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Monete euromediterranee in argento per la circolazione dal II dopoguerra


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Inviato

Apro questo spazio per parlare delle monete in AG che furono coniate per la circolazione a partire dal 1945, fine della II Guerra Mondiale.

Già se ne parla in altre discussioni parziali relative a certe singole emissioni numismatiche, però mi piacerebbe si arrivasse qui a una sorta di catalogo unitario dell'argento emesso per la circolazione, includendo anche quelle monete che si trovano in zona grigia, cioè movimentate al facciale e subito tesaurizzate.

Vorrei qui prendere in considerazione lo spazio europeo e mediterraneo. Quindi dall'Islanda all'Egitto, dal Marocco al Caucaso, dalla Carelia a Gozo.

Inutile dire che io cerco di raccogliere nelle mie collezioni proprio gli AG europei destinati alla circolazione. Magari anche altri lo fanno. E così potremo orientarci sulla base dei contenuti di questa discussione.

 

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Io parto subito con la Svizzera.

Ho messo in collezione il 5 franchi commemorativo del 1948.

Considerando le emissioni ordinarie, ho ritenuto plausibile il fatto che anche le prime commemorative da 5 franchi potessero essere state cedute / scambiate al valore nominale.

Che ne dite?


Inviato

Ciao, il tema è sicuramente interessante.

Prova a postare qualche foto per iniziare e vedrai che altri seguiranno.

Tuttavia il primo esempio fatto non è, forse, molto calzante poichè si tratta di una commemorativa non coniata per la circolazione.

E' un caso diverso dalla nostre 1000 lire del 1970, commemorativa del centenario di Roma capitale, poichè queste, pur circolando pochissimo furono emessa al facciale, senza nessun premio.

 


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Bella domanda! il secondo dopoguerra fu il periodo in cui si hanno le ultime monete coniate per la circolazione in Europa e nel mondo. 

Lo spartiacque per la coniazione di monete destinate alla circolazione è il 1980. Durante quell'anno una terribile speculazione fece salire di 10 volte il valore dell'argento mettendo fuori circolazione qualsiasi moneta in argento. Il valore intrinseco della moneta era improvvisamente diventato molto superiore a quello nominale e risultava più conveniente fonderle o cederle al valore intrinseco piuttosto che al valore nominale. A partire da quella data le emissioni di argenti per la circolazione nel mondo furono sostanzialmente trascurabili e le poche monete emesse circolarono poco o non circolarono affatto. 

Per la circolazione ricordo le seguenti monete (mi limito per ora a discutere francia - Spagna - Greciaa e Italia):

Francia:

5 Franchi dal 1960 al 1966 12 grammi argento Argento 835/1000 (dal 67 al 69 ne vennero coniate poche e non so se in queste date fossero ancora intese per la circolazione)

10 Franchi 1965 - 1973 25 Grammi Argento 835/1000 (71 - 73 coniazione scarsa)

50 Franchi 1974 - 1980 30 Grammi Argento 900/1000 (quest'ultima data molto rara e sicuramente non realmente circolante per i motivi sovra-esposti)

dal 1982 in poi (dopo il ricrollo dell'argento) vennero coniate monete da 100 Franchi del peso di 15 grammi in un numero di esemplari non trascurabile (alcuni milioni per anno). Non ho mai capito la destinazione di tali monete.

Spagna:

100 pesetas 1966 - 1969 19 Grammi argento 800/1000  

 

Grecia:

20 Drachme 1960 7.5 grammi Argento 835/1000

30 Drachme 1963 18 Grammi  Argento 835/1000

Italia:

500 lire Caravelle 1958-1967 11 Grammi Argento 835/100

500 lire Unità d'Italia 1961 11 Grammi Argento 835/100

500 lire Dante 1965 11 Grammi Argento 835/1000 

1000 lire Roma capitale 1970 grammi 14.6 Argento 835/1000 

 

 

Alti e bassi di mercato: breve storia dei prezzi dell'argento

Modificato da azaad
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Personalmente trovo strano invece che le varie tipologie del 10 marchi tedesco del 1972 (Olimpiadi di Monaco) sono dichiarate commemorative non per la circolazione, anche se erano cedute al facciale e potenzialmente potevano essere spese.

