Vai al contenuto
IGNORED

piastra sebeto 1736 con gigli invertiti


Risposte migliori

1 ora fa, Releo dice:

Quindi tutti i testi, compresi il Magliocca e compagnia, sono carta straccia. Questi poveri disgraziati non hanno proprio capito mai nulla!

Io non ho mai scritto che il Magliocca è carta straccia, anzi quando posso lo elogio.

È correttissimo, anzi direi doveroso, riportare le varianti attribuendo un grado di rarità e il relativo valore.

Quello che desidero far capire, ma ovviamente non imporre, è che le varianti nello stemma non sono volute, almeno in base alle informazioni che abbiamo in questo momento.

È palese che le maestranza della zecca non erano le stesse di coloro che scolpivano gli stemmi e credere che entrambe si mettessero d'accordo per modificare l'arme borbonica per uno scopo massonico o di altra natura mi pare altamente improbabile.

Il mio intervento è limitato alle varianti del solo stemma, negli altri casi sono della tua stessa opinione: di certo i segni segreti esistono.

  • Mi piace 7
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Demonetis, ultimamente sono state “abbattute” parecchie varianti. Ti posso assicurare che, nel momento in cui ne presento una sul forum, salta sempre fuori un motivo per cui non è “ in regola”. Tanto è vero, che sono molto demoralizzato e sto decidendo di lasciar stare le varianti, per adesso solo le varianti.
Scopo massonico o meno, errore oppure no, sta di fatto che alle maestranze della zecca sfuggivano tanti particolari, ma veramente tanti, ed a questo punto dovremmo chiederci come ciò potesse accadere e perché. Ed ecco che la mente corre ad altre spiegazioni…
Ma, lasciando stare queste valutazioni, mi chiedo come mai questi  aspetti non siano stati discussi con il Magliocca, con cui mi pare era possibile dialogare agevolmente e con il responsabile del catalogo Gigante per Napoli, addirittura attivo forumista fino a qualche tempo fa. Ciò sarebbe stato opportuno per evitare che venissero catalogate  (e catalogate  con un importante grado di rarità !!!) delle varianti farlocche. Perché non informare chi di dovere al momento opportuno? Perché non darsi da fare, anche in un secondo tempo, per farle rettificare o cancellare? Perché non adoperarsi nel tentativo di informare gli operatori del settore o le case d’asta? Se vi sono delle certezze, bisogna farlo.

In ogni campo è necessaria la massima chiarezza, quando si crea confusione  o non si lavora per eliminarla si fanno solo dei danni.

Un caro saluto a tutti.

 

 

 


 

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter
6 ore fa, Releo dice:

Io, per la verità intendevo parlare di numismatica.
Conoscevo già lo stemma del duomo di Capua, che riporta,evidentemente, una anomalia rispetto al discorso generale. 
Questo per voi è sufficiente per spiegare con ogni certezza le varianti presenti nelle monete? Per bocciarle?

Cominciate a spiegarmi come mai i gigli a piramide, considerando “tutte” le piastre e mezze piastre Sebeto, si trovano soltanto ed unicamente  sulla 1736. Ci sarà un motivo o no? Io non so quale possa essere il motivo, ma mi viene da pensare che qualcosa ci debba pur essere. I Sebeto in circolazione sono tanti e di vari anni, ma la variante, caso strano, è presente solo sulla 1736! 
La stessa variante la ritroveremo, dopo molti anni, nelle piastre del 1817 e, raramente, in qualcuna del 1818.  Capita di trovarle, ma nello scudo centrale dei Borbone, anche in rarissimi esemplari di piastre del 1788, 1793 (ad averne!!! ) e de1795.
Tutto ciò in un mare infinito di monete, in un oceano che si estende per decine e decine di anni.
Secondo voi, quale sarà stata la versione accreditata dello stemma? Quale quello ufficiale da rispettare?  Si tratta, forse,  proprio di quello presente nel duomo di Capua? 
Vogliamo fare altre valutazioni?
 Prendiamo in considerazione le monete di Ferdinando II. Quante ce ne saranno sul mercato? Centinaia e centinaia, forse possiamo parlare di migliaia. Ne avete trovata mai una, dico una, con i gigli a piramide nella palla dello spazio medici? Come mai, non hanno avuto modo di ammirare lo stemma del duomo di Capua?

