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IGNORED

A.A.A. cercasi


danielealberti

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Bronzo che raffigura la terza fatica di Eracle in cui doveva catturare la cerva di Cerinea e condurla viva da Enoe a Micene. Secondo una versione del mito, Eracle, che non voleva né ferire né uccidere la cerva, la inseguì per un anno intero, spingendosi fino in Istria e nella terra degli Iperborei. Esausta, la cerva, si rifugiò sul monte Artemisio, e quando si avvicinò al fiume Ladone, per bere, Eracle tese l'arco e scoccò una freccia che trafisse le gambe anteriori dell'animale, passando tra l'osso e il tendine, senza fare sgorgare una goccia di sangue. Poi, gettatasi la cerva sulle spalle, Eracle si diresse verso Micene attraversando l'Arcadia.

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THRACE, Perinthus. Elagabalus. 218-222 AD. Æ 41mm Medallion (34.55 gm). AVT K M AVPH ANTWNE[iNOC], laureate and cuirassed bust right / Herakles and the Cerynean hind: PERINQEWN DIC NEWKOPWN, Herakles left, cloak flowing out behind him, grasping antlers of the Cerynean Hind and pinning it down with his knee in its back; club in exergue. SNG Copenhagn 753; SNG Tübingen -; BMC Thrace, etc. -; Lindgren II -; Lindgren III -; Mionnet -; Voegtli -. Near Fine, brown patina. Very rare.

apollonia

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  • 4 settimane dopo...
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Bronzo che raffigura la quarta fatica di Eracle nella quale doveva catturare il cinghiale di Erimanto, un poderoso e ferocissimo cinghiale che viveva sul monte Erimànto e terrorizzava tutta la regione. Eracle lo catturò vivo e lo portò ad Euristeo che per la paura si nascose in una botte.

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THRACE, Perinthus. Septimius Severus. AD 193-211. Æ Medallion (40mm, 40.59 g, 1h). Labor of Hercules type. AV • K • L • CEPTI • CEVHPOC • [PE], laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / FILADELFEIA P-ERINQIWN NE/WKORWN, Hercules, wearing lion skin, standing right, holding Erymanthian Boar on his left shoulder with both hands, displaying it to Eurystheus, who stands left in a crater at Hercules’ feet, arms raised in terror. Voegtli type 3b; Schönert-Geiss, Perinthos 521.2 = Stoll,Herakles, 28 (this coin); Varbanov 3852. EF, attractive dark brown patina with tan highlights. Extremely rare, one of five known.

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Bronzo che raffigura la quinta fatica di Eracle nella quale doveva ripulire in un giorno le stalle di Augia, il re dell’Elide (nel Peloponneso) che aveva ricevuto dal padre Elio moltissimo bestiame. Grazie all'origine divina, gli armenti erano immuni dalle malattie e quindi crescevano indefinitamente. Augia non puliva mai le stalle e le scuderie, tanto che il letame che continuava ad accumularsi creava seri problemi nei dintorni. Al tempo stesso il cielo era oscurato dagli sciami di mosche attirate dalla sporcizia. Su ordine di Euristeo, Eracle propose al re Augia che avrebbe ripulito lo sterco dalle sue enormi stalle prima del calar del sole chiedendo in cambio un decimo di tutto il suo bestiame. Il re incredulo accettò la scommessa e i due giurarono sul loro accordo. Allora Eracle aprì due brecce nei muri delle stalle e deviò il corso dei fiumi Alfeo e Peneo in modo che le acque impetuose invasero le enormi stalle e i cortili spazzando via lo sterco fino alle valli del pascolo. Così Eracle compì la sua sesta fatica ripulendo l'intera terra dell'Elide senza nemmeno sporcarsi, ma quando chiese al re Augia la ricompensa promessa, questi rifiutò sostenendo di essere stato da lui ingannato perchè non Eracle bensì i fiumi avevano ripulito dallo sterco il suo regno. Eracle chiese che la controversia fosse sottoposta a giudizio che però fu a suo svantaggio e venne scacciato dall'Elide. Infine Euristeo non considerò valida la fatica poiché Eracle ne avrebbe ricevuto un compenso. Secondo un'altra versione, la lite che seguì alla mancata ricompensa per il lavoro svolto portò alla guerra vinta da Eracle e nella quale Augia fu ucciso.

