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La Francia di Vichy


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Inviato

L'offensiva tedesca a occidente inizia il 10 maggio 1940 ed è subito travolgente; il 13 maggio è in pratica completata l'occupazione dell'Olanda, poi tocca al Belgio, già di fatto sconfitto il 15, anche se per la capitolazione dovranno passare altre due settimane.

Infine la Francia, che confida per la sua difesa nell' "imprendibile" linea Maginot dal nome del ministro della Guerra che l'aveva fatta realizzare dal 1930 e il 1935, ma che non riuscì a vederla ultimata; morì infatti al banchetto di Capodanno del 1932, avvelenato da ostriche guaste :P

Per sua fortuna non ne vide neanche il fallimento; la linea correva dalla Costa Azzurra al confine con il Belgio, ma si interrompeva all'altezza delle Ardenne, ritenute impenetrabili; quanto al confine con il Belgio, non vennne fortificato perchè non si voleva dare l'impressione al piccolo paese che sarebbe stato abbandonato in caso di bisogno.

Dalle Ardenne e dal Belgio passeranno le Panzerdivisionen tedesche, per affondare poi nel territorio francese come un coltello nel burro.

Il 22 giugno 1940 nella foresta di Compiègne, nello storico vagone dove, nel 1918, i francesi avevano accettato la resa dei tedeschi, viene firmato l'armistizio.

Il 25 i tedeschi sono a Parigi :(

petronius

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Inviato

La Francia viene divisa in una zona occupata dai tedeschi al nord, al centro e all'ovest, e in una "zona libera", al sud e lungo la costa mediterranea, che rimane sotto la sovranità francese.

Il 10 luglio 1940 l'Assemblea Nazionale concede i pieni poteri (569 sì e 80 no) a Henry Philippe Omer Pétain, 84 anni nel 1940, eroe della prima guerra mondiale, campione della destra autoritaria francese negli anni '30; era stato lui a suggerire che la linea Maginot dovesse interrompersi all'altezza delle Ardenne <_<

Comincia così l'avventura della Repubblica di Vichy, dal nome della piccola cittadina termale del sud sede del governo Pétain.

Un mondo tetro e ambiguo :ph34r: di collaborazionisti, di fascisti, di traditori, di doppiogiochisti, in un carosello forsennato di spie, di informatori, di controlli; la situazione è confusissima e Pétain deve fare una politica forzatamente ambigua :unsure:

petronius

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Inviato

Per poter fornire le truppe tedesche occupanti di valuta francese, la Banque de France, che funzionava con emissioni distinte nella zona occupata (Parigi) e in quella "libera" (Vichy), riemetteva al nord le vecchie banconote d'anteguerra, nei tagli da 5, 10, 20, 100, 1.000 e 5.000 franchi; non ci interessano qui :rolleyes:

Nella zona del sud furono invece create nuove tipologie, con soggetti multicolori allegorici.

Sia le banconote del nord che quelle del sud circolarono liberamente in tutta la Francia per l'intera durata della guerra, e anche oltre.

Iniziamo col mostrare il biglietto da 5 franchi, emesso a partire dal 2 giugno 1943 e fino al 30 ottobre 1947 (continuarono ad essere stampati e a circolare anche a guerra finita).

Nell'allegato, l'emissione del 25 novembre 1943.

continua....domani ;)

petronius

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Inviato (modificato)

Complimenti x tutto...... :D

una domanda....

ma le banconote della repubblica di Vichy sono difficili da trovare, ci sono esemplari, come quello da te postato, veramente bellissimi!!!

Modificato da Layer1986
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Inviato

Ottimo Petronius :)

Chissà perchè stavolta sono particolarmente interessato alla tua storia.... :D :D :D


Inviato

Buongiorno,

Devo fare osservare che con la definizione "Linea Maginot" si intende indicare essenzialmente la linea fortificata lungo il confine franco-tedesco, dalla frontiera svizzera alla frontiera belga.

Lungo il confine franco-italiano esisteva una serie di fortifcazioni, indicate come "Linea Alpina", ma che non avevanoi le caratteristiche tecniche e costruttive di quelle realizzate lungo la forntira con la Germania.

Tali fortificazioni bastarono comunque ad arrestare l'avanzata italiana sulle Alpi, all'indomani della nostra entrata in guerra.

Cordialmente

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Inviato
Saturno dice:
Devo fare osservare che con la definizione "Linea Maginot" si intende indicare essenzialmente la linea  fortificata lungo il confine franco-tedesco, dalla frontiera svizzera alla frontiera belga.

