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IGNORED

Sesterzi barbarici/imitativi a nome di Faustina II


Risposte migliori

Inviato

Buongiorno a tutti,

ho acquistato nell'ultima asta Savoca un sesterzio in condizioni pessime, spatinato e con punti con cancro del bronzo che necessitano di trattamento in soluzione con benzotriazolo. Il rovescio, grazie alle ultime lettere "INAE" leggibili mediante osservazione diretta e a quanto si vede dell'immagine, dovrebbe corrispondere al tipo IVNONI REGINAE che risulta abbastanza comune e non di particolare significato.

Date le premesse non incoraggianti, qual è la ragione ad aver attratto il mio interesse?

A voi la parola

https://www.biddr.com/auctions/savoca/browse?a=2139&l=2356292

119th Blue Auction L834.jpg

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Inviato

Ciao, conoscendo i tuoi studi sulle capigliature ed i ritratti della Auguste penso che il tuo interesse verta su questo. Sesterzio genuino è vissuto. A me piace?.                                          ANTONIO 

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Inviato

sei attratto dal costo basso.

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Supporter
Inviato

Provo:

Faustina II ha un ritratto strano, coi lineamenti grossolani, quasi maschili; inoltre, sembra che abbia una sorta di diadema radiato (mi pare di vedere una punta proprio sul vertice del capo).

Ciao da Stilicho

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Supporter
Inviato

Poi c'è quella strana immagine nerastra, regolare, quadrangolare, in campo sinistro del rovescio: una contromarca? 

Magari ho un po' di pareidolia.. 


Inviato
25 minuti fa, Stilicho dice:

Poi c'è quella strana immagine nerastra, regolare, quadrangolare, in campo sinistro del rovescio: una contromarca? 

Magari ho un po' di pareidolia.. 

È solamente un piccolo cratere originato da cancro del bronzo e poi ripulito.


Inviato
2 ore fa, Stilicho dice:

Provo:

Faustina II ha un ritratto strano, coi lineamenti grossolani, quasi maschili; inoltre, sembra che abbia una sorta di diadema radiato (mi pare di vedere una punta proprio sul vertice del capo).

Ciao da Stilicho

La tua osservazione sul ritratto è corretta.


Inviato

Buongiorno @Ross14,

come ha giustamente segnalato @Stilicho il tratti del diritto sono abbastanza grossolani, particolari. Il già segnalato "diadema" non ritengo sia radiato bensì quello denominato "stephane" che rincorre in talune categorie ritrattistiche di Faustina Minore.

Se devo dirla tutta anche il rovescio, per quanto è concesso valutare dallo stato di conservazione, mi pare abbastanza dissimile dalla comune iconografia del periodo. Personificazione un po' allungata e lievemente stilizzata direi.

Impero romano. Faustina II (Augusta, AD 147-175). Bronzo - Catawiki

Allego un rovescio IVNONI REGINAE per confronto.

Confronti stretti non ne ho rinvenuti per cui resto in interessata attesa. ;)

Saluti

Illyricum

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Inviato

Questo è un ritratto con lo stephane.

Faustina_Junior_Sestertius_BMC922_1.jpg

https://www.ancientcointraders.com/roman-faustina-younger-sestertius-p-170.html

e del tipo IVNONI. In questo caso però le caratteristiche del ritratto sono quelle classiche.

E' palese la differenza con l'esemplare presentato in apertura di discussione.

Ciao

Illyricum

;)

 

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Inviato

Se devo esternare i miei pensieri più reconditi, basandomi su paragoni stilistici dati da produzioni precedenti ipotizzerei un'origine da attribuire alle non meglio identificate "balkan mint" ma non ho memoria di attività di questi centri in questo periodo.

Illyricum

?

 

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Inviato

@Stilicho e @Illyricum65 ci hanno visto giusto: il ritratto é di stile rozzo e grossolano. Pur  considerando l'elevato livello di usura, si notano immediatamente il viso "quadrato" e gonfio, il doppio mento, il collo taurino ed il drappeggio sproporzionato. Inoltre la figura al rovescio, come fatto notare da Illyricum65, appare anomala nonostante sia forse riconducibile al tipo IVNONI REGINAE (le ultime lettere, che sulla moneta fisica si leggono abbastanza chiaramente sono infatti INAE). Un altro tipo compatibile con queste lettere sarebbe IVNONI LVCINAE ma la raffigurazione c'entra ancor meno.

In conclusione si tratta di un sesterzio non ufficiale, presumo imitativo/barbarico.