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EGYPT, Alexandria. Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Drachm (33mm, 20.72 g, 12h). Labor of Hercules type. Dated RY 10 (AD 146/7). AVT K T AIL ADR ANTWNEINOC CEB EYC, laureate head right / Hercules standing right, lion skin over left shoulder, attempting with both hands to turn rock outcropping from which water flows through a human-headed protome into a basin below; leaning against Hercules’ left knee, a muck rake set on edge of basin; L DE KATOV (date) around. Köln 1540; Voegtli type 12r; Dattari (Savio) 8497 = Ramage 129 (this coin); BMC 1047; Dattari 2606; Milne 1912 = Emmett 1539.10. VF, brown patina with areas of green.

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Bronzo che raffigura la sesta fatica di Eracle nella quale l’eroe doveva andare a caccia degli uccelli del lago Stinfalo, mostruosi volatili con penne, becco e artigli di bronzo che si nutrivano di carne umana, procurata trafiggendo le vittime con le loro penne di bronzo che fungevano come dardi. Questi uccelli avevano un finissimo senso dell'udito che Eracle sfruttò per sconfiggerli. Li fece alzare in volo disturbandoli con dei potentissimi sonagli di bronzo e ne uccise buona parte con le sue frecce avvelenate nel sangue dell'Idra di Lerna, mentre i sopravvissuti volarono via per sempre.

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EGYPT, Alexandria. Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Drachm (34mm, 23.96 g, 12h). Labor of Hercules type. Dated RY 5 (AD 141/2). AVT K T AIL ADR ANTwNINOC EVCEB, laureate head right / Hercules, wearing lion skin and quiver, standing right, drawing bow to shoot as Stymphalian Birds fall to right; [club to right]; [L] E (date) across field. Köln -; Ramage 121 (this coin); Voegtli type 9b and 12 i var. (date); BMC 1048 = Emmett 1543.5; Dattari (Savio) 8479 (same rev. die); Milne -. VF, green and brown patina, light overall roughness. Extremely rare for this date.

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Bronzo che raffigura la settima fatica di Eracle nella quale l’eroe doveva catturare il toro di Creta, un mostro dall’aspetto di un toro di grandi dimensioni che aveva la capacità di soffiare fuoco dalle narici. Da lui e da Pasifae nacque il Minotauro. Il mitico re di Creta, Minosse, concesse senza problemi ad Eracle di portar via il feroce animale, dato che aveva creato problemi a Creta. Eracle riuscì a catturarlo vivo soffocandolo con le mani, e lo portò con sé ad Atene. Qui Euristeo avrebbe voluto sacrificare l'animale ad Era, che odiava Eracle. Costei rifiutò perciò il sacrificio per non riconoscere la gloria di Eracle. Il toro fu quindi lasciato libero di vagare finché si fermò a Maratona, diventando noto come "toro di Maratona".

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MOESIA INFERIOR, Nicopolis ad Istrum. Septimius Severus. AD 193-211. Æ Pentassarion (28mm, 14.07 g, 6h). Labor of Hercules type. Aurelius Gallus, consularis. • AVT • L • CEPT • CEVHP PER, laureate head right / VP AVP GALLOV NIKOPOLITWN, PPOC ICTP in exegue, Hercules standing left, holding with both hands head of Cretan Bull standing left behind; Bull has forelegs and tail raised; club on ground behind Hercules’ right foot; bow in exergue. Voegtli type 4m; Stoll, Herakles 39 (same dies); AMNG I 1309; SNG München -; Varbanov 2134. Near EF, green patina, small hairline flan crack. Rare.

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Questo bronzo raffigura l’ottava fatica di Eracle nella quale doveva catturare le ‘cavalle di Diomede’ o ‘cavalle della Tracia’, quattro feroci giumente che si nutrivano di carne umana.

