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IGNORED

Vediamo chi è il più ottimista tra di noi...


Risposte migliori

Inviato

@azaad, non so dirti nello specifico. Posso solo dirti che l'altro ieri l'azienda ha mandato quella comunicazione.  Non intende lavorare in perdita.

Fine dei giochi


Inviato

Le oscillazioni del prezzo della materia prima ci sono sempre stati. Voi forse siete giovani e non lo potete ricordare, ma ai tempi della lira chi lavorava con l'estero subiva questa situazione praticamente ogni mese.

Ne siamo usciti, usciremo anche da questo.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato
1 ora fa, Arka dice:

ingiusti

Ringraziamo Dio che c'era Churchill, altrimenti gli americani ci avrebbero (regalato) fatto annettere tutti all'URSS.

Sto scherzando, però tornando seri: se gli accordi della prima erano pazzeschi, quelli della seconda sono stati fatti dopo alcuni bicchierini di vodka o whisky

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Accordo_Churchill-Stalin_sui_Balcani

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Conferenza_di_Jalta

 

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Inviato
24 minuti fa, Arka dice:

Voi forse siete giovani

No non sono giovane e mi ricordo i tempi della lira e dell'austerità del 1973.

Non era  come adesso


Inviato

Non era come adesso, perchè ora non siamo abituati nè preparati.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato
29 minuti fa, Arka dice:

Non era come adesso, perchè ora non siamo abituati nè preparati.

Arka

Diligite iustitiam

 

Direi che adesso, dal punto di vista del lavoro, siamo più precari e meno protetti degli anni 70...


Inviato (modificato)
57 minuti fa, Arka dice:

Non era come adesso, perchè ora non siamo abituati nè preparati.

Arka

Diligite iustitiam

 

E' proprio vero.

Per comprendere meglio il nostro spaesamento dinanzi a quello che accade in Ucraina, rimando al libro "La fine della Storia e dell'ultimo uomo" (1992) di  Francis Fukuyama (politologo statunitense) dove si leggeva che, con la caduta del muro di Berlino e con la fine della Guerra Fredda, la democrazia liberale e il capitalismo (che le è congeniale) avrebbero spinto  verso una situazione mondiale di benessere economico e di tranquillità: il libero mercato avrebbe risolto tutto.

Poi quando nel 2001 abbiamo visto crollare le Torri Gemelle, abbiamo capito che non era così e che questo cammino non era irreversibile.

Sembra di vedere Humphrey Bogart al telefono che dice: " È la geopolitica, bellezza. La geopolitica ! E tu non ci puoi fare niente. Niente".

Cordialità

Polemarco

P.S. Curiosità: nella versione originale del film "L'ultima minaccia" (1952)  il boss della malavita si chiama Rienzi ed è di origine siciliana; in quella italiana cambia il nome in Rodzich ed è originario dell'Europa dell'Est. 

Modificato da Polemarco

Inviato

Dopo Dostoevskij ora tocca al cosmonauta Gagarin:

Yuri Gagarin, anche l’astronauta diventa oggetto di cancel culture, tra eventi a suo nome annullati e statue coperteYuri Gagarin, anche l'astronauta diventa oggetto di cancel culture, tra eventi a suo nome annullati e statue coperte

 
Forse da domani l'insalata russa cambierà nome?
 
PS: in Finlandia si chiama insalata Italiana, in Ungheria insalata francese
 
 

 


Inviato (modificato)

Come si fa a "mettere all'indice" la letteratura russa e che diavolo centra il cosmonauta ?

Ormai non mi stupisco più, rimando a "Allegro ma non troppo", un libro di Carlo M. Cipolla.

Le leggi fondamentali della stupidità umana

  • Prima Legge Fondamentale: sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
  • Seconda Legge Fondamentale: la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
  • Terza (e aurea) Legge Fondamentale: una persona stupida è una persona che causa un danno a un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
  • Quarta Legge Fondamentale: le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare, i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
  • Quinta Legge Fondamentale: la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
Modificato da Polemarco
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Inviato (modificato)
31 minuti fa, Polemarco dice:

la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.

