle Arpie. Taso e i suoi compagni, diretti prima a Olimpia, dedicarono colà una statua di bronzo a Eracle tirio; poi colonizzarono l'isola di Taso e sfruttarono le sue ricche miniere d'oro. Tutto ciò accadde cinque generazioni prima che nascesse in Grecia Eracle, figlio di Anfitrione.
Cadmo salpò con la madre Telefassa per Rodi dove dedicò un bacile di bronzo ad Atena di Lindo e costruì il tempio di Poseidone, istituendo una carica ereditaria per il grande sacerdote che presiedeva al suo culto. Poi toccò Tera, dove costruì un tempio simile al primo, e infine raggiunse la terra degli Edoni traci, che lo accolsero ospitalmente. Colà Telefassa morì all'improvviso e, dopo le sue esequie, Cadmo e i suoi compagni proseguirono a piedi per consultare l'oracolo delfico. Quando Cadmo chiese dove potesse trovare Europa, la pitonessa lo consigliò di rinunciare alla ricerca e, invece, di seguire una vacca e fondare una città nel punto dove l'animale si fosse accasciato, vinto dalla stanchezza.
Lasciata la strada che conduce da Delfi a Focide, Cadmo si imbattè in certi mandriani al servizio di re Pelagone, che gli vendettero una vacca la quale recava su ambo i fianchi il bianco segno della luna piena. Cadmo spinse dinanzi a sé la bestia senza mai concedere riposo finché essa si accasciò al suolo nel punto dove ora sorge la città di Tebe e colà egli eresse un simulacro di Atena che chiamava col nome fenicio di Onga.
Cadmo, avvertiti i compagni che bisognava sacrificare la vacca ad Atena, li incaricò di attingere acqua lustrale alla fonte di Ares, ora detta Fonte Castalia; ma non sapeva che la fonte era custodita da un drago, figlio di Ares. Il drago morsicò quasi tutti gli uomini di Cadmo, che si vendicò schiacciandogli il capo con una pietra. Non appena ebbe sacrificato ad Atena, ecco apparirgli la dea che, lodandolo per ciò che aveva fatto, gli ordinò di impadronirsi dei denti del drago e di seminarne la metà (la dea ne conservò l'altra metà affinché Eete, re della Colchide, li potesse dare a Giasone). Cadmo le obbedì e subito balzarono dal suolo uomini armati chiamati Sparti (cioè "gli Uomini Seminati"). Cadmo gettò pietre tra loro ed essi cominciarono ad azzuffarsi, accusandosi l'un l'altro di aver scagliato quei sassi, e combatterono con tanto accanimento che infine soltanto cinque sopravvissero: Echione (che sposò Agave, una delle figlie di Cadmo), Udeo, Ctonio, Iperenore e Peloro. Essi concordemente offrirono a Cadmo i loro servigi. Ma Ares chiese vendetta per l'uccisione del drago e Cadmo per sentenza divina dovette divenire suo schiavo per un Grande Anno (otto anni).
Quando Cadmo ebbe servito Ares per otto anni come schiavo, a espiazione del drago castalio, Atena gli affidò la regione della Beozia. Con l'aiuto degli Sparti, egli edificò l'acropoli di Tebe, la chiamò Cadmeia dal proprio nome e dopo essere stato iniziato ai misteri che Giasone aveva appreso da Zeus, sposò Armonia, figlia di Afrodite e di Ares; ma altri dicono che Atena gli diede Armonia in sposa quando egli si recò a Samotracia.
Queste furono le prime nozze di mortali cui assistettero gli olimpi. Dodici troni d'oro vennero installati nella casa di Cadmo, che sorgeva sull'attuale piazza del mercato a Tebe; e tutti gli dèi portarono doni. Afrodite regalò ad Armonia la famosa collana d'oro fabbricata da Efesto (in origine pegno d'amore donato da Zeus alla sorella di Cadmo, Europa), che conferiva irresistibile fascino a chi la portava. Atena le donò una veste meravigliosa, tessuta dalle Cariti, che parimenti conferiva una divina dignità a chi la indossava. Ermete offrì a Cadmo una lira e Demetra gli portò in dono il frumento. Il dono di Cadmo ad Armonia fu un'altra splendida veste, ed Elettra, madre di Giasone, la iniziò ai riti della Grande Dea.
Cadmo e Armonia furono dei buoni sovrani per Tebe (così infatti Cadmeia fu in seguito chiamata). Si dice che abbia insegnato ai Beoti a scrivere con l'alfabeto fenicio dal quale deriva l'alfabeto greco. Con Armonia, Cadmo ebbe parecchi figli: alcune femmine, Autonoe, Ino (che prese il nome di Leucotea, dopo la sua deificazione) Agave e Semele, e un maschio, Polidoro. I suoi figli non ebbero una vita felice, eccezion fatta per Polidoro. Semele divenne la madre di Dioniso ma morì per aver chiesto di vedere Zeus in tutta la sua gloria. Autonoe, che sposò Aristeo, perse il figlio Atteone incorso nella collera di Artemide. Agave si sposò con Echione, l’uomo drago; Penteo, loro figlio, fu fatto a pezzi dalle Menadi poiché sulla montagna aveva spiato le loro orge bacchiche. Tra le Menadi troviamo la stessa Agave; infatti, lei e le sorelle, nella loro follia, lo avevano scambiato per un giovane leone. Un'altra delle figlie di Cadmo, Ino, e suo marito Atamante, si scontrarono con la dea Era, che allevava il giovane Dioniso. Furono colti da follia: Atamante uccise due dei suoi tre figli e Ino si gettò in mare con il terzo.
Giunto a tarda età, per placare Ares che non gli aveva ancora perdonato l'uccisione del drago, Cadmo cedette il trono di Tebe a suo nipote Penteo, nato da sua figlia Agave e da Echione, uno degli Sparti; poi continuò a vivere in città come cittadino privato. Ma quando Penteo fu messo a morte da sua madre, Dioniso predisse che Cadmo e Armonia, guidando un cocchio trainato da giovenche, avrebbero imperato su orde barbariche. Codesti barbari, continuò il dio, avrebbero saccheggiato molte città greche finché, profanato un tempio di Apollo, sarebbero incorsi nella giusta punizione. Ma Ares avrebbe soccorso Cadmo e Armonia mutandoli in serpenti ed essi sarebbero vissuti eternamente felici nelle isole dei Beati.
Cadmo e Armonia emigrarono dunque nella terra degli Enchelei i quali, essendo stati attaccati dagli Illiri, elessero Cadmo loro capo, seguendo il consiglio di Dioniso. Agave aveva frattando sposato Licoterse, re dell'Illiria, presso il quale si era rifugiata dopo aver ucciso Penteo; ma, saputo che i suoi genitori guidavano l'esercito degli Enchelei, uccise anche Licoterse e diede il suo regno a Cadmo.
Quando la profezia si fu completamente avverata, Cadmo e Armonia, ormai vecchissimi, si trasformarono in neri serpenti maculati di azzurro e furono inviati da Zeus alle isole dei Beati. Ma altri dicono che Ares li tramutò in leoni. I loro corpi furono sepolti in Illiria, dove Cadmo aveva fondato la città di Butoe. A lui successe Illirio, il figlio che aveva avuto in tarda età.

