Bronzi provinciali romani e mitologia greca

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Bronzo pseudo-autonomo di Termessus Major in Pisidia coniato sotto Gallieno nell’anno civico 9 corrispondente all’AD 260/1, che raffigura al dritto la testa laureata di Zeus Solymos a destra, e al rovescio Tyche in piedi di fronte, testa a sinistra, con un timone nella mano destra e una cornucopia nella sinistra (Leu Numismatik, Web Auction 16, lot 2897, 22.05.2021).

Roman Provincial
PISIDIA. Termessus Major. Pseudo-autonomous issue. AE (Bronze, 31 mm, 13.70 g, 5 h), struck under Gallienus, RY 9 = 260/1. TЄPMHCCЄΩN Laureate head of Zeus Solymos to right; below, Θ. Rev. TΩN MЄIZONΩN Tyche standing front, head to left, holding rudder in her right hand and cornucopiae in her left; to right, Θ. SNG Paris 2190-1. SNG von Aulock 5361. Minor smoothing, otherwise, good very fine.

Starting price: 50 CHF. Hammer price: 77 CHF.

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L’appellativo Solymos attribuito a Zeus è dovuto al fatto che Solimo, il capostipite della popolazione dei Solimi che abitava l'Asia Minore, passava per essere un figlio di Zeus nella mitologia greca. La versione più accettata vuole però che il padre del capostipite dei Solimi, un popolo molto bellicoso e dai brutali costumi, sia il dio della guerra Ares.

All'interno dei miti, i Solimi compaiono raramente e sono ricordati sempre a causa della loro brutalità o per i loro violenti costumi. Nella leggenda di Bellerofonte, ad esempio, i Solimi sono i suoi più grandi nemici. Infatti il re Iobate, su preghiera del genero Preto, re di Tirinto, il quale voleva liberarsi dell'eroe, ordinò a Bellerofonte di recarsi nella regione in cui abitava questa tribù guerriera con l'incarico di sterminarla interamente. L'eroe partì e, grazie al suo cavallo alato Pegaso, massacrò il re e gran parte dell'esercito nemico. In seguito però i Solimi si risollevarono e in una battaglia uccisero Isandro, il primogenito di Bellerofonte.

Da Wikipedia.

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Modificato 7 Aprile da apollonia

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Tetradramma di Massimiano (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio Alessandria in piedi a sinistra, con testa di Sarapis e scettro in mano (Roma Numismatics E-Sale 116, 151).

Lot 695
Estimate: 50 GBP. Price realized: 30 GBP.

Maximian BI Tetradrachm of Alexandria, Egypt. Dated RY 4 = AD 288/9. Α Κ Μ ΟΥΑ ΜΑΞΙΜΙΑΝΟϹ ϹЄΒ, laureate, draped and cuirassed bust to right / Alexandria standing to left, holding head of Sarapis and sceptre; L-Δ (date) across fields. RPC X Online Unassigned ID 76037; Dattari (Savio) 5833; Emmett 4093. 6.64g, 19mm, 11h.
Good Very Fine.

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Bronzo di Tranquillina (Cibyra, Frigia) che raffigura al rovescio Selene, mezzaluna alle spalle, che avanza a sinistra con un scettro (?) in mano (Falghera 2154).

Province              Asia

Subprovince      Conventus of Cibyra

City        Cibyra 

Region  Phrygia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ΦΡ ΤΡΑΝΚΥΛΛΕΙΝΑ ϹΕΒ

Obverse design draped bust of Tranquillina, right

Reverse inscription         ΚΙΒΥΡΑΤΩΝ, ΘΙϹ

Reverse design Selene, crescent at shoulders, advancing left holding sceptre (?)

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Nelle religioni dell’antica Grecia, Selene (la Risplendente) è la titanide della Luna, figlia di Iperione e Teia, sorella di Elio (il Sole) e di Eos (l’Aurora), personificazione della Luna piena così come Artemide è personificazione della Luna crescente, mentre la personificazione della Luna calante è Ecate e quella della Luna nuova è Perseide.

