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In vendita la collezione di Oselle e Zecchini della Banca Popolare di Vicenza


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A quanto pare sembrerebbe non esistere una stima.. ufficiale.

si parla di 49,38 milioni di euro ... praticamente una miseria 

https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/vicenza/palazzo-thiene-avviata-la-vendita-delle-opere-1.9142049

«Opere dei più grandi maestri veneti» tra i quali Giovanni Buonconsiglio, Jacopo Bassano, Valerio Belli, Giulio Carpioni, Jacopo Tintoretto, Giambattista Tiepolo, Giandomenico Tiepolo. E ancora «la più importante raccolta di Oselle veneziane esistenti al mondo, una raccolta di sculture di Arturo Martini, le stampe della tipografia Remondini e una raccolta di ceramiche Borgese». No, non è un estratto della brochure di una mostra, bensì l'avviso della messa in vendita delle opere d'arte dell'ex BpVi, oggi di proprietà di "Banca Popolare di Vicenza Spa in Liquidazione coatta amministrativa". Tutti beni artistici che si trovano a Palazzo Thiene - acquistato dal Comune lo scorso anno per quasi 4,3 milioni di euro e ora inserito nel circuito dei musei civici - e che ora finiscono in vendita. La conferma arriva dall'avviso pubblicato ieri sulla stampa nazionale e internazionale ("Apollo Magazine" di Londra e la "Gazette de l'Hotel Drouot" di Parigi), nel quale oltre all'elenco dei beni, viene indicato anche il termine ultimo per la presentazione delle offerte «non vincolanti», vale a dire la mezzanotte del 28 febbraio. A scanso di equivoci, va chiarito subito un aspetto: questi beni artistici, come si legge nell'avviso di «avvio del processo competitivo», sono ad oggi «vincolati pertinenzialmente» a palazzo Thiene, vale a dire che da lì non possono essere spostati. A meno che in futuro quel vincolo, sul quale è in corso anche una battaglia legale arrivata al Consiglio di Stato, per qualche ragione non decada. Solo a quel punto, se la proprietà fosse intanto divenuta privata, il rischio che le opere lascino la loro sede attuale potrebbe diventare concreto. Ma attualmente il vincolo c'è e la Sovrintendenza non sembra intenzionata a cancellarlo.L'avviso di avvio del procedimento di cessione non riguarda tra l'altro solo i beni di palazzo Thiene, ma anche di palazzo degli Alberti, a Prato, ex patrimonio BpVi e ora di Intesa San Paolo. Là si trovano, ad esempio, la Coronazione di spine del Caravaggio, la Madonna col Bambino di Filippo Lippi e la Crocifissione di Giovanni Bellini, per citare alcuni dei beni più famosi. Anche per queste opere si apre la strada della cessione al miglior offerente, sempre però con vincolo di pertinenzialità valido. Per entrambi i siti, inoltre, come si precisa nell'avviso di dettaglio pubblicato dai commissari liquidatori, «i vincoli apposti dalle competenti Soprintendenze sui Beni sopra individuati, oltre a vincolarli pertinenzialmente ai rispettivi palazzi, qualificano ciascuno dei due distinti gruppi di Beni come "collezione", quindi come un unicum espositivo che - seppur i singoli lotti (così come indicati nei documenti predisposti dai liquidatori, ndr) dovessero in futuro appartenere a proprietari diversi - non potrà essere fisicamente sciolto in via definitiva fino al permanere dell'efficacia del rispettivo vincolo». Nello stesso documento si legge anche che «si sottolinea sin d'ora che l'efficacia della cessione di ogni singolo lotto di Beni sarà, in ogni caso, condizionata al mancato esercizio della prelazione da parte delle Autorità competenti, qualora previsto dalle normative vigenti». Ed è qui che eventualmente potrebbero farsi sentire il Comune o il ministero. Sui documenti non sono indicate cifre, ma secondo un dato emerso lo scorso aprile, e che sarebbe stato indicato in una relazione presentata alla commissione banche, a Roma, le opere di palazzo Thiene e palazzo degli Alberti - tutte vincolate - varrebbero teoricamente qualcosa come 49,38 milioni di euro. . © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Da: https://corrieredelveneto.corriere.it/padova/notizie/cultura_e_tempolibero/2009/13-ottobre-2009/da-new-york-vicenza-oselle-serenissima--1601871965367.shtml

