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13 minuti fa, gennydbmoney dice:

Anche troppo per i miei gusti...

 

E vabbè,


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1 ora fa, gennydbmoney dice:

Il compilatore ha dovuto classificare circa 600 lotti,se ricordo bene, qualcosa può sempre sfuggire,e meno male aggiungerei,ma più che altro per quei collezionisti che badano a ciò che dice la didascalia senza nemmeno guardare la moneta...

 

Buonasera a tutti, infatti che gusto ci sarebbe poi se tutto fosse servito su un piatto bello e fatto. 

Invece così uno affina l'occhio e cerca di andare oltre quello che viene scritto e ciò che si vede a prima vista. 

Complimenti a chi l'ha portata a casa. 

Saluti 

Alberto 

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4 ore fa, Litra68 dice:

Invece così uno affina l'occhio e cerca di andare oltre quello che viene scritto e ciò che si vede a prima vista

Infatti io la didascalia manco la guardo, preferisco guardare la moneta...

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10 ore fa, gennydbmoney dice:

Infatti io la didascalia manco la guardo, preferisco guardare la moneta...

 

E pensare che c'è gente che guarda solo la didascalia. 

Poi chi compila un catalogo d'asta non può essere esperto in tutto e cogliere ogni minima variante. Ci sta l'errore ogni tanto, ma non lo definirei nemmeno errore

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Indubbio. 


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Il 18/11/2024 alle 22:40, Layer1986 dice:

Contestualizziamo che è sempre bene...

In questo momento storico è più difficile trovare il grano stemma classico rispetto a questo curvilineo, perché?

Perché il curvilineo lo propongono più spesso in asta forti del fatto che sia descritto in nota e quindi meno visibile. Poi perché tra gli stemmi classici il 46 ha quasi il monopolio dei grani che trovi in vendita e quindi il 48 perde un po' di appeal nelle compravendite. Alla fine è sempre questione di percezione 

 

però, come contraddittorio vorrei aggiungere un ragionamento, forse fatto a spanne. è vero che quei grani furono coniati in enorme quantità però c'è da dire che per parte degli anni 47 e 48 lo stato sovrano fu la repubblica che coniò moneta propria. al ripristino del viceregno si ebbero a disposizine almeno 3 mesi in meno per coniare moneta, e considerando che i tipi monetali del 48 furono 3, non può essere che sia questo il motivo per cui i grani di questo millesimo siano più rari?


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Buongiorno e buona domenica.

In linea con l'argomento della presente discussione, ritengo utile per il Forum segnalare l'esemplare che è stato battuto all'Asta n. 8 di Nomisma Aste Srl di Verona con il Lotto n. 1737 di cui riporto la descrizione fatta in Catalogo nonché le relative foto.

==========

Descrizione
NAPOLI Filippo IV d'Asburgo (1621-1665) Carlino 1633 - Magliocca 36 AG (g 2,85) RRRRR Rarità assoluta per questo tipo di carlino del quale si può osservare un secondo esemplare raffigurato dal Magliocca al n. 36, pag. 213 con la lettera L sotto il busto di Filippo IV di Spagna. La data segue la legenda ed è con PHILIPP; considerato lo stemma al rovescio con le sigle B e C, per questo tipo venne utilizzato lo stesso conio del rovescio dei carlini antitosatura con le sigle B e C degli anni precedenti, mentre era già predisposto il conio del dritto con effige matura di Filippo IV, diversa dai carlini antitosatura. Successivamente, appena pronto, con la stessa effige venne adottato un nuovo rovescio con lo stemma curvilineo. Questa peculiarità (accompagnata anche dall’altro esemplare con le sigle al rovescio P e C, Magliocca 37) è da considerarsi un evento straordinario nella monetazione vicereale perché ha determinato una moneta con le sigle al dritto S/C e al rovescio B e C di due mastri di zecca, condizione assolutamente impensabile per una doppia titolata attività ed operatività nella zecca.
Grading/Stato: BB+

==========

Non ho avuto tempo di verificare se nel Forum si è mai discusso di tale esemplare.

Da quanto si legge dalla recensione, pare che trattasi di esemplare molto raro, addirittura con attribuzione del grado di R5.

Esemplare che dovrebbe particolarmente interessare, soprattutto per il Cultori di questa monetazione, per la presenza delle doppie sigle presenti al D/ e al R/, circostanza che, a detta del compilatore della recensione, è da considerarsi "assolutamente impensabile" rispetto all'ordinario modus operandi dell'epoca.

Saluti.

1737.2.jpg

1737.1.jpg


Inviato
22 ore fa, gennydbmoney dice:

In primis mi aveva colpito la punteggiatura doppia nelle legende sia al dritto che al rovescio che recitano rispettivamente:PHILIPP: IIII:D:G e NEAPOLIS:REX:1622...