La titanide viene generalmente descritta come una bella donna dal viso pallido che indossa lunghe vesti fluide bianche o argentate e reca sulla testa una luna crescente e in mano una torcia. Molte rappresentazioni la raffigurano su un carro trainato da buoi o su una biga tirata da cavalli che insegue quella solare. Talvolta era avvolta nel mantello della notte, un mantello scuro ornato però da fiori o da stelle.

Il mito rappresentava anche la traslazione di Selene negli spazi celesti come un volo compiuto dalla dea per mezzo di ali, oppure cavalcando un animale, che ora si diceva fosse un cavallo o un mulo, ora una capra o un cervo o un gallo. Più spesso, però, si immaginava che Selene venisse trasportata nel suo viaggio celeste su un carro (si ricordi il simbolo, diffusissimo, del carro del Sole), tirato da buoi, da cavalli o da cervi.

A Selene si attribuirono diversi amanti, tra i quali Zeus, da cui ebbe Pandia (la Luna piena) e forse Ersa (la Rugiada), che però viene anche considerata figlia di Eos. Inoltre Pan, che per sedurla si travestì con un vello di pecora bianca affinché lei vi salisse sopra, e soprattutto il mortale Endimione, il bellissimo e giovane re dell'Elide di cui Selene si innamorò.

Secondo i Greci, Endimione fu condannato da Zeus a dormire per 30 anni in una grotta del monte Latmo, in Asia Minore, dove la sua innamorata andava a trovarlo ogni notte.

Secondo i Romani, invece, Selene conobbe e si innamorò perdutamente del giovane Endimione allorché lo vide addormentato in una grotta. Da questo grande amore vennero alla luce cinquanta figli, ma Selene non sopportava l'idea che un giorno il suo amante potesse morire e lo fece sprofondare in un sonno eterno per poi andare a trovarlo ogni notte. Endimione dormiva con gli occhi aperti per poter vedere l'apparizione della sua donna.

Altre versioni meno romantiche della storia sostengono che Endimione avesse chiesto a Zeus di dormire per non perdere la sua giovanile bellezza, o addirittura per evitare che Selene rischiasse un'ulteriore gravidanza.

Da Wikipedia.

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Bronzo di Docimeum (Frigia) che raffigura al dritto il busto drappeggiato e diademato di Tranquillina e al rovescio Cibele seduta sul leone che avanza a destra, tenendo in mano scettro e timpano (Historisches Museum, Bern (Switzerland)).

Province              Asia

Subprovince      Conventus of Synnada

City        Docimeum 

Region  Phrygia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ϹΑΒ ΤΡΑΝΚΥΛΛΕΙΝΑ Ϲ

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right

Reverse inscription         ΔΟΚΙΜΕΩΝ ΜΑΚΕΔΟΝΩΝ

Reverse design Cybele seated on lion advancing right, holding sceptre and tympanum

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Bronzo di Tranquillina (Tessalonica, Macedonia) che raffigura al rovescio Cabiro in piedi a sinistra, con in mano un rhytòn (contenitore di liquidi usato nelle cerimonie) e un martello sulla spalla; a sinistra, altare acceso; a destra, zanna di elefante in contenitore cilindrico (Trade (Naumann, eBay, 2014).

Province              Macedonia

City        Thessalonica 

Region  Macedonia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ϹΑΒΙΝΙΑ ΤΡΑΝΚΥΛΛΙΝΑ ΑΓΟ

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right

Reverse inscription         ΘΕϹϹΑΛΟΝΙΚΕΩΝ

Reverse design Kabeiros standing left, holding rhyton and hammer on his shoulder; to left, lighted altar; to right, elephant tusk in cylindrical container

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Nella mitologia greca, Cabiro (Cabeirò o Cabeiro) era il nome di una delle figlie di Proteo e di Anchinoe.
Cabiro viveva a Lemno, isola frequentata dal dio dell’ingegno Efesto. La divinità si innamorò di lei e la fece sua amante. Da tale unione nacque un figlio, tale Cadmino e dalla sua progenie discesero i Cabiri, divinità adorate in tempi antichi in vari luoghi.

