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Questo divisionale argenteo di Crotone passerà a breve in asta ma non è nuovo al mercato antiquario, come si legge nella scheda descrittiva.

https://www.sixbid.com/en/roma-numismatics-ltd/9264/greek/7867684/bruttium-kroton-ar-diobol-circa

image.png

Lot 31. Bruttium, Kroton AR Diobol. Circa 530-500 BC. Tripod, with legs terminating in lion’s paws, and with ornaments on and serpents rising from the bowl; retrograde QPO upwards to left / Incuse tripod. Unpublished in the standard references, cf. HN Italy 2077 (tetrobol). 1.22g, 19mm, 12h.
Good Very Fine; fragile: flan substantially cracked, edges chipped. Toned. Extremely Rare, possibly unique.

Ex Roma Numismatics Ltd., E-Sale 31, 26 November 2016, lot 16.

 

 

Si tratta certamente di un pezzo molto raro, forse unico, e questo ne accresce notevolmente il valore documentario, ma proprio per questi motivi bisognerebbe usare grande cautela (e precisione) nell’identificazione del nominale. È pur vero che manca uno studio organico delle frazioni argentee di Crotone (come degli stateri), tuttavia il sistema ponderale utilizzato è ben noto ed è quello acheo-corinzio o cd. “corinzio ridotto”, basato su uno statere di circa 8 gr. suddiviso in tre dracme.

L’esemplare in oggetto a giudicare dalla descrizione sembra invece una sorta di “ibrido ponderale”.

Viene identificato come diobolo, confrontato con un tetrobolo (HN 2077) ma il peso (gr. 1,22) riconduce in maniera incontrovertibile a quello di un triobolo.

Ora, a prescindere dal fatto cha a Crotone il diobolo incuso non è attestato e che solo recentemente è stata focalizzata l’attenzione su una serie di oboli e/o emioli, men che meno è attinente il confronto con il presunto tetrobolo HN 2077, un esemplare conservato al British Museum (1913-0114.3) e pubblicato da Hill (NC 1914, p. 99, pl. VII.8) e il cui peso non è quello di gr. 1,77 indicato da Rutter (che segue Hill) bensì gr. 1,840 come correttamente riportato sul sito del BM. Differenziazioni evidenti sia sul piano stilistico che epigrafico non consentono infatti di istituire alcun confronto tra l’esemplare in oggetto e il divisionale del BM.

 

https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1913-0114-3

image.png

 

In assenza di puntuali confronti pertanto l’unico elemento di ancoraggio è rappresentato da peso, che veicola l’identificazione del nominale di RN come triobolo. Certo lo stile risulta alquanto sommario ed anche la legenda è tracciata con caratteri poco accurati, lontani da quelli che caratterizzano la fase incusa.


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