Io vi assicuro che considero i gigli a piramide, come pure le aquilette rovesciate, delle varianti molto importanti, ricercate e volute. Mi lasciano tranquillo, molto di più rispetto a “ INPANS”, dove può essere capitato di utilizzare per errore o distrazione il punzone della “P” invece di quello della “F” ed anche rispetto a “   INFNAS”, dove può essere capitato di invertire, senza volerlo,  i punzoni della “A” e della “N”. Magari il coniatore era semplicemente un dislessico! Che ne dite?

Un caro saluto a tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il mio post era solo per mostrare una curiosità che si allaccia alla nostra materia in maniera marginale, ma forse non troppo. per quanto riguarda le varianti con errori letterari sono d'accordo con te mentre per quelle con errori sul blasone, la teoria del voluto non mi convince appieno, soprattutto per mancanza di prove.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Fricogna, capisco quello che vuoi dire. Che per gli errori sul blasone non ci siano certezze “dirette” e “oggettive” sono d’accordo. Ma su quali varianti ci sono? 
Bisogna farsi anche guidare dalla logica.
Diamo per scontato che per i Borbone la posizione 1/2 oppure 2/1 dei gigli sia indifferente e ugualmente accettata, allora dovete anche spiegarmi il motivo per cui i gigli a piramide sono rarissimi, mentre di gigli 2/1 ne troviamo a vagonate. E questo nell’arco di decine di anni.
Possibile che in tutta la monetazione di Ferdinando ll, con tutte le piastre che ci sono pervenute, tantissime, non capiti mai di reperire un esemplare con i gigli nella posizione 1/2 ? Eppure, vi assicuro che mi sono “cecato” per trovarne almeno uno!!!

Ma qui mi fermo, vedrò domani o dopo se portare altre riflessioni. Buonanotte.

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Allora, proseguendo nella mia disanima, vado a far riferimento ad alcuni topic presenti sul nostro forum e, quindi, fruibili da tutti: 

*  “ Le monete di Ferdinando IV di Borbone e i suoi errori”(gennaio 2017). Ampia discussione sulle piastre 1788/1793/1795 con gigli invertiti( posizione 1/2). Intervengono vari forumisti, fra cui Rex Neap, Rocco68, Iamanna921, Caio Ottavio, Nando12. Pareri motivati e positivi;

*  “ 120 grana 1788 gigli invertiti con sorpresa “( febbraio 2019). Intervengono vari forumisti: Ledzeppelin81, Rocco68, Rex Neap, Francesco77 ( apprezzato da tutti per la sua profonda conoscenza della monetazione Napoletana e della storia di Napoli). Francesco 77 afferma: “ Mai vista una 1788 con ordine dei gigli invertiti…Complimenti “;

*  “Piastra da 120 grana 1795 gigli rovesciati o…” ( agosto 2020). Intervengono: Genny, Rocco68, Paolinoilmarinaio, Lukas1984… Pareri positivi.

*  “Convegno di Napoli- 120 grana 1788” ( settembre 2015). Intervengono: Iamanna921, Gcs, Layer1986, Genny, Rhoss, Rex Neap, Francesco77, che afferma: “ Ciao Chuck, la 1788 con gigli di Francia invertiti è riportata nel Gigante 2016 al n. 51a come R2. Il Gigante è il primo a riportare tale variante, forse dall’anno prossimo in poi qualche altro catalogo inizierà a copiare.”

*  “Ferdinando IV- 120 grana 1788 ( febbraio 2019). Interventi positivi sulla gigli invertiti. Intervengono: Nikita, Ricco68, Genny, Francesco1984…”

Mi fermo qui, ma volendo, potrei proseguire…

A questo punto mi chiedo: Demonetis e tutti gli altri che i giorni scorsi sono intervenuti in modo tanto deciso e sicuro in questo mio topic, negli ultimi 7/8 anni dove erano? Non lèggevano mai il forum? Perché non hanno immediatamente dichiarato che la variante tanto esaltata e considerata da esperti collezionisti e studiosi della moneta e della storia napoletana neanche era una variante? Possibile che nessuno, fra i tanti intervenuti nei topic riportati, abbia mai considerato che per i Borbone e per il loro stemma la disposizione dei gigli 2/1 oppure 1/2 non facesse differenza e che, di conseguenza, stavano semplicemente parlando di aria fritta?  Eppure, quelli che sono intervenuti non mi sembra proprio siano degli sprovveduti!

