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Corna nuragiche, vichinghe...


ARES III

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Rivelato il mistero degli elmi con le corna: quando l’Europa del bronzo era più unita che ora

In Danimarca alcuni artefatti antichi trovati durante gli scavi archeologici hanno riservato una grandissima sorpresa. Si trattava di alcuni oggetti in bronzo tra cui degli stupendi elmi ornati dalle lunghe corna.

Fino ad ora si era sempre pensato che questi elmi fossero un prodotto dell’arte vichinga e quindi che avessero un migliaio di anni di vita circa. Analizzando invece alcuni resti organici che erano stati trovati insieme agli Elmi si è potuto risalire alla loro reale età. Una ricerca pubblicata sulla  Prehistorische Zeitschrift ci rivela che questi artefatti sono invece stati prodotti nell’età del bronzo, attorno al 1.500 avanti Cristo, per cui vengono ad avere più di 3000 anni.

I ricercatori inoltre ritengono che non si tratti di protezione di carattere difensivo, ma di offerte agli dei indossate durante particolari cerimonie, anche per le complesse decorazioni sulla loro superficie. Non sono state notate grandissime somiglianze con altri artefatti simili, sempre risalenti all’età del bronzo, ma rappresentano immagini trovate sia nella penisola iberica sia in Sardegna.

https://scenarieconomici.it/rivelato-il-mistero-degli-elmi-con-le-corna-quando-leuropa-del-bronzo-era-piu-unita-che-ora/

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Una nuova ricerca pubblicata dalla rivista Praehistorische Zeitschrift afferma che due dei celeberrimi copricapi ritrovati a Veksø, in Danimarca, sarebbero originari dell'età del bronzo nell'isola mediterranea

Non portavano gli elmi con le corna, i vichinghi, nelle loro scorribande dalle gelide acque del nord fino a Gerusalemme. Dimenticate Asterix, gli illustratori del romanticismo e pure Wagner con il suo Anello del Nibelungo. Con una torsione storica di 180 gradi, tocca rivedere a fondo uno degli stereotipi più radicati dell'immaginario collettivo: sì, perché a sorpresa le tracce degli elmi cornuti portano in Sardegna. O almeno, questo è quanto afferma una nuova ricerca pubblicata dalla rivista Praehistorische Zeitschrift, secondo cui due dei celeberrimi copricapi ritrovati a Veksø, in Danimarca, sarebbero originari dell'età del bronzo nell'isola mediterranea. Come ha spiega alla Cnn l'archeologa danese Helle Vandkilde, "per molti anni nella cultura popolare le persone hanno associato gli elmi di Veksø ai vichinghi, ma la nostra ricerca conferma che furono lasciati nelle paludi di quell'area danese nel 900 a.C., ossia quasi 3000 anni fa, molti secoli prima che i vichinghi o i guerrieri norreni dominassero la regione".

Un vero e proprio viaggio nel tempo, quello degli elmi dominati dalle corna: secondo gli studiosi, l'immaginario del copricapo dominato dalle corna - "la quintessenza del guerriero", secondo la ricerca - nell'età del bronzo corre dalla Spagna sud-occidentale alla Scandinavia meridionale passando, appunto, dalla Sardegna. "Il che testimonia delle strette connessioni tra le grandi civiltà europee dell'età del bronzo", insiste Vandkilde, che arriva a parlare della "prima globalizzazione basata sul commercio a lunga distanza di metalli, idee e beni di lusso".

E proprio le statuine bronzee sarde appaiono essere i parenti più stretti degli elmi di Veksø. Il "filo porpora" che collega le acque scandinave al Mediterraneo è ovviamente quello dei fenici, una sorta di rotta dei commerci e delle idee che andava dall'Atlantico al Mar Baltico. Dicono i ricercatori: quello degli elmi con le corna è stato un viaggio compiuto via mare, nel tratto di storia che va dal 1000 al 750 avanti Cristo. Ma si tratta di somiglianze indipendenti tra loro, "oppure sono frutto della trasmissione di idee fra diverse regioni?", si chiedono ancora gli studiosi della Praehistorische Zeitschrift. In tutt'e tre le aree, afferma la ricerca, l'elmo cornuto "viene utilizzato per esprimere potenza", e per quel che riguarda i manufatti di Veksø "sono ornati con simboli che dovevano assomigliare agli occhi e al becco di un uccello". A detta di Vandkilde, sia le corna dei tori che i volatili probabilmente sono simboli del sole: ebbene, un'iconografia simile si ritrovata appunto in Sardegna e nel sud-ovest dell'Iberia. "Non è certamente una coincidenza: ci deve essere stata una sorta di connessione", insiste l'archeologa.

Ma dove nasce l'idea del vichingo sanguinario con l'elmo cornuto in testa? Ebbene, è un'idea "moderna": nel Seicento alcuni pittori iniziarono a rappresentare i germani in assetto di guerra dotati di corna animali, un'iconografia ripresa dagli artisti del romanticismo. La definitiva consacrazione arriva con l'"Anello del Nibelungo" di Wagner, dove sono le valchirie a portare corna di vacca attaccate agli elmi. Da lì il passo verso fumetti, cinema e serie tv è brevissimo: chissà se ora verranno aggiornati in salsa nuragica. 

https://www.repubblica.it/esteri/2022/01/10/news/elmi_vichinghi_sardegna-333354654/

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Il celebre "vaso dei guerrieri" scoperto a Micene da Schliemann ( ora al museo archeologico di Atene ) è un cratere cretese-miceneo attribuito al 1150 a.C. : i guerrieri rappresentati indossano elmi con corna .

