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Inviato

Buonasera a tutti,

Mi sono deciso a rifarmi vivo nonostante -lo confesso- mi trovi in una certa soggezione per il favore che chiedo da giovanissimo utente. Ricordo di avere visto (forse nell'archivio) alcuni thread che, riferimenti bibliografici, parlavano di questa affascinante moneta e del suo interessante significato dal punto di vista della legenda ("QVOD VIS") e dell'iconografia (la testa rovesciata alla base del busto del sovrano).

Allego le precedenti discussioni, menzionanti il pezzo, che ho rintracciato alla chetichella, senza pretese di completezza (nel thread "Miscellanea" la moneta è alla pag. 2):

Come avevo specificato nel corso della mia presentazione, ho scelto di dedicare un capitolo della mia tesi di laurea alla monetazione italiana di quel periodo, e, pur non possedendo la moneta in questione, avevo pensato di includere riproduzioni fotografiche di un esemplare se fossi riuscito a rintracciarlo in collezione privata. 

Per fare le cose giuste, ovviamente, devo richiedere autorizzazione scritta da parte del proprietario dei diritti della foto che fosse eventualmente interessato a collaborare, che citerei all'interno dell'elaborato nella maniera che egli ritiene più consona. Se ho detto qualcosa di sbagliato, o non sto postando nella sezione giusta, vi prego di rettificare. Un grazie di cuore in anticipo a tutti gli appassionati che vorranno darmi una mano!


Inviato (modificato)
11 ore fa, Wilhelm Jean dice:

Buonasera a tutti,

Mi sono deciso a rifarmi vivo nonostante -lo confesso- mi trovi in una certa soggezione per il favore che chiedo da giovanissimo utente. Ricordo di avere visto (forse nell'archivio) alcuni thread che, riferimenti bibliografici, parlavano di questa affascinante moneta e del suo interessante significato dal punto di vista della legenda ("QVOD VIS") e dell'iconografia (la testa rovesciata alla base del busto del sovrano).

Allego le precedenti discussioni, menzionanti il pezzo, che ho rintracciato alla chetichella, senza pretese di completezza (nel thread "Miscellanea" la moneta è alla pag. 2):

Come avevo specificato nel corso della mia presentazione, ho scelto di dedicare un capitolo della mia tesi di laurea alla monetazione italiana di quel periodo, e, pur non possedendo la moneta in questione, avevo pensato di includere riproduzioni fotografiche di un esemplare se fossi riuscito a rintracciarlo in collezione privata. 

Per fare le cose giuste, ovviamente, devo richiedere autorizzazione scritta da parte del proprietario dei diritti della foto che fosse eventualmente interessato a collaborare, che citerei all'interno dell'elaborato nella maniera che egli ritiene più consona. Se ho detto qualcosa di sbagliato, o non sto postando nella sezione giusta, vi prego di rettificare. Un grazie di cuore in anticipo a tutti gli appassionati che vorranno darmi una mano!

Ciao,sul motore di ricerca di acsearch ci sono alcuni esemplari passati in aste negli ultimi tempi,le immagini sono abbastanza belle, credo che per usare un immagine basti chiedere il permesso alla casa d'asta...

Modificato da gennydbmoney
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Inviato

Grazie mille! Tutto sommato anche la casa d'aste dovrebbe essere una buona soluzione! Avevo pensato a chiedere a qualche appassionato non sapendo quando le case sarebbero riaperte dopo le vacanze natalizie (stupidamente ho procrastinato fino a farla diventare un'urgenza) ma a questo punto tentar non nuoce


Staff
Inviato (modificato)
12 ore fa, Wilhelm Jean dice:

Grazie mille! Tutto sommato anche la casa d'aste dovrebbe essere una buona soluzione! Avevo pensato a chiedere a qualche appassionato non sapendo quando le case sarebbero riaperte dopo le vacanze natalizie (stupidamente ho procrastinato fino a farla diventare un'urgenza) ma a questo punto tentar non nuoce

Ciao, 

è una moneta molto molto rara, estremamente difficile da reperire in conservazione leggibile (cioè senza difetti di produzione accentuati, specie nel ritratto e nella chiarezza delle epigrafi).

