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IGNORED

Imitazioni di monete


ghezzi60

Risposte migliori

Buon Giorno

 

Nei giorni scorsi ha avuto luogo l’asta Jean Elsen & ses fils n° 148 nella quale erano posti in vendita anche alcuni Fiorini.

Due di questi erano a mio parere imitazioni. Coniate fuori dalla Zecca di Firenze. Di questi uno recava una reinterpretazione del segno “morso” del I° semestre del 1316 ( prima immagine allegata lotto 459).

Un particolare ha risvegliato il mio interesse riguardo la moneta, ricordavo di averne vista una simile qualche anno fa, in effetti nell’asta Lanz 144 del 24-11-2008 al lotto 1187 era presente la moneta di cui allego l’immagine ( seconda immagine allegata ); il rovescio presenta una doppia battitura (oppure è stata ribattuta su altra moneta? ). Malgrado questo è agevole riconoscere l’identità di conio con il rovescio della corrispondente dell’asta Jan Elsen & ses fils richiamata in precedenza.

Niente di particolarmente interessante fino a questo punto, non è infrequente trovare monete provenienti dallo stesso conio anche per le imitazioni, l’aspetto importante è legato ai diritti che sono diversi tra loro, evidenziando che la produzione non è stata di piccola entità per questa specifica imitazione.

Si trattava di monete con un controvalore importante che circolavano, presumo, in ambiti ristretti della popolazione, confrontabili relativamente alla diffusione, con banconote attuali di grosso taglio come i 1000 Franchi Svizzeri o banconote simili.

Certamente era agevole e conveniente sfruttare la notorietà del Fiorino, moneta di successo, anche per Entità importanti ( signorie e stati ). Invece di “guadagnarsi” fiducia con una propria moneta, usare quella che si era guadagnata il Fiorino, barando magari anche sulla purezza del metallo. Sarebbe importante conoscere il titolo di fino di queste monete, particolarmente per quelle che circolavano in aree distanti da Firenze. Non so fino a che punto possa essere significativo ma mi sembra che gran parte di queste imitazioni transitino in aste del nord Europa.

Non sto dicendo nulla di nuovo, l’imitazione di monete forti da parte di Entità diverse da quelle che le emettevano legittimamente, è un fenomeno generalizzato, quello che mi stupisce è il fatto che la produzione di imitazioni deve essere stata importante almeno fino a quando il Fiorino ha avuto una diffusione e ha goduto di una fiducia generalizzata.

Mi sfugge un aspetto “secondario”, ci sono parecchie imitazioni del Fiorino, una prima categoria che definirei ufficiale, nella quale al diritto la legenda fa riferimento all’emittente, un’altra più sfuggente, subdola, che si cela dietro le stesse legende del Fiorino ufficiale, più difficile da discriminare. Forse a questa seconda categoria appartengono principalmente le emissioni di coloro che non avevano titolo per emetterli in ogni caso. Questa seconda categoria distinguibile solo in ragione di difformità nello stile di realizzazione, non consente di attribuire a nessuno l’emissione. Ufficialmente solo Opizzino Spinola e il Marchese del Monferrato avevano ottenuto la licenza imperiale per coniarli, peraltro a nome di Firenze…. al di là di ipotesi attualmente non dimostrabili restano un incognita.

Cordialità

07-010 21-09-11 JEF148-0459.jpg

07-010 08-11-24 LAN144-1187.jpg

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L'esemplare Lanz sembra proprio ribattuto su un'altra moneta. La perlinatura tra i piedi del Santo non mi sembra appartenere al fiorino. Comunque credo che ci sia ancora molto da studiare in questo campo...

Arka

Diligite iustitiam

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Sono monete molto particolari che necessitano di studi approfonditi non bastano i soliti cataloghi,erano monete imitate in tutto il mondo commerciale e falsificate erano battute quindi con forza diversa e spesso su altre monete di stati stranieri. Inoltre il loro prezzo fa si che solo una nicchia può permettersi di studiarle a dovere,fortunati loro.:good:

Modificato da favaldar
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Buon Giorno

Ho pensato a una possibilità, nel caso “fiorini” (nel senso di monete emesse da autorità diverse, con caratteristiche di peso e titolo assimilabili) fossero male accettati o quotati al cambio meno del Fiorino originale, qualcuno potrebbe aver organizzato il “trucco” di trasformare monete sconosciute o meno apprezzate in qualcosa di più appetibile. Certamente non il falsario della porta accanto.

Fantascienza probabilmente.

 

Cordialità

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