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IGNORED

La storia infinita...


FFF

Risposte migliori

Buongiorno a voi tutti,

a chi va di partecipare alla stesura di un racconto?

Personaggi, luoghi, sviluppi vari, prenderanno forma man mano che si svilupperà il tutto.

Coloro che vogliono partecipare, possono farlo una volta al giorno. Ogni singola aggiunta, deve ricollegarsi a quella in precedenza postata dall’ultimo utente che in ordine temporale vi avrà inserito il proprio contributo.

Si può spaziare tra qualsiasi genere letterario. Lo scritto deve essere in lingua italiana. Sono permesse aggiunte in dialetto se consone al contesto. Ovviamente è d'obbligo mantenere un minimo di bon ton.

Le parti che si vorranno inserire nel racconto, devono essere redatte in grassetto. In modo tale da renderle più visibili rispetto agli altri interventi.

La lunghezza massima deve essere pari a 20 righe (in una pagina “Word” con larghezza 17, con caratteri “Times New Roman” dimensione 12). Sono permessi piccoli scostamenti aggiuntivi.

Interventi non riportanti le parti del racconto, devono essere a sé stanti.

Quando si renderà opportuno, chiederò ai mod/amministratori, di modificare il post successivo (per ora denominato “di servizio”), per mettere insieme le singole parti che man mano verranno inserite in questa discussione.

Ringrazio fin d'ora a chi se la sentirà di partecipare ☺️

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Uff! Il negozio di numismatica non è aperto!

- Scusi signora, lei è da queste parti? Mi sa dire come mai il negozio “La quadra del tondello” è chiuso?

- Da inizio settimana ha in vigore l’orario di apertura invernale. Pazienti ancora mezz’oretta.

- Grazie signora. Attenderò volentieri. Buona giornata.

- Non vorrei sembrarle indiscreta, ma lei conosce il proprietario?

- Il perito numismatico Gianmaria dalla Vite? Solo tramite terze persone.

- Dalla Vite, proprio lui. Mi permetta di dirle che ultimamente… beh, nomen omen...

- Mi è giunta voce di recente.

- Si vocifera che il tutto sia dovuto a una perizia errata! Lo so perché anche mio marito è un collezionista come lei ed è certo che dalla Vite, tra i soliti strumenti del mestiere, abbia aggiunto le mignon di acqua vite!

- Secondo me, sono malelingue. Comunque terrò conto del suo prezioso consiglio. Mi stia bene signora.

- Anche lei, caro giovinotto.

Apposto sono… dovevo venire mesi addietro, appena trovata questa moneta nel cassetto del nonno, invece di attendere! La mia solita fortuna! Vabbè, entrerò in negozio e, prima di fargli visionare la moneta, cercherò di fiutare se dal suo alito si percepiranno fragranze alcoliche…

Facile a dirsi! Tra la mia mascherina, la sua, e il vetro apposto sul bancone, come farò?! Devo escogitare un modo per avvicinarmi il più possibile a lui.

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Nessuno che se la sente di raccontare se il giovine collezionista riuscirà nel suo intento di verificare se veritiere le voci sul dalla Vite?

Deciderà o meno di far valutare la moneta? Per poi periziarla e inserirla nella sua collezine, o per provare a venderla al negoziante o ad altri?

Di quale moneta si tratta?

E come reagirà il perito numismatico quando si accorgerà che quel cliente, con svariati espedimenti (quali?) sta cercando in tutti i modi di appropinquarsi a lui per sentirne l'alito? ?

Penserà che vorrà derubarlo? O semplicemente che non ci sta con la testa? ?

Ovviamente questo è solo uno spunto. Ognuno di voi è libero di procedere come meglio crede.

Nessun temerario?

 

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Si piazzò da parte, seduto al bar di fronte a bere un caffè, e aspettò l'apertura del negozio.

- Buongiorno.

- Salve, io avrei una moneta da periziare e...

- Scusi l'interruzione ma va chiarita subito una cosa: se è la 100 lire trovata in fondo alla giacca di nonno le dico subito che vale meno del pacchetto di sigarette avanzate dal nonno stesso prima di schiattare, pace all'anima sua, o di una staffa di rame rubato...

- No, non l'ho trovata nella giacca...

- ... e prima di ritrovarmi trattato come un ladro di rame le dico che no, non è una rarissima moneta che tenterò di comprarle a soli tremilacinquecento euro invece che all'onesto prezzo di dicemila come ha letto su Internet!