Visto e considerato la enorme babele che riguarda il discorso sulle varianti ( via via sono state declassati i doppi punti, gli stemmi con i festoni aperti, le lettere speculari e rovesciate, le corone rigate, i gigli a piramide anche nello spazio dei Borbone…). Visto e considerato che non ci si può assolutamente fidare di quanto riportato dai cataloghi, desidererei conoscere quali sono le varianti “certe”, quelle che poggiano su documenti inconfutabili. Basta un piccolo elenco, in modo da  aiutare me e gli altri collezionisti a stare tranquilli negli acquisti.

La mia non è polemica, assolutamente, è solo richiesta di chiarezza. Se non ci sono idee chiare e se si sente parlare di tutto e del contrario di tutto come nulla fosse, alla fine, statene certi, il banco salta.

 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao @Releo, non credo che gli altri utenti vogliano dire che non sia una variante o che non possa essere apprezzata maggiormente economicamente rispetto alle altre ma che non reputano corretto il "perché" che alcuni tendono a dare riguardo questa variante. 

La variante esiste, è classificabile e pienamente collezionabile.

Perché esiste? Attualmente ci sono delle teorie che non tutti sono concordi ad accettare come ragione o spiegazione delle variante in questione.

Mi chiedo, dato che la moneta c'è, è diversa, è una variante, è censita... serve veramente trovare un motivo? 
Poi il discorso cambia se dovesse venire fuori una documentazione o una fonte a confermare una determinata ipotesi, là secondo me ha senso parlare del perché la variante esiste.

Modificato da ggpp The Top
  • Mi piace 6
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Supporter

Ggpp the top, rileggendo mi sono accorto di aver scritto disanima invece di disamina. Mi correggo e mi scuso. Capita. Evidentemente, la fretta fa brutti scherzi!

Venendo al tuo intervento, ti ringrazio e ti assicuro che comprendo quale sia lo spirito della tua risposta. Il fatto è che, dando per certo che i Borbone ammettevano indifferentemente l’utilizzo dei gigli sia nella posizione 1/2 sia nella posizione 2/1, non possiamo più parlare né di errore né, tanto meno, di volontarietà. Praticamente, si tratta della normalità, della realtà dei fatti. Poi, bisogna capire il motivo per cui le monete con i gigli a piramide si vedono molto raramente. Ma questo è un altro discorso.

Il mio disappunto non viene dettato da fattori economici,  ma dalla confusione presente nel mondo numismatico, dalle contraddizioni e incomprensioni esistenti fra gli operatori del settore.  
Possibile che comprare una moneta è come giocare al gratta e vinci? Possibile che, dopo aver letto, consultato, confrontato, debba ugualmente correre il rischio di ritrovarmi fra le mani una moneta diversa da quella che immaginavo fosse?

Ti ringrazio e ti saluto caramente.

