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Alleanza fra Venezia e gli Stati d’Olanda.


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Venezia e le alleanze… quante!!
 

 

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Gran bella medaglia! Con bella patina!! Interessante la storia della coniazione! 


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Ed ecco la medaglia illustrata nel lavoro della G. Majer L’alleanza del 1620 fra Venezia e gli Stati d’Olnda e la medaglia che la ricorda (1924).

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Non si può non fornire alcune informazioni riprese dal lavoro della Majer, anche a completamento di quanto già fatto dal Voltolina.

In sintesi:

- Provincie Unite dei Paesi Bassi - Stati Generali: così si chiamava l’assemblea dei rappresentanti delle sette provincie olandesi.

- Quali erano le sette provincie: 1) Gheldria 2) Olanda 3) Zelanda 4) Utrecht 5) Frisia 6) Overyssel 7) Groninga.

- Chi copriva la carica di segretario per Venezia nella città dell’Aja: Cristoforo Surian.

- Il Trattato fu firmato dal Surian, come era consuetudine per Venezia che appunto faceva firmare ed autenticare qualsiasi scrittura soltanto a mezzo dei segretari.

- Per gli Stati Generali firmarono:

1) Giovanni de Goth, borgomastro di Zutfania.

2) Nicolò van den Bouckhorst, Signore di Wimmenum.

3) Giacomo Mayno, cavaliere e signore di Berchambacht.

4) Melissante Adriano Ploos, tesoriere, consigliere del paese di Utrecht.

5) Marco Lijclama a Nyeholt, Gent.ma (siniscalco) per Stellinguerf Orientale.

6) Gasparo Berchost, borgomastro di Campen.

7) Gossen Scaffer, consigliere della città di Groninga.

- Sottoscritto il patto di alleanza il 31/12/1619, le due potenze si disposero a ratificarla solennemente.

- Le Provincie Unite nominarono per l’occasione un ambasciatore straordinario presso la Dominante, individuato in Francesco van Aerssen, cavaliere, Signore di Sommelsdyck, il quale si recò a Venezia accompagnato da un seguito di 25 persone, delle quali 13 erano di qualità e tra queste il suo unico figlio.

- Il 4 luglio 1620 l’Aerssen lasciava Venezia la quale, come d’uso e consuetudine dell’epoca, dimostrò la propria liberalità facendo decretare dal Senato che all’Aerssen prima di partire si dovesse regalare una collana, con sottintesa medaglia, di mille scudi.

- Al figlio dell’Aerssen fu regalata analoga collana con medaglia e anche al segretario e agli altri gentiluomini al seguito.

- Per la Serenissima, l’ambasciatore straordinario fu nominato nella persona del nobile Geronimo Trevisan, soggetto di grande virtù et prudenza et di conditione molto degne.

- L’Ambasciatore Trevisan lasciava il 18 agosto 1620 Venezia per direzione Aja. Lo accompagnavano il segretario Marc’Antonio Padavin, e fra le altre persone del seguito, quattro giovani nobili che si preparavano alla carriera diplomatica: Lorenzo da Mula di Domenico, Giovanni Mocenigo di M. Antonio, Giacomo Contarini di Bertucci, e M. Antonio Giustinian di Giulio.

- Il dono fatto da Venezia ai diplomatici olandesi venne da subito ricambiato, con la differenza che mentre gli Stati avevano voluto che le medaglie ricordassero l’avvenimento, Venezia non scelse un dono speciale per la circostanza, limitandosi all’uso e consuetudine del momento, tant’è che i documenti olandesi riportano che il Signore di Sommelsdyck aveva ricevuto una catena ed una medaglia d’oro del valore di 3000 fiorini, suo figlio e Costantino Huypens (il segretario) una catena simile ed una medaglia ciascuno, ma di minor valore e gli altri una medaglia simile egualmente in oro.

- Nella medaglia olandese la rappresentazione e la leggenda alludono precisamente alla conclusa alleanza.

- La medaglia ha nel diritto il Leone di San Marco in maestà sorgente dalle onde e sostenente fra le zampe lo stemma Priuli; nel rovescio, il Leone neerlandese rampante a sinistra, brandisce con la zampa destra la spada e con la sinistra il fascio delle sette frecce, rispondenti al numero delle Provincie olandesi.

- Il suo diametro è 49 mm.

- Le medaglie d’oro regalate al Trevisan, Padavin e Surian rimasero, come consuetudine, nella loro legittima proprietà, unitamente alle catene.

- Furono distribuite anche medaglie d’argento poiché il Civico Museo Correr, il Museo Bottacin, e il Reale Gabinetto Numismatico dell’Aja conservano (al 1924) ognuno una di tali medaglie il cui peso è rispettivamente di 36,33 , 36,95 e 39.

- Probabilmente, destinate alle persone dell’Ambasciata di minore importanza, furono anch’esse distribuite come un segno di riconoscenza verso tutti coloro che, pur con diversi incarichi, avevano contribuito alla felice conclusione della Lega, e come omaggio, interessato forse, certamente sincero, alla potenza di Venezia.

 

Saluti.

 

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