 

 

 

 

 

 

Buona domenica a tutti. Mi riaggancio a quanto detto aggiungendo la foto di questo mio grano "vissuto" con doppio punto dopo PHILIPPVS al dritto e a dividere le componenti della legenda al rovescio. Diametro 28 mm, peso 6,54 g. Buona giornata a tutti.

20241124_134654.jpg

20241124_134718.jpg

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Inviato
14 minuti fa, Galenus dice:

Buona domenica a tutti. Mi riaggancio a quanto detto aggiungendo la foto di questo mio grano "vissuto" con doppio punto dopo PHILIPPVS al dritto e a dividere le componenti della legenda al rovescio. Diametro 28 mm, peso 6,54 g. Buona giornata a tutti.

20241124_134654.jpg

20241124_134718.jpg

 

Ciao,nel mio intervento avevo specificato che la doppia punteggiatura in legenda l'avevo già vista in altri esemplari ma non per l' intera punteggiatura del dritto e del rovescio, infatti anche nel tuo esemplare si nota al dritto in PHILIPPVS:IV e al rovescio in 1622:NEAPOLIS...


Inviato
15 minuti fa, gennydbmoney dice:

Ciao,nel mio intervento avevo specificato che la doppia punteggiatura in legenda l'avevo già vista in altri esemplari ma non per l' intera punteggiatura del dritto e del rovescio, infatti anche nel tuo esemplare si nota al dritto in PHILIPPVS:IV e al rovescio in 1622:NEAPOLIS...

 

Al dritto è solo dopo il nominale del re, al rovescio è invece dopo tutte le componenti della legenda (si vede male per via dell'usura); chissà come mai abbiano usato, nella stessa legenda, punti singoli e doppi.


Inviato
1 ora fa, Galenus dice:

al rovescio è invece dopo tutte le componenti della legenda (si vede male per via dell'usura)

Hai ragione, guardando più attentamente è presente in tutta la legenda...


Inviato
8 ore fa, fricogna dice:

però, come contraddittorio vorrei aggiungere un ragionamento, forse fatto a spanne. è vero che quei grani furono coniati in enorme quantità però c'è da dire che per parte degli anni 47 e 48 lo stato sovrano fu la repubblica che coniò moneta propria. al ripristino del viceregno si ebbero a disposizine almeno 3 mesi in meno per coniare moneta, e considerando che i tipi monetali del 48 furono 3, non può essere che sia questo il motivo per cui i grani di questo millesimo siano più rari?

 

In 3 mesi non perdi molto. Il 15 grani 1618 è iniziato a luglio 1618 e in giro ce ne sono, come e quanto il 1619 😉

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21 ore fa, Oppiano dice:

Buongiorno e buona domenica.

In linea con l'argomento della presente discussione, ritengo utile per il Forum segnalare l'esemplare che è stato battuto all'Asta n. 8 di Nomisma Aste Srl di Verona con il Lotto n. 1737 di cui riporto la descrizione fatta in Catalogo nonché le relative foto.

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Descrizione
NAPOLI Filippo IV d'Asburgo (1621-1665) Carlino 1633 - Magliocca 36 AG (g 2,85) RRRRR Rarità assoluta per questo tipo di carlino del quale si può osservare un secondo esemplare raffigurato dal Magliocca al n. 36, pag. 213 con la lettera L sotto il busto di Filippo IV di Spagna. La data segue la legenda ed è con PHILIPP; considerato lo stemma al rovescio con le sigle B e C, per questo tipo venne utilizzato lo stesso conio del rovescio dei carlini antitosatura con le sigle B e C degli anni precedenti, mentre era già predisposto il conio del dritto con effige matura di Filippo IV, diversa dai carlini antitosatura. Successivamente, appena pronto, con la stessa effige venne adottato un nuovo rovescio con lo stemma curvilineo. Questa peculiarità (accompagnata anche dall’altro esemplare con le sigle al rovescio P e C, Magliocca 37) è da considerarsi un evento straordinario nella monetazione vicereale perché ha determinato una moneta con le sigle al dritto S/C e al rovescio B e C di due mastri di zecca, condizione assolutamente impensabile per una doppia titolata attività ed operatività nella zecca.
Grading/Stato: BB+

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Non ho avuto tempo di verificare se nel Forum si è mai discusso di tale esemplare.

Da quanto si legge dalla recensione, pare che trattasi di esemplare molto raro, addirittura con attribuzione del grado di R5.

Esemplare che dovrebbe particolarmente interessare, soprattutto per il Cultori di questa monetazione, per la presenza delle doppie sigle presenti al D/ e al R/, circostanza che, a detta del compilatore della recensione, è da considerarsi "assolutamente impensabile" rispetto all'ordinario modus operandi dell'epoca.

Saluti.

1737.2.jpg

1737.1.jpg

 

Questa è interessante...