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Salve. Visto la scarsa partecipazione e le mancate risposte ai miei quesiti, avevo deciso di chiuderla qui con questa discussione, di lasciar cadere tutto e di non tornare a mostrarmi monotono e ripetitivo. Ma oggi sono tornato sui miei passi perché è troppo grande il mio desiderio di capire come realmente stanno le cose, di trovare una spiegazione a delle situazioni che non riesco a spiegarmi. Non so chi sia nel giusto, ma mi spiegate, per favore, come mai da anni i gigli a piramide sono unanimemente considerati “buoni”, sono considerati una “variante” importante da studiosi del settore, esperti collezionisti, responsabili di cataloghi e case d’asta…ed ora, invece, rischiano di essere disconosciuti? Nel post n. 130, ho già fornito un indice di documentazione atta a dimostrare questo. Possiamo anche aggiungere il topic: “Napoli. Inedita(?) piastra 1818 “ (fatemi la cortesia di leggerlo!). Dobbiamo pensare che tutti quelli che sono intervenuti in quei topic non avevano una adeguata conoscenza dello stemma borbonico? Dobbiamo pensare che non sapevano che l’utilizzo dei gigli a piramide era previsto e tranquillamente accettato dai Borboni, sia nel loro spazio al centro dello stemma sia in quello dei Medici? Oppure non è così? Ci sono altre possibili spiegazioni? Come stanno le cose? La questione non mi è assolutamente chiara e ciò che desidero è solo “capire”. Solo “capire”. Non intendo mettere in difficoltà nessuno, assolutamente.
Da tutto ciò dipende  la considerazione che dobbiamo avere  di varie monete portatrici della variante in questione, a partire dalla Sebeto 1736 per arrivare fino alle piastre 1817/18, dopo essere passati per le piastre 120 grana 1788/1793/1795. Non mi sembra cosa da poco!!! Cosa ne pensate? Siamo proprio sicuri che i BORBONE si disinteressassero della disposizione dei gigli e non richiedessero, invece,  solo la disposizione 2/1 ?  Questa ultima ipotesi potrebbe  essere avvalorata dal fatto che le monete pervenuteci con disposizione 2/1 dei gigli sono veramente tante, quelle con disposizione 1/2  sono, invece, veramente poche. Altrimenti, come spiegamo ciò? 
Per quasi tutte le varianti e, quindi, anche per i gigli invertiti, dobbiamo lasciarci guidare dalla logica e dalle conoscenze storiche di riferimento: le certezze, purtroppo, non esistono e dobbiamo farcene una ragione. Possiamo solo cercare di avvicinarci quanto più possibile alla verità. Ecco perché nel mio precedente intervento ho domandato la cortesia di fornirmi gli estremi di monete portatrici di varianti “ inconfutabili”, “ certe” e “documentate”. Non volevo assolutamente essere polemico! Ma, anche in questo caso, non ho avuto risposta.
Ho domandato se varianti, tipo INPANS oppure INFNAS, dobbiamo ritenerle sicure ( a che cifre sono arrivate!!!) o se c’è la possibilità siano semplicemente dovute ad un errore nell’utilizzo dei punzoni. Ugualmente, non ho avuto risposta.
In definitiva, ho fornito vari spunti di riflessione, ma sono stati tutti (o quasi) lasciati cadere.
Dobbiamo fare attenzione a non ridurre, pian piano, il nostro forum solo ad una bella “passerella” di monete.
Sono perfettamente consapevole di essermi ripetuto e me ne scuso. Se ho fatto ragionamenti campati in aria o se ho affermato idiozie, ditemelo chiaramente: state certi che non mi offendo. Spiegatemene, però, i motivi.

Saluto tutti caramente ed auguro un buon pomeriggio.

 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti


Buon pomeriggio a tutti, buon Anniversario della liberazione. @Releo credo tu non abbia niente da rimproverarti. Io sinceramente e personalmente faccio fatica a seguire , soprattutto in questi ultimi tempi.

Sono tra quelli che fa supposizioni, ragionamenti, riflessioni , vorrei anche io leggere da qualche parte le verita'.

Ora non voglio entrare nel merito delle varianti o presunte, nei modelli base o altro. Veramente io non ne vengo fuori.

Posso solo dirti di avere pazienza, anche di portare avanti le tue convinzioni.

E non farne un dramma se nessuno interviene, ognuno ha i suoi tempi per intervenire o magari solo leggere.

Come diceva Voltaire:

«Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo».

anche qui dopo decenni leggo sul Web...

La celebre frase: «Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo», a cui è legato indissolubilmente il nome di Voltaire, in realtà non fu mai pronunciata dal filosofo.

Ma spero di aver espresso cio' che penso.

saluti

Alberto

Link al commento
Condividi su altri siti


Ma scusate,vi siete mai chiesti il perché nessuno risponde?...

Forse semplicemente perché la risposta non c'è, ognuna trae le sue  conclusioni e colleziona ciò che gli pare,poi è risaputo che le cose rare, indipendentemente dalla motivazione,suscitano più interesse...

 

Lo stemma borbonico è pieno di varianti diverse...

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Tanto per ingarbugliare ulteriormente la matassa io gradirei sapere perché nella piastra da 120 grana del 1784 il Leone nella partizione di Leon -Castiglia è voltato a destra mentre nel ducato da 100 grana,sempre del 1784, è voltato a sinistra?...

Le torrette nella partizione del Portogallo sono 10 sia nella piastra che nel ducato, rispettivamente disposte:3/1/1/1/2/2 e 3/2/2/2/1...

Qualcuno mi sa dire il perché?...