Bestie splendide e incontrollabili, appartenevano al gigante Domede, re della Tracia, figlio di Ares e Cirene, che viveva sulle rive del Mar Nero. Si diceva che le giumente si nutrissero della carne dei soldati caduti in battaglia, e che quando non era in guerra Diomede avesse risolto il problema dando ogni giorno una grande festa nel suo palazzo per poi uccidere i suoi ospiti, dandoli in pasto ai feroci animali. La leggenda volle poi che Bucefalo, il cavallo di Alessandro Magno, fosse un discendente di tali cavalle.

Incaricato di rubare le giumente, Eracle portò con sé Abdero, uno dei suoi eromenoi, ed alcuni altri giovani. Essi riuscirono a rubare le cavalle e furono perciò inseguiti da Diomede e dai suoi uomini.

Eracle non sapeva però della pericolosità degli animali e quindi incaricò l'amato Abdero di sorvegliarli mentre lui sconfiggeva Diomede. Ma Abdero fu divorato dalle giumente, e per vendetta Eracle diede in pasto Diomede ai suoi stessi animali. In memoria del ragazzo amato fondò poi la città di Abdera sul sito della sua tomba.

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EGYPT, Alexandria. Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Drachm (35mm, 22.44 g, 12h). Labor of Hercules type. Dated RY 10 (AD 146/7). Laureate head right / Hercules standing right, grabbing horse and preparing to strike with his club; a fallen horse to left behind; [L I] (date) in exergue. Köln -; Dattari (Savio) 8505 (this coin); K&G -; Emmet 1553 and p. 74B, no. 8 (same rev. die). Near VF, brown and green surfaces, a few pits. Rare.

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Per la nona fatica di Eracle vedi post # 75.

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Questo bronzo raffigura la decima fatica di Eracle che stavolta doveva catturare i buoi di Gerione. Era questi un fortissimo gigante con tre teste, tre busti e due sole braccia, il cui regno si estendeva fino ai confini della mitica Tartesso. Gerione possedeva dei bellissimi buoi e Euristeo ordinò a Eracle di catturarli. Il nostro partì, vide la barca dorata di Helios e se la fece dare in prestito. Arrivò nell'isola di Gerione e dopo aver ucciso il mostro si prese i buoi. Era, arrabbiata, mandò uno sciame di mosche a uccidere i buoi ma Eracle affrontò pure loro e uscì vincitore.

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EGYPT, Alexandria. Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Drachm (17.33 g, 12h). Dated RY 10 (AD 146/7). Laureate head right / Hercules standing left, holding club, capturing Cattle of Geryon; on ground, Eurytion lying left; date in legend. Köln 1542; Voegtli 6c and 12o; Emmett 1542. Near VF, red-brown patina with green overtones, light overall roughness, flan chipped in antiquity. Very rare.

From the James E. Cain Collection.

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Questo bronzo raffigura l’undicesima fatica di Eracle, quando il nostro eroe doveva cogliere le mele d’oro che crescevano su un albero nel Giardino delle Esperidi custodito dal drago Ladone e dalle tre esperidi Egle, Erizia e Esperaretusa, figlie del titano Atlante.

Eracle si offrì di reggere il cielo al posto di Atlante purché egli gli portasse i frutti, ma quando Atlante ritornò disse ad Eracle che non avrebbe più voluto riprenderlo dopo aver apprezzato la libertà dal dovere di sostenere il cielo. Eracle giocò d'astuzia dicendo che se avesse dovuto reggere il cielo per mille anni (come aveva fatto il titano), si sarebbe dovuto sistemare meglio il carico sulle spalle. Chiese quindi ad Atlante di reggergli il fardello per un momento, e questi ingenuamente accettò posando a terra le mele rubate. Cadde così nel tranello di Eracle che legò il gigante e dopo aver preso le mele, fulmineo corse a consegnarle a Euristeo.