Sono state coniate in svariati milioni di esemplari, addirittura ben 20.000.000 di pezzi in totale per le 4 zecche solo per questo tipo che posto (una mia moneta)

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Con i rimanenti tipi si raggiungono i cento milioni di esemplari per il 10 marchi + otto milioni per il 5 marchi, lo sport è una tema collezionistico indubbiamente diffuso in tutto il mondo, ma prevedere che tutto il coniato sia assorbito solo dal mercato collezionistico e come "ricordino" delle Olimpiadi dalla popolazione tedesca non collezionista mi sembra esagerato. In buona sostanza volevo dire che è una tiratura da normale circolazione (popolazione tedesca nel 1972 = 79.000.000), tra l'altro sono in argento .625/1.000, secondo voi da tesaurizzare nel 1972?

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Il 29/10/2021 alle 15:07, sdy82 dice:

Ho messo in collezione il 5 franchi commemorativo del 1948.

Considerando le emissioni ordinarie, ho ritenuto plausibile il fatto che anche le prime commemorative da 5 franchi potessero essere state cedute / scambiate al valore nominale.

Che ne dite?

Credo che almeno in parte abbiano circolato: ne ho vista qualcuna in giro in bassa conservazione, chiaramente circolata.


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Buona giornata

Personalmente ricordo che da bambino/adolescente, quando insieme ai miei genitori si andava all'estero per turismo, si chiedeva sempre ai vari commercianti se, con il resto degli acquisti che facevamo, potevano darci qualche loro moneta d'argento.

Ricordo di averne collettate di francesi, svizzere, tedesche e spagnole. Salvo la Spagna che era una noneta da 100 pesetas, le altre avevano tutte il nominale 5.

Ricordo che in alcune nazioni, come la Svizzera, c'erano in argento anche la monete da 1 e 2 franchi ed anche da 50 centesimi; nella Spagna la moneta da 100 pesetas era l'unica ad essere d'argento; non ho ricordi delle altre Nazioni

Di seguito ne posto alcune che ho conservato, mancano i 5 franchi francesi.

saluti

luciano

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Inviato

Io volevo segnalare i 200 forint ungheresi, sia quelli 1992-93,sia quelli 1994-1998. Entrambe commemorative circolanti, pesano 12 grammi e contengono il 50% di argento (anche se del secondo tipo ha circolato brevemente solo il 1994).


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Torno solo ora, chiedo perdono.

Sono contento di una simile partecipazione alla discussione.

Allora, andiamo con ordine ché di carne al fuoco ce n'è tanta.

Il 30/10/2021 alle 12:13, vathek1984 dice:

Prova a postare qualche foto per iniziare e vedrai che altri seguiranno.

Tuttavia il primo esempio fatto non è, forse, molto calzante poichè si tratta di una commemorativa non coniata per la circolazione.

Chiedo scusa se non ho postato foto. Ho un po' di problemi ultimamente a organizzarmi con le foto. Peraltro non intendevo parlare del mio specifico esemplare, ma solo della tipologia. Per dover di cronaca incollo qui un immagine presa dal web:

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Considerato ciò che hai scritto, posso chiederti, @vathek1984, informazioni in più o anche solo la fonte secondo cui questa moneta non è stata scambiata al valore nominale?

A parte ciò che scrive @ART, che comunque va considerato, a me risulta una tiratura della suddetta moneta maggiore del 5 franchi  ordinario (Guglielmo Tell) dello stesso anno. Ciò non vuol dire nulla di definitivo, chiaro, però mi sembra una circostanza utile ai fini della discussione.

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Inviato

Non ho informazioni "dirette", ovviamente, ma consultando i principali cataloghi online, come Numista, di cui ti allego il link, la moneta viene sempre descritta come commemorativa non circolante.

Segnalo altresì che, sul catalogo online specifico della monete svizzere, viene precisato che questa e quasi tutte le altre commemorative da 5 franchi erano "Redeemable at SNB", dove con la sigla SNB credo proprio si intenda Swiss National Bank.

Quindi immagino, ma occorrono conferme, che per avere queste commemorative si poteva andare presso la più vicina sede della banca nazionale "riscattandole" con una comune moneta circolante da 5 franchi.