Cosa ne pensate? Avete delle considerazioni da aggiungere?

Sapete se siano stati redatti degli studi relativi a monete e sesterzi imitativi coniati durante il principato di Marco Aurelio?

Più tardi posterò un ulteriore sesterzio imitativo a nome di Faustina così da arricchire la discussione.

Grazie

Alessio

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Inviato

Nota: dato che non c'é più nulla da indovinare, ho cambiato il titolo della discussione rendendolo maggiormente pertinente all'argomento trattato.

Ecco qui un altro sesterzio barbarico/imitativo. In questo caso la moneta è anche ibrida con al diritto la legenda "DIVA FAVSTINA PIA" che circonda un ritratto meravigliosamente rozzo e primitivo ed al rovescio un tipo di Marco Aurelio/Commodo. La parte leggibile della legenda al rovescio recita ...II COS II PP (precedentemente al II va presumibilmente collocato IMP) mentre la figura stante a sinistra è Roma con Vittoria e lancia.

La legenda è tipica di Commodo Cesare per l'anno 179 mentre la raffigurazione di Roma con la Vittoria e la lancia si trova su un paio di sesterzi di Marco Aurelio del 174 (RIC 1115 e 1116).

Si tratta quindi di un bel miscuglio...

Dwf36S3bza5K9WLoJxF48djA6aB2iP.jpg

zP4Gm8LcpCb69yFHR7r5e7WnXd29e3.jpg


  • Ross14 ha rinominato il titolo in Sesterzi barbarici/imitativi a nome di Faustina II
Inviato

Ciao, discussione per me veramente molto didattica. Infatti ho già provveduto ad inserire nel mio database le foto dei due sesterzi imitativi. Se mi permetti una piccola considerazione, il ritratto del secondo sesterzio, bello e diverso dalla maggior parte degli altri ritratti, non mi sentirei di definirlo rozzo e primitivo. Io posseggo un denario con un ritratto abbastanza simile, forse ancora più primitivo di quest'ultimo. E ne ho trovati molti come il mio. Continuo a seguire  la discussione con grande attenzione?                                                                 ANTONIO 

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Inviato
51 minuti fa, Pxacaesar dice:

Ciao, discussione per me veramente molto didattica. Infatti ho già provveduto ad inserire nel mio database le foto dei due sesterzi imitativi. Se mi permetti una piccola considerazione, il ritratto del secondo sesterzio, bello e diverso dalla maggior parte degli altri ritratti, non mi sentirei di definirlo rozzo e primitivo. Io posseggo un denario con un ritratto abbastanza simile, forse ancora più primitivo di quest'ultimo. E ne ho trovati molti come il mio. Continuo a seguire  la discussione con grande attenzione?                                                                 

Uno stile del genere è totalmente inusuale nei sesterzi ufficiali mentre, come da te scritto, esistono molti denari di Faustina II con uno stile piuttosto grezzo, specialmente quelli postumi in cui si notano differenze enormi nella qualità della raffigurazione tra un'emissione ed un'altra oppure all'interno della stessa emissione.

Secondo la mia opinione, purtroppo  non suffragata da alcuna prova, quelli di stile più  rozzo erano forse coniati direttamente  sul fronte danubiano per pagare i legionari. Ribadisco che si tratta solamente di una mia ipotesi.

Ciao

Alessio

  • Grazie 1

Inviato
11 minuti fa, Ross14 dice:

Uno stile del genere è totalmente inusuale nei sesterzi ufficiali mentre, come da te scritto, esistono molti denari di Faustina II con uno stile piuttosto grezzo, specialmente quelli postumi in cui si notano differenze enormi nella qualità della raffigurazione tra un'emissione ed un'altra oppure all'interno della stessa emissione.

Secondo la mia opinione, purtroppo  non suffragata da alcuna prova, quelli di stile più  rozzo erano forse coniati direttamente  sul fronte danubiano per pagare i legionari. Ribadisco che si tratta solo di una mia ipotesi.

Ciao

Alessio

Suggestiva ipotesi?

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Inviato
59 minuti fa, Ross14 dice:

Uno stile del genere è totalmente inusuale nei sesterzi ufficiali mentre, come da te scritto, esistono molti denari di Faustina II con uno stile piuttosto grezzo, specialmente quelli postumi in cui si notano differenze enormi nella qualità della raffigurazione tra un'emissione ed un'altra oppure all'interno della stessa emissione.