Sarà presto conosciuto nelle nuove guide turi­stiche e riviste artisti­che più prestigiose come il più grande museo di Oselle veneziane visibile al mondo. È quello che da oggi risiede a palazzo Thiene e che racco­glie le più celebri monete d’argento coniate dai Dogi dal 1521 fino alla caduta del­la Serenissima. Già perchè, ancora una volta, ci pensa la Banca Popolare di Vicenza, in un silente e prezioso lavoro di raccolta e valorizzazione del patrimonio storico loca­le, ad inventare nuovi poli d’attrazione per la città beri­ca e non solo del Palladio. Per inserire nei diari di bor­do del turista e dell’appassio­nato, fra Verona e la «solita» Venezia, una virata decisa verso l’offerta culturale di Vi­cenza.

Un evento così straordina­rio che, a Vicenza, ha me­ritato l’inaugurazione da par­te del ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bon­di, del governatore Giancarlo Galan e dell’autore del libro Il dono dei dogi Alvise Zorzi. «È un’emozione ed un gran­de orgoglio per me presenta­re questa collezione final­mente completa ed unica al mondo - spiega il presidente della Banca Popolare di Vi­cenza Gianni Zonin, circon­dato da autorità del mondo della politica, della cultura e dell’economia locale - : è il ri­sultato di una lunga e pazien­te ricerca su tutti i mercati in­ternazionali, dall’Europa agli Stati Uniti, che ha impegnato per oltre un decennio la no­stra banca, con l’intento di ri­portare in terra veneta un’espressione della sua sto­ria e della sua cultura.

Ben 275 gli esemplari di oselle «riportati a casa» dalla Popolare, fra cui spiccano due pezzi che hanno dato molta soddisfazione ai ricer­catori: la prima, di qualche anno fa, trovata a New York, era l’unico esemplare cono­sciuto dell’osella d’oro da sei zecchini coniata dal doge Ruzzini. L’ultima, il «trofeo» più bello, la celebre osella Gritti del 1523. «Si conosce­va solo un esemplare custodi­to al Kunst historische mu­seum di Vienna, mentre di un secondo esemplare, se­gnalato nel secolo scorso in una collezione privata, si era­no perse le tracce - racconta Zonin - . A maggio, questa osella è fortunatamente ri­comparsa sul mercato inter­nazionale e la sua acquisizio­ne ci ha consentito di comple­tare così la raccolta, l’unica completa e pubblica al mon­do».

Sul dritto della rarissima moneta, coniata dal doge An­drea Gritti e donata da lui ai nobili cittadini nella ricorren­za di Santa Barbara, è rappre­sentato San Marco in piedi che consegna lo stendardo della Repubblica al doge ingi­nocchiato («Oggi non ci so­no più i dogi, però pure io che sono governatore da ami­ci, come lo stesso Zonin, rice­vo delle oselle, nel senso di uccelli» ha ironizzato Galan). «Sono felice di essere in quello che all’apparenza po­trebbe sembrare un museo locale e che invece ha un for­tissimo valore culturale uni­versale - aggiunge Bondi ­una cultura che registra con soddisfazione la collaborazio­ne fra pubblico e privato, che sa valorizzare la propria sto­ria e le proprie peculiarità delle diverse zone e tessuti sociali, rafforzando così il concetto di identità naziona­le ».


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Io sarò una voce fuori dal coro.

Nel 2007 nell'ambito delle manifestazioni di Vicenza Numismatica (che quell'anno si tenne nel centro cittadino con varie mostre satelliti e non, come in altre occasioni, in sede Fiera), fu aperta al pubblico l'esposizione delle Oselle di Palazzo Thiene. Per me fu una delusione. Bella location ma le oselle erano in massima parte di povera conservazione. Se la collezione doveva essere quella "eccezionale" decatanta nella prefazione dal presidente Zonin (...) a me non fece molto effetto; anche le teche non risultavano funzionali e permettevano di apprezzare, da relativamente lontano, solo una faccia delle monete. L'aspetto di "completezza" della raccolta veniva nell'occasione particolarmente sottolineato, ma non mi colpì (ero viceversa rimasto affascinato dalla raccolta del "Bottacin" di Padova). Tutta questa enfasi, così come nella prefazione al volumetto da parte di Zonin mi sembrò, al solito, lo stupore di chi si intendeva poco o niente di numismatica; in modo analogo la estrema esaltazione dell'osella da 6 zecchini del "Doge Ruzzini" mi parve eccessiva visti i dubbi che spesso circondano gli esemplari in oro che sono tutti, indistintamente, estremamente rari.