Da https://mitologia.dossier.net/cadmo.html#cadmo

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Bronzo di Gordiano III (Elaea, Aeolis) che raffigura al rovescio Zeus seduto sul trono tenendo in mano Nike e scettro (British Museum, London (UK)).

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Province              Asia

Subprovince      Conventus of Pergamum

City        Elaea 

Region  Aeolis

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΑΥΤ Κ Μ ΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ

Obverse design laureate, draped and cuirassed bust of Gordian III, right, seen from front

Reverse inscription         ΕΠΙ Ϲ Μ ΑΝΤΩ ϹΕΒΗΡΟΥ ΕΛΑΕΙΤΩΝ

Reverse design Zeus seated, left, holding Nike and sceptre

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Bronzo di Alessandria d’Egitto che raffigura al dritto il busto di Antinoo con corona a emiciclo e al rovescio Antinoo che cavalca al passo verso destra con il caduceo nel braccio destro (Gorny & Mosch, Auction 237, 7-8 March 2016).

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Lot 1693. Estimate: 3200 EUR. Price realized: 2600 EUR.

RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN
ÄGYPTEN
ALEXANDRIA
Antinoos, gest. 130 n. Chr. AE Drachme (23,28g). 134/135 n. Chr. (= Jahr 19) Vs.: ΑΝΤΙΝΟΟΥ − ??[HRWOS], Büste des Antinoos mit Hem-Hem-Krone n. r. Rs.: Antinoos reitet im Schritt n. r., im r. Arm Caduceus haltend, unter dem l. angehobenen Vorderhuf Datierung L Q. Dattari 2080 (var.); Geissen, Alexandria 2, Nr. 1275. R! Braune Patina, s-ss

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Bronzo di Gordiano III (Sinnada, Frigia) che raffigura al rovescio la ninfa Adrastea/Amaltea in piedi a destra, che tiene in mano uno scettro e Zeus infante; ai suoi piedi una capra) Pecunem 29, 1 Mar. 2015, lot 460).

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Province              Asia

Subprovince      Conventus of Synnada

City        Synnada 

Region  Phrygia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΑΥΤ Κ Μ ΑΝ ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ

Obverse design laureate, draped and cuirassed bust of Gordian III, right, seen from rear

Reverse inscription         ϹΥΝΝΑΔΕΩΝ

Reverse design nymph Adrasteia/Amaltheia standing right, holding sceptre and infant Zeus; at her feet, goat

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Bronzo di Gordiano III (Perinto, Tracia) che raffigura al rovescio Zeus seduto a sinistra, scettro e patera in mano e un’aquila ai suoi piedi; il tutto all’interno di un cerchio zodiacale (American Numismatic Society, New York (USA)).