- Mi ascolti, non è una 100 lire e non l'ho trovata nella giacca ma...

- Ah, dimenticavo: se l'ha trovata a terra la invito a uscire immediatamente perchè non ho voglia di ritrovarmi adagiato nello sterco. Se la moneta ha più di cinquant'anni, fosse anche il rarissimo conio da 100 lire in vendita a diecimila euro senza spese di spedizione, deve consegnarla alle competenti autorità completa di relazione sulla data, il luogo e le circostanze di ritrovamento. Il tutto in assoluzione della relativa imposta di bollo.

- Senta, non è che recentemente lei ha abusato di stupefacenti o superalcolici, tipo... che so, whisky di marca o magari acquavite?   

Modificato da ART
  • Grazie 1
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Buondì Art, molte grazie per il tuo contributo.

Non so che piega prenderà il racconto, ma al vedere non mancheranno le occasioni per riderci sù ?

Vedo di metter giù il proseguo entro la mattinata ??

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- Signore, signore, si è appisolato? (chiese la cameriera).

- … Cosa?

- Eccole lo scontrino. Un crodino e una brioches. Sono 4 Euro.

- A lei, 5 euro. Tenga pure il resto.

- Grazie signore.

Come ho fatto ad addormentarmi al tavolino del bar! Che figuraccia e che sogno strano ho fatto! D’altronde sono 3 notti che non riesco a prendere sonno al pensiero di scoprire che la moneta non sia altro che una patacca. Il nonno non aveva la possibilità economica per potersela permettere. E di certo non può avergliela avrà consegnata il Re numismatico, o chi per lui! E’ stato renitente alla Grande guerra. Se nel 1919 non ci fosse stata l’amnistia, chissà quanto altro tempo avrebbe passato in galera... E in tal caso, oggi non sarei né qui, né altrove. Strano assai lo era indipendentemente dai suoi convincimenti politici. Lui stesso sapeva di esserlo e diceva spesso: "C’è poco da dire, in ogni famiglia ci sta un matto. E chi dice che nella sua famiglia non ci sta, è lui il matto".

Oggi sarebbe considerato un tipo eccentrico. Non nel vestire, ma nell'esternare i suoi convincimenti. Sotto certi aspetti, aveva precorso i tempi e tanti suoi insegnamenti, che anni fa non comprendevo, ora iniziano ad avere un senso. Ancora riecheggia in me la sua voce. Cantava spesso sottovoce. E dal genere di canzone che sceglieva di volta in volta, potevo intendere di che umore fosse. Ma ce n'era una in particolar modo che ho perso il numero di volte che l'ho sentita: Maledetti siano quelli che studiano per fare la guerra…

Era sempre pensieroso quando la rimembrava. Ma per quanti pensieri avesse, pronto ad aiutare gli altri quanto poco in grado di aiutare se stesso. Forse gli assomiglio un po’ sotto tale aspetto. Chissà se capirebbe il perché sono qui.

Ecco! Il negozio sta per aprire. Bando alle ciance, ora avrò qualche risposta in più su questa moneta e sulla sua storia. Spero che dalla Vite sia in grado di aiutarmi a fugare ogni dubbio su di essa e sulla nomea che la circonda.

Modificato da FFF
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Mi sono permesso una "licenza letteraria", come si suol dire, in riferimento al ritornello della canzone che ho citato.

Questo il testo originale e per intero (l'autore è anonimo):

Addio padre e madre addio,
che per la guerra mi tocca di partir,
ma che fu triste il mio destino,
che per l'Italia mi tocca morir.

Quando fui stato in terra austriaca
subito l'ordine a me l'arrivò,
si dà l'assalto la baionetta in canna,
addirittura un macello diventò.

E fui ferito, ma una palla al petto,
e i miei compagni li vedo a fuggir
ed io per terra rimasi costretto
mentre quel chiodo lo vedo a ventr.

"Fermati o chiodo, che sto per morire,
pensa a una moglie che piange per me",
ma quell'infame col cuore crudele
col suo pugnale morire mi fé.

Sian maledetti quei giovani studenti
che hanno studiato e la guerra voluto,
hanno gettato l'Italia nel lutto
per cento anni dolor sentirà.

E, per chi ha piacere ascoltarla, metto uno stralcio cantato in un film da Renato Pozzetto

 

 

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