Collezione comunque interessante, senza esagerare nella critica ...

Oselle.jpg

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Qui, altre Oselle….

https://studioesseci.net/eventi/una-collezione-veneziana-intesa-sanpaolo-espone-in-modo-permanente-alla-querini-stampalia-le-raccolte-della-cassa-di-risparmio-di-venezia/

Su richiesta sarà possibile accedere anche alla collezione numismatica, costituita da un’importante raccolta di monete prodotte dalla Zecca veneziana che documenta la storia della Repubblica dalla seconda metà del XIII secolo fino al 1866, anno in cui la Zecca cessò definitivamente la propria attività. Comprende 149 oselle, 233 monete, 3 medaglie, 17 pezzi di cartamoneta.


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Inviato (modificato)

E anche il Bottacin…

https://www.cronacanumismatica.com/canova-il-doge-dimenticato-e-le-oselle-una-campagna-di-crowdfunding/
 

“L’iniziativa – ci spiega Valeria Vettorato, attivissima conservatrice del museo – avrà anche un risvolto numismatico; infatti nel progetto di nuovo allestimento abbiamo previsto l’esposizione di una selezione di oselle veneziane, dal momento che la collezione di oselle del Bottacin risulta essere una tra le più complete nei medaglieri italiani ma attualmente, purtroppo, questi materiali non hanno un loro spazio nell’esposizione permanente”.

 

https://padovacultura.padovanet.it/it/musei/il-dono-dei-dogi-oselle

Nella collezione del Museo Bottacin vi sono più di 300 esemplari di queste affascinati monete  tra le quali spiccano per importanza e raffinatezza le oselle con i ritratti delle dogaresse.

Modificato da Oppiano

Inviato

Un dubbio: ma le oselle di Murano esitate da Pandolfini la scorsa estate, erano sempre parte della collezione della Popolare di Vicenza? ... vox populi ...


Inviato

Anni fa visitai Palazzo Thiene per vedere la raccolta, al tempo era fruibile. Nella mia biblioteca ho il volume con la raccolta della BPV, "Il dono dei dogi". Volume che si trova facilmente sul web per 20 euro o poco più, ad esempio qui , bel tomo che vale la pena avere

Al museo Bottacin la raccolta di Oselle non credo sia completa come quella della BPV, qui parlano di "più di 300 esemplari", non mi risulta un catalogo, come non mi risulta per il museo Correr a Venezia, ma magari @AndreaPD può illuminarci


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Un po’ di storia non fa male!!!!

Dal Jesurum (1912):

Museo Civico Bassano Veneto: questa collezione, veramente notevole, si compone di 262 oselle, oltre a pochi esemplari d’oro; tutti i Dogi che coniarono Oselle sono in essa rappresentati.

Museo Civico Belluno: questa collezione non è riordinata, comprende varie Oselle ma non si conosce il numero.

Museo Civico Bologna: due medaglieri. Per quello comunale, manca ancora di regolare catalogo, solo sappiamo che possiede 56 oselle. Quello governativo è catalogato componendosi di 164 oselle.

R. Gabinetto Numismatico di Brera - Milano: conta 251 pezzi (comprese le due Oselle in oro della Dogaressa Morosini è del Lido).

Museo Civico (Bottacin) - Padova: Essa è quasi completa mancando solo 4 oselle. Possiede 9 oselle d’oro.

Collezione numismatica di S.M. Il Re Vittorio Emanuele III - Roma: Serie completa. I pezzi della collezione sono 317 in argento e 63 in oro, comprese le varianti.

Museo Friulano - Udine: La serie ammonta a 246, senza doppie ne varianti.

R. Museo Archeologico del Palazzo Ducale - Venezia: intera raccolta delle Oselle veneziane, oltre i punzoni o matrici (meno una parte depositata presso Archivio di Stato).

Museo Civico Correr - Venezia: serie completa delle Oselle, compresi numerosi varianti, calchi e riproduzioni.

Museo Civico Vicenza: possiede 43 Oselle di cui 4 in oro.