I Cabiri erano divinità minori e misteriose onorate in Grecia, ma non elleniche. Alcuni li considerarono di origine fenicia, ma questa teoria non è confermata dalle recenti ricerche; pare nel vero l’ipotesi della loro origine frigia.
Si discusse sulla loro natura: Dei della fertilità, o divinità sotterranee, o Dei del mare protettori dei marinai che li invocavano nelle tempeste. La loro natura sotterranea è confermata dal rito fallico e dalla presenza di fosse sacrificali a Samotracia e a Tebe.

Il centro del loro culto era Samotracia dove erano celebrati dei misteri; influenze orfiche si rilevarono a Tebe; il culto però si trova anche in altre isole come Lemno e in Asia Minore, a Pergamo e a Mileto. È inesatta la notizia di Pausania che il loro culto a Tebe fosse fondato da Atene. I Greci li assimilarono ai Coribanti e ai Cureti, e nell’età ellenica ai Dioscuri. Presso i Romani furono assimilati a Dardano e a Enea, ai Penati, alla triade Giove, Minerva e Mercurio.

A Samotracia furono protetti dai Tolomei e poi da Roma. Il loro numero variava, ma la tradizione ci conservò quattro nomi: Axiero, Axiocersa, Axiocerso e Cadmilo.
Avevano figlie e sorelle, le Cabiridi; in loro onore si celebravano le feste Cabirie.

Da https://www.tanogabo.it/i-misteriosi-cabiri/

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Tetradramma di Massimiano (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio Elpis che avanza a sinistra, con in mano i fiori e alzando la veste (Roma Numismatics E-Sale 116, 694).

Lot 694
Estimate: 50 GBP. Lot unsold.
Maximian BI Tetradrachm of Alexandria, Egypt. Dated RY 2 = AD 286/7. Α Κ Μ ΟΥΑ ΜΑΞΙΜΙΑΝΟϹ ϹЄΒ, laureate, draped and cuirassed bust to right / Elpis advancing to left, holding flower and raising skirt; star in right field, L-B (date) across fields. RPC X Online Unassigned ID 75959; Dattari (Savio) 5875; Emmett 4114. 5.92g, 21mm, 12h.
Near Extremely Fine.

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Tetradramma di Diocleziano (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio Atena seduta a sinistra sullo scudo, con la Nike nella mano destra estesa (Roma Numismatics E-Sale 116, 693).

Lot 693
Estimate: 50 GBP. Lot unsold.

Diocletian BI Tetradrachm of Alexandria, Egypt. Dated RY 8 = AD 291/2. ΔΙΟΚΛΗΤΙΑΝΟϹ ϹЄΒ, laureate head to right / Athena seated to left on shield, holding spear and Nike in outstretched hand; L-H (date) across fields. RPC X Online Unassigned ID 76095; Dattari (Savio) 5641; Emmett 4032. 8.54g, 20mm, 12h.
Good Very Fine.

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Bronzo di Alessandria d’Egitto che raffigura al dritto il busto laureato di Antonino Pio con corazza e paludamentum, a destra, visto da dietro, e al rovescio il centauro Chirone in piedi, a destra, con la testa a sinistra, che alza la zampa anteriore e tiene l'elmo, con il braccio intorno ad Achille che avanza, a destra, brandendo la lancia e reggendo lo scudo (Aiello = Curtis, Survey pl. XXVII = JEA 41 (1955), 119).

 

RPC IV.4, 428

Province              Egypt

City        Alexandria 

Region  Egypt

Reign    Antoninus Pius

Obverse inscription        ΑΥΤ Κ Τ Α]ΙΛ ΑΔΡ ΑΝΤω[ΝΙΝΟϹ ΕΥϹΕΒ (?)