Avrei una soluzione finale per la stupidità: bisognerebbe rendere inoffensive quelle persone mettendole da una parte ed ingnorarle....Al momento è il massimo che si può fare!

Modificato da ARES III

Inviato
2 ore fa, Saturno dice:

No non sono giovane e mi ricordo i tempi della lira e dell'austerità del 1973.

Non era  come adesso

 

Aspettiamo l'effetto del trasferimento del pagamento per il gas in rubli.


Inviato
3 minuti fa, Brios dice:

Aspettiamo l'effetto del trasferimento del pagamento per il gas in rubli.

Non per tutti: 

Orban all'Agi: pagare il gas a Putin in rubli? Noi abbiamo un contratto

Assist per la seconda domanda: lei pagherebbe il gas in rubli? Qui Orban stende sul pavimento un sorriso e fa una battuta: "Siamo pieni di rubli". La realtà, ricorda, è che "abbiamo firmato un contratto con la Russia lo scorso ottobre per 15 anni di forniture, noi siamo tranquilli".

https://www.agi.it/estero/news/2022-03-23/orban-pagare-gas-rubli-noi-abbiamo-contratto-16110760/amp


Inviato
35 minuti fa, ARES III dice:

Avrei una soluzione finale per la stupidità: bisognerebbe rendere inoffensive quelle persone mettendole da una parte ed ingnorarle....Al momento è il massimo che si può fare!

 

Come si fa a mettere da parte e ignorare :

1) Governo e parlamento italiani

2) Idem UE

3) Bidon , Pelosi  & Co.

4) TV e Giornali "mainstream"

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Inviato

@fagiolino vade retro: vuoi istigarmi a parlare di politica italiana?

Non si può!

Però togli l'immagine della piccola Gretina, per favore, mi mette ansia...


Inviato

Senza voler spezzare alcuna lancia per le autocrazie, il parlamento lo eleggiamo noi e poi da’ la fiducia a un governo. Quindi la responsabilità cade su chi vota (o su chi non vota)

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Inviato (modificato)
6 minuti fa, Polemarco dice:

parlamento lo eleggiamo noi e poi da’ la fiducia a un governo. Quindi la responsabilità cade su chi vota (o su chi non vota)

Ma durante la campagna elettorale i vari candidati non dicono sempre ciò che pensano o ciò che vogliono fare, ma soprattutto non dicono che non si staccheranno mai da quella sedia, anche a costo di scendere a compromessi e votare qualunque maggioranza, per ottenere il vitalizio (Ciampolillo docet, Razzi pure).

Modificato da ARES III

Inviato
9 hours ago, ARES III said:

Nel mondo anglosassone anche un accordo non scritto può diventare valido ed efficace giuridicamente e vincolante tra le parti.

Allora Gorbaciov si era " fidato durante il summit di Malta del 2-3 dicembre 1989 (proprio all’indomani della caduta del muro di Berlino e alla vigilia del disfacimento del Patto di Varsavia) delle parole di Bush senior e dell’allora sottosegretario di Stato Baker.  Nella piccola isola mediterranea, Baker assicurò all’ingenuo Gorbaciov che “la giurisdizione della Nato non si sarebbe allargata nemmeno di un centimetro verso oriente”. L’accordo verbale era chiaro: se la Russia rinunciava alla sua egemonia sull’Europa centro-orientale gli Stati Uniti non avrebbero in alcun modo approfittato di tale concessione per allargare la loro influenza e minacciare la sicurezza strategica russa".

https://www.google.com/amp/s/it.insideover.com/guerra/quel-verbale-nato-del-1991-che-imbarazza-biden.html/amp/

Questo era ed è un gentlemen’s agreement , ossia un patto tra gentiluomini. Perché non è stato rispettato, o al meno non in un modo così spudorato?