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THRACE, Perinthus. Gordian III. AD 238-244. Æ Medallion (39mm, 34.86 g, 1h). Labor of Hercules type. • AVT • K • M • ANT • G ORDIANOC AVG, laureate and cuirassed bust right, slight drapery on far shoulder; gorgoneion on breastplate / PERINQIWN D IC NEWKORWN, Hercules standing facing, head right, lion skin over left shoulder, leaning right hand on club set on ground and holding Apples of the Hesperides in extended left hand; tree to right, Ladon coiled around trunk. Voegtli type 7e = Schönert-Geiss,Perinthos 858.2; Stoll, Herakles -; Varbanov 4157. EF, green patina, minor smoothing in fields. Attractive reverse and rare.

From the James E. Cain Collection.

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Bronzo dell'ultima e più dura delle dodici fatiche di Eracle, nella quale l’eroe deve combattere e sconfiggere Cerbero per portarlo a Micene da Euristeo. Eracle non lo uccide, ma dimostra di averlo sconfitto in combattimento. Dopo aver ottenuto da Ade il permesso di portarlo via (a condizione di combatterlo da solo e senza armi), Eracle lo affronta e arriva quasi a strangolarlo, lottando con lui tutto il tragitto. Dopo di che, lo riporta nell'Ade perché riprenda a farne la guardia.

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THRACE, Hadrianopolis. Gordian III. AD 238-244. Æ Pentassarion (27mm, 10.30 g, 6h). Labor of Hercules type. Laureate, draped, and cuirassed bust right / Hercules, wearing lion skin, standing facing, head right, holding club and drawing Cerberus by leash from Hades. Voegtli type 10; Stoll, Herakles -; Youroukova, Hadrianople 640 (V270/R614); Varbanov 4010 (same dies as illustration). Good VF, beautiful green and brown patina, obverse struck with slightly worn die. Exceptional reverse for issue.

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DE GREGE EPICURI

Bellissime queste fatiche di Ercole, tutte su monete provinciali interessanti e rare (non ne ho nemmeno una, purtroppo}. E per fortuna ho curiosato in un settore che normalmente non frequento; la prossima volta, fai un fischio anche a noi delle romane provinciali!

Modificato da gpittini
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Ciao Gianfranco

Terrò presente. Mi sono occupato delle fatiche di Eracle anche sulle monete per illustrarle nel racconto al mio nipotino che è passato in seconda classe. Però Eracle ha proseguito la sua vita avventurosa anche dopo aver completato le sue fatiche e alcuni degli episodi più significativi sono stati raffigurati su monete greche e romane.

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  • 2 settimane dopo...
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Salve

Volevo segnalare questo bronzo della Koinon di Macedonia, l'unico che ho trovato sinora con il profilo del Grande al diritto ed Eracle in una sua fatica al rovescio. In particolare si tratta della settima fatica, quando l'eroe doveva catturare il toro di Creta.

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MACEDON, Koinon of Macedon. Pseudo-autonomous issue. Mid-third century AD. Æ 26mm (12.69 g, 5h). Diademed head of Alexander right / Hercules standing right and holding club, capturing Cretan Bull. AMNG III 549; cf. Voegtli 4g-h; SNG Copenhagen -. VF, brown and black olive patina.

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Salve

Volevo segnalare questo bronzo della Koinon di Macedonia, l'unico che ho trovato sinora con il profilo del Grande al diritto ed Eracle in una sua fatica al rovescio. In particolare si tratta della settima fatica, quando l'eroe doveva catturare il toro di Creta.

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MACEDON, Koinon of Macedon. Pseudo-autonomous issue. Mid-third century AD. Æ 26mm (12.69 g, 5h). Diademed head of Alexander right / Hercules standing right and holding club, capturing Cretan Bull. AMNG III 549; cf. Voegtli 4g-h; SNG Copenhagen -. VF, brown and black olive patina.

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ciao, moneta molto interessante !!!!

ciao

grazie

sku

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ciao, moneta molto interessante !!!!