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Province              Thrace

City        Perinthus 

Region  Thrace

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΑΥΤ Κ Μ ΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ ΑΥΓ

Obverse design laureate and cuirassed bust of Gordian III, right, seen from front, with gorgoneion on cuirass

Reverse inscription         ΠΕΡΙΝΘΙΩΝ ΔΙϹ ΝΕΩΚΟΡΩΝ

Reverse design Zeus seated left, holding patera and sceptre; at his feet, eagle; all within zodiac circle

 

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Bronzo di Gordiano III (Dionisopoli, Tracia) che raffigura lui e Sarapis al dritto e al rovescio l’Omonoia in piedi, presso un altare con patera e cornucopia in mano (Noble Numismatics, Auction 127, lot 4115, 30.08.2021).

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Greek Silver & Bronze Coins - Celtic - Susanian
THRACE (MOESIA INFERIOR), Dionysopolis, Gordian III and Sarapis, (A.D. 238-244), AE 28, (10.97 g), obv. Gordian III laureate draped and cuirassed bust right facing Sarapis bust draped to left, around **ANTWNINOC GORD[IANOC AVG]*, in exergue AVT K M, rev. Homonoia standing left by altar, holding patera and cornucopiae, value mark E in right field, around **DIONYCOPOLEITWN*, (S.-, Varbanov 565) (illustrated); Pentassarion, Odessus, (12.42 g), confronted busts of Gordian right, laureate, draped, and cuirassed, and Tranquillina left, draped, rev. Athena standing left, holding shield and reversed spear; E (mark of value) to left, (S.-, AMNG I/II 2385, cf. Mouchmov 1684 (for type), Varbanov 4565); Marcianopolis, Philip II and Serapis, (A.D. 247-249), AE Pentassaria, (12.50 g), obv. bareheaded, draped and cuirassed bust right of Philip II facing draped bust of Serapis wearing polos, rev. Homonoia standing left, holding patera over lighted altar and cornucopia, E left. (S.-, Varbanov 2096, AMNG 1213, H&J 6.44.36.2). Toning, nearly very fine - very fine.

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Bronzo di Gordiano (Marcianopoli, Mesia) che raffigura lui e Sarapis al dritto e al rovescio Nemesi con Kalathos in piedi a sinistra, bastone teso nella mano destra e cornucopia nella sinistra, con una ruota ai suoi piedi a sinistra (Dr. Busso Peus Nachfolger, Auction 431, lot 3638, 27.04.2022).

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PROVINZIALPRÄGUNGEN
Moesien Markianopolis
Gordianus III., 238-244 Bronze. M ANT GORDIANOC im Abschnitt AYG Büsten des gepanzerten und drapierten Kaisers mit Lorbeerkranz (links) und des Sarapis mit Kalathos (rechts) einander gegenüber; Perlkreis. Rev. YP MHNOFILOY M - ARKIANOPOLITWN Nemesis mit Kalathos nach links stehend, vorgestreckten Stab in der Rechten und cornucopiae in der Linken, zu ihren Füßen links Rad, im Feld rechts E; Perlkreis. 1h. AMNG I/1, p. 314,1155. 9.60 g.; 28,1 mm. Dunkelgrüne Patina Fast vorzüglich
Erworben von Münzhandlung Ritter, Düsseldorf, 22.10.1998.

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Bronzo di Tranquillina (Cyme, Eolide) che raffigura al rovescio l’amazzone Cyme in piedi a sinistra che tiene in mano globo, ascia bipenne, pelta e clamide (British Museum, London (UK)).

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https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/89418

Province              Asia

Subprovince      Conventus of Smyrna

City        Cyme 

Region  Aeolis

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΦΟΥΡΙΑ ΤΡΑΝΚΥΛΛΕΙΝΑ ϹΕΒ

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right

Reverse inscription         Ε ΑΥΡ ϹΥΝΦΕΡΟΝΤΟϹ ΤΟ Β ΚΥΜΑΙΩΝ

Reverse design Amazon Cyme standing left, holding globe, double axe, pelta and chlamys

 

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Bronzo di Tranquillina (Smyrna, Ionia) che raffigura al rovescio l’amazzone Smyrna in piedi a sinistra, che tiene in mano tempio, ascia bipenne, pelta e clamide (British Museum, London (UK)).

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Province              Asia

Subprovince      Conventus of Smyrna

City        Smyrna 

Region  Ionia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΦΟΥΡΙΑ ΤΡΑΝΚΥΛΛΕΙΝΑ ϹΕΒ

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right

Reverse inscription         ϹΜΥΡΝΑΙΩΝ Γ ΝΕΩΚΟΡΩΝ ϹΤΡ ΡΟΥΦΙΝΟΥ ϹΟΦΙ

Reverse design Amazon Smyrna standing left, holding temple, double axe, pelta and chlamys

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