Secondo la mia opinione, purtroppo  non suffragata da alcuna prova, quelli di stile più  rozzo erano forse coniati direttamente  sul fronte danubiano per pagare i legionari. Ribadisco che si tratta solo di una mia ipotesi.

Ciao

Alessio

@Ross14, comunemente si tende a ritenere che le zecche militari siano state ufficialmente chiuse nel Primo Impero. Se cosí fosse peró sorge una riflessione...

Immaginiamo il legionario Caius che è di stanza sul confine o è stato inviato sul limes per una spedizione militare. Certo non avrà avuto la possibilità di grossi svaghi ma qualche piccolo diversivo se lo sarà concesso. E se la paga non arrivava credo che il suo malumore sarebbe cresciuto. Come ingiungeva Settimio Severo al figlio Caracalla come saggia regola "paga i tuoi soldati!"(per mantenerne la fedeltà).

Il problema è: ma che volume di argento è bronzo sottoforma  di monete doveva partire da Roma verso il limes? Treni e treni? ? Proviamo a immaginare la massa di metallo! E mediante convogli di carri (verosimilmente scortati) alla volta dei territori periferici. Teoricamente Roma via Aquileia e quindi il limes danubiano. 

Il problema non è nuovo in realtà. Precedentemente lo stesso Augusto apre la zecca di Lugdunum per pagare in denari le truppe del lines renano. Ci sono poi evidenze di "monete sussidiarie" emesse a Carnuntum e l'uso di monete bronzee fuse di peso minore. Più tardi i denari limes in bronzo.

180 anni dopo Augusto, Marco Aurelio va sul limes con le sue legioni per le guerre marcomanniche. Quelle di stanza sono state ridotte nei ranghi per creare il contingente necessario per la campagna partica. Ma con l'emergenza creata dalle popolazioni barbariche sicuramente saranno giunti rinforzi. La popolazione militare aumenta e quindi la richiesta di fabbisogno monetale locale aumenta.

Viminacium inizia la sua produzione più tardi, nel IV secolo ce ne saranno di altre. Mi pare ragionevole ipotizzare che vi fossero in precedenza zecche itineranti militari al seguito dell'esercito che provvedessero a battere almeno un po' di monete da distribuire alle truppe per evitare malumori ribellioni e tumulti. 

Il problema è che dalle fonti storiche non risulta. In numismatica si fanno riferimenti a produzioni "balcaniche" (Perintus?)  o "tracian mint". Documentate sicuramente in attività sotto Nerone e i Flavi.

Gli indizi ci sono...

Illyricum

  • Grazie 1

Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Non ricordo di aver mai visto (nè letto di) sesterzi imitativi di Faustina Figlia nè di M.Aurelio. E' con Settimio Severo che sul Limes (dalle parti di Vindobona) compaiono sesterzi fusi, sottili, a volte addirittura con difetti vacuolari di metallo. Ma sembra fossero coniati dalle legioni, e non da popolazioni barbariche.

Modificato da gpittini

Inviato
2 minuti fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Non ricordo di aver mai visto (nè letto di) sesterzi imitativi di Faustina Figlia nè di M.Aurelio. E' con Settimio Severo che sul Limes (dalle parti di Vindobona) compaiono sesterzi fusi, sottili, a volte addirittura con difetti vacuolari di metallo. Ma sembra fossero coniati dalle legioni, e non da popolazioni barbariche.

Gianfranco ho un Domiziano asse sottilissimo che a memoria pesa sui 4 g scarsi. E il peso non si spiega con l'usura. La mia idea è che fossero monete di necessità in luoghi a scarsità di circolante. Tipo le imitazioni leggere degli assi Minerva di Claudio che circolavano in Britannia. E i sesterzi sottopeso poi ritariffati a dupondio con controparte DV.

È un tema molto dibattuto e di non facile risoluzione.

Illyricum

?


Inviato

@Ross14 complime di per aver scovato questo sesterzio davvero interessante.

Confesso che è la prima volta che mi imbatto in una produzione imitativa di un bronzo di Faustina.

In collezione ho un denaro ibrido produzione di qualche bottega di falsari.

...ma un sesterzio mancava all'appello delle mie conoscenze.

Davvero interessante. Curiosi i tratti mascolini del ritratto... Un richiamo a chi... Antonino Pio? Marco Aurelio? Resa fantasiosa dell'incisore che aveva in mente chi?

 

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Awards

Supporter
Inviato

Il mio pensiero di semplice appassionato.

Ho visto che i dati di peso e diametro della moneta sono rispettivamente di 23.12 g e 30 mm.