Tra i risultati segnalati dall’ottimo genny, ti evidenzio questo, indiscutibilmente  il migliore apparso sul mercato. È stato esitato  dalla casa d’aste Numismatica Ars Classica, nella vendita n. 85 in cui veniva esitata la prestigiosa collezione Ravegnani Morosini (24 maggio 2015, lotto 151). Giudicato in conservazione Spl, vantava un ritratto davvero ben coniato, di grande vigore espressivo, una epigrafe quasi interamente leggibile con una modesta debolezza nei rilievi solo nella legenda al rovescio (tra la parte iniziale e quella finale del motto). 
Base d’asta 3500€, fu aggiudicato dopo una raffica velocissima di offerte (che polverizzarono la mia) a 12000€, a cui vanno aggiunti i diritti d’asta del 20% (23% se si offriva da internet). 

Allego scheda dell’asta e foto (perfetta da inserire in una tesi) qualora volessi usarla per i tuoi riferimenti di studio

Napoli  - Filippo III di Spagna, 1598-1621
Mezzo scudo 1617, AR 16,42 g.
PHILIPP III D G REX HISP Busto radiato con gorgiera a d.; dietro, I C / C (Giovanni Francesco Citarella, maestro di zecca e Michele Cavo maestro di prova); sotto al busto, 1617.
QVOD + VIS Aquila ad ali spiegate con ramo d'ulivo e fascio di fulmini negli artigli.
Molto raro - CNI 124. Pannuti-Riccio 3 a. MIR 201/1.
Esemplare insolitamente ben coniato, Spl Acquistato privatamente da Carlo Crippa Numismatica nel marzo 1963.

 

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Modificato da ilnumismatico
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Inviato
2 ore fa, ilnumismatico dice:

Ciao, 

è una moneta molto molto rara, estremamente difficile da reperire in conservazione leggibile (cioè senza difetti di produzione accentuati, specie nel ritratto e nella chiarezza delle epigrafi).

Tra i risultati segnalati dall’ottimo genny, ti evidenzio questo, indiscutibilmente  il migliore apparso sul mercato. È stato esitato  dalla casa d’aste Numismatica Ars Classica, nella vendita n. 85 in cui veniva esitata la prestigiosa collezione Ravegnani Morosini (24 maggio 2015, lotto 151). Giudicato in conservazione Spl, vantava un ritratto davvero ben coniato, di grande vigore espressivo, una epigrafe quasi interamente leggibile con una modesta debolezza nei rilievi solo nella legenda al rovescio (tra la parte iniziale e quella finale del motto). 
Base d’asta 3500€, fu aggiudicato dopo una raffica velocissima di offerte (che polverizzarono la mia) a 12000€, a cui vanno aggiunti i diritti d’asta del 20% (23% se si offriva da internet). 

Allego scheda dell’asta e foto (perfetta da inserire in una tesi) qualora volessi usarla per i tuoi riferimenti di studio

Napoli  - Filippo III di Spagna, 1598-1621
Mezzo scudo 1617, AR 16,42 g.
PHILIPP III D G REX HISP Busto radiato con gorgiera a d.; dietro, I C / C (Giovanni Francesco Citarella, maestro di zecca e Michele Cavo maestro di prova); sotto al busto, 1617.
QVOD + VIS Aquila ad ali spiegate con ramo d'ulivo e fascio di fulmini negli artigli.
Molto raro - CNI 124. Pannuti-Riccio 3 a. MIR 201/1.
Esemplare insolitamente ben coniato, Spl Acquistato privatamente da Carlo Crippa Numismatica nel marzo 1963.

 

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Che dire? Un esemplare così bello di moneta battuta a martello quando appare va decisamente a ruba. Il ritratto è perfetto! Sono del tutto nuovo dell'ambiente delle aste ma posso immaginare che certi pezzi, particolarmente rari, "riusciti" e conservati siano più assimilabili ad opere d'arte con una loro storia che ad oggetti da collezione "in serie"  con una loro quotazione. In bocca al lupo per le prossime aste!

Per sicurezza, scriverò alla Casa chiedendo il permesso per l'uso della scheda. Grazie a tutti quanti per l'aiuto


Inviato
5 ore fa, ilnumismatico dice:

Ciao, 

è una moneta molto molto rara, estremamente difficile da reperire in conservazione leggibile (cioè senza difetti di produzione accentuati, specie nel ritratto e nella chiarezza delle epigrafi).