Ciao sku, anche questa sicuramente lo è, anzi, forse ancora di più.

post-703-0-44016800-1341779874_thumb.jpg

The Greek Poet Homer

Contorniates. Late 4th century AD. Æ Contorniate (24.41 g, 12h). ωMH POC, bareheaded and draped bust of Greek epic poet Homer right; incuse PLE monogam to right / Helen standing right, clasping right hand with Paris (Alexander), who stands facing, head left, and wears Phrygian cap; Helen also touches his cheek with her left hand. Alföldi, Kontorniat 94 (Hector and Andromache), but without additional monogram. Near EF, attractive warm brown patina, a few minor pits on reverse. Extremely rare, only the second one known and the only one not in a public collection.

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Un aspetto interessante di questo contorniato della fine del 4° sec. d. C. sul cui diritto non ci sono dubbi quanto alla raffigurazione (busto a capo scoperto e drappeggiato di Omero a destra, con il nome in greco del poeta e il monogramma PLE in incuso a destra), è che Andreas Alföldi, il famoso archeologo, numismatico e storico ungherese, basandosi sull'esemplare del Museo Nazionale di Roma di bassa conservazione a lui noto, aveva descritto il rovescio come raffigurante l’addio di Ettore e Andromaca raccontato nel libro VI dell’Iliade di Omero.

Però la descrizione di Omero dell’addio di Ettore e Andromaca è di una grande tristezza e pietà, qualcosa di completamente fuori luogo nel contesto di una manifestazione di festa o di una vittoria ai giochi ai quali questi contorniati erano destinati. E poi l’Alföldi potrebbe aver visto sulla moneta mal conservata un uomo in vesti militari, mentre in questo esemplare si vede chiaramente che il copricapo dell'uomo è un berretto frigio e che lui è vestito per un viaggio e non per una battaglia. Senza contare poi che Astianatte, il figlio neonato di Ettore e Andromaca che sarebbe centrale per l’episodio così come era stato interpretato da Alföldi, dovrebbe apparire da qualche parte in questo scenario e invece manca.

Quindi l'interpretazione più probabile è che le figure rappresentino Elena e Paride. La scena è di felice intimità tra un uomo e una donna, e anche se il rapimento di Elena da parte di Paride ha provocato la guerra di Troia e l'evento ha avuto un esito disastroso per i Troiani, questa scena particolare resta ancora in linea con il contesto festivo del contorniato.

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  • 1 anno dopo...
Supporter

Salve

Mi sono ricordato di questa discussione alla vista di un bronzo con la prima fatica di Eracle molto caratteristico e forse non pubblicato.

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Hercules’ First Labor – The Nemean Lion

MOESIA INFERIOR, Marcianopolis. Philip II. As Caesar, AD 244-247. Æ Pentassarion (26mm, 13.36 g, 7h). Bare headed, draped, and cuirassed bust of Philip right, vis-à-vis draped bust of Serapis left / Hercules wrestling the Nemean lion. H&J –; AMNG I –; Varbanov –. VF, attractive dark green patina. Unpublished?

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  • 1 mese dopo...
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Patina bicolore su questo Extremely Rare Commodus “New Year” Medallion – TR P XVIII

post-703-0-04583100-1386172661_thumb.jpg

Commodus. AD 177-192. Bimetallic Medallion (63.85 g, 12h). Rome mint. Struck 10-31 December AD 192. L AELIVS • AVRELIVS • COMMODVS AVG PIVS FELIX, head of Commodus as Hercules left, wearing lion skin headdress tied at neck / HERCVLI ROMANO AVG P M TR P XVIII COS VII P P, Commodus as Hercules, nude, standing facing, head right, resting right hand on club set on ground, and left on left rear paw of corpse of Nemean Lion set on ground head first. Gnecchi 33/32 (obv./rev.); MIR 18, 1165-1/73; Banti 112/107 (obv./rev.); Grueber -; Froehner -; Tocci -; Dressel -; Toynbee, pp. 74-75. Good VF, untouched bi-colored patina with central section of black-green and outer ring of lighter green, minute traces of encrustation in some of the devices. An apparently unique die pairing in this extremely small issue, meant to celebrate the “New Year” of Commodus’s TR P XVIII.

