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Risposte migliori

Inviato

Che voi sappiate e' possibile che esistano falsi esposti in musei senza essere segnalati?

Forse e' un modo per preservare monete preziose o sostituirle durante un restauro?

Lo dico perche' ho di recente visto un sesterzio all museo Faina di Orvieto che non mi convinceva molto..diciamo che mi sembrava quasi un padovanino e che se fosse stato sul noto sito non lo avrei comprato. Ho dato un'occhiata al catalogo del museo che era li' in consultazione ma non vi e' scritto nulla di particolare per quel sesterzio. Era un sesterzio di Tito (il Judaea Capta) e il ritratto di Tito e le incrostazioni del rovescio non mi convincevano molto. Dato che li' vi e' esposta la collezione dei Conte Faina in effetti era comunque di interesse storico anche se fosse stato un sesterzio falso (come testimonianza dell'esistenza dei falsi nell'ottocento).Poi sicuramente mi sbaglio io..nei musei ci sono conservazioni e tipologie di monete che noi mortali difficilmente vediamo... :blink:


Inviato

Non sbagli Cliff.

A parte i casi ove il Museo espone delle copie (ma dovrebbe sempre segnalarlo) ad esempio in galvanoplastica per motivi di sicurezza/studio/temporanea esposizione, etc. etc.

Ci sono purtroppo esempi di falsi che vengono ritenuti veri da parte dei curatori (sembra un'eresia, ma a volte i curatori sono dei gran conoscitori di storia ma hanno scarsa dimestichezza con le monete, soprattutto sono abituati a quelle del museo che dirigono, mentre loro sfugge la gran massa delle monete presenti sul mercato - vere e false - che permette un'eseperienza piu' profonda. Detto questo esistono naturalmente curatori eccellenti che sono conoscitori profondi sia della numismatica che delle monete vere e proprie).

Quindi ogni museo ha la sua dose di falsi (come le nostre grandi e piccole collezioni) riconosciuti come tali o, a volte ancora misconosciuti nei plateau e qualche volta anche esposti nelle vetrine..).

Infine un'ultima notazione: non e' detto che una moneta sia considerata univocamente falsa oppure originale da tutti. Puo' essere riconosciuta come falsa da un grosso esperto, commerciante di monte, mentre un curatore puo' avere, a torto o a ragione un parere opposto. Parimenti un professore di numismatica che esprimesse un parere su un pezzo dubbio.

Un esempio, i famosi tremissi longobardi di Ariperto con Iffo sono stati oggetto di numerosissimi articoli su blasonate riviste di numismatica (quelle vere non quelle che si comprano dal giornalaio..) , prima di essere definitivamente riconosciute come invenzioni di un abile falsario. Oggi si discute sull'autenticita' dei tremissi di Carlo Magno con ritratto (ne esistono, ad oggi, due), vere e proprie rarita' o abilissime invenzioni di qualche falsario ottocentesco ? Magari tra 20 anni potremo finalmente esprimerci con altrettanta chiarezza di quanto fatto riguardo al conte Iffo...

numa numa


Inviato

ci sono poi anche dei "musei" che sbagliano a catalogare delle monete...


Inviato
ci sono poi anche dei "musei" che sbagliano a catalogare delle monete...

215363[/snapback]

Al Bargello di Firenze sono anni che c'è un cartellino sbagliato: moneta da 1 cagliarese del 1862 :blink:


Inviato

a napoli numitoria mi ha fatto vedere un pierreale scambiato per un carlino napoletano... :P


Inviato

Senza cosiderare che "qualcuno" :ph34r: possa sostituire la moneta vera con una falsa.

E' successo al museo nazionale romano. V.E. III si starà rigirando nella tomba poverino.


Supporter
Inviato

Al museo archeologico di Napoli, il Deca di Siracusa mi sembrava una riproduzione, ma non era segnalta come tale. Nessun'altro l'ha vista?


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