Museo Comense - Como: 12 pezzi

 Civico Museo Ala-Ponzone - Cremona: 23 pezzi di cui 2 in oro.

Civico Museo di Archeologia - Ferrara: 8 pezzi di cui 1 in oro.

R. Museo Archeologico di Firenze: 11 pezzi di cui 2 in oro.

Museo Civico di Storia Patria di Pavia: 15 pezzi.

Biblioteca e Museo Comunale di Trento: un centinaio di Oselle veneziane.

Museo Civico di Storia ed Arte di Trieste: 266 pezzi (alcune di peso doppio e parecchie in oro).

… etc etc etc 

 

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Inviato (modificato)
39 minuti fa, Oppiano dice:

Museo Archeologico del Palazzo Ducale - Venezia: intera raccolta delle Oselle veneziane, oltre i punzoni o matrici (meno una parte depositata presso Archivio di Stato).

Museo Civico Correr - Venezia: serie completa delle Oselle, compresi numerosi varianti, calchi e riproduzioni.


 

 

siamo sicuri si tratti di due collezioni differenti?

credo siano ospitate nello stesso complesso:

 

e’ così che dal 1920 parte dell'area venne destinata al Museo Archeologico Nazionale, precedentemente in Palazzo Ducale, e dal 1922 parte al Museo Correr.

Modificato da numa numa

Inviato
1 ora fa, rickkk dice:

Anni fa visitai Palazzo Thiene per vedere la raccolta, al tempo era fruibile. Nella mia biblioteca ho il volume con la raccolta della BPV, "Il dono dei dogi". Volume che si trova facilmente sul web per 20 euro o poco più, ad esempio qui , bel tomo che vale la pena avere

Al museo Bottacin la raccolta di Oselle non credo sia completa come quella della BPV, qui parlano di "più di 300 esemplari", non mi risulta un catalogo, come non mi risulta per il museo Correr a Venezia, ma magari @AndreaPD può illuminarci

Magari ci fosse un catalogo aggiornato della Correr 


Inviato
2 ore fa, Giov60 dice:

Io sarò una voce fuori dal coro.

Nel 2007 nell'ambito delle manifestazioni di Vicenza Numismatica (che quell'anno si tenne nel centro cittadino con varie mostre satelliti e non, come in altre occasioni, in sede Fiera), fu aperta al pubblico l'esposizione delle Oselle di Palazzo Thiene. Per me fu una delusione. Bella location ma le oselle erano in massima parte di povera conservazione. Se la collezione doveva essere quella "eccezionale" decatanta nella prefazione dal presidente Zonin (...) a me non fece molto effetto; anche le teche non risultavano funzionali e permettevano di apprezzare, da relativamente lontano, solo una faccia delle monete. L'aspetto di "completezza" della raccolta veniva nell'occasione particolarmente sottolineato, ma non mi colpì (ero viceversa rimasto affascinato dalla raccolta del "Bottacin" di Padova). Tutta questa enfasi, così come nella prefazione al volumetto da parte di Zonin mi sembrò, al solito, lo stupore di chi si intendeva poco o niente di numismatica; in modo analogo la estrema esaltazione dell'osella da 6 zecchini del "Doge Ruzzini" mi parve eccessiva visti i dubbi che spesso circondano gli esemplari in oro che sono tutti, indistintamente, estremamente rari.

Collezione comunque interessante, senza esagerare nella critica ...

Oselle.jpg

Concordo in pieno 

sono fuori dal coro anch’io allora ?

L’enfasi - eccessiva e fuori posto - del comunicato di Zonin si sposa molto  bene con i toni enfatici e falsamente rassicuranti quando si dovevano convincere i poveri risparmiatori, clienti della banca, a sottoscrivere le azioni non quotate - che la banca stessa valutava a suo piacimento - e che il cui valore e’ poi crollati del 98%


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13 minuti fa, numa numa dice:

 

siamo sicuri si tratti di due collezioni differenti?

credo siano ospitate nello stesso complesso:

 

e’ così che dal 1920 parte dell'area venne destinata al Museo Archeologico Nazionale, precedentemente in Palazzo Ducale, e dal 1922 parte al Museo Correr.

All’epoca -1912- evidentemente si.