IMG_20230420_085554.jpg

IMG_20230420_085620.jpg

IMG_20230420_085657.jpg

...

IMG_20230420_085822.jpg

IMG_20230420_085841.jpg

IMG_20230420_085908.jpg

Modificato da gennydbmoney
Link al commento
Condividi su altri siti


Stessa domanda per la piastra del 1785 che ha il leone a destra e 10 torrette disposte 3/2/2/2/1(come il ducato del 1784)mentre il ducato dello stesso anno ha il leone a sinistra ma le torrette del Portogallo adesso sono 9 disposte 3/2/2/1/1...

IMG_20230420_085351.jpg

IMG_20230420_085432.jpg

IMG_20230420_085512.jpg

...

IMG_20230420_085945.jpg

IMG_20230420_090219.jpg

IMG_20230420_090046.jpg

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

un'altra domanda curiosa, riguardante la disposizione dei gigli dei Medici potrebbe essere perchè  sulle piastre 1817 è sempre a piramide?

Link al commento
Condividi su altri siti


Buonasera a tutti.

Ciao @Releo, intervengo per spezzare una lancia a favore degli studiosi contemporanei (Magliocca, Di Rauso, Irpino, etc.) che hanno riconosciuto queste rare varianti con "gigli invertiti" come espressioni del simbolismo massonico. Ti consiglio di non dare molto peso alle affermazioni di chi, fino a ieri, dichiarava apertamente le sue insormontabili difficoltà nel riconoscere le diverse varianti ed il loro eventuale significato e che oggi, si ostina a voler far intendere agli altri quello che di fatto, non sa. Qual è la sostanziale differenza tra chi è intervenuto per bocciare in modo categorico queste varianti e gli studiosi contemporanei che in passato hanno scritto a riguardo? Gli studiosi, studiano... e per farlo, occorre tempo (tanto tempo) e quando scrivono qualcosa - il più delle volte - possono anche dimostrarlo. Chi ignora invece, quando scrive non fa altro che manifestare - per l'appunto - la propria ignoranza. 

Lo studioso che scrive di una variante "gigli invertiti" come di un chiaro ed esplicito simbolo massonico, non cerca una prova scritta perché è consapevole - trattandosi di società segrete - di non poter trovare nessun documento scritto a riguardo. Lo stesso simbolismo rappresenta il linguaggio della massoneria e quindi, la stessa variante rappresenta LA PROVA dell'intervento della massoneria. Questo per dire che probabilmente, la prova che si cerca è sotto agli occhi di tutti. 

Se non si studia la Storia ed il simbolismo massonico non lo si potrà riconoscere ed interpretare come tale. Quindi, può capitare che colui che ignora, vedrà per caso dei gigli invertiti sullo stemma di un palazzo napoletano (ignorandone l'autore, l'anno di esecuzione, il committente, il proprietario del palazzo, etc.) ed affermerà: "avete visto? Questi errori araldici erano frequenti e dimostrano il fatto che non c'è alcun significato nascosto"! 

Lo studioso invece, sarà molto più cauto e prima di pronunciarsi, studierà la storia di quello stemma e di quel palazzo ed alla fine, con molta probabilità, dimostrerà che anche in quel caso la variante "gigli invertiti" rappresenta un chiaro simbolo massonico. Chi ignora, non ha mai studiato la storia del Regno di Napoli e delle Due Sicilie e la società di quel tempo, così come ignora gli ordini cavallereschi, i politici e le famiglie nobili, chi ignora non conosce il legame tra l'arte e la massoneria e quindi non conosce Raimondo di Sangro principe di Sansevero, ignora la vita e le opere dei maestri di zecca e degli stessi incisori. Ciò che sa lo studioso invece, lo ha appreso attraverso lo studio e l'approfondimento (che è cosa faticosa per chi ignora).


Un caro saluto, Lorenzo 

Modificato da LOBU
  • Mi piace 1
  • Confuso 1
Link al commento
Condividi su altri siti


5 ore fa, gennydbmoney dice:

Tanto per ingarbugliare ulteriormente la matassa io gradirei sapere perché nella piastra da 120 grana del 1784 il Leone nella partizione di Leon -Castiglia è voltato a destra mentre nel ducato da 100 grana,sempre del 1784, è voltato a sinistra?...