 

A proposito del cosiddetto tradimento della NATO nei confronti della Russia, stai dimenticando un piccolo dettaglio, e anche se questi « patti » verbali sono esistiti (Da quando trattati internazionali che coinvolgono diversi paesi possono essere assimilati a chiacchierate tra due « gentiluomini »?) sono anteriori alla dissoluzione del patto di Varsavia (luglio 1991) e i paesi dell’est facevano ancora parte del blocco sovietico. Poi (non so se ti ricordi questo dettaglio?) si sono emancipati e hanno acquistato il diritto di tutti i paesi riconosciuti internazionalmente all’autodeterminazione, a scegliere liberamente il proprio destino, e proteggere i propri confini. Puoi anche non essere d’accordo con la loro scelta, ma per loro significava integrare la NATO, ed era lecito, a meno di considerarli ancora e per sempre vassalli del ex URSS. «Considerando la situazione del nuovo mondo », non credo che se ne pentano.

Hai una memoria selettiva. Si potrebbe anche parlare del documento firmato dai russi nel 1997, l’ «atto fondatore Nato/Russia », nel quale si impegnavano con i « partner » della Nato a garantire uno spazio di pace e di sicurezza nella zona euro-atlantica e l’integrità territoriale di tutti gli stati. I trattati, al pari dei patti verbali, sono validi finché non vengono rispettati da uno dei firmatari.

Per quanto riguarda la presunta illegittimità dell’attuale parlamento ucraino, bisogna ricordare la dichiarazione all’ottobre 2012 del Ministro degli Esteri russo, riconoscendo che le elezioni si erano svolte “pacificamente, senza alcun eccesso e in linea con gli standard generalmente accettati” e che “hanno confermato l’impegno dell’Ucraina teso alla democrazia e allo stato di diritto”. Ma quando questo parlamento decide la destituzione di Ianukovič, presidente sotto l’ombrello di Mosca, non è più legittimo per farlo? 

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Inviato (modificato)
2 ore fa, Vietmimin dice:

meno di considerarli ancora e per sempre vassalli del ex URSS.

e l'Austria che è stata occupata e smembrata in 4 zone (di cui una in mano dell'URSS) e nel 1954 è stata "liberata" (dai suoi 4 occupanti) non è entrata nella NATO....quindi crediamo che gli austriaci si ritenevano e si ritengono tuttora vassalli dei sovietici/russi ?

2 ore fa, Vietmimin dice:

quanto riguarda la presunta illegittimità dell’attuale parlamento ucraino, bisogna ricordare la

Non ne ho parlato, ma credo che con le rivoluzioni arancioni democratiche ne abbiamo fin sopra i capelli....

 

2 ore fa, Vietmimin dice:

Hai una memoria selettiva. Si potrebbe anche parlare del documento firmato dai russi nel 1997

Scusa ma non hai fatto attenzione alla data (anche se sei molto attento), ancora nel 1997 la NATO non si era espansa a est! Quindi certamente che i Russi hanno firmato, tra l'altro governati all'epoca da un uomo il cui livello di alcool lo portava a stati comatosi e cadute rovinose e plateali...facile così fare i furboni....( @Brios  secondo te Boris Nikolaevič El'cin è uno che aveva problemi di alcolismo?)

Comunque con la nuova dirigenza di Putin , già nel 2008 si diceva che la situazione di espansionismo non sarebbe finita bene, quindi eravamo già stati avvisati sulla probabile guerra in Georgia e in Ucraina

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/lucraina-non-esiste-cosa-disse-putin-bush-2020290.html

Modificato da ARES III

Supporter
Inviato (modificato)
5 ore fa, Polemarco dice:

E' proprio vero.

Per comprendere meglio il nostro spaesamento dinanzi a quello che accade in Ucraina, rimando al libro "La fine della Storia e dell'ultimo uomo" (1992) di  Francis Fukuyama (politologo statunitense) dove si leggeva che, con la caduta del muro di Berlino e con la fine della Guerra Fredda, la democrazia liberale e il capitalismo (che le è congeniale) avrebbero spinto  verso una situazione mondiale di benessere economico e di tranquillità: il libero mercato avrebbe risolto tutto.

