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The Rauceby Hoard


Nikko

Risposte migliori

Quest'oggi vi presento il mio primo importante acquisto del 2022. Un bel Follis di Costantino I Cesare coniato a Londinium. Ciò che mi rende orgoglioso di questa acquisizione è la sua provenienza.

IMG_2068.jpg.d83d080c3250a1da493da0012034ec80.jpg

 

La moneta proviene, infatti, da quello che è stato chiamato "Rauceby hoard", che è stato trovato da due metal detectorist appena fuori dalla città romana di Ancaster, nel Regno Unito, nel luglio 2017. Il tesoro è stato segnalato nell'ambito del Portable Antiquities Scheme (PAS)  e inviato al British Museum. Nel 2019 il tesoretto è stato dichiarato Treasure Trove e solo successivamente riportato dalla stampa quando è stato dichiarato il più grande tesoretto di tipo trovato nel Regno Unito.

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Il tesoretto consisteva di 3.099 nummi tetrarchici datati dal 294 al 307 d.C., molti in condizioni prossime al fior di conio. In ordine cronologico, le ultime monete nel tesoretto erano di Costantino come Cesare (nessuna come Augusto) risalenti al 307 d.C., tra cui un Costantino PRINCIPI IVVENTVTIS e una rara moneta ROMAE AETER di Massimiano. La maggior parte delle monete proveniva dalla Gallia (875 Londra, 1459 Treviri, 468 Lione), Italia (226), Cartagine (24) e un piccolo numero da zecche orientali. Sono presenti anche 19 imitazioni barbariche

Poiché il tesoretto è stato dichiarato Treasure Trove, il British Museum ha ottenuto il diritto di prelazione e ha scelto di trattenere 375 monete, per le quali gli scopritori sono stati pagati. Le monete rimanenti sono state  restituite ai detectorist all'inizio del 2021 per essere divise tra loro (700 ciascuno) e il proprietario terriero (1400).

 Uno dei cercatori, Rob Jones, ha pulito la sua parte di monete e ha iniziato a venderle su eBay. Rob aveva cercato il tesoretto per tre anni prima di trovarlo nel 2017. In precedenza aveva trovato un paio di monete tetrarchiche in ottime condizioni e sospettava che ce ne sarebbero state altre, quindi dal 2014 al 2017 ha trovato altre 8 monete simili, prima della scoperta definitiva nel luglio 2017.

 Le monete sono state ritrovate in condizioni notevoli, non fuse in unico blocco e con minimi depositi superficiali. Le monete sono state rimosse dal contenitore, che è stato lasciato in situ, e segnalate al PAS, che ha chiesto che il vaso/buco fosse riempito per un successivo scavo che è avvenuto circa due settimane dopo.

Il tesoretto è stato evidentemente interrato con grande cura E' stata scavata una fossa ovale, rivestita di pietra, quindi è stato collocato il contenitore che è stato poi ulteriormente coperto di pietre. 

IMG_2065.thumb.jpg.798e8cd8c2c6097e35924dc79066183f.jpg

 

Modificato da Nikko
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Innanzi tutto, complimenti per l'acquisizione. Una bella moneta! Colpisce davvero l'alto grado di conservazione. Sbaglio o ci sono ancora tracce di argentatura? Potresti allegare anche i dati di peso e diametro per una mia curiosità?

Certo, la provenienza da hoard aggiunge un "quid" non indifferente. E' un tesoretto che non avevo mai sentito, per cui ho letto davvero con molto interesse.

Buona serata da Stilicho

 

 

 

 

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complimenti bella acquisizione, e soprattutto che linearita' nella gestione del tesoretto; in qualche "altro" paese sarebbe andata cosi?

 

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Riporto qui la normativa inglese sui ritrovamenti:

Layout 1 (finds.org.uk)

Spero possa essere utile per approfondire quanto gia' detto in proposito con sintesi efficace da Nikko

Buona notte da Stilicho

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  • 3 settimane dopo...