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12 minuti fa, numa numa dice:

Magari ci fosse un catalogo aggiornato della Correr 

È questo è il lato “debole”……!! Mancanze di risorse finanziarie? Possibile, in tal caso, non coinvolgere il “privato”? 


  • ADMIN
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Inviato

296 oselle. Supponiamo di ricavarne in media 5.000 EUR l'una (mi sembra veramente tanto ma è per far due conti) si arriva a 15 MEur che è un po' meno del 2% di quanto bruciato ai risparmiatori. Insomma, venderla o meno non è che poi faccia la differenza eh?

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Inviato

Le collezioni sono diverse. Sul CNI il le monete del Correr sono indicate con il suo nome, quelle del museo archeologico sono segnate con MV.

Arka

Diligite iustitiam


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Inviato
13 minuti fa, incuso dice:

296 oselle. Supponiamo di ricavarne in media 5.000 EUR l'una (mi sembra veramente tanto ma è per far due conti) si arriva a 15 MEur che è un po' meno del 2% di quanto bruciato ai risparmiatori. Insomma, venderla o meno non è che poi faccia la differenza eh?

Euro 1.480.000,00 meglio di niente!!!


Inviato
1 ora fa, incuso dice:

296 oselle. Supponiamo di ricavarne in media 5.000 EUR l'una (mi sembra veramente tanto ma è per far due conti) si arriva a 15 MEur che è un po' meno del 2% di quanto bruciato ai risparmiatori. Insomma, venderla o meno non è che poi faccia la differenza eh?

Sono molti meno 

andarsi s vedere i realizzi delld tante oselle vendute in aste recenti. 
quello oro di contro sonk molto aumentate di prezzo

con wuesto ragionamento un cattivi liquidatore non farebbe gli interessi della comunità dei risparmiatori da risarcire. Il bravo liquidatore va dietro scrupolosamente ad ogni posta, ancorché piccola , da recuperare

 


Inviato
1 ora fa, Arka dice:

Le collezioni sono diverse. Sul CNI il le monete del Correr sono indicate con il suo nome, quelle del museo archeologico sono segnate con MV.

Arka

Diligite iustitiam

Quindi trovandosi in pratica nello stesso museo ( sono contigui) la collezione di oselle presente a venezia e’ un multiplo di quella - millantata - targata ex Zonin


Inviato (modificato)
8 ore fa, Oppiano dice:

È questo è il lato “debole”……!! Mancanze di risorse finanziarie? Possibile, in tal caso, non coinvolgere il “privato”? 

Il privato sta gia’ dando in parecchi progetti

inoltre da come viene trattato - quando si presenta con la veste da collezionista - dallo stesso datore di lavoro - il Ministero - non credo sia eccessivamente invogliato a collaborare ulteriormente.

e’ questo che trovo ingiusto.. 

Modificato da numa numa

Inviato

sono state vincolate in occasione di una mostra fatta a venezia, non ricordo precisamente l'anno. In quell'occasione fu fatta un'operazione di marketing dalla banca dichiarando in ogni dove che era l'unica collezione privata completa, da li la notifica che si traduce in questa vendita che si rivelerà quantomai bizzarra....

per quanto riguarda gli zecchini non so se siano stati notificati

 


  • ADMIN
Staff
Inviato
39 minuti fa, numa numa dice:

Sono molti meno 

andarsi s vedere i realizzi delld tante oselle vendute in aste recenti. 
quello oro di contro sonk molto aumentate di prezzo

con wuesto ragionamento un cattivi liquidatore non farebbe gli interessi della comunità dei risparmiatori da risarcire. Il bravo liquidatore va dietro scrupolosamente ad ogni posta, ancorché piccola , da recuperare

 

Lo avevo dichiarato che la cifra media mi sembrava elevata ma era per fare un conto di massima. Considera inoltre le spese dietro l'organizzazione di una vendita che riducono sicuramente il valore.

Indubbiamente occorre andare dietro ad ogni possibile recupero (magari non applicando le stesse energie) ma visto che sopra si poneva come principio la tutela dei danneggiati, mi permettevo di far notare che non è poi un così grande affronto ;)


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Ormai i giochi son fatti! Bisogna solo attendere i risultati, e si vedrà, auspicando chiaramente che la procedura recuperi il massimo dalla cessione del Lotto 6.

L’acquirente? Chissà, forse un Fondo americano, tipo quello connesso con il Palazzo Thiene?

 

 

 


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