Poi quando nel 2001 abbiamo visto crollare le Torri Gemelle, abbiamo capito che non era così e che questo cammino non era irreversibile.

Sembra di vedere Humphrey Bogart al telefono che dice: " È la geopolitica, bellezza. La geopolitica ! E tu non ci puoi fare niente. Niente".

Cordialità

Polemarco

P.S. Curiosità: nella versione originale del film "L'ultima minaccia" (1952)  il boss della malavita si chiama Rienzi ed è di origine siciliana; in quella italiana cambia il nome in Rodzich ed è originario dell'Europa dell'Est. 

 

Il libro di Fukuyama è stato citato più volte e probabilmente vale la pena leggerlo. Il riassunto che si fa della tesi di questo testo, ossia che la democrazia liberale e il capitalismo avrebbero spinto  verso una situazione mondiale di benessere economico e di tranquillità mi è sempre sembrato una mezza sciocchezza (il libero mercato lasciato a se stesso alla lunga crea distorsioni e oligopoli, e la tendenza alla concentrazione del potere in poche mani).

Ma senza una lettura seria del testo di Fukuyama non posso entrare nel merito delle argomentazioni fatte. Per cui posso solo attendere l'estate per avere abbastanza tempo da leggerlo.

Aprendo una breve parentesi, ho sempre pensato che la dialettica fra classi diverse (quella che si chiamava lotta di classe) generalmente porta ad una sintesi tra interessi opposti che finisce per essere congeniale sia allo sviluppo economico che al benessere della società.

Tra l'altro la situazione Russa è (a mio modestissimo avviso naturalmente) proprio una delle conseguenze delle aberrazioni estreme del capitalismo. Dopo la fine dell'URSS il capitale accumulato da generazioni di Russi è finito nelle mani di pochi che lo hanno gestito creando una democrazia autoritaria.  Un buona parte della ricchezza Russa si trova all'estero. In presenza di forti ingiustizie sociali purtroppo torna di moda la vecchia favola del nazionalismo, che rappresenta una valida valvola di sfogo per le masse depauperate. La crisi Ucraina e il panslavismo sono tra le conseguenze del nazionalismo Russo.    

 

 

Modificato da azaad
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7 minuti fa, azaad dice:

capitale accumulato da generazioni

Ci sono capitalisti da generazioni negli Usa, ma anche nuovi , e comunque i cittadini americani mediamente sono più poveri di molti europei o meglio hanno un potete d'acquisto diverso: pagano tutto dalla sanità alle pensioni....ma i loro redditi sono fermi da decenni o hanno avuto aumenti minimi (mediamente).

Assomiglia in un certo modo alla situazione russa, solo che nessuno ne parla. Una grossa fetta costituita da afroamericani ed ispanici vivono alla giornata! E nessuno si azzarda a dire o parlare di questi squilibri macro-sociali.


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In Russia non vedi barboni o gente che chiede l'elemosina per strada ma l'impressione è effettivamente quella di povertà abbastanza diffusa. Ma comunque meglio di quanto pensassi.

 


Inviato
9 minuti fa, azaad dice:

Il libro di Fukuyama è stato citato più volte e probabilmente vale la pena leggerlo. Il riassunto che si fa della tesi di questo testo, ossia che la democrazia liberale e il capitalismo avrebbero spinto  verso una situazione mondiale di benessere economico e di tranquillità mi è sempre sembrato una mezza sciocchezza (il libero mercato lasciato a se stesso alla lunga crea distorsioni e oligopoli, e la tendenza alla concentrazione del potere in poche mani).

Ma senza una lettura seria del testo di Fukuyama non posso entrare nel merito delle argomentazioni fatte. Per cui posso solo attendere l'estate per avere abbastanza tempo da leggerlo.