Ma sono solo ipotesi.

Ad ogni modo, moneta stupenda, complimenti!

 

https://en.numista.com/catalogue/pieces12906.html


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Ringrazio vathek1984 per la risposta.

La discussione comunque sta già diventando complicata per l'argomento. Sapevo lo sarebbe stata. Mio scopo era infatti avere uno spazio comune dove riflettere.

8 ore fa, vathek1984 dice:

Non ho informazioni "dirette", ovviamente, ma consultando i principali cataloghi online, come Numista, di cui ti allego il link, la moneta viene sempre descritta come commemorativa non circolante.

Segnalo altresì che, sul catalogo online specifico della monete svizzere, viene precisato che questa e quasi tutte le altre commemorative da 5 franchi erano "Redeemable at SNB", dove con la sigla SNB credo proprio si intenda Swiss National Bank.

Quindi immagino, ma occorrono conferme, che per avere queste commemorative si poteva andare presso la più vicina sede della banca nazionale "riscattandole" con una comune moneta circolante da 5 franchi.

Ma sono solo ipotesi.

Devo confessare che non amo Numista & Co. proprio come amo poco il World Coins. Il loro livello di approfondimento è molto basso. (Deve esserlo ovviamente affinché possa giustificarsi una pubblicazione di tal genere). Mi fido poco di essi e tendo a utilizzarli come mancolista e poco più. (Dio li abbia comunque in gloria ?).

Venendo invece alla SNB (Swiss National Bank o meglio Schweizerische Nationalbank)... la parola inglese REDEEMABLE, traduzione dell'originale tedesco EINLÖSBAR, sottintende proprio il processo contrario. Non dunque la richiesta della moneta, ma la sua redimibilità, esigibilità - in pratica il cambio - in moneta corrente al valore facciale in forza delle delibere governative che hanno decretato la messa fuori corso di tutte le argentee confederali coniate dalla metà dell'800 fino al 1969.

Non fidandomi dunque di UCoins & Co., avendo risposto alle segnalazioni di @vathek1984, non avendo al momento altre conoscenze in merito, io rimango fermo a quanto scritto da @ART:

Il 2/11/2021 alle 01:43, ART dice:

Credo che almeno in parte abbiano circolato: ne ho vista qualcuna in giro in bassa conservazione, chiaramente circolata.

Constatando soprattutto l'uguaglianza metro-ponderale e la stessa composizione chimica tra le due commemorative svizzere da 5 franchi (1948 e 1963) e i più noti pezzi ordinari con Guglielmo Tell con lo stesso facciale, constatando che tutte le monete in AG di cui parlava @417sonia sono state messe fuori corso nel 1971 (compresi i valori in AG da 5 franchi, ordinari o commemorativi che fossero), io direi che quelle stesse commemorative siano paragonabili alle nostre 500 lire Caravelle, Unità e Dante e alle 1000 lire del 1970.

Modificato da sdy82
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Per rispondere ancora a @417sonia e @azaad...

Non credo ci siano grossi problemi interpretativi con le 100 pesetas degli anni '60, con le 20 dracme del 1960, con i 5 franchi ordinari francesi e svizzeri e con i 5 marchi della Germania Ovest. Erano tutte monete in argento figlie della ripresa e del boom economico pensate per la circolazione o coniate magari come manifestazione del raggiungimento di un certo agio economico.

Un paio di domande in più me le faccio per le due commemorative da 30 dracme ma ancor più per le francesi da 10, 50 e 100 franchi.

Sui menzionati franchi francesi da 10 e 50 mi ero un po' documentato: il corso legale c'era come anche la convertibilità con la restante valuta ordinaria, la movimentazione al valore nominale pure... ho deciso di considerarle monete per la circolazione, al di là del fatto che praticamente non abbiano circolato. Non so invece nulla dei 100 franchi.


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Il 30/10/2021 alle 13:49, nikita_ dice:

Personalmente trovo strano invece che le varie tipologie del 10 marchi tedesco del 1972 (Olimpiadi di Monaco) sono dichiarate commemorative non per la circolazione, anche se erano cedute al facciale e potenzialmente potevano essere spese.