Carissimi, intervengo a distanza di tempo per colmare alcune piccole lacune del primo post.

La gestione del tesoretto è tipicamente britannica. Il British Museum ha trattenuto una parte del ritrovamento (si tratta in particolare di monete di Costantino I Cesare con rovescio raro). La restante parte suddivisa tra gli scopritori (che l'hanno immessa sul mercato in parte restaurata e in parte "nature") e il proprietario del fondo. 

Il mio esemplare è giunto accompagnato da una lettera di presentazione dell'hoard, il dettaglio delle monete ritrovate e il numero di inventario assegnatole dal British Museum. Lettera e lettura assai gradite.

Come giustamente osservato da @Stilicho, il mio esemplare conserva ancora resti di argentatura ed è in coservazione superiore alla media.

RIC alla mano, vi sono due riferimenti per questa emissione di Costantino I cesare senza segni nei campi: RIC VI Londinium 88b e 89b, in virtù della presenza o meno del drappeggio sulla corazza.

In realtà questa classificazione è stata ampiamente corretta nel Cloke&Toone, dal momento che con queste medesimo dritto e rovescio (leggende FL VAL CONSTANTINVS NOB C e GENIO POP ROM, PLN in esergo) vi sono due distinte emissioni battute con caratteristiche di metrologiche ben diverse.

Una prima emissione è stata coniata tra il maggio e il novembre del 307 secondo uno standard di 1/42 di libbra romana, quindi circa 7,68gr, e corrisponde a Cloke&Toone 5.01.008 e 5.01.009, sempre a seconda che vi sia o meno il drappeggio.

La seconda emissione è stata, invece, coniata tra novembre e dicembre del 307 secondo uno standard di 1/48 di libbra romana, quindi circa 6,72 gr (e un flan di diametro ridotto), corrispondente a C&T 5.03.003 e 5.03.004.

Il mio esemplare pesa 7,57 gr, pertanto appartiene alla prima emissione. Qui di seguito in un confronto con un esemplare dell'emissione leggermente più tarda.... le differenze di modulo (e di stile) sono evidenti.IMG_2932.thumb.jpg.313171ae4dd9466bcf759348be00f851.jpg

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Questo e' il mio esemplare (come tipologia, non da hoard, purtroppo):

Diametro massimo 27,08 mm

Peso: 8.85 grammi

Direi laureato e corazzato

image.png

image.png

@Nikko

Ciao e ancora complimenti, per la moneta e per l'approfondimento.

PS: abbiamo inserito questo hoard nella nostra pagina di sezione:

 

Modificato da Stilicho
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  • 5 mesi dopo...

IMG_20220826_104413.jpgIMG_20220826_104444.jpg

Mi allaccio a questa discussione per presentare il mio "nummo" proveniente da questo interessantissimo ripostiglio:

D\ IMP DIOCLETIANVS AVG
R\ GENIO POPV-LI ROMANI, S|F//IITR
RIC VI 524a - Treviri
Ex Rob Jones, Ex Rauceby hoard

La moneta ha una tale freschezza in mano che sembra davvero coniata l'altro ieri, credo che per gli scopritori sia stata un'emozione unica rinvenire questo tesoretto.

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1 ora fa, grigioviola dice:

IMG_20220826_104413.jpgIMG_20220826_104444.jpg

Mi allaccio a questa discussione per presentare il mio "nummo" proveniente da questo interessantissimo ripostiglio:

D\ IMP DIOCLETIANVS AVG
R\ GENIO POPV-LI ROMANI, S|F//IITR
RIC VI 524a - Treviri
Ex Rob Jones, Ex Rauceby hoard

La moneta ha una tale freschezza in mano che sembra davvero coniata l'altro ieri, credo che per gli scopritori sia stata un'emozione unica rinvenire questo tesoretto.

 

Spettacolare! Ma l hanno pulita loro o per qualche motivo non si è formata patina ?