Aprendo una breve parentesi, ho sempre pensato che la dialettica fra classi diverse (quella che si chiamava lotta di classe) generalmente porta ad una sintesi tra interessi opposti che finisce per essere congeniale sia allo sviluppo economico che al benessere della società.

Tra l'altro la situazione Russa è (a mio modestissimo avviso naturalmente) proprio una delle conseguenze delle aberrazioni estreme del capitalismo. Dopo la fine dell'URSS il capitale accumulato da generazioni di Russi è finito nelle mani di pochi che lo hanno gestito creando una democrazia autoritaria.  Un buona parte della ricchezza Russa si trova all'estero. In presenza di forti ingiustizie sociali purtroppo torna di moda la vecchia favola del nazionalismo, che rappresenta una valida valvola di sfogo per le masse depauperate. La crisi Ucraina e il panslavismo sono tra le conseguenze del nazionalismo Russo.    

I tuoi messaggi nell'argomento sono molto interessanti per me, ma sfortunatamente nemmeno tu capisci tutti i livelli nascosti e l'abisso delle differenze. Soprattutto per te, mostrerò con un esempio la differenza tra la prospettiva e la mentalità dell'Europa e della Russia.

Prendiamo una persona. Vietmimin

Ha scritto molto sia su Putin che sulla Russia. Ha scritto per me cose non decenti. Ma stavo dialogando con lui e lo trattavo con comprensione e rispetto. Può amare o odiare la Russia, e questo è un suo diritto. Per me, come russo, era accettabile. Il colore della sua pelle, la nazionalità, la religione non avevano importanza. Era umano. Ed ecco il suo grande messaggio. Evidenzierò il paragrafo dopo il quale smetto di riferirmi a lui come persona. Non perché lo voglia, ma perché è una regola genetica. Diventa irrilevante, la cui vita, proprietà, sentimenti, futuro e passato vengono gettati nella spazzatura.

4 ore fa, Vietmimin dice:

A proposito del cosiddetto tradimento della NATO nei confronti della Russia, stai dimenticando un piccolo dettaglio, e anche se questi « patti » verbali sono esistiti (Da quando trattati internazionali che coinvolgono diversi paesi possono essere assimilati a chiacchierate tra due « gentiluomini »?) sono anteriori alla dissoluzione del patto di Varsavia (luglio 1991) e i paesi dell’est facevano ancora parte del blocco sovietico. Poi (non so se ti ricordi questo dettaglio?) si sono emancipati e hanno acquistato il diritto di tutti i paesi riconosciuti internazionalmente all’autodeterminazione, a scegliere liberamente il proprio destino, e proteggere i propri confini. Puoi anche non essere d’accordo con la loro scelta, ma per loro significava integrare la NATO, ed era lecito, a meno di considerarli ancora e per sempre vassalli del ex URSS. «Considerando la situazione del nuovo mondo », non credo che se ne pentano.

Hai una memoria selettiva. Si potrebbe anche parlare del documento firmato dai russi nel 1997, l’ «atto fondatore Nato/Russia », nel quale si impegnavano con i « partner » della Nato a garantire uno spazio di pace e di sicurezza nella zona euro-atlantica e l’integrità territoriale di tutti gli stati. I trattati, al pari dei patti verbali, sono validi finché non vengono rispettati da uno dei firmatari.

Per quanto riguarda la presunta illegittimità dell’attuale parlamento ucraino, bisogna ricordare la dichiarazione all’ottobre 2012 del Ministro degli Esteri russo, riconoscendo che le elezioni si erano svolte “pacificamente, senza alcun eccesso e in linea con gli standard generalmente accettati” e che “hanno confermato l’impegno dell’Ucraina teso alla democrazia e allo stato di diritto”. Ma quando questo parlamento decide la destituzione di Ianukovič, presidente sotto l’ombrello di Mosca, non è più legittimo per farlo? 

 

 


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