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IGNORED

Numismatica in salute? Situazione attuale, i giovani e il futuro...


Risposte migliori

Inviato
8 ore fa, sdy82 dice:

Sono le 3:30, mannaggia a voi e a me che non riuscivo a staccare! Siate maledetti!

 

8 ore fa, ART dice:

Confermo e sottoscrivo.

Si vede che non avevate di meglio da fare.....:pleasantry:

  • Haha 1

Inviato

Io penso che la numismatica non sta morendo, sta semplicemente CAMBIANDO. Esattamente come cambia continuamente il pubblico di ogni settore (arte, spettacolo, letteratura etc...) anche se non ce ne accorgiamo.

Forse soffre di una scarsa attenzione di questa epoca per tutto ciò che è in qualche modo "storico" o legato al passato, che io associo al nevrotico  modo di vivere il presente tipico dei tempi moderni. Ma anche queste sono cose che passano.

Quello che mi preoccupa è la scarsa tendenza dei numismatici a coinvolgere i giovani e giovanissimi. Come già espresso su questi forum penso che ogni professionista dovrebbe dedicare un minimo del suo tempo alla divulgazione, anche con la collaborazione delle scuole ad esempio. In altri settori questo ha dato i suoi frutti. 

Non si può sempre solo delegare all'ambiente familiare, al nonno o zio... soprattutto in tempi moderni in cui tante famiglie sono "sfilacciate"

Un caro saluto a tutti

 


Inviato
15 minuti fa, Colle dice:

Come già espresso su questi forum penso che ogni professionista dovrebbe dedicare un minimo del suo tempo alla divulgazione, anche con la collaborazione delle scuole ad esempio.

Utopia, molto difficile per questo settore (Numismatici professionisti) dedicare tempo e risorse (gratis) ad un ottimo progetto come questo, ieri, oggi ed ancor più domani, conta il dio denaro.... 

Saluti 

TIBERIVS 

 


Inviato
3 minuti fa, TIBERIVS dice:

Utopia, molto difficile per questo settore (Numismatici professionisti) dedicare tempo e risorse (gratis) ad un ottimo progetto come questo, ieri, oggi ed ancor più domani, conta il dio denaro.... 

Saluti 

TIBERIVS 

 

Purtroppo hai ragione Tiberius e questo è un grande problema del settore numismatico. Tanti a caccia di affari, pochi gli appassionati veri.

Ma in tanti settori in qualche  modo si da spazio ai giovani, spesso senza lucrarci. E bisogna distinguere fra numismatici veri e semplici commercianti.

Un minimo di attività divulgativa dedicata ai giovani dovrebbe essere una prerogativa richiesta - o quanto meno auspicata - ai professionisti che vogliono ritenersi tali. Non servono grandi sforzi per organizzare ogni tanto un piccolo corso di 1-2 ore in una scuola o altrove (fascia 10-14 anni) magari con ragazzi preselezionati dalla scuola stessa, e magari facendosi dare una mano da qualche appassionato locale. Spesso a quell'età basta una scintilla... con poco si può ottenere molto.

Oppure lasciamo tutto chiuso nei nostri armadi e cