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il metallo per coniare le monete


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cari amici,

sapete dirmi se il metallo per coniare le monete del regno era estratto nel territorio, in tal caso dove? oppure veniva importato?

grazie

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11 ore fa, fricogna dice:

cari amici,

sapete dirmi se il metallo per coniare le monete del regno era estratto nel territorio, in tal caso dove? oppure veniva importato?

grazie

Buongiorno, interessante quesito,  ho fatto una mini ricerca, al momento ti posto una vecchia discussione della sezione Romane. 

Ci sono dei passaggi che interessano il Regno delle Due Sicilie. 

Saluti 

Alberto 

 

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Supporter
2 ore fa, gennydbmoney dice:

Buongiorno,per l'argento nel periodo vicereale questa è un'interessante discussione...

 

Si, questa l'ho letta. È un trattato.

3 ore fa, Litra68 dice:

Buongiorno, interessante quesito,  ho fatto una mini ricerca, al momento ti posto una vecchia discussione della sezione Romane. 

Ci sono dei passaggi che interessano il Regno delle Due Sicilie. 

Saluti 

Alberto 

 

La leggerò volentieri. Grazie

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Penso sia notizia nota il rinvenimento nella prima metà del '700 di miniere in Sicilia, alcuni testi parlano addirittura di oro ed argento. Sicuramente la produzione con metallo locale non era massiccia. Molti conoscono la medaglia coniata sotto Carlo VI d'Asburgo con la leggenda "EX VISCERIBVS MEIS HAEC FVNDITVR" (fusa dalle mie viscere) dov'è rappresentata la Sicilia e che attesta la produzione della medaglia con metallo locale.

Avevo fatto un post su Numismatica Sicula con qualche notizia particolare, estratta da libri contemporanei o quasi, riguardo questa medaglia dove si accenna addirittura a degli esemplari in oro (ad oggi sono noti solo in rame e argento)

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=124391642617694&id=113898907000301

  • Grazie 1
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 Su un articolo di Storia Numismatica, di P. Irpino, si fa riferimento alla coniazione delle monete in argento tramite l'utilizzo del metallo proveniente dalle miniere Siciliane,anche nel periodo di Ferdinando iii. 

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Anche in Calabria esistevano diverse miniere..

Tratto da Wikipedia;

“Fin dal tempo dei greci furono aperte miniere per l'estrazione dell'argento e altri minerali. Si è a conoscenza che l'antica città greca di Kaulon, nella vallata dello Stilaro, avesse una zecca in virtù del possedimento di miniere nell'entroterra per produrre gli Stateri in argento incusi. A testimonianza di ciò esiste una località nominata Argentera[1].

Nel 1782 nella Calabria Ultra esistano 42 miniere, di cui 23 per l'estrazione dell'argento misto a piombo e Bivongi era considerato, insieme a Stilo, Badolato, Longobucco e Reggio Calabria, un distretto argentifero grazie alle contrade: Raspa, Argentera, Costa della Quercia e Due Fiumare.”

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In epoca angioina è documentato l'utilizzo d'argento proveniente dalle miniere calabresi di Longobucco anche se la gran parte del bianco metallo utilizzato per formare la lega dei denari proveniva dalle "miniere veneziane" con la fusione di grossi veneti. 

Modificato da fedafa
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2 ore fa, borbonik dice:

 Su un articolo di Storia Numismatica, di P. Irpino, si fa riferimento alla coniazione delle monete in argento tramite l'utilizzo del metallo proveniente dalle miniere Siciliane,anche nel periodo di Ferdinando iii. 

Questa informazione la reputo poco affidabile vista la totale mancanza di fonti nel sito indicato, dopo Carlo di Borbone lo sfruttamento delle miniere venne affidato a privati* quindi è maggiormente improbabile l'utilizzo in zecca del metallo estratto. Inoltre da altri testi (Annali di agricoltura. Relazione sul Servizio minerario, 1882) risulta che tutti gli appalti delle miniere dei peloritani precedenti al 1800 si siano conclusi con dei fallimenti (quindi fino al nuovo secolo la produzione locale risultava molto ridotta)

*Francesco Ferrara, Storia naturale della Sicilia, 1813

Modificato da ggpp The Top
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