Akragas Westermark 26 , 3

[VALTERI]

Un raro esemplare di didrammo della prima monetazione di Akragas, passerà a breve in asta Hirsch 371 al n. 1019 .

Unisco un altro esemplare a suo tempo passato in CNG Triton I al  n. 188 .

[Archestrato]

Allego immagine e descrizione inerenti un esemplare pubblicato da Monsignor Giuseppe de Ciccio per il Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano del 1924. Un accoppiamento di conii inedito allora.

Molto interessante ed allo stesso tempo curiosa l’individuazione di un errore dell’incisore (?), che al posto della “N” dell’etnico stava incidendo una “A” per poi parzialmente correggersi. Ma difetti di diversa natura non sono rari a trovarsi nelle incisioni e nei tondelli delle prime emissioni ancora pienamente arcaiche di Akragas (all’inizio del gruppo I del primo periodo, secondo il corpus della professoressa Westermark).

 

 

Modificato 2 Gennaio, 2022 da Archestrato

[Archestrato]

Sempre a proposito di vecchie pubblicazioni, ricordandomi che possiedo una copia del listino a prezzi fissi XI di Rodolfo Ratto del 1934 dove veniva proposta la seconda moneta condivisa da VALTERI nel post di apertura (Westermark 26.6) ho fatto un paio di foto delle tavole e del catalogo, l’esemplare ha in effetti una rilevante storia collezionistica: Sambon e Canessa nel 1927, Ratto nel 1929 e poi nel 1934, Baranowsky nel 1931 oltre ai più recenti Classical Numismatic Group nel 1997 e Künker nel 1999. L’esemplare a quanto pare faceva parte anche della collezione di Athos Moretti.

[skubydu]

Questo L esemplare del Salinas :

 

[skubydu]

Trovo un errore nei riferimenti. Non c’è un Naville 1920… la prima fu là Pozzi nel 1921 . 

[Archestrato]

17 minuti fa, skubydu dice:

Trovo un errore nei riferimenti. Non c’è un Naville 1920… la prima fu là Pozzi nel 1921 . 

Ciao @skubydu e buon anno,

In effetti è vero, può darsi che la data si riferisca alla stampa del catalogo?

Non ho il catalogo della vendita della collezione di Samuel Pozzi (lo so, una grave mancanza!) però dal sito dell’università di Heidelberg riporto due immagini che mi fanno pensare quanto sopra.

 

[skubydu]

11 ore fa, Archestrato dice:

Ciao @skubydu e buon anno,

In effetti è vero, può darsi che la data si riferisca alla stampa del catalogo?

Non ho il catalogo della vendita della collezione di Samuel Pozzi (lo so, una grave mancanza!) però dal sito dell’università di Heidelberg riporto due immagini che mi fanno pensare quanto sopra.

 

 

ciao e Buon Anno a te!!!

No, non puo essere Pozzi... akragas parte dalla tavola 11 

Per il catalogo, non avere fretta.. vedrai che come ti capita lo potrai acquistare.. serve pazienza ..

Modificato 3 Gennaio, 2022 da skubydu

[skubydu]

questo da Naville V 1923 

[Archestrato]

Grazie @skubydu per le immagini postate, esse permettono di notare come l’esemplare Salinas 4 alla tavola IV non condivida il rovescio con l’esemplare descritto da Monsignor De Ciccio, come accennava lo studioso. Infatti per quanto simili i due granchi hanno le zampe in posizioni leggermente diverse: più aperte e divaricate nell’esemplare pubblicato nel Bollettino del 1924 (Westermark 26) rispetto a quelle della moneta del Salinas (stessi conii del didrammo Naville V/804, ossia Westermark 19) sul lato sinistro del crostaceo. Anche le chele ed i relativi arti sono di maggiori dimensioni nel Westermark 19, ma altri particolari non corrispondono.

Allego per i confronti due esemplari dal medagliere del British Museum:

 

Westermark 26.9, BMC Sicily 7, lasciato in eredità a quel museo da James Woodhouse nel 1866, 8,4 grammi.

 

Westermark 19.11, BMC Sicily 8, acquisito dal museo prima del 1837, e che salvo errori dovrebbe essere l’esemplare di cui al disegno delle tavole del Salinas, 8,45 grammi.

 

Lungi da me ovviamente voler fare una critica ad uno scritto di un secolo di età, uso semplicemente quelle “Note ed Appunti di numismatica Siceliota” come spunto e sprone ad approfondire lo studio, senza tralasciare di ricordare che il lavoro di ricerca di un numismatico cento anni fa richiedeva uno sforzo monumentale senza i mezzi odierni e che ripercorrerne le orme (per quanto possibile) con spirito critico non può che arricchirmi.

Detto ciò, un elemento che il Monsignore sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo vista la qualità della foto seguente) avere travisato è la possibilità che l’incisore antico abbia posto erroneamente una A in luogo di una N nell’etnico per poi correggersi (post 2).

Infatti alla luce delle attuali conoscenze sappiamo che il dritto O12, poi reinciso nel conio O12’, è stato usato per gli accoppiamenti di conii da 24 a 27 del corpus su Akragas, e proprio nell’ultima combinazione sembrebbe notarsi come la supposta stanghetta orizzontate della A si sia estesa per usura del conio in direzione della T, svelando la sua natura di piccola frattura di conio (?) piuttosto che di errore di incisione.

 

Ex Münzen und Medaillen AG, listino 238/3 del 1963.

Chissà se l’immagine del listino di vendita è più leggibile..

Modificato 9 Gennaio, 2022 da Archestrato

[skubydu]

10 minuti fa, Archestrato dice:

Westermark 19.11, BMC Sicily 8, acquisito dal museo prima del 1837, e che salvo errori dovrebbe essere l’esemplare di cui al disegno delle tavole del Salinas, 8,45 grammi.

si esatto, è lo stesso esemplare.

Salinas indica provenienza M. Britannico.

Un plauso all'incisore/i del tempo, che riproducevano i pezzi fedelmente

[Archestrato]

Si, è davvero un piacere vedere un disegno datato ed una foto recente della stessa moneta potendoli identificare senza dubbi o quasi, vedere insomma l’evoluzione della scienza numismatica.

E dato che abbiamo parlato di Antonino Salinas mi pare opportuno (anche se off topic) allegare i link a tre PDF che ci raccontano del celebre Numismatico siciliano, il secondo è l’elogio funebre che ne fece un altro importante numismatico, Memmo Cagiati.

 

https://www.inc-cin.org/assets/pdf/articles/collectors-salinas.pdf
 

http://www.socnumit.org/doc/Numismatici/SALINAS_Antonino.pdf

 

https://www.academia.edu/39547515/Sulle_tracce_del_Salinas_Testimonianze_inedite_dal_suo_Museo