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IGNORED

Denario - ROMA (Suberato?)


Risposte migliori

Inviato

Buongiorno,

Sono recentemente entrato in possesso di questa moneta con le seguenti caratteristiche:

Peso:3,51

Diametro:19mm

Materiale:argento

Nel dritto ho identificato la testa di Roma alata, mentre nel verso mi sembra di vedere le lettere "MIV", che credo stia per MINV, il che mi ha portato ad identificarla come un denario di Q. Minucius Rufus:

http://numismatics.org/crro/id/rrc-277.1

Le sfumature di rosso ed arancione sul dritto e la leggera malachite mi fanno pensare ad un falso, non so pero' se è un suberato o un falso piu' recente.

Mi affido al vostro occhio esperto ed alla vostra disponibilità per un opinione sia sulla corretta identificazione, che sull'autenticità.

Grazie!
 

 

dritto_1.jpg

verso_1.jpg


Staff
Inviato

L'identificazione non mi convince, non torna la legenda al rovescio ed anche lo stile del dritto non torna con il tipo di Minucius Rufus, che di per sé ha fattezze molto particolari.

Propenderei più per M. Iunius Silanus ed al dritto sembra proprio di vedere la testa d'asino dietro la testa di Roma.

http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G242/1

Sto guardando le foto da telefono, in attesa di poterle vedere da PC ti chiederei, se possibile, altre foto così da poterla osservare meglio. 

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Inviato

Ciao,

Ora che me lo dici credo tu abbia pienamente ragione riguardo l'identificazione, allego due nuove foto.

Mi rimane il dubbio se sia un suberato o un falso attuale, non riesco a spiegarmi le sfumature rosse, anche se la patina nera e la malachite lascia pensare ad una vecchiaia autentica.

Inoltre ho cercato un po' in giro (coinforgery) e non ho trovati falsi attuali,ma sono abbastanza neofita, quindi potrei tranquillamente sbagliarmi.

Grazie,

dritto_2.jpg

verso_2.jpg


Supporter
Inviato

Se le concrezioni sono effettivamente di malachite questa sarebbe la migliore prova dell'autenticità, perchè ci mettono secoli a formarsi; del resto potrebbe anche non trattarsi di suberato ma di moneta in argento che ha giaciuto a lungo a contatto con rame/bronzo con deposito di concrezioni anche su di essa.

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Staff
Inviato

Le macchie rosse, da foto, non mi sembrano fioriture, parrebbero più concrezioni esterne. Non credo neanche io che sia un falso, dalla ultime foto propenderei per un suberato. Non escluderei tuttavia che possa anche trattarsi di un'importante fenomeno corrosivo che ha portato all'esfoliazione dello strato superficiale, che per via della battitura è naturalmente più compresso e compatto, lasciando al vivo lo strato sottostante che ha subito un minore stress termico e fisico rispetto a quello più esterno.   

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Inviato
1 ora fa, Scipio dice:

Se le concrezioni sono effettivamente di malachite questa sarebbe la migliore prova dell'autenticità, perchè ci mettono secoli a formarsi; del resto potrebbe anche non trattarsi di suberato ma di moneta in argento che ha giaciuto a lungo a contatto con rame/bronzo con deposito di concrezioni anche su di essa.

 

1 ora fa, Rapax dice:

Le macchie rosse, da foto, non mi sembrano fioriture, parrebbero più concrezioni esterne. Non credo neanche io che sia un falso, dalla ultime foto propenderei per un suberato. Non escluderei tuttavia che possa anche trattarsi di un'importante fenomeno corrosivo che ha portato all'esfoliazione dello strato superficiale, che per via della battitura è naturalmente più compresso e compatto, lasciando al vivo lo strato sottostante che ha subito un minore stress termico e fisico rispetto a quello più esterno.   

Grazie ad entrambi per il tempo,

Mi sembra che concordiate riguardo la possibilità di concrezione, quindi è possibile che l'argento a lungo contatto con bronzo/rame si "infetti" con concrezioni di rame e sviluppi malachite? Anche quello che dice @Rapax non mi è chiaro, perchè lo strato sottostante è diventato arancione, se è argento?
L'unica risposta che mi viene alle due domande è che l'argento non è puro, in questo caso quindi non si tratterebbe di un suberato..corretto?