Sono state coniate in svariati milioni di esemplari, addirittura ben 20.000.000 di pezzi in totale per le 4 zecche solo per questo tipo che posto (una mia moneta)

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Con i rimanenti tipi si raggiungono i cento milioni di esemplari per il 10 marchi + otto milioni per il 5 marchi, lo sport è una tema collezionistico indubbiamente diffuso in tutto il mondo, ma prevedere che tutto il coniato sia assorbito solo dal mercato collezionistico e come "ricordino" delle Olimpiadi dalla popolazione tedesca non collezionista mi sembra esagerato. In buona sostanza volevo dire che è una tiratura da normale circolazione (popolazione tedesca nel 1972 = 79.000.000), tra l'altro sono in argento .625/1.000, secondo voi da tesaurizzare nel 1972?

Questa è una questione che ignoravo totalmente. Grazie innanzitutto per la puntualizzazione. Tocca studiare. ?

Modificato da sdy82

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Il 2/11/2021 alle 07:52, Volfker dice:

Io volevo segnalare i 200 forint ungheresi, sia quelli 1992-93,sia quelli 1994-1998. Entrambe commemorative circolanti, pesano 12 grammi e contengono il 50% di argento (anche se del secondo tipo ha circolato brevemente solo il 1994).

Non trovo riferimenti a quanto scrivi. Puoi darci altre informazioni? Grazie.


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Trovati!

Non sapevo nulla neanche di queste.

Ma davvero ancora a metà anni '90 si sono coniate monete in AG con tirature da ordinarie???

 


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Inviato (modificato)
14 ore fa, sdy82 dice:

Questa è una questione che ignoravo totalmente. Grazie innanzitutto per la puntualizzazione. Tocca studiare. ?

Non ne ho mai viste sotto lo spl-qfds (e ne ho visionate veramente parecchie), una conservazione questa appena citata scaturita più che altro da esemplari in fdc conservati in malo modo che non da monete segnate da una seppur minima circolazione.
Decine e decine di milioni di pezzi coniati solo nel 1972 (quasi quanto l'intera nostra produzione di argenti 1958/66) è veramente notevole per una commemorativa, ma penso che tante saranno state riscattate nuovamente al facciale dalle banche tedesche che ne effettuavano la vendita e/o il successivo il ritiro di chi se ne voleva disfare. Sin dal 1951 e fino al 1974 il 5 marchi in argento della serie ordinaria ha continuato ad essere emesso per la circolazione, quindi l'argento veniva speso tranquillamente (nel 1975 viene concepito lo stesso nominale ma in rame/nickel), 10 marchi erano pur sempre equivalenti a circa 6.000 lire del 1972, e se non ricordo male ai tempi era una bella cifretta, non c'era da biasimare la gente se le riportava a ri-scambiare.

 

Quindi monete in ogni parte classificate come Non-circulating coin  emesse al valore facciale ma con una tiratura tale da soddisfare eventualmente la normale circolazione di un'intero Paese come la Germania.

 

Modificato da nikita_
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Con la massima stima e simpatia, ma rimango della mia opinione, si tratta di una moneta commemorativa non coniata per la circolazione.

Cosa dunque ben diversa dalle nostre 500 lire caravelle o dalle 1000 lire del 1970, che invece erano emesse, sin dall'inizio, per la normale circolazione.

Se, poi, alcuni esemplari circolarono ugualmente, nulla cambia dal punto di vista formale.

"Redeemable" vuol dire in sostanza "riscattabile" di talchè si possono sostenere entrambe le tesi, ma anche questo non cambia molto le cose poichè tutte le commemorative moderne non circolanti hanno un valore facciale ben definito e sono "teoricamente" spendibili o cambiabili in banca.

 

 


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Buona giornata

Riguardo ai 10 Franchi francesi, non li ho mai ricevuti come resto in Francia e nemmeno mai visti là in circolazione; qualche esemplare lo comperai negli anni di emissiome al mercatino del Cordusio, ma erano sempre in vendita "sciolti", mai visti in una confezione particolare o specifica per i numismatici, né ricordo di averne visti consunti dalla circolazione.

saluti

luciano

 

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10 ore fa, vathek1984 dice:

Con la massima stima e simpatia, ma rimango della mia opinione, si tratta di una moneta commemorativa non coniata per la circolazione.

