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17 febbraio 2022 - Stati Generali della Numismatica


Risposte migliori

16 ore fa, rickkk dice:

Comunque è una conferenza... potranno fare quattro chiacchiere in compagnia col saluto e brindisi finale, ma da questa a una legge, ne passa

direi che la presenza addirittura di una "medaglia celebrativa" riduce drasticamente il livello di gravità dell'evento :)

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2 ore fa, QuintoSertorio dice:

direi che la presenza addirittura di una "medaglia celebrativa" riduce drasticamente il livello di gravità dell'evento :)

Non è ovviamente l’evento in se’ a essere grave. Quel che mi preoccupa è che potrebbe dare il via a qualche disegno di legge incardinato da qualche decrepito burocrate funzionario del Ministero e della Sovraintendenza. In questo caso possiamo star certi che prevarrà l’approccio centralista di uno stato miope che, unito al protagonismo del sottosegretario di turno, potrebbe portare si a un chiarimento, ma sicuramente in senso restrittivo o comunque tale da deprimere l’appeal di mercato. Ciò colpirebbe certamente le monete classiche ma è pura illusione pensare che tutto il settore non ne risentirebbe negativamente, a ogni livello. Siamo in un paese in cui la certezza del diritto è solo un principio costituzionale, la cui applicazione nella realtà resta quantomeno discutibile se non addirittura latitante in molte, troppe circostanze. Questo porta persino, almeno nella mia personalissima opinione, ad augurarsi che questi convegni non abbian luogo, vista la temperie che rischiano di portare. 

Modificato da Scudo1901
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Mi sembra che la situazione attuale per i collezionisti di classiche sia tutto meno che rosea e soprattutto lasciata all'incertezza. Paradossalmente, un chiarimento ancorché restrittivo sarebbe forse meglio.

Se guardiamo i partecipanti (per lo meno NIP e SNI, ma immagino anche buona parte degli altri) mi sembra evidente la volontà di dialogo pubblico-privato. E dubito che la NIP ma anche la SNI siano a favore di interventi ulteriormente restrittivi.

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17 minuti fa, incuso dice:

Paradossalmente, un chiarimento ancorché restrittivo sarebbe forse meglio.

Sante parole,almeno un eventuale interessato alle antiche sa a priori se farsi il Segno della Croce o meno,evitando brutte storie.

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48 minuti fa, Scudo1901 dice:

Non è ovviamente l’evento in se’ a essere grave. Quel che mi preoccupa è che potrebbe dare il via a qualche disegno di legge incardinato da qualche decrepito burocrate funzionario del Ministero e della Sovraintendenza. In questo caso possiamo star certi che prevarrà l’approccio centralista di uno stato miope che, unito al protagonismo del sottosegretario di turno, potrebbe portare si a un chiarimento, ma sicuramente in senso restrittivo o comunque tale da deprimere l’appeal di mercato. Ciò colpirebbe certamente le monete classiche ma è pura illusione pensare che tutto il settore non ne risentirebbe negativamente, a ogni livello. Siamo in un paese in cui la certezza del diritto è solo un principio costituzionale, la cui applicazione nella realtà resta quantomeno discutibile se non addirittura latitante in molte, troppe circostanze. Questo porta persino, almeno nella mia personalissima opinione, ad augurarsi che questi convegni non abbian luogo, vista la temperie che rischiano di portare. 

Sono perfettamente d'accordo.

Come anticipato da altri, è importante sottolineare, in un senso o nell'altro, che l'obiettivo dell'evento di Giovedì non sembra essere quello di riunirsi ad oltranza fino a che non esca un testo di una legge condiviso da varie parti. Ci vorrà, in ogni caso, tempo e quindi era lecito interrogarsi su quale sarebbe stato il grado di astrazione della riunione in una scala che va da "conferenza scientifica" a "tavolo di lavoro". La mia voleva essere una semplice battuta per sottolineare che aver impiegato tempo da parte degli organizzatori per concepire una medaglia celebrativa probabilmente colloca, per il momento, l'evento ben lontano dal tavolo di lavoro. Ovviamente si tratta semplicemente di una mia impressione da osservatore esterno.

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1 minuto fa, QuintoSertorio dice:

Sono perfettamente d'accordo.

Come anticipato da altri, è importante sottolineare, in un senso o nell'altro, che l'obiettivo dell'evento di Giovedì non sembra essere quello di riunirsi ad oltranza fino a che non esca un testo di una legge condiviso da varie parti. Ci vorrà, in ogni caso, tempo e quindi era lecito interrogarsi su quale sarebbe stato il grado di astrazione della riunione in una scala che va da "conferenza scientifica" a "tavolo di lavoro". La mia voleva essere una semplice battuta per sottolineare che aver impiegato tempo da parte degli organizzatori per concepire una medaglia celebrativa probabilmente colloca, per il momento, l'evento ben lontano dal tavolo di lavoro. Ovviamente si tratta semplicemente di una mia impressione da osservatore esterno.

Secondo me totalmente condivisibile. Come diceva @incuso sarebbe molto meglio un chiarimento restrittivo ma inequivocabile piuttosto che qualche altro balletto che altro non fa che fomentare dubbi, cosa che invece purtroppo temo sarà. 

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Io ho però detto "paradossalmente".

 

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Il 13/2/2022 alle 14:18, incuso dice:

Se guardiamo i partecipanti (per lo meno NIP e SNI, ma immagino anche buona parte degli altri) mi sembra evidente la volontà di dialogo pubblico-privato. E dubito che la NIP ma anche la SNI siano a favore di interventi ulteriormente restrittivi.

