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Inviato (modificato)

Buonasera, 

tra le monete in mio possesso c’è questo asse con una gradevole patina molto scura. Tuttavia, specialmente al dritto, vi sono molti punti in cui la patina superficiale appare “saltata”, e sotto vi è una leggera velatura di colore azzurrino. Tale velatura, tuttavia, è molto uniforme e, anche se di consistenza meno solida e leggermente polverosa  rispetto allo strato sovrastante, non viene facilmente via grattandola, come invece avviene in caso di cancro. Inoltre, il fatto che la moneta in questione sia in condizioni stabili da molto tempo mi fa dubitare che sia in atto un processo di corrosione degenerativa. Confermate?

Gradirei, se possibile, anche una classificazione per la moneta in questione. Grazie 

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Modificato da FilippoTr

Inviato

Vi allego anche un ingrandimento dei punti con assenza di patina superficiale

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Inviato

oddio, così esteso? allora mi toccherà comprare il BTA, e anche velocemente..


Inviato

Visto il caso critico, penso che proverò a lasciare  la moneta a bagno nella soluzione per qualche giorno…


Inviato

Ma dite che non è possibile fare nulla? Mi dispiacerebbe perdere così questa moneta, visto che è tra quelle a cui tengo di più 


Inviato

DE GREGE EPICURI

Fai il possibile, ma senza eccessive speranze di buona conservazione.  Si tratta comunque dell'asse di Augusto del monetiere CASSIUS CELER.


Inviato

È un'asse di Augusto, anch io penso sia cancro, c è poco da fare purtroppo,  è troppo esteso.. consolati col fatto che è abbastanza comune ..

4 minuti fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Fai il possibile, ma senza eccessive speranze di buona conservazione.  Si tratta comunque dell'asse di Augusto del monetiere CASSIUS CELER.

Ci siamo sovrapposti ?


Inviato

Tralasciando questo caso della moneta quasi irrecuperabile, c’è un tempo massimo di immersione in soluzione al 5% di BTA senza effetti negativi sulla moneta ? Cioè , in casi critici come questo, come ultimo tentativo quanto dovrebbe durare il bagno?


Inviato

Ciao.

Io l'ho lasciata anche per un paio di giorni senza effetti negativi.

Per tentare di bloccare il tutto puoi anche, dopo averla trattata, ricoprirla di cera microcristallina.

In bocca al lupo!

Ave!

Quintus


Inviato

Concordo con Quintus.

Lasciala pure a bagno poi asciugala bene e immergila in acqua demineralizzata, riasciuga e se ricompare della polvere azzurroverde rifai il trattamento.

Io l ho provata alcune volte e il cancro si è fermato.

Roberto 


Inviato

Bene. Grazie. In attesa del benzotriazolo la moneta è in acqua demineralizzata. Vi aggiornerò al più presto


Inviato

Dimenticavo, prima di trattarla, mi raccomando, elimina il più possibile di polverina verde.

Puoi utilizzare uno spazzolino da denti morbido ed aiutarti con degli stuzzicadenti.

Ave!

Quintus


Supporter
Inviato
17 ore fa, FilippoTr dice:

Buonasera, 

tra le monete in mio possesso c’è questo asse con una gradevole patina molto scura. Tuttavia, specialmente al dritto, vi sono molti punti in cui la patina superficiale appare “saltata”, e sotto vi è una leggera velatura di colore azzurrino. Tale velatura, tuttavia, è molto uniforme e, anche se di consistenza meno solida e leggermente polverosa  rispetto allo strato sovrastante, non viene facilmente via grattandola, come invece avviene in caso di cancro. Inoltre, il fatto che la moneta in questione sia in condizioni stabili da molto tempo mi fa dubitare che sia in atto un processo di corrosione degenerativa. Confermate?

Gradirei, se possibile, anche una classificazione per la moneta in questione. Grazie 

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Salve

Tra i metodi di diagnosi del cancro del bronzo (colorazione verdastra localizzata, rimozione della sostanza verdastra friabile dalla superficie della moneta con uno spazzolino da denti o un ago) è stato proposto il test del pH della soluzione ottenuta tenendo immersa per un giorno la moneta in acqua demineralizzata (privata cioè della componente salina). Dato che la reazione responsabile della “malattia” genera acido cloridrico, se il pH è al di sotto di 5 la moneta può essere ‘malata’.

apollonia


Inviato

ma il benzotriazolo non è cancerogeno ? vale la pena per una moneta da 10 euro rischiare la pelle ? poi se devi prima grattare la parte verdina non resta più niente. rassegnati e buttala via prima che ti infetti anche le altre monete.