Cosa dunque ben diversa dalle nostre 500 lire caravelle o dalle 1000 lire del 1970, che invece erano emesse, sin dall'inizio, per la normale circolazione.

Se, poi, alcuni esemplari circolarono ugualmente, nulla cambia dal punto di vista formale.

"Redeemable" vuol dire in sostanza "riscattabile" di talchè si possono sostenere entrambe le tesi, ma anche questo non cambia molto le cose poichè tutte le commemorative moderne non circolanti hanno un valore facciale ben definito e sono "teoricamente" spendibili o cambiabili in banca.

 

 

Caro vathek1984, la stima e la simpatia qui non sono assolutamente in discussione. ? Scriviamo e rispondiamo solo per piglio collezionistico, per onestà intellettuale e per saperne di più. Ed è dunque per questo che continuo il confronto con te. 
Spero tu non voglia ritrarti dal dibattito in corso. ☺️

Il confronto con le tue opinioni è interessante perché va a sondare i principi che sto ponendo per una collezione di monete in AG pensate per la circolazione. È già qui spuntano le prime difficoltà teoriche. Cosa vuol dire moneta pensata per la circolazione? Lasciamo da parte la denominazione "commemorativa" che può trarre in inganno, visto che esistono commemorative che vengono usate nel quotidiano e commemorative che invece vengono movimentate solo in compravendita con sovrapprezzo rispetto al valore nominale.
Non mi sembra esistano atti formali che, all'interno del corso legale, riguardano la distinzione tra moneta circolante e non (ma prego tutti di smentirmi in caso contrario, così almeno tolgo dalla collezione di circolanti in AG qualche moneta e riesco a sfoltirla e a renderla più praticabile). Come scrive vathek1984, una volta determinato il corso legale, poco importa se qualcuno abbia mai manomesso le confezioni delle 500 lire Michelangelo 1974 per usarne la moneta come mezzo di pagamento. Sposo dunque in pieno la dubbiosità che traspare dai suoi interventi.

Però sono 2 i ragionamenti A cui voglio controbattere, @vathek1984.

Primo.
Scrivi che continui a ritenere la moneta come non circolante. Ok. La cosa potrebbe rimanere dibattuta all'infinito poiché non esiste nella nostra comunità definizione univoca di circolante. Innanzitutto ti chiedo se la pensi allo stesso modo per la commemorativa svizzera del 1963.
Poi ti faccio notare che al momento l'unica prova a favore della non circolazione teorica è una dicitura (opinabile) su UCoins.

Secondo.
Riconosco senza esitazione la polisemia del vocabolo "riscattabile" (traducibile in inglese con redeemable e in tedesco con einlösbar), però torno a ripetere che "riscattabile" non è sinonimo perfetto di "richiedibile".
Per semplicità metto qui solo il link del vocabolario Treccani ma potrei riportare anche le voci del vocabolario Devoto Oli o di dizionari più specialistici (l'analitico della Utet per esempio) o anche - per le lingue straniere - il West's LAW & COMMERCIAL DICTIONARY e il Duden tedesco.

https://www.treccani.it/vocabolario/riscattare

Il riscatto presuppone l'esistenza di un oggetto o di un rapporto che in qualche misura è o è stato già nelle nostre disponibilità. Non c'è dubbio ermeneutico al riguardo, tanto più che, come letto sia sul sito della Schweizerische Nationalbank che, per esempio, sul catalogo numismatico Schön della Battenberg, tutte le monete a corso legale in AG della confederazione svizzera - ordinarie e commemorative - coniate fino al 1967 sono state dismesse nel 1971, prevedendone la riscattabilità perpetua al facciale esclusivamente presso la Banca Nazionale Svizzera.


Poi son d'accordo con te che i miei ragionamenti non sono discriminanti al 100% sulle ipotesi di circolazione di una moneta, ma per il semplice fatto che stabilire quali monete siano state pensate per la circolazione è un lavoro puramente convenzionale in assenza di atti legislativi.