Tra i risultati segnalati dall’ottimo genny, ti evidenzio questo, indiscutibilmente  il migliore apparso sul mercato. È stato esitato  dalla casa d’aste Numismatica Ars Classica, nella vendita n. 85 in cui veniva esitata la prestigiosa collezione Ravegnani Morosini (24 maggio 2015, lotto 151). Giudicato in conservazione Spl, vantava un ritratto davvero ben coniato, di grande vigore espressivo, una epigrafe quasi interamente leggibile con una modesta debolezza nei rilievi solo nella legenda al rovescio (tra la parte iniziale e quella finale del motto). 
Base d’asta 3500€, fu aggiudicato dopo una raffica velocissima di offerte (che polverizzarono la mia) a 12000€, a cui vanno aggiunti i diritti d’asta del 20% (23% se si offriva da internet). 

Allego scheda dell’asta e foto (perfetta da inserire in una tesi) qualora volessi usarla per i tuoi riferimenti di studio

Napoli  - Filippo III di Spagna, 1598-1621
Mezzo scudo 1617, AR 16,42 g.
PHILIPP III D G REX HISP Busto radiato con gorgiera a d.; dietro, I C / C (Giovanni Francesco Citarella, maestro di zecca e Michele Cavo maestro di prova); sotto al busto, 1617.
QVOD + VIS Aquila ad ali spiegate con ramo d'ulivo e fascio di fulmini negli artigli.
Molto raro - CNI 124. Pannuti-Riccio 3 a. MIR 201/1.
Esemplare insolitamente ben coniato, Spl Acquistato privatamente da Carlo Crippa Numismatica nel marzo 1963.

 

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quindi ha realizzato quasi il doppio della quadrupla spl 1617 per Milano r3. valli a capire.


Inviato (modificato)
28 minuti fa, dux-sab dice:

quindi ha realizzato quasi il doppio della quadrupla spl 1617 per Milano r3. valli a capire.

Dal poco che ho visto in giro, online e nel forum, ho l'impressione che le napoletane siano generalmente (è una grossa generalizzazione la mia) più ricercate delle milanesi. Oltre a ciò, la proverbiale difficoltà nel trovare napoletane in buona conservazione senza difetti di conio (es. colpi di lima!!!) credo abbia un ruolo non trascurabile. Il pezzo in questione poi è molto particolare per l'iconografia e il momento storico.

Aggiungo una mia altra idea, se sbaglio vi prego di smentirmi: ma le monete auree battute al martello non sono più facili da falsificare/contraffare? A quell'epoca erano d'oro quasi puro, molto malleabile, se anche avessi i soldi ci andrei più con i piedi di piombo rispetto ad una in Ag.

Edit: errore di battitura

Modificato da Wilhelm Jean

Staff
Inviato
1 ora fa, Wilhelm Jean dice:

Oltre a ciò, la proverbiale difficoltà nel trovare napoletane in buona conservazione senza difetti di conio (es. colpi di lima!!!) credo abbia un ruolo non trascurabile

Beh, le monete di Napoli non sono le uniche ad avere ricorrenti e invasivi difetti di produzione. Rimanendo nello stesso periodo spagnolo, anche le milanesi "si difendono bene" (ad esempio presentano ricorrenti difetti nella lega metallica del tondello, o drastici riporti al marco che in alcuni casi compromettono notevolmente la forma del tondello).

 

1 ora fa, Wilhelm Jean dice:

Aggiungo una mia altra idea, se sbaglio vi prego di smentirmi: ma le monete auree battute al martello non sono più facili da falsificare/contraffare? A quell'epoca erano d'oro quasi puro, molto malleabile, se anche avessi i soldi ci andrei più con i piedi di piombo

Se inizi a seguire il Forum con assiduità leggerai proprio di questa situazione maggiormente avvertita nelle aree classiche (dove i costi minimi sono già molto sostenuti).
Con l'augurio che tutto questo possa aver stimolato ulteriormente il tuo interesse per la Numismatica, spero di rileggerti su queste pagine :) 

Fabrizio
 

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