Inviato (modificato)
1 ora fa, dux-sab dice:

ma il benzotriazolo non è cancerogeno ? vale la pena per una moneta da 10 euro rischiare la pelle ? poi se devi prima grattare la parte verdina non resta più niente. rassegnati e buttala via prima che ti infetti anche le altre monete.

Per come la vedo io, l’interesse nel conservare un reperto non deve essere unicamente in funzione del suo valore/rarità. Se ne dovrebbe garantire la conservazione sul lungo termine a prescindere da tutto ciò e non vedere la moneta unicamente come bene collezionistico. Per cui si, per me vale la pena. Quanto alle controindicazioni legate all’uso di BTA, prenderò le giuste precauzioni.

La moneta è, ovviamente, già stata isolata come da prassi per tutti i pezzi sospetti di corrosione attiva 

Modificato da FilippoTr
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Inviato (modificato)

Domanda, per evitare l’uso dell’inibitore per i ben noti rischi che esso comporta, è consigliabile usare miscele tipo Metalcril? Sono altrettanti efficaci nell’inibizione? 

Nel frattempo, comunque, la soluzione di acqua distillata nella quale è immersa la moneta non sembra avere tracce di ossido in sospensione, come era successo, invece, in altri casi di cancro meno gravi

Modificato da FilippoTr

Inviato

Il metalcril (non metracril) è un impregnante monocomponente a bassa viscosità utilizzato come antipolvere per manufatti cementizi e simili... può avere un effetto isolante (temo non reversibile) ma non un effetto inibente... 

Temo che ad oggi il benzotriazolo sia ancora l'inibente più efficace e più facile da utilizzare. Le precauzioni sono le solite... evitare il contatto con mucose, occhi e cute, non ingerire, non aspirare, non usare per i gargarismi... oggi siamo tutti dotati di mascherine; se proprio si teme di non riuscire a gestirlo, usara anche guanti e occhiali...

ma attenzione! La maggior parte dei prodotti che vengono comunemente usati in casa sono comunque pericolosi per l'uomo e per l'ambiente... vedi acetone, diluenti nitro, petrolio bianco, ammoniaca, idraulico liquido. In definitiva prendere le giuste precauzioni, smaltire correttamente e utilizzare serenamente... 

Ultima considerazione, visto lo stato della moneta, l'impresa sarà difficile perché temo che la corrosione si sia distribuita anche sotto quello che resta della patina superficiale...

Ciao

Mario

 

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Inviato (modificato)

aggiornamento. Dopo 48 ore in acqua demineralizzata le chiazze azzurre appaiono se “grattate” con bisturi non polverose, ma anzi dure come la patina stessa 

Modificato da FilippoTr

  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

Ciao! La moneta è stata trattata con con due cicli di immersione nel benzotriazolo in soluzione al 6% in etanolo dopo aver rimosso parte dei depositi pulverulenti con il bisturi. Ora i punti di corrosione sono passati da azzurro chiaro/verde a azzurro più scuro/ grigio. Inoltre non è più possibile scalfirli meccanicamente. Una volta a casa allegherò le foto. 

In ogni caso nessun cambiamento nelle condizioni della moneta è avvenuto da quando è stata messa in osservazione 

Modificato da FilippoTr

Inviato

Ho visto solo ora questo interessante problema chimico tecnico della moneta. Dalle foto iniziali credo che ogni trattamento non energico non potrà arrestare il processo di corrosione.

Per verificare che tutto sia OK dovresti lasciare la moneta sul davanzale di una finestra per qualche giorno, viste le condizioni meteo umide in Italia il ciclo caldo/freddo giorno/notte e le condizioni umide possono risvegliare il processo di corrosione. Se dopo 2/3 cicli giorno/notte la moneta non presenta nuove efflorescenze.....puoi dormire sonni tranquilli. Se accade qualcosa posta una foto per i commenti ed eventuali consigli.


Inviato

Bene. Eccomi

dopo un’ulteriore rimozione dei depositi rimovibili senza compromettere la moneta, ho proceduto con un bagno finale nel benzotriazolo, con successivo lavaggio con etanolo e immersione in acqua deionizzata per rimuovere eventuali residui del trattamento. Allego le foto del risultato finale. Anche se può sembrare che apparentemente non sia cambiato nulla, vi assicuro che il lavoro fatto dal benzotriazolo si vede. C’è stato anche un miglioramento generale nella patina -più scura- e gli aloni rossastri che vedete (facilmente rimovibili in acqua demineralizzata) sono conseguenza dell’uso dell’alcol etilico denaturato. L’intera moneta risulta consolidata dal trattamento

 

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