E qui, rivolgendomi a tutti, ci ricolleghiamo alla domanda iniziale. Io ho deciso di considerare monete per la circolazione ogni moneta che si trova nel range teoretico delle nostre argentee Caravelle, Unità, Dante e 1000 lire: monete che, tesaurizzate o meno, sono state movimentate al facciale senza alcuna previa richiesta formale da una parte e concessione formale dall'altra.

Se avessi la prova che i 5 franchi commemorativi svizzeri del 1948 siano stati richiesti o ceduti con modalità formali diverse da quelle con cui sono state richieste / cedute le 1000 lire 1970, toglierei i suddetti 5 franchi dalla raccolta.

Comunque la lista delle argentee di cui qui stiamo discutendo sarebbe lunga. I paesi scandinavi hanno conservato l'uso dell'argento dopo il 1945, anche il Benelux, e anche l'Ungheria del dopoguerra in transizione verso il regime socialista. Ci arriveremo! ?

Se magari cominciassimo a capirne di più anche solo sulle monete secondo me dubbiose che abbiamo nominato finora (100 franchi, 10 marchi, 30 dracme e 200 fiorini) sarebbe già un successo. ?

Grazie a tutti di nuovo. È sempre stimolante parlare con voi.

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Il 7/11/2021 alle 21:58, nikita_ dice:

Non ne ho mai viste sotto lo spl-qfds (e ne ho visionate veramente parecchie), una conservazione questa appena citata scaturita più che altro da esemplari in fdc conservati in malo modo che non da monete segnate da una seppur minima circolazione.
Decine e decine di milioni di pezzi coniati solo nel 1972 (quasi quanto l'intera nostra produzione di argenti 1958/66) è veramente notevole per una commemorativa, ma penso che tante saranno state riscattate nuovamente al facciale dalle banche tedesche che ne effettuavano la vendita e/o il successivo il ritiro di chi se ne voleva disfare. Sin dal 1951 e fino al 1974 il 5 marchi in argento della serie ordinaria ha continuato ad essere emesso per la circolazione, quindi l'argento veniva speso tranquillamente (nel 1975 viene concepito lo stesso nominale ma in rame/nickel), 10 marchi erano pur sempre equivalenti a circa 6.000 lire del 1972, e se non ricordo male ai tempi era una bella cifretta, non c'era da biasimare la gente se le riportava a ri-scambiare.

 

Quindi monete in ogni parte classificate come Non-circulating coin  emesse al valore facciale ma con una tiratura tale da soddisfare eventualmente la normale circolazione di un'intero Paese come la Germania.

 

Ho fatto un po' di ricerche in Internet in lingua tedesca e sono arrivato a due fonti oserei dire autorevoli. Una è l'articolo "Sonderfinanzierungsmittel für Großveranstaltungen - Manna vom Himmel?" di Wolfgang Männig (in trad. mia "Finanziamenti straordinari per le grandi manifestazioni - una manna dal cielo?") apparso nel 2003 sulla rivista economica WIRTSCHAFTSDIENST, l'altra invece è una tesi di laurea (pubblicata in parte su un sito che ospita e stampa on-demand le tesi di laurea) scritta nel 2005 da Antje Rente e intitolata "Möglichkeiten und Probleme bei der Finanzierung von Sportgroßveranstaltungen durch Münzprogramme" (trad. mia "Potenzialità e problemi del finanziamento di grosse manifestazioni sportive attraverso programmi numismatici").