Sono quindi andato a controllare su OCRE i valori medi di peso e diametro della moneta "ufficiale" in questione che dovrebbe essere, se non erro,  la RIC III Marcus Aurelius 1651:

Online Coins of the Roman Empire: RIC III Marcus Aurelius 1651 (numismatics.org)

Il peso medio su 24 esemplari risulta di 24.53 g ed il diametro medio di 27.96 mm.

I dati della moneta in questione mi sembrano coerenti con quelli su indicati.

Onestamente, per una imitativa/barbarica, mi sarei aspettato valori inferiori.

Buona notte da Stilicho

 

  • Mi piace 1

Inviato

@Stilicho le ragioni di queste imitazioni mi sfuggono ma la logica era certamente diversa dai denari dove si poteva guadagnare  sul valore dell'intrinseco. Qui parliamo di moneta bronzea con valore di natura fiduciaria. Il valore nominale era superiore rispetto a quello del metallo che la costituiva. 


Supporter
Inviato

Sì, certo. Però, pensando alla difficoltà di reperire materie prime nelle zone di confine (nella ipotesi di zecche locali, militari o meno), mi sarei aspettato valori inferiori. Insomma, penserei non tanto al risparmio sul valore, quanto (piu' praticamente) sul materiale. 

Ma il mio e' un semplice ragionamento, non avendo le competenze necessarie per una analisi più approfondita.

 

 

  • Mi piace 1

Inviato

Idealmente sarebbe utile avere un campione di questi esemplari bronzei da analizzare ad xrf e verificare se è presente (e in che percentuale) zinco ovvero se si tratta di oricalco. Lo zinco non è comunissimo come reperimento mentre la lega bronzea era diffusa (e quindi disponibile per una rifusione).

Ciao

Illyricum

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Inviato

 Inoltre sarebbe utile identificare la provenienza di questi esemplari.

Rimodulando questo pensiero iniziale e in via di semplice ipotesi

Cita

...ipotizzerei un'origine da attribuire alle non meglio identificate "balkan mint" ma non ho memoria di attività di questi centri in questo periodo

questi esemplari potrebbero essere stati prodotti nelle zecche semi autonome cittadine dell'area tracia-mesica-dacica su ordine dell'esercito utilizzando le strutture e le maestranza delle zecche stesse (in pratica come monete di necessità autorizzate).

L'emissione di esemplari da queste zecche con caratteri latini è nota nel Primo Impero

https://www.coinarchives.com/c27cef2ab137f89d0df21cb7478e1a37/img/naville/068/image00358.jpg

Nero, 54-68 As Perinthus (?) circa 54-68, Æ 25.30 mm., 8.82 g.

Laureate head l. Rev. Lit altar with panel doors. RIC –. RPC 1761.

https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1903207&AucID=4463&Lot=358&Val=b218b4a72efb8dfaf1f8062e4533e5be

e la presenza del S C (di cui mi pare di intravvedere la S nel campo sn) potrebbe essere una certificazione che l'emissione era validata dall'autorità centrale.

Ribadisco, restando solo nel campo delle ipotesi da vagliare.

Buona giornata

Illyricum

  • Mi piace 1

Inviato

Ciao @Stilicho: secondo me, non bisogna dare per scontato ciò che scontato non è, ovvero che si tratti di falsi realizzati da qualcuno con l'intento di guadagnare in modo fraudolento. Un sesterzio del genere potrebbe essere stato realizzato ad esempio in una certa area barbarica ad imitazione della monetazione romana per qualche scambio commerciale, per carenza di circolante, per semplice desiderio di copiare il mondo romano o per qualsiasi altra ragione a noi incognita. Purtroppo penso che il vero motivo sia destinato a rimanere avvolto nel mistero.

Ciao @Illyricum65:  ci sono degli studi sulla composizione dei sesterzi del periodo (ovviamente ufficiali)? Non ho mai trovato nulla in merito se non qualche indicazione del tipo che nel secondo secolo già utilizzavano poco zinco e più piombo ma senza alcuna spiegazione a corredo.

Se fossero sesterzi ufficiali di qualche altra zecca penso che se ne troverebbero molti di più e suppongo che la presenza dell'SC (nel primo sesterzio in realtà non chiarissima) non significhi nulla: se qualcuno avesse voluto copiare la moneta  avrebbe copiato anche l'SC.

 

Per completezza, il secondo sesterzio (quello ibrido di Faustina/Marco Aurelio/Commodo) ha un diametro di 30mm e un peso di 22,78g)

 

  • Grazie 1

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