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Ciao, per me è stata senza ombra di dubbio pulita, da persone competenti che fortunatamente non hanno fatto danni. Non penso proprio che quando è stata ritrovata aveva questo aspetto o meglio non mi viene naturale pensarlo per una moneta in bronzo rinvenuta insieme ad altre dopo 1500 anni trascorsi in un ripostiglio. Parere personale opinabilissimo ovviamente ?

ANTONIO 

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10 minuti fa, Pxacaesar dice:

Ciao, per me è stata senza ombra di dubbio pulita, da persone competenti che fortunatamente non hanno fatto danni. Non penso proprio che quando è stata ritrovata aveva questo aspetto o meglio non mi viene naturale pensarlo per una moneta in bronzo rinvenuta insieme ad altre dopo 1500 anni trascorsi in un ripostiglio. Parere personale opinabilissimo ovviamente ?

ANTONIO 

 

In rari casi eccezionali,  in mezzo al tesoretto , in ambiente anaerobico,  può capitare.. ma anch io penso che non sia questo il caso..

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Ciao @modulo_largo, c'è una foto al post n. 1 del certificato di autenticità insieme a notizie storiche che riguardano il ritrovamento. Su quest'ultimo c'è una foto che penso riguardi le monete del ritrovamento dove si vede benissimo che sono tutte patinate ?.

ANTONIO 

IMG_20220826_130730.jpg

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7 minuti fa, Pxacaesar dice:

Ciao @modulo_largo, c'è una foto al post n. 1 del certificato di autenticità insieme a notizie storiche che riguardano il ritrovamento. Su quest'ultimo c'è una foto che penso riguardi le monete del ritrovamento dove si vede benissimo che sono tutte patinate ?.

ANTONIO 

IMG_20220826_130730.jpg

 

Hai ragione,  questa foto mi era sfuggita 

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Esattamente. Le monete, pressoché tutte o quasi in ottima condizione, presentavano una patina verdastra, ma sono state tutte poi pulite in maniera professionale e non invasiva (salvo alcuni esemplari in cui è stato scelto di mantenere la patina nature a testimonianza dello stato di fatto al momento del ritrovamento).

Talune hanno rivelato la loro argentatura superficiale ancora ben conservata!

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1 minuto fa, modulo_largo dice:

Hai ragione,  questa foto mi era sfuggita 

 

Ciao, la pulizia ovviamente come nel caso della moneta di @grigioviola non toglie nulla alla moneta, mettendo in risalto anche l'ottimo stato di conservazione ed il fatto che abbia circolato quasi niente. Non possiamo dire altrettanto per tantissime altre monete che si vedono in vendita, in oro, argento e bronzo che sono pesantemente pataccate o rifatte in bronzo, riargentate quelle in argento o lisciate con varie tecniche quelle in oro. Purtroppo ?

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Ciao @Stilicho, avendo riletto la discussione ho rivisto la tua bella moneta del post 6,dove dici giustamente rammaricandoti, che non proviene da un hoard. Avresti dovuto però aggiungere contestualizzato perché frutto di ritrovamento dichiarato. Non è assolutamente una imprecisione la tua, non è questo che voglio rimarcare sia ben chiaro, ma penso che quasi tutte le monete classiche provengano da hoard. Ritrovamenti singoli e di pochi esemplari penso siano esigui. Purtroppo la maggior parte di esse decontestualizzate perché non dichiarate percui non sapremo mai dove sono state effettivamente trovate e da chi e perché sono state accumulate. Questo solo per dire che tutti noi sicuramente possediamo monete da hoard. È solo una mia considerazione ?

ANTONIO 

 

Modificato da Pxacaesar
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Ovviamente la moneta singola smarrita, non tesaurizzata,  si riconosce spesso anche per le condizioni di conservazione peggiori, colpi di zappa a parte, essendo stata sottoposta maggiormente alla furia degli elementi,  oltre al fatto che spesso i tesoretti sono formati da monete poco circolate..