Sempre nella Certosa di San Martino sono custoditi due stemmi: uno con il leone rivolto a destra, l'altro a sinistra.

Un'ulteriore conferma di come l'araldica - non solo quella monetaria - fosse lasciata all'estro dell'artista.

spacer.png

spacer.png

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti


Dimenticavo... Il Maestro di Zecca Francesco Maria Berio fece eseguire i diversi conii per le Piastre e le mezze Piastre (1734-1736) agli incisori Giovanni De Gennaro e Giacomo Antonio Hoger. Premesso che la firma di un solo incisore non significa necessariamente che lo stesso abbia eseguito sia il dritto che il rovescio della stessa moneta,  con molta probabilità, vennero accoppiati dei conii che vedevano un incisore per la figura e l'altro per lo stemma e viceversa. I due conii conosciuti con la variante "gigli invertiti" - per una serie di elementi - si possono attribuire allo stesso incisore. Per fare un esempio, la medaglia per il matrimonio di Carlo  di Borbone con Maria Amalia, fu eseguita da entrambi gli incisori, con al dritto gli stemmi realizzati da Hoger ed al rovescio la scritta con i caratteri di De Gennaro.

Allego uno screenshot di pagina 190 del libro "La Massoneria nelle due Sicilie e i fratelli meridionali del '700" vol.1 di Ruggiero Di Castiglione · 2014 

image.thumb.jpeg.a840e224cf5e98ee322433c1e0bf9e70.jpeg

 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Demonetis, concordo con te. Può capitare che, a volte, l'artista venga a trovarsi nella condizione di poter derogare a quanto previsto dallo stemma ufficiale (che, forse, neanche ha osservato con la massima attenzione). Penso, però, che ciò avvenga più facilmente nella riproduzione di stemmi relativi a palazzi, chiese..., molto meno quando si ha a che fare con delle monete. Nella zecca di Napoli c'era, che io sappia, una buona organizzazione e c'erano dei controlli efficienti. Oltretutto, mi sembra di aver letto da qualche parte che il bozzetto della moneta doveva essere autorizzato dallo stesso sovrano. Non doveva, quindi, essere semplice derogare, modificare e possiamo anche capirlo, visto che, a quei tempi, ogni singola moneta poteva costituire un mezzo di comunicazione con il popolo. Non esistevano i social, la tv o i giornali e le monete, che avevano una distribuzione capillare, potevano servire anche a questo fine. Le varianti avevano un loro linguaggio, che, a volte, come dice Lorenzo, può anche essere quello della massoneria, linguaggio che noi oggi non riusciamo più ad interpretare. Ma potevano anche nascondere delle "segnature". In pratica, quando siamo di fronte ad anomalie, specialmente ( ma non solo) se esse sono varianti primarie e, cioè, riguardano l'effigie e lo stemma ( a tal proposito, non credo proprio che al re facesse piacere vedersi "storpiare" i propri simboli ufficiali!), dobbiamo attivarci per cercare di capirne il motivo ispiratore. Non è assolutamente facile ed ecco che quasi sempre dobbiamo accontentarci di formulare ipotesi, nel tentativo di avvicinarci il più possibile alla realtà delle cose. Tutto ciò, naturalmente, dopo aver optato per la volontarietà della variazione rispetto alla possibilità del semplice errore. Cosa, purtroppo, non sempre agevole. Importante è, però, non scaricare sulla casualità, sul non voluto ogni occasione di difficile interpretazione, così come mi è capitato più volte di constatare.
Resto disorientato, e non può essere diversamente, proprio quando, dopo averla bene inquadrata attraverso letture, raffronti, consultazione di cataloghi o pagine web, la moneta da me acquistata me la sento trasformata in una moneta "diversa", "molto lontana" da quello che avevo realizzato fosse. Non acquisto mai a caso, a meno che non sia io stesso e volutamente a decidere di rischiare.

Pubblico foto inerenti  a stemmi ufficiali borbonici, anche una foto di quello presente al teatro San Carlo di Napoli (del 1737, quindi coetaneo della mia Sebeto 1736 gigli invertiti. Regnante Carlo Di Borbone).