Qualche particolare ogni tanto può sfuggire, grazie per la precisazione ;)

petronius :)

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Inviato
Layer1986 dice:
ma le banconote della repubblica di Vichy sono difficili da trovare, ci sono esemplari, come quello da te postato, veramente bellissimi!!!

I tagli bassi, fino a 50 franchi, sono comuni, dai 10 ai 20 euro in FDS; comune anche il 1000 franchi Cerere, che posterò, reperibile, sempre in FDS, per una quarantina di euro.

Rari il 100 franchi Descartes (che ho recentemente visto in un mercatino a 150 euro in FDS) e il 5.000 franchi, emesso a partire dal 5 marzo 1942 e fino al 25 settembre 1947.

Preciso ancora una volta che queste tipologie di biglietti furono emesse anche a guerra finita; tutte le emissioni successive al 25 agosto 1944, data della liberazione di Parigi, rientrano tra quelle della ricostituita Repubblica Francese.

Nell'allegato il biglietto da 10 franchi del 26.11.1942; questa tipologia fu emessa dall' 11 settembre 1941 al 30 giugno 1949.

petronius B)

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Inviato (modificato)

Nella sezione "cartamoneta" probabilmente sarà off-topic, ma ci tengo a postare le monete emesse dal governo del maresciallo Pétain

MONETE VICHY

sia per una "visione d'insieme" che per mostrarvi una particolarità che non è presente sulle banconote.

Anzichè la scritta "Republique Française" il governo filo-tedesco ci mise "Etat Français"; inoltre il motto "Liberté, Egalité, Fraternité" venne sostituito da "Travail, Familie, Patrie".

Nella foto ho inserito la serie di monete da 10 cent a 2 franchi coniate tra il 1942 e il 1943. Sono molto comuni e si possono trovare per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini, ma portano con sè un grande carico di storia.

Prima che lo faccia Petronius :lol: provvedo ad inserire il biglietto da 20 franchi emesso il 12 febbraio 1942

20 Franchi Vichy 12-02-1942

Un biglietto molto bello a cui sono particolarmente affezionato: si tratta della mia seconda banconota francese! :rolleyes: Mi ha impressionato il monito ai contraffattori... nel 1942 venivano puniti con i lavori forzati a vita! :huh: :o

Modificato da apulian

Inviato
apulian dice:
Nella sezione "cartamoneta" probabilmente sarà off-topic, ma ci tengo a postare le monete emesse dal governo del maresciallo Pétain

MONETE VICHY

Hai fatto benissimo invece, avevo intenzione di parlarne anch'io, grazie per la collaborazione :D

Se permetti aggiungo qualche altra notizia sulla circolazione monetaria durante l'occupazione.

Nel nord il Tesoro continuò ad emettere monete con la scritta Republique Francaise in lega bronzo-alluminio negli anni 1940-1941, nei valori da 50 cent, 1 e 2 franchi.

I tedeschi, resisi conto che i francesi tesaurizzavano queste monete invece di spenderle, per non far prendere all'occupante il bronzo contenuto, decisero di dichiararle fuori corso e di ritirarle dal 15 dicembre 1941; ritiro che avvenne in quantità molto limitata, per la resistenza economica opposta dai francesi ;)

Furono sostituite da monete in metalli più poveri, quali zinco e alluminio.

Delle monete di Vichy hai già detto, aggiungo solo che il simbolo dell'ascia bipenne (o ascia micenea) che gli antichi abitanti di Micene usavano come strumento di sacrificio, fu adottata dai francesi del governo collaborazionista quale "simbolo della folgore" (dal greco Làbrus).

ciao.

petronius :)


Inviato
apulian dice:
Prima che lo faccia Petronius  :lol: provvedo ad inserire il biglietto da 20 franchi emesso il 12 febbraio 1942

Ed ecco il mio, del 15 aprile 1943 :lol:

Questa tipologia fu emessa dal 12 febbraio 1942 al 9 gennaio 1947 e, con firme diverse, dal 28 gennaio 1948 al 9 febbraio 1950.

petronius

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Inviato (modificato)

Fra le monete non si può non ricordare il mitico 5 franchi 1941 in cupronickel con l'effigie di Petain.

Oggi questa moneta è molto rara perchè nonostante la tiratura di 13.782.000 pezzi, essi furono rifusi per la quasi totalità.

Non conosco i dettagli, quindi ogni notizia è la benvenuta :)

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Modificato da simone

Inviato
La Francia viene divisa in una zona occupata dai tedeschi al nord, al centro e all'ovest, e in una "zona libera", al sud e lungo la costa mediterranea, che rimane sotto la sovranità francese.

