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Risposte migliori

Inviato
Quoto il Gnecchi:

-"Sei i due raccoglitori sono in confidenza, allora non c'è questione; se ne parla senza ambagi  :blink:  e senza veli. E così pure quando il proprietario chiede su di una moneta il parere di un collega, è stretto obbligo di questo di darlo schietto e senza reticenze, esprimento sinceramente il prorio modo di vedere. Ma la cosa diventa imbarazzante quando i due sono sconosciuti l'uno all'altro e manchi la domanda del proprietario; e lo è tanto più, quanto più grande è la loro distanza per età, esperienza, posizione o altri titoli. Il visitatore è un uomo provetto ed il raccoglitore un novizio? E' giustissimo e corretto che il primo dia un amichevole e quasi paterno consiglio al secondo. Se il caso fosse inverso, il visitatore non potrà che esprimere assai timidamente il suo dubbio, quasi in modo da richiedere un'istruzione ..... ma probabilmente farà meglio a tenerlo in sè stesso, pensando che il suo giudizio non è maturo e che arrischierebbe di dire una sciocchezza. Ci potrà riflettere meglio, e parlarne un'altra volta....

In ogni caso poi, tali osservazioni , che non sono mai aggradevoli per chi le riceve, devono essere sempre fatte - quando non espressamente richieste,- in modo dubitativo. L'accusa contro un pezzo che non vi lascia buona impressione , non deve mai essere assoluta; ma sempre subordinata al parere del collega, e sovente può essere attenuata  dalla dichiarazione che essa è fatta sotto l'impressione del momento o dalla confessione di poca conoscenza di un'epoca o di  una serie o con altre simili giustificazioni, in modo che lasci sempre adito a una onorevole ritirata... perchè l'infallibilità in questo genere di giudizi non è ammessa in nessuno. Tutti sono soggetti a sbagliare, e tutti una volta o l'altra , hanno sbagliato."

Parole sante..... ;)

218000[/snapback]

Direi che dopo cent'anni e passa il consiglio rimanga validissimo e saggio!


Inviato

Anche secondo me, se il "bifolco" offre la moneta ad un prezzo clamorosamente errato gli va acquistata a quel prezzo... lui l'ha deciso, a lui spettava eventualmente indagare e chiedere... al massimo posso arrivare alla metà della mia valutazione ma oltre non mi spingerei. Mi è capitato due volte sole comunque, in un caso ho pagato e via, in un altro ho offerto la metà del velo valore... e mi sento la coscienza oulita in ogni caso ;)

Altro discorso, appunto, se è qualcuno (amici, parenti, amici degli amici, ecc..) che mi chiede il favore "mi dai un'occhiata a questi?!" in questo caso se le persone sono disposte ad offrirti il materiale a prezzo d'amicizia non penso sia etico tirare sul prezzo!

Sulla faccenda "patacca del collega" dopo vari episodi, ho maturato questa concezione, se ne vedo me ne sto zitto, al massimo (se la persona è in confidenza) insinuo il dubbio ma mi fermo alla prima avvisaglia... non si conoscono mai le persone fino in fondo!


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