Secondo me," varianti " sono da considerare quelle modifiche che possiamo riscontrare sulle monete rispetto allo stemma "ufficiale". Osservo con piacere che nelle foto postate da Demonetis i gigli, belli evidenti, sono posizionati in maniera regolare (2/1). I leoni, invece, no. Come ha verificato anche Genny. 
Evidentemente, essendo dei leoni, avevano facoltà di movimento... 
A parte la battuta, mi sembra, comunque, che solitamente sono rivolti a sinistra, vedere anche, per esempio, tutte, ma proprio tutte le piastre di  Ferdinando II.

Un caro saluto a tutti.

 

sibis.jpg

si1bis.jpg

si4bis.jpg

si5bis.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Buonasera,

in merito alla variante "gigli invertiti" sulle Piastre 1818, bisognerebbe tener presente che in quel periodo (1804-1824), il Maestro di Zecca era il massone Luigi Diodati.

Allego la pag. 170 del libro "La Massoneria nelle Due Sicilie Vol. III E i fratelli meridionali del '700 - Dal legittimismo alla cospirazione" di Ruggiero Di Castiglione · 2014 

image.thumb.jpeg.2d937013eef5d1cee5d61c4464ee68e2.jpeg

 

 

Modificato da LOBU
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Se d’utilità:

 

IMG_0952.jpeg

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Stemma Realmonte:

IMG_0953.jpeg

https://www.maisonbibelot.com/it/asta-0237/stemma-papale-di-papa-paolo-vi-montini-143273

Stemma papale di Papa Paolo VI Montini

Italia centrale, XX secolo

Di forma ovale, in metallo smaltato, verosimilmente realizzato al momento della sua elezione al soglio pontificio nel 1963 o in occasione dell'Anno Santo 1975, raffigurante, entro cartiglio mistilineo a volute e racemi d'acanto, il monte all'italiana di sei cime evocante il cognome Montini con in campo tre gigli male ordinati.

IMG_0954.jpeg

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Se può essere utile alla presente discussione, segnalo altra discussione sul tema dei gigli 2/1 - 1/2 dei Medici:

http://www.iagiforum.info/viewtopic.php?p=247722
 

Modificato da Oppiano
  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

….

il numero massimo di palle dei Medici è stato di undici. Giovanni di Bicci de’ Medici lo ridusse a nove mentre il su figliolo Cosimo il Vecchio optò per la versione a otto bisanti. 

Piero il Gottoso ne tolse uno scendendo a sette bisanti ma con una particolarità. La palla centrale doveva essere azzurra con raffigurati sopra tre gigli dorati, simbolo del Re di Francia. L’aggiunta della palla reale fu un privilegio concesso nel maggio del 1465 dal re francese Luigi XI mediante il decreto emanato a Montluçon. Quella palla di origine francese avrebbe potuto usarla sia Piero de’ Medici che tutti i suoi eredi e legittimi successori

La situazione delle palle a numero variabile si stabilizzò con l’ascesa al potere di Lorenzo de’ Medici che optò per una versione a cinque palle rosse con l’aggiunta in alto della palla celeste dell’arme francese. Da allora in poi lo stemma mediceo rimarrà quello.……

https://michelangelobuonarrotietornato.com/2020/07/15/lo-stemma-dei-medici-e-le-palle-a-numero-variabile/

Lo stemma di papa Leone XI de’ Medici sul cantone di Palazzo Pucci, coronato dalle insegne pontificie

IMG_0956.webp

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, Oppiano dice:

Se può essere utile alla presente discussione, segnalo altra discussione sul tema dei gigli 2/1 - 1/2 dei Medici:

http://www.iagiforum.info/viewtopic.php?p=247722
 

 

Grazie Oppiano. L'errata disposizione dei gigli nel bisante dei medici in rappresentazioni assai diverse e lontane tra loro (monete, affreschi, monumenti e incisioni di bandi ufficiali) e la dicitura araldica "male ordinato", provano che tale fenomeno non è un fatto voluto, bensi casuale; come l'utente Tilius scrive: "ma personalmente ritengo che le varianti sbagliate siano mere casualità dovute a incisori/pittori/scalpellini ignoranti in materia. E che i vari casi di errore, se mai furono notati, vennero ritenuti così lievi e irrilevanti da non essere emendati."

L'immagine che allego è di un editto datato 9 giugno 1756, quindi sotto il regno di Carlo di Borbone. Come potete osservare sul bisante dei medici è presente un solo giglio.

spacer.png

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.