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"untouched bi-colored patina with central section of black-green and outer ring of lighter green, minute traces of encrustation in some of the devices."

????

Ritratto di una forza e di una bellezza straordinarie, ma qualcuno mi può spiegare come ha fatto la patina scura a formarsi, su entrambe le facce, in un cerchio quasi perfetto, con una demarcazione così precisa con la patina verde da sembrare tracciata con un compasso? E' una monetazione di cui capisco poco, e mi piacerebbe approfondire la cosa.

Per pura curiosità, a quanto era in vendita?

Grazie, Filippo

Modificato da Naevius
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ma qualcuno mi può spiegare come ha fatto la patina scura a formarsi, su entrambe le facce, in un cerchio quasi perfetto, con una demarcazione così precisa con la patina verde da sembrare tracciata con un compasso?

La patina diversa e regolare si spiega col fatto che, stando alla didascalia, si tratta di un medaglione bimetallico (precursore dell'Euro?). E’ stato coniato per celebrare il ‘Nuovo Anno’ della XVIII Tribunicia Potestas di Commodo nel 192 d. C.

a quanto era in vendita?

Il medaglione è stato battuto alla Triton XIII del gennaio 2010 a 20.100 $ (base 25.000 $).

apollonia

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ma qualcuno mi può spiegare come ha fatto la patina scura a formarsi, su entrambe le facce, in un cerchio quasi perfetto, con una demarcazione così precisa con la patina verde da sembrare tracciata con un compasso?

La patina diversa e regolare si spiega col fatto che, stando alla didascalia, si tratta di un medaglione bimetallico (precursore dell'Euro?). E stato coniato per celebrare il Nuovo Anno della XVIII Tribunicia Potestas di Commodo nel 192 d. C.

a quanto era in vendita?

Il medaglione è stato battuto alla Triton XIII del gennaio 2010 a 20.100 $ (base 25.000 $).

apollonia

Precursore dell euro... Ah ah...

Grande apollonia!!!!!!!

Skuby

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Di nulla. Anch'io ho appena scoperto che i Romani producevano medaglioni bimetallici (generalmente con anelli di rame che racchiudevano un nucleo di oricalco, ma anche con il nucleo di rame e l’anello di oricalco) per il gradevole contrasto di colori rosso e oro che li caratterizzava quando erano nuovi. Lo scopo era di celebrare una vittoria, una conquista, una campagna militare, ecc. dell’imperatore in carica. Pare fossero prodotti verso la fine dell’anno come speciali regali a dignitari stranieri o altre personalità di merito per il nuovo anno.

Nei medaglioni di Commodo che si era autoproclamato la reincarnazione di Eracle, molto spesso l’imperatore è raffigurato al diritto con il copricapo in pelle di leone. Anche il rovescio può raffigurare l’eroe della mitologia greca (l’Ercole della mitologia romana) come l’esemplare descritto in precedenza o anche questo, di importanza storica in quanto raffigura Ercole come fondatore dell’Impero Romano, nell’atto di arare con i buoi i campi di Roma tenendo nella sinistra la sua fedele clava.

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apollonia

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Trovate una qualche somiglianza tra statua (attualmente ai musei capitolini) e moneta?

Ciao Andrea

E’ difficile trovare somiglianze tra il volto di Commodo come Ercole nelle statue e sulle monete data la raffigurazione frontale nelle prime e di profilo sulle seconde. Questo busto in marmo dei Musei Capitolini, Horti Lamiani all’Esquilino di Roma, è il solo esempio che ho trovato con Commodo di profilo (o quasi), e ringrazio Araldo De Luca per la foto che ho preso da lui in prestito (senza chiedere il permesso :nono: ) per documentarlo.

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Qui ci può essere un po’ più di somiglianza con l’immagine del medaglione.

Notare nel busto in marmo, oltre alla clava, le tre mele nella mano destra di Ercole che ricordano la sua penultima fatica, quando rubò le mele d’oro dal Giardino delle Esperidi con l’aiuto di Atlante.

apollonia

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