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Eccone un riscontro topografico:

300px-France_zonelibre.png


Inviato
simone dice:
Oggi questa moneta è molto rara perchè nonostante la tiratura di 13.782.000 pezzi, essi furono rifusi per la quasi totalità.

Non conosco i dettagli, quindi ogni notizia è la benvenuta  :)

Neanch'io ne so molto, ma vorrei seminare qualche dubbio :unsure:

Il Krause parla in effetti di 13.782.000 pezzi, ma poi aggiunge "never released for circulation" letteralmente "mai rilasciate per la circolazione"; un altro testo, sempre americano (WWII Remembered) parla di "essays only".

Queste monete, sono mai esistite, a parte qualche campione? :ph34r:

petronius


Inviato

Torno a parlare della banconota da 20 franchi, perchè il marinaio bretone che tira una corda ha dato modo di sbizzarrirsi alla propaganda antifascista; si possono trovare biglietti dove, al capo della corda, c'è la testa di Pétain, come in questa foto, purtroppo di qualità non eccelsa, scansionata da un libro

http://img410.imageshack.us/img410/5307/vi...opagandalw1.jpg

petronius


Inviato

Riprendiamo il discorso più propriamente storico :rolleyes:

Pur sprovvisto di potere reale, il regime di Vichy comincia ad essere corteggiato.

L'America di Roosevelt lo considera l'ultimo anello di congiunzione e comunicazione tra le democrazie in pericolo e le dittature.

Pétain vorrebbe dare un suggello storico a questa sua mediazione e propone di spostare a Versailles la capitale del suo stato fantasma: i tedeschi glielo negano.

Il 3 luglio 1940 la flotta inglese sferra un durissimo attacco a quella francese, raccolta in gran parte nella rada di Mers el-Kebir, vicino a Orano, in Algeria; cannoneggia le navi dell'alleato di ieri, provocando la morte di mille marinai.

In Francia esplode un'ondata di indignazione, l'opinione pubblica invoca la guerra contro l'Inghilterra; Pétain frena i furori, e questo è uno dei suoi meriti storici.

continua....

petronius B)

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Inviato
Il Krause parla in effetti di 13.782.000 pezzi, ma poi aggiunge "never released for circulation" letteralmente "mai rilasciate per la circolazione"; un altro testo, sempre americano (WWII Remembered) parla di "essays only".

Queste monete, sono mai esistite, a parte qualche campione? :ph34r: 

Il "Le Franc" conferma che in base alla documentazione non sono mai state messe in circolazione, tuttavia dice che il s'en est trouvé dans des lots de vrac e che ne esistono con segni di circolazione.


Inviato
continua....

L'entità delle emissioni, al di fuori di ogni controllo, non dava scampo all'inflazione, perchè i tedeschi erano in possesso di ingenti masse di biglietti che, portati in Germania, avrebbero potuto trasformarsi in una forma di taglieggiamento postumo della ricchezza francese, a vantaggio degli ex-occupanti, che avevano imposto un cambio di 20 franchi per 1 marco (erano 10-12 pochi giorni prima dell'occupazione).

Con quel franco svalutato i tedeschi avevano acquisito gran parte di capitali privati, attraverso l'acquisto (con franchi razziati e svalutati) di partecipazioni a società multinazionali, quali le raffinerie di Bor e le miniere di Alsazia e Lorena (regioni già annesse al Reich), nonchè con l'assunzione di partecipazioni in società all'estero controllate dai tedeschi (società petrolifere rumene e banche rumene e ungheresi).

Ovviamente la finanza francese era inesistente, perchè posta al servizio dell'occupante, senza possibilità di contropartita.

petronius cool.gif

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Inviato

A gestire l'inflazione erano soprattutto i contadini che, grazie all'oculata vendita (borsa nera <_<) dei loro prodotti si arricchivano e, dopo aver riempito un paio di cestoni da bucato di cartamoneta, compravano azioni nelle imprese locali, sottoscrivevano prestiti governativi o acquistavano oro.

Tra le banconote in quei cestoni :D c'erano sicuramente anche quelle da 50 franchi, emesse dal 13 giugno 1940 al 15 maggio 1942, che portano al dritto il ritratto di Jacques Coeur.

Nato a Bourges, nel centro della Francia, verso il 1400, figlio di un ricco commerciante, Jacques Coeur conobbe un'ascesa sociale folgorante.

Nobilitato dal re Carlo VII nel 1441, ne divenne il grande Argentiere.