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  • 2 settimane dopo...
Il 26/8/2022 alle 19:13, Pxacaesar dice:

Ciao @Stilicho, avendo riletto la discussione ho rivisto la tua bella moneta del post 6,dove dici giustamente rammaricandoti, che non proviene da un hoard. Avresti dovuto però aggiungere contestualizzato perché frutto di ritrovamento dichiarato. Non è assolutamente una imprecisione la tua, non è questo che voglio rimarcare sia ben chiaro, ma penso che quasi tutte le monete classiche provengano da hoard. Ritrovamenti singoli e di pochi esemplari penso siano esigui. Purtroppo la maggior parte di esse decontestualizzate perché non dichiarate percui non sapremo mai dove sono state effettivamente trovate e da chi e perché sono state accumulate. Questo solo per dire che tutti noi sicuramente possediamo monete da hoard. È solo una mia considerazione ?

ANTONIO 

 

 

In realtà sono moltissime le monete provenienti da ritrovamenti singoli, lo testimoniano anche i dati estrapolabili dal PAS e riassunti in alcuni lavori di Roger Bland e Philippa Walton (questo per l'ambito inglese dove esiste una normativa che ben disciplina la materia ritrovamenti/studio/catalogazione ma il ragionamento in astratto si può estendere in generale).

Certo, molte monete provengono da ripostigli scoperti nel corso dei secoli e ovviamente ormai del tutto decontestualizzati, basti pensare ai rinvenimenti che avvenivano ante '900 dove spesso e volentieri ci si limitava (nella migliore delle ipotesi) a sommarie indicazioni, soprattutto se i ripostigli non contenevano monete in metallo prezioso.

Ricordiamoci poi che anche il Petrarca amava collezionare monete romane e in qualche modo lui e i suoi contemporanei se le procuravano... quindi le monete hanno sempre "girato" tra i collezionisti e sono sempre state rinvenute sia in gruppo (tesori) che singolarmente.

Gli hobbisti inglesi e francesi del MD (lecitamente) si imbattono pressoché quotidianamente nelle loro uscite in monete antiche (romane, medievali, moderne, ecc) ed è più facile/probabile che trovino monete singole che depositi. Certo, da un punto di vista quantitativo le 1000 monete trovate in un anno in una data zona da un numero imprecisato di detectoristi vengono drasticamente messe in secondo piano da un solo ritrovamento fortuito di un deposito di 5000 esemplari... però non sottovalutiamo i ritrovamenti singoli! Al di là dell'approvvigionamento del mercato numismatico hanno anch'essi la loro importanza nella ricostruzione della storia della circolazione dei flussi monetali.

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Ciao @grigioviola, il mio era un intervento fatto su un ragionamento logico e non frutto di approfondimenti da me fatti. Da quando tu affermi sono state fatti studi a tal proposito e mi è sembrato di capire che le monete provenienti da ripostiglio (censiti o meno) rappresentano comunque la maggioranza, quanto affermato da me nel post. Quindi anche se non sapremo mai quali monete e da dove provengono per la legge dei grandi numeri nelle nostre raccolte o collezioni tutti possediamo monete provenienti da hoard?

ANTONIO 

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Un esempio di come i dati dei ritrovamenti numismatici singoli e in ripostigli possono essere utilizzati per lo studio anche della storia (e quindi l'illustrazione della loro utilità) lo si ha in questo lavoro molto tecnico e decisamente approfondito e valido di Philippa Walton (che citavo in precedenza): https://discovery.ucl.ac.uk/id/eprint/1318144/1/1318144.pdf

Il suo profilo di academia.edu, con altri altrettanti validi contributi, è disponibile al seguente link: https://birkbeck.academia.edu/PhilippaWalton

Questo per testimoniarvi come, per me, alla base di ogni singola moneta (e conseguentemente di ogni singolo ingresso nella mia collezione, c'è sempre a monte un'attività di studio e ricerca... non si finisce mai di imparare!