Obverse design laureate-headed bust of Antoninus Pius wearing cuirass and paludamentum, right, seen from rear

Reverse inscription         L Ε

Reverse design centaur (Chiron) standing, right, head, left, raising foreleg, holding helmet, arm around Achilles advancing, right, brandishing spear, holding shield

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Il mito di Achille è tra i più ricchi e antichi della mitologia greca. Achille era un semidio in quanto pronipote di Zeus, essendo figlio del mortale Peleo (da cui il patronimico Pelide) e della nereide Teti. Una leggenda vuole che Zeus e Poseidone si fossero contesi la mano di Teti fino a quando Prometeo (o, secondo altre fonti, Temi) profetizzò che la ninfa avrebbe generato un figlio più potente del padre. Per questo motivo essi dovettero rinunciare alle loro pretese e costrinsero Teti a sposare Peleo, giustamente convinti che il figlio di un mortale non avrebbe costituito una minaccia.  Esiste una versione alternativa data da Le Argonautiche nella quale Era allude alla resistenza e al rifiuto di Teti alle avance di Zeus per rispetto al legame matrimoniale Era e Zeus.

Peleo affidò Achille al centauro Chirone sul Monte Pelio affinché provvedesse alla sua crescita ed educazione. Sul magnifico Pelio il fanciullo ricevette le cure della madre del centauro Chirone, Filira, e di sua moglie, la ninfa Cariclo.

Forse pochi sanno che il nome originario del fanciullo era Ligirone, dal significato di "piangente", e che Chirone provvide a cambiargli il nome in Achille, nome formato da “a- = senza” e “chéilos = labbro”, a indicare che egli non aveva succhiato il latte materno in quanto lo aveva nutrito lui con midollo osseo di orsi e viscere di leoni e cinghiali.

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Tetradramma di Diocleziano (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio Zeus in piedi a sinistra, con in mano patera e scettro; un’aquila in piedi a sinistra (Roma Numismatics E-Sale 116, 692).

Lot 692
Estimate: 50 GBP. Lot unsold.

Diocletian BI Tetradrachm of Alexandria, Egypt. Dated RY 7 = AD 290/1. ΔIOKΛHTIANOC CЄB, laureate head to right / Zeus standing to left, holding patera and sceptre, eagle standing to left; L-Z (date) across fields. RPC X Online Unassigned ID 76083; Dattari (Savio) 5776; Emmett 4087. 7.97g, 20mm, 12h.
Good Very Fine.

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Modificato 13 Aprile da apollonia

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Bronzo (Tessalonica, Macedonia) che raffigura al dritto il busto drappeggiato e diademato di Tranquillina a destra, e al rovescio un tripode sulla cui sommità sono poste una corona di alloro e cinque mele; a sinistra, una zanna di elefante in contenitore cilindrico; a destra un’anfora con ramo di palma (Triton XXII, 8 Jan. 2019, The A.K. coll., lot 1147 (part of), coin H059).

 

Province              Macedonia

City        Thessalonica 

Region  Macedonia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ϹΑΒΙΝΙΑ ΤΡΑΝΚΥΛΛΙΝΑ ΑΓΟ

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right

Reverse inscription         ΘΕϹϹΑΛΟΝΙΚΕΩΝ ΝΕΩΚ, ΠΥΘΙΑ

Reverse design tripod on top of which laurel wreath and five apples; to left, elephant tusk in cylindrical container; to right, amphora with palm branch

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Bronzo di Edessa (Macedonia) che raffigura al dritto il busto diademato e drappeggiato di Tranquillina con una mezzaluna alle spalle, e al rovescio Tyche in piedi a sinistra, con una cornucopia in mano, mentre incorona Roma seduta a sinistra su uno scudo, che ha in mano Nike e parazonium (CNG EA 278, 25 Apr. 2012, lot 193).

Province              Macedonia

City        Edessa 

Region  Macedonia

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ϹΑΒΝΙΑ ΤΡΑΝΚΥΛΕΙΝΑ (sic) ΑΥ

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right, crescent at shoulders

Reverse inscription         ΕΔΕϹϹΑΙΩΝ

Reverse design Tyche standing left, holding cornucopia and crowning Roma seated left on shield, holding Nike and parazonium

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Tetradramma di Diocleziano (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio Dikaiosyne in piedi, di fronte, testa a sinistra, che tiene in mano una bilancia e una cornucopia (Roma Numismatics E-Sale 116, 691).

Lot 691
Estimate: 50 GBP. Lot unsold.