Fondamentalmente in esse è scritto quanto già affermato da te, caro Nikita. Si dice che vennero vendute per lo più al facciale. La prima osservazione riguarda il termine "vendute". Avrà usato l'autorevole autore il termine con cognizione di causa? La vendita è una cosa, la cessione (come resto o anche come cambio con banconote) è tutt'altra cosa per chi come noi sarebbe capace di discutere per ore e ore di quarti di grado e varianti a 56 o 56,5 torrette nello stemma. ?
La seconda osservazione riguarda il "per lo più". Altrove si capisce che la maggior parte delle monete vennero movimentate tramite istituti e istituzioni (banche in primis), però magari anche qualche numismatico le avrà vendute con un piccolo sovrapprezzo. Le FS venivano vendute a 15 DM.
A ogni modo le monete sono state coniate principalmente come strumento di finanziamento delle olimpiadi del 1972 (quelle segnate dai fattacci noti). Il programma numismatico olimpico è stato la principale linea di finanziamento delle olimpiadi. E sì, le autorità hanno calcolato tirature così grandi perché prevedevano un grande riassorbimento da parte della popolazione e da parte del mercato collezionistico interno ed estero. E la cosa ha funzionato! Pubblicità, marketing, capacità di previsione... A oggi sembrerebbe essere piuttosto normale ritrovare in una casa tedesca una di queste monete.
Il valore facciale superava i costi di produzione, cioè... guadagno a palate sulle grandi tirature (signoraggio). Si calcola che 1/3 dei costi organizzativi delle olimpiadi sia stato coperto dai realizzi del programma numismatico. Essendo monete a corso legale insieme alla già corposa circolazione monetaria normale, si temevano episodi inflativi, ma in fin dei conti non si prevedeva un ritorno delle monete nella normale circolazione quotidiana. Non saprei dire se il riassorbimento è stato totale. Però secondo i calcoli del Tesoro federale si dovevano calcolare 7 marchi di signoraggio per ogni moneta emessa. Faccio notare peraltro che le monete olimpiche da 10 DM in AG 625 pesavano meno del doppio delle monete circolanti in contemporanea da 5 DM in AG 625. (Per carità, niente di strano, non eravamo già più nell' ottocento).
Tali monete olimpiche oggi sono cambiabili al facciale in euro ovviamente.

Adesso i dubbi per me salgono: le metto in collezione o no visto che non sono paragonabili alle nostre 1000 lire del 1970?

?

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31 minuti fa, sdy82 dice:

 

Adesso i dubbi per me salgono: le metto in collezione o no visto che non sono paragonabili alle nostre 1000 lire del 1970?

?

Personalmente colleziono monete per la comune circolazione di tutto il mondo, quelle coniate esclusivamente per i collezionisti proprio non m'interessano, come ho aggiunto alla mia raccolta il 1.000 lire del 1970, ho pure in collezione questi 10 marchi.

Ma la decisione, naturalmente, è solo tua.

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Ciao a tutti,

sempre difficile trovare una risposta univoca, vediamo di fare un po' di ombra nel buio...

Intanto, queste mi sono arrivate in casa assieme ad altre, che la nonna aveva prelevato (non uso il termine "acquistato", in quanto scambiate per il facciale) presso la cassa di risparmio locale:

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La bundesbank NON le annovera tra le monete circolanti

https://www.bundesbank.de/de/aufgaben/bargeld/dm-banknoten-und-muenzen/-/dm-umlaufmuenzen-599664

e devo dire che, se tutte le nonne tedesche hanno preso la stessa quantità di monete di quella della mia consorte, non credo ce ne fossoro poi tante in circolazione.

Trovo che queste monete venivano acquistate come una sorta di investimento, non erano di sicuro concepite per il collezionista ma più per il risparmiatore.

La "circolazione" era così assai breve, dalla banca all'armadio in soggiorno...

Lo "Jäger" - il catalogo tedesco: "die deutschen Münzen seit..." - le definisce pure lui monete commemorative e le massacra alquanto descrivendole di una qualità infima 

Cito:

- "superficie insoddisfacente", in quanto le zecche non erano pronte a fabbricare abbastanza tondelli per questa produzione di massa e si appoggiarono a ditte esterne.

- Differenze di peso fino ad UN grammo

- Differenze di spessore: dieci monete della zecca "F" Stuttgart sono così alte come undice delle altre zecche.

- Diversi altri errori sono stati segnalati, che adesso non cito tutti.

Servus,

Njk

 

Qui il libretto delle monete:

https://www.bundesbank.de/resource/blob/599496/d2f910a8316356c134c17959df06e71d/mL/olympiamuenzen-zu-10-deutsche-mark-data.pdf

 

 

Modificato da littleEvil
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14 minuti fa, littleEvil dice:

Trovo che queste monete venivano acquistate come una sorta di investimento, non erano di sicuro concepite per il collezionista ma più per il risparmiatore.

Le due cose possono senz'altro stare insieme. Le fonti che ho riportato parlano esplicitamente sia di mercato collezionistico che di mercato... e basta.


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