Nel 1443 intraprese l’edificazione della sua « Grant Maison »; questa definizione indicava tanto le dimensioni eccezionali dell’edificio quanto la magnificenza del decoro scolpito raffigurante le sue attività commerciali e industriali, la sua ricchezza e i suoi legami con il re.

maisonjacquescoeursr2.jpg

petronius

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Inviato
Tra le banconote in quei cestoni :D c'erano sicuramente anche quelle da 50 franchi, emesse dal 13 giugno 1940 al 15 maggio 1942, che portano al dritto il ritratto di Jacques Coeur.

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219202[/snapback]

Sono otto mesi che mi chiedevo chi fosse quel tipo sulla mia banconota :blink: :blink: :blink:

Grazie :D


Inviato
petronius arbiter dice:
Riprendiamo il discorso più propriamente storico.....

Un momento importante nella vicenda di Vichy è l'incontro di Pétain e di Pierre Laval (primo ministro e anima nera dello stato fantoccio) con Adolf Hitler, che avviene a Montoire-sur-le-Loire il 24 ottobre 1940.

Inizia da qui la politica di collaborazione tra Vichy e i tedeschi, anche se Pétain riesce a non fare la minima concessione sulla flotta e non cede una sola base; Hitler aveva proposto la dissoluzione dell'impero francese, la cessione di Dakar, la cooperazione della flotta, ma il vecchio maresciallo si mantiene intransigente su tutto.

Nell'allegato foto di Pierre Laval, e una sua caricatura :rolleyes:

petronius B)

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Inviato

Il regime di Vichy agonizza in un'esistenza spregevole :angry: il ministro degli interni, Pierre Pucheu complotta per accentuare il collaborazionismo: sarà fucilato nel 1944.

Nel gennaio 1942 Churchill, attraverso l'ambasciatore americano a Vichy, propone a Pétain un'alleanza, e lo esorta a ritirarsi nel Nordafrica; Pétain risponde che sta pensando solo al suo popolo "i tedeschi stanno affamando la Francia".

Il colpo di grazia per Vichy arriva l' 8 novembre 1942, quando gli Alleati sbarcano ad Orano e ad Algeri: i tedeschi rispondono invadendo la zona libera.

Pétain si rifiuta di lasciare il paese, ma il suo regime diventa sempre più collaborazionista e fascista, dominato da Laval, il quale, secondo Roosevelt, "parla il linguaggio di Hitler".

continua....

petronius


Inviato
50 franchi, emesse dal 13 giugno 1940 al 15 maggio 1942, che portano al dritto il ritratto di Jacques Coeur.

anzichè il solito tondo/rettangolo, ecco un cuore (Coeur) per evidenziare la zona con la filigrana. Bellissimo! :P


Inviato

Il 20 agosto 1944, alla vigilia della Liberazione, Pétain viene arrestato dai tedeschi e tradotto prigioniero in Germania; riuscirà a tornare in Francia nell'aprile del 1945, ma stavolta sono i francesi ad arrestarlo.

Il processo ai capi di Vichy si svolge nell'estate del 1945, e sia Pétain che Laval sono condannati a morte; ma mentre per il secondo la condanna viene eseguita (Laval viene fucilato il 15 ottobre 1945) il vecchio maresciallo, ormai quasi novantenne, vede commutata da De Gaulle la sua condanna a morte nel carcere a vita.

Pétain morirà in carcere nel 1951.

petronius

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Inviato

Ad oltre 60 anni dalla fine della guerra, non è ancora facile quantificare i danni dell'occupazione in Francia; nemmeno per la Prima Guerra Mondiale è stato possibile farlo, anche se si stima una cifra sui 150 miliardi di franchi anteguerra.

Per il secondo conflitto mondiale è stato accertato che, alla fine del 1941, la circolazione monetaria ammontava a 270 miliardi di franchi, e un anno dopo a 373; questo anche perchè, come già detto, i tedeschi stampavano cartamoneta al di fuori di ogni controllo <_<

Alla fine del 1944, le spese d'occupazione avevano raggiunto i 203 miliardi di franchi; ad esse andavano aggiunte quelle sostenute per la guerra di Liberazione.

Alla fine della guerra, e non poteva essere altrimenti, la moneta crollò, con il dollaro che veniva cambiato a 119,10 franchi, contro i 43,80 del settembre 1939.

Il bilancio, dopo la ripresa economica, fu pesantissimo :( anche se le perdite umane furono inferiori quasi della metà a quelle della Grande Guerra 1914-1918.

Enormi furono le perdite del patrimonio immobiliare, una casa su 20 distrutta, una ogni 6 danneggiata.

La deportazione di civili, molti dei quali perirono in Germania, è stata calcolata in 665.000 unità solo nel 1943; nel 1944 ne arrivarono in Germania altri 33.000: 240.000 morirono nei campi di concentramento.

petronius


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