Diocletian BI Tetradrachm of Alexandria, Egypt. Dated RY 2 = AD 285/6. Α Κ Γ ΟΥΑΛ ΔΙΟΚΛΗΤΙΑΝΟϹ ϹЄΒ, laureate and cuirassed bust to right / Dikaiosyne standing facing, head to left, holding scales and cornucopiae; L-B (date) across fields. RPC X Online Unassigned ID 75911; Dattari (Savio) 5645; Emmett 4033. 7.94g, 22mm, 12h.
Good Very Fine.

La parola greca dikaiosýne deriva dal sostantivo diké e significa giustizia, direttiva, indicazione, ordine. Per la mitologia greca Diké era il nome di una delle figlie di Zeus e partecipava con lui al governo del mondo. La giustizia è quindi, nel mondo grecoromano, una regola che guida l’agire fornendo una norma a cui gli uomini si devono attenere (https://www.gionata.org/dikaiosyne-per-quelli-che-hanno-sete-di-giustizia/).

Vedi anche post # 226 in https://www.lamoneta.it/topic/205717-bronzi-provinciali-romani-e-mitologia-greca/page/10/#comment-2307554

 

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Tetradramma di Diocleziano (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio Elpis che avanza a sinistra, con in mano un fiore e alzando la gonna ((Roma Numismatics E-Sale 116, 690).

Lot 690
Estimate: 50 GBP. Price realized: 30 GBP.

Diocletian BI Tetradrachm of Alexandria, Egypt. Dated RY 1 = AD 284/5. Α Κ Γ ΟΥΑΛ ΔΙΟΚΛΗΤΙΑΝΟϹ ϹЄΒ, laureate and cuirassed bust to right / Elpis advancing to left, holding flower and raising skirt; LA (date) in left field. RPC X Online Unassigned ID 75888; Dattari (Savio) 5669; Emmett 4046. 6.98g, 19mm, 12h.
Near Extremely Fine.

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Bronzo di Valeriano I che raffigura al rovescio i busti drappeggiati di Artemide-Tyche con kalathos e cornucopia sulla spalla, e di Apollo laureato a sinistra, una di fronte all'altro con un ramo tra loro (Roma Numismatics E-Sale 116, 681).

Lot 681

Estimate: 50 GBP. Price realized: 180 GBP.

Valerian I Æ 32mm of Seleucia ad Calycadnum, Cilicia. AD 253-260. ΑΥ Κ [ΠΟ ΛΙΚ ΟΥΑΛΕΡΙΑΝΟ]N, radiate, draped and cuirassed bust to right / [ϹЄΛЄΥΚЄΩΝ] ΤΩΝ ΠΡΟϹ ΤΩ ΚΑ[ΛΥΚΑΔ]ΝΩ, draped busts of Artemis-Tyche wearing kalathos, cornucopiae over shoulder on right and laureate Apollo on left, facing each other; branch between. RPC X Online unassigned ID 60506. 13.81g, 32mm, 6h.
Good Very Fine. Very Rare.

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Bronzo di Hadrianopolis (Tracia) che raffigura al dritto il busto diademato e drappeggiato di Tranquillina, e al rovescio Afrodite in piedi a sinistra, con in mano una mela e appoggiata a un’erma; dietro, delfino (Gorny & Mosch 115, 5 Mar. 2002, lot 1299).

Province              Thrace

City        Hadrianopolis 

Region  Thrace

Reign    Gordian III

Obverse inscription        ϹΑΒ(Ι) ΤΡΑΝΚΥΛΛΕΙΝΑ ϹΕΒ

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right

Reverse inscription         ΑΔΡΙΑΝΟΠΟΛΕΙΤΩΝ

Reverse design Aphrodite standing left, holding apple and resting herma; behind, dolphin

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Bronzo di Filippo II (Bizya, Tracia) che raffigura al dritto la testa nuda dell’imperatore a destra, e al rovescio Sileno in piedi a destra che versa il vino dall’otre nel cratere (Roma Numismatics Ltd, E-Sale 116, 18 Jan 2024).

Lot 675
Estimate: 40 GBP. Lot unsold.