Buongiorno a tutti.

In teoria, tutto vero e condivisibile. Però dobbiamo anche tenere presente quale tipo di "dialogo" si vuole avviare: un contraddittorio veramente fecondo oppure uno sterile "io Ente parlo - tu Privato ascolti e mi dici se hai capito"?

Non ho titoli accademici o professionali ma, da semplice appassionato, sono rimasto deluso dall'atteggiamento delle precitate sigle nella questione della famosa "Nota 56": non mi risulta siano mai stati fatti interventi concreti per fare chiarezza, anche attraverso un vero "dialogo" con gli Enti coinvolti. E questo nonostante l'indiscussa autorevolezza delle stesse poteva far sperare in una qualche possibilità di successo...

 

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@viganò Purtroppo, nonostante sia così famosa, non so cosa sia la ''Nota 56'', pur occupandomi di numismatica da vari decenni. Vedo che viene citata da più parti e mi è venuta la curiosità di sapere di cosa si tratta. Grazie.

Arka

Diligite iustitiam

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Grazie. Ho letto la nota. Forse l'avevo letta anche nel 2013 e poi completamente rimossa. Capisco l'importanza per i collezionisti del regno, ma, sinceramente, non mi pare un problema fondamentale per la Numismatica in generale. 

Arka

Diligite iustitiam

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13 ore fa, Arka dice:

Grazie. Ho letto la nota. Forse l'avevo letta anche nel 2013 e poi completamente rimossa. Capisco l'importanza per i collezionisti del regno, ma, sinceramente, non mi pare un problema fondamentale per la Numismatica in generale. 

Arka

Diligite iustitiam

Anzitutto, grazie a Lei per avere letto la discussione.

Mi permetto di dissentire dal Suo giudizio poiché:

  1. la vicenda è fondamentale per gli studiosi del Regno. Esempio: Lei ha mai sentito parlare di 100 lire 1940 proof? quali sono le migliaia di monete in giacenza ma non identificate? 
  2. la vicenda ha rilevanza generale poiché investe a pieno titolo il rapporto pubblico/privato e la trasparenza che lo dovrebbe improntare (la Nota 56 compare all'interno di una Pubblicazione ufficiale, non è una chiacchiera di corridoio);
  3. la questione ha fatto emergere una sostanziale inerzia da parte di talune Associazioni e di parecchie testate di settore che - sia detto senza infingimenti - a mio modesto avviso non fa onore a queste ultime. 
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45 minuti fa, Arka dice:

Il problema generale è la salvaguardia del collezionismo in Italia. Mi permetta di relegare la ''Nota 56'' a un problema minore.

Arka

Diligite iustitiam

Buongiorno.

Se vogliamo classificare i problemi in ordine di gravità (ragionamento che ci può anche stare, beninteso...), partendo dai maggiori per arrivare ai minori, per quel poco che vale la mia conoscenza, mi duole constatare che, in sostanza, non si affrontano né gli uni né gli altri.

E comunque il fatto che ci siano problemi "più grandi" non dovrebbe esimere dall'affrontare anche quelli "minori".

 

 

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Il convegno del 17 febbraio serve proprio per mettere l'attenzione sul grave pericolo che corre il collezionismo numismatico italiano. Ed è il vero grande problema da risolvere. Purtroppo altre questioni passano in secondo piano, per quanto possano essere importanti.

Arka

Diligite iustitiam

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Buona Sera,

purtroppo non mi è stato possibile seguire i lavori, chiedo cortesemente se qualche utente che ha partecipato, possa farci un riassunto dei punti di maggiore interesse per i collezionisti e gli operatori del settore. Per l'ambito "privato", in quanto presumo che la parte "pubblica" sia autoreferenziale.

cordialità

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seguito una parte.

Interventi molto interessanti, tecnici al punto giusto, speriamo sia un producente inizio per altro ....

Complimenti a tutti per il lavoro svolto!!

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Purtroppo non ho potuto seguire per impegni vari. Se qualcuno riesce a fare un mini riassunto di quanto ascoltato e, soprattutto a dare una impressione spassionata sull'evento, gli sono immensamente grato.

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Ho avuto modo di seguirlo, interventi interessanti, alcuni più incisivi altri oggettivamente meno.

confesso che per gli argomenti trattati sia per i modi che sono stati trattati la sensazione di aver assistito al  canto del cigno per la numismatica Italiana per la monetazione antica c'è ed è forte. 

Ora speriamo che nella lungimiranza del legislatore, che capisca che oltre all'oggettivo impoverimento del valore indubbio del collezionismo per la nostra storia e cultura come paese, oggetto dell'evento, questa normativa ambigua e le  recenti interpretazioni, citando un'intervento, con la richiesta di "prove diaboliche" da parte dell'imputato, non porti ad un impoverimento del patrimonio storico culturale italiano incentivando l'illecita esportazione all'estero di collezioni e ritrovamenti.

il dubbio c'è e basta paragonare il numero di ritrovamenti di "tesoretti" fatti in Italia negli ultimi anni rispetto nazioni come la Francia e il Regno unito, che hanno condizioni legislative più favorevoli  per lo scopritore, per comprendere che è un dubbio non privo di fondamenti.

Che tristezza sarebbe vedere il patrimonio culturale italiano illegalmente disperso a  causa di leggi ambigue e interpretazioni a mio vedere "miopi"

che guardano al dito e non alla luna

ribadisco, confido in una lungimiranza dei legislatori 

 

Modificato da ere-qhon2
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