Inviato
19 ore fa, gennydbmoney dice:

Ciao,nel mio intervento avevo specificato che la doppia punteggiatura in legenda l'avevo già vista in altri esemplari ma non per l' intera punteggiatura del dritto e del rovescio, infatti anche nel tuo esemplare si nota al dritto in PHILIPPVS:IV e al rovescio in 1622:NEAPOLIS...

 

@Galenus

Buongiorno, rileggendo il mio post di apertura sul grano passato alla Nomisma mi sono accorto che ,si, ricordavo di aver visto la doppia punteggiatura parzialmente riportata sui grani NEAPOLIS REX ma non l'ho specificato nel mio intervento, quindi mi scuso con te e con chi ha letto il mio post se ho affermato di averlo specificato e invece no...


Inviato
22 ore fa, Oppiano dice:

Buongiorno e buona domenica.

In linea con l'argomento della presente discussione, ritengo utile per il Forum segnalare l'esemplare che è stato battuto all'Asta n. 8 di Nomisma Aste Srl di Verona con il Lotto n. 1737 di cui riporto la descrizione fatta in Catalogo nonché le relative foto.

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Descrizione
NAPOLI Filippo IV d'Asburgo (1621-1665) Carlino 1633 - Magliocca 36 AG (g 2,85) RRRRR Rarità assoluta per questo tipo di carlino del quale si può osservare un secondo esemplare raffigurato dal Magliocca al n. 36, pag. 213 con la lettera L sotto il busto di Filippo IV di Spagna. La data segue la legenda ed è con PHILIPP; considerato lo stemma al rovescio con le sigle B e C, per questo tipo venne utilizzato lo stesso conio del rovescio dei carlini antitosatura con le sigle B e C degli anni precedenti, mentre era già predisposto il conio del dritto con effige matura di Filippo IV, diversa dai carlini antitosatura. Successivamente, appena pronto, con la stessa effige venne adottato un nuovo rovescio con lo stemma curvilineo. Questa peculiarità (accompagnata anche dall’altro esemplare con le sigle al rovescio P e C, Magliocca 37) è da considerarsi un evento straordinario nella monetazione vicereale perché ha determinato una moneta con le sigle al dritto S/C e al rovescio B e C di due mastri di zecca, condizione assolutamente impensabile per una doppia titolata attività ed operatività nella zecca.
Grading/Stato: BB+

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Non ho avuto tempo di verificare se nel Forum si è mai discusso di tale esemplare.

Da quanto si legge dalla recensione, pare che trattasi di esemplare molto raro, addirittura con attribuzione del grado di R5.

Esemplare che dovrebbe particolarmente interessare, soprattutto per il Cultori di questa monetazione, per la presenza delle doppie sigle presenti al D/ e al R/, circostanza che, a detta del compilatore della recensione, è da considerarsi "assolutamente impensabile" rispetto all'ordinario modus operandi dell'epoca.

Saluti.

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troppe sigle

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Inviato

se fosse fatto con il conio dell'antitosatura, come è evidente, sarebbe anche questa una moneta coniata all'ingegno? 

se fosse così come sembra anche il dritto sarebbe frutto di un conio fatto ex novo per l'ingegno?

Delle due una, o il dritto è un conio nuovo (allora perchè farlo nuovamente per i carlini del 33?) o il rovescio è un conio nuovo (e allora perchè mantenere le sigle del biblia?).

Per informazione, i conii rotanti portavano una proporzione di 1:1.125 (mi pare che è 1/8 o 1/6 in più) per risultare belli tondi alla fine del processo.

L'ipotesi più fattibile sarebbe quella che hanno ribattuto sugli antitosatura, ma non avremmo più lo stemma al rovescio... mistero 

P.s. A essere onesti preferisco risolvere queste domande rispetto ai due punti sulle monete 

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Inviato
6 minuti fa, Layer1986 dice:

essere onesti preferisco risolvere queste domande rispetto ai due punti sulle monete 

Sicuramente,la mia era solo una segnalazione, ciò che mi interessa è il 6 a fine legenda...


Inviato
Adesso, gennydbmoney dice:

Sicuramente,la mia era solo una segnalazione, ciò che mi interessa è il 6 a fine legenda...

 

No figurati, non mi riferivo a te, ma ad una certa moda di cercare la rarità nelle piccolezze, quando poi siamo ancora alle prese nel decifrare interi periodi. La ricerca delle motivazioni della presenza del 6 sono più che legittime

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  • Grazie 1
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Inviato
3 minuti fa, Layer1986 dice:

No figurati, non mi riferivo a te, ma ad una certa moda di cercare la rarità nelle piccolezze, quando poi siamo ancora alle prese nel decifrare interi periodi. La ricerca delle motivazioni della presenza del 6 sono più che legittime

 

Si lo so che non ti riferivi a me , d'altronde come non essere d' accordo, è molto più interessante e costruttivo risolvere l'enigma del carlino del 1633 con doppie sigle...


  • 2 settimane dopo...
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