Philip II, as Caesar, Æ17 of Bizya, Thrace. AD 244-247. [M IOY]Λ ΦΙΛΙΠΠOC KAICA, bare head to right / BIZYHNΩN, Silenus standing to right, pouring wine from wineskin into krater right. Varbanov 1606; Youroukova 157. 2.73g, 17mm, 6h.
Near Very Fine.

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Bronzo di Otacilia Severa (Heliopolis, Seleucia Pieria) che raffigura al rovescio la Fortuna in piedi, rivolta verso l'alto, con timone e cornucopia, affiancata da figure maschili che tengono ciascuna una fiaccola; baldacchino svolazzante sorretto da figure femminili affiancate su un piedistallo (Roma Numismatics Ltd, E-Sale 116, 18 Jan 2024).

Lot 672
Estimate: 50 GBP. Price realized: 30 GBP.

Otacilia Severa (wife of Philip I) Æ 32mm of Heliopolis, Seleucis and Pieria. AD 244-245. OTACILIA SEVERA AVG, diademed and draped bust to right, set on crescent / COL IVL AVG FEL, Fortuna standing facing, holding rudder and cornucopiae, flanked by male figures each holding torch, billowing canopy held by flanking female figures on pedestal; HEL in exergue. RPC VIII Online Unassigned ID 6509; BMC 24. 14.72g, 30mm, 12h.
Very Fine.
Acquired from Den of Antiquity Ltd. (dealer's ticket included).

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Bronzo di Deultum (Tracia) che raffigura al dritto il basto diademato e drappeggiato di Tranquillina e al rovescio Perseo in piedi a sinistra, con in mano il falcetto e la testa di Medusa, che libera Andromeda dalle sue catene e calpesta Ceto trasformato in pietra (Berlin, Staatliche Museen (Germany)).

Province              Thrace

City        Deultum 

Region  Thrace

Reign    Gordian III

Obverse inscription        SAB TRANQVILLINA AVG

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, right

Reverse inscription         COL FL PAC DEVLT

Reverse design Perseus standing left, holding harpa and Medusa head, releasing Andromeda from her chains and stepping on Cetus turned to stone

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Bronzo di Deultum (Tracia) che raffigura al dritto il busto diademato e drappeggiato di Tranquillina rivolta a sinistra, e al rovescio Apollo in piedi a sinistra, con ramo e arco in mano; ai piedi, a destra, un ceppo d'albero intrecciato da un serpente (Helios 1, 17 Apr. 2008, lot 514).

Province              Thrace

City        Deultum 

Region  Thrace

Reign    Gordian III

Obverse inscription        SAB TRANQVILLINA AVG

Obverse design diademed and draped bust of Tranquillina, left

Reverse inscription         C F P D

Reverse design Apollo standing left, holding branch and bow; at feet, right, stump of tree entwined by serpent

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Bronzo di Filippo I

CNG 337, Lot: 242. Estimate $150. Sold for $110.

SYRIA, Coele-Syria. Heliopolis. Philip I. AD 244-249. Æ (28mm, 17.23 g, 6h). Laureate, draped, and cuirassed bust right / Tyche of Heliopolis standing facing, holding rudder and cornucopia; two Nikes on columns flanking, each holding end of billowing veil; small figure (Kabeiros?) between Tyche and either Nike. Sawaya 467 (D90/R188); SNG München 1037-9; SNG Copenhagen 434. VF, green-brown surfaces, earthen deposits.

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Bronzo di Gordiano III (https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=7543&lot=664)

Roma Numismatics 116, Lot 664.
Estimate: 75 GBP. Price realized: 110 GBP.

Gordian III Æ 26mm of Seleucia ad Calycadnum, Cilicia. AD 238-244. ΜΑΡ ΑΝΤΩΝΙ ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ, laureate, draped and cuirassed bust to right; c/m: small circle within Δ / ϹЄΛЄΥΚЄΩΝ, confronted busts of Sarapis, draped and wearing kalathos to right, and Isis to left, draped and wearing Isis-crown. RPC VII.2 1332 corr. (full legend on rev., area of flatness on examples listed); Ziegler Kilikiens 500; for c/m Howgego 670. 7.67g, 26mm, 12h.
Very Fine. Apparently the second example to clearly show the full reverse legend.
From the Roman Provincial Images Collection.

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