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Rispondo brevemente a una domanda che ho letto scorrendo la discussione.

Si, la parte monete di questo hoard in possesso di Rib Spades (uno dei due scopritori), è stata professionalmente pulita.

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  • 10 mesi dopo...

Buongiorno a tutti ... riattivo la discussione sia per condividere un mio recente acquisto proveniente dal ripostiglio, sia per segnalare la futura uscita di uno studio sul tema.

Nell'ultima asta Naville erano offerti diversi pezzi provenienti dal Rauceby hoard, uno dei quali troverà dimora nella mia collezione:

image.thumb.jpeg.d1007d0c73d6c453acdf9451a7f83051.jpeg

Diocleziano (302-303 d.C.), zecca di Treviri, RIC 519a

Cercando di approfondire la questione, mi sono imbattuto in un volume di prossima uscita (febbraio 2024) dedicato agli hoards tetrarchici in UK e nelle regioni vicine, che dovrebbe contenere lo studio complessivo del ripostiglio. Visto il potenziale interesse del libro, mi sembrava opportuno condividere la notizia. Al link sottostante è possibile consultare l'indice:

https://www.oxbowbooks.com/oxbow/catalog/product/view/id/68599

Per gli interessati, il volume è preordinabile anche su amazon UK

 

 

 

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Leggendo questa interessante discussione e da profano in materia, chiedo ai più esperti se sia proprio necessario pulire le monete e lucidarle ( in maniera professionale si intende), perché a me personalmente piacerebbero di più con la loro patina naturale, pulite e lucidate mi sembra quasi che perdano parte della loro storia.

Parere personale ovviamente.

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I was fortunate to buy a couple of coins from the Rauceby hoard, which I hope that you don't mind me sharing here.

----------------------------------------------------------

Ho avuto la fortuna di acquistare un paio di monete dal tesoro di Rauceby, che spero non ti dispiaccia se le condivido qui.

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Severus II Follis

Obv:- SEVERVS NOBILISSIMVS CAES, Laureate, draped and cuirassed bust right
Rev:- GENIO POPV-LI ROMANI, Genius standing left, holding patera and cornucopia
Minted in London
Reference: RIC VI London 59a, LMCC 4.02.016
Weight: 8.1g
Diameter: 27.2mm

Part of a pot hoard found in Rauceby, UK in 2017. The hoard given the reference 2017 T649 by the British Museum who catalogued the hoard.

This coin given the hoard reference BM # 081
RI_150d_img.JPG

Maximinus Daia Follis

Obv:- MAXIMINVS NOBILISSIMVS CAES, Laureate, draped and cuirassed bust right
Rev:- GENIO POPVLI ROMANI,
Genius standing left, holding patera and cornucopia
Minted in London
Reference: RIC VI 59b, LMCC 4.03.024
Weight: 9.9g
Diameter: 28.2mm

Part of a pot hoard found in Rauceby, UK in 2017. The hoard given the reference 2017 T649 by the British Museum who catalogued the hoard.

This coin given the hoard reference BM#092

RI_151aa_img.JPG

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  • 9 mesi dopo...

Recupero questa  vecchia discussione perché qualche giorno fa ho acquistato il libro "Recent discoveries of Tetrarchic hoards from Roman Britain and their wider context" dove, tra i vari ripostigli, c'è lo studio e il catalogo del Rauceby Hoard.

Sorpresa delle sorprese, ho potuto raffrontare il prima e il dopo pulizia/restauro di uno dei miei esemplari:

IMG_20240603_233207.jpgIMG_20240603_233139.jpg

Per chi fosse interessato al cartaceo, il libro si trova su Amazon il, oppure in download gratuito qui: https://britishmuseum.iro.bl.uk/concern/books/c640c432-9184-49eb-9676-28f95b671655?locale=en&

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