Grazie

 


Staff
Inviato

Stiamo osservando da prospettive diverse, con la moneta in mano la situazione è di certo più chiara. Dalle foto non vedo uno strato sottostante arancione, le macchie più evidenti sono al dritto e mi sembrano superficiali quindi, come detto da @Scipio , parrebbe un deposito di concrezioni da contatto (le concrezioni di un'altra moneta si sono depositate sulla tua).

Ma se dici che lo strato sottostante, che io vedo principlamente bruno/nero, presenta evidenti toni arancioni/rossastri siamo di fronte all'anima di un suberato.

Tagliamo la testa la toro... al dritto, ad ore 2 e proprio in linea con la visiera di Roma, quella macchia verde è "un buco"? Discorso analogo ad ore 4 sempre del dritto. Sono in profondità o superficiali / in rilievo? 

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Inviato

No, non mi paiono buchi, le vedo superficiali ed anche le macchie mi paiono tali, non sapevo della possibilità di "infezione". Comunque appena posso mando un close-up delle incrostazioni.

 

  • Grazie 1

Inviato

Ciao,

non so che ne pensano @Rapax, io dal close up mi ero convinto che si trattasse di una concrezione da contatto, visto che non ci sono proprio buchi, non mi pare propio un'esfoliazione.

In ogni caso non mi pare un falso moderno,quindi mi ritengo comunque soddisfatto, trovo nel suberato, se cosi' è, un importante valore storico.

Grazie

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Staff
Inviato

Io purtroppo, dalle foto, non riesco a rendermi bene conto dei piani della moneta, ad ogni modo come detto fin dall'inizio l'ipotesi suberato è la più probabile. 

L'altra ipotesi l'avevo tenuta in considerazione poiché l'effetto lamina non è osservabile solo ed esclusivamente sui suberati, ma in certi casi anche su monete con nucleo granuloso e cristallizzato. 

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Supporter
Inviato

3,51 g sono in genere “tanta roba” per un denario suberato con l’anima di rame/bronzo, ma ho visto che un denario di M. Iunius Silanus in buon argento può arrivare a 4,43 g e quindi un suberato di tre grammi e mezzo ci può stare benissimo.

Un metodo per stabilire se una moneta è di buon argento piuttosto che di rame (o bronzo) ricoperto da un sottilissimo strato d’argento è la determinazione della sua densità, data dal rapporto tra la massa e il volume. Il valore sperimentale ottenuto esprimendo la massa in grammi e il volume in centimetri cubi si confronta con la densità dell’argento (10,5 g/cm3) e del rame (8,96 g/cm3) e si risale al materiale.

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Inviato

Il tipo di colorazioni presenti non mi fanno dubitare sull'autenticità della moneta. Ovvero :

Tutta la zona rossa/rossatra E' una miscela di ossido di argento e ossidi vari di rame (quindi esuberata ?), questo perchè se fosse stato solo argento il colore sarebbe stato rosso scuro /rosso nero, anche rossastro ma particolare importante non ci sarebbero stati fenomeni di corrosione cosi forti, la corrosine è dovuta alle reazioni galvaniche Cu/Ag

Le zone con ossidazioni tipiche del rame sono sicuramente carbonati o altri sali insolubili ed innocui (non credo siano corrosioni da cloruri......si sarebbe formato e ci sarebbe sopra l'argento uno strato bianco/grigio di ossidi e cloruri di Ag). Ci sarebbero punti di cella elettrolitica evidenti (crateri bianchi con efflorescenze verdi e contorni neri )

Le zone scure sul retro dovrebbe essere quasi esclusivamente ossido di argento, proveniente dallo strato esterno e dalla trasmigazione delle zone Rame/argento sottolamina infatti al dritto la corrosione elettrolitica è evidente, molto meno sul retro. L'argento è migrato e si è ossidato.

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