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Il bacile di Gundestrup, opera probabilmente traco-celtica del II sec. a.C., rinvenuto nel 1891 in Danimarca, ha come figura centrale del pannello interno A, forse una divinità che potrebbe avere un copricapo con corna di cervo .

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Modificato da VALTERI
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Ebbene si, ancora oggi c'è chi crede all'iconografia nata nel Seicento dei barbari vichinghi che indossavano elmi cornuti in battaglia. Se è pur vero che elmi simili siano esistiti per cerimonie e feste, non sono state trovate attestazioni riguardo il loro uso in battaglia (che poteva anche essere controproducente durante un combattimento).
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Questa iconografia fu portata avanti dagli artisti del romanticismo, pur non essendoci alcuna testimonianza storica a riguardo. Nell'Ottocento che l'idea dei vichinghi si impose alla massa con la pubblicazione della Saga di Frithiof illustrata da Gustaf Malmstrom in cui dipinse il protagonista con un elmo decorato da corna e ali di drago.
Alcuni attribuiscono una parte della responsabilità anche a Richard Wagner con il suo ciclo "L'anello del Nibelungo" in cui le valchirie indossano elmi con corna di vacca.
La società vichinga era sostanzialmente povera per cui venivano indossati elmi semplici e solo in pochi potevano permettersi intarsi o altre decorazioni in onore di Odino Hjálmberi ovvero “colui che porta l’elmo”. Per questo motivo sono giunti fino a noi pochi ritrovamenti di elmi vichinghi. È probabile che molti elmi fossero fatti di cuoio o passati di generazione in generazione fino ad essere riciclati una volta divenuti inutilizzabili.
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Ci sono tre siti di ritrovamenti archeologici di elmi vichinghi: a Gjermundbu dove vi è l'unico esemplare di elmo completo datato al X secolo, Tjele in Danimarca e Lokrume nel Gotland in Svezia.
Esempi di elmi cornuti si trovano sulle piastre del famoso Elmo di Sutton Hoo (di origine Sassone) dove vi sono raffigurati elmi con teste di draghi/serpenti che sembrano rappresentare danze rituali oppure figure sul Corno d'Oro che rappresentano presumibilmente berserker, guerrieri selvaggi narrati anche nelle saghe. L'unico ritrovamento iconografico del primo periodo vichingo riguarda l'illustrazione su un arazzo ritrovato nella nave di Oseberg.
Secondo alcuni questa idea deriva dal dio Cernunnos della mitologia celtica, il dio cornuto dunque avrebbe ispirato questa tradizione. Tra i germani le corna vennero trasformate in serpenti e presero ruolo nei rituali religiosi teutonici sino al IX secolo circa.

Il professor Alessandro Barbero riguardo la questione risponde così:

In realtà c’è qualche statuetta molto, ma molto più antica (età del bronzo) e qualche ritrovamento di epoca celtica pre-romana che mostra elmi con una specie di “corna” laterali (ma bisogna fare attenzione perché c’è il rischio di interpretare in questo senso qualcosa che magari era molto diverso). L’idea è piaciuta moltissimo in epoca romantica e si sono attribuiti senz’altro questi elmi sia ai barbari dell’epoca delle invasioni, sia ai vichinghi…
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Ad oggi sappiamo che probabilmente elmi rituali cornuti venissero usati per scopi cultuali, probabilmente legati a miti su animali sacri e poteri divini. È improbabile che fossero stati impiegati in battaglia per la quale sarebbero risultati molto scomodi e rischiosi oltre che ingombranti in nave. Inoltre nessuna fonte contemporanea menziona vichinghi con copricapi cornuti.
62319f24e2.jpgIn Danimarca, a Viskø sono stati ritrovati due elmi di bronzo con delle corna risalenti all'età del bronzo (all'inizio del primo millennio a.n.e.). Erano probabilmente usati nelle cerimonie religiose e depositati nella palude dove sono stati ritrovati come offerte rituali. Funzionavano sia come elmi che come maschere ed erano dotati di occhi e becco adunco di un rapace, quasi a ricordare un gufo. Alcuni considerano le corna collegate al bue, avevano anche una scanalatura per inserire criniera di cavallo e penne di uccello alle estremità delle corna. Lungo il bordo si trovano immagini di navi, due per ogni elmo e sulla prua si trova un uccello acquatico (molto importante a livello simbolico) rappresentante la nave solare. Questo rappresentava il mito del viaggio eterno del sole fondamentale per l'epoca.

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Probabilmente gli elmi rituali con le corna erano abbastanza comuni in Svezia occidentale dove si ritrovano varie incisioni rupestri di elmi cornuti come Sotetorp a Tanum, probabilmente intenti in un rito di onore al Sole, elemento centrale della religione nell'età del bronzo. Anche in Danimarca si sono ritrovate piccole figure di bronzo a Grevensvænge di uomini in ginocchio con elmi cornuti e un'ascia ornamentale in mano.  Lo stesso motivo viene ripreso su un rasoio trovato a Vestrup. In un collare da cavallo trovato a Fogdarp in Scania mostra uomini con elmi cornuti e anche una maschera trovata a Hagendrup mostra corna di bronzo.

Nella mitologia norrena, agli elmi venivano dati anche poteri magici come l'elmo magico Ægishjálmr del drago Fafnir che si dicesse capace di terrorizzare il cuore del nemico, oppure huliðshjalmr l'elmo della valchiria Brunilde che celava le sue sembianze.

https://ilportalesegreto.blogspot.com/2017/11/10-cose-che-forse-non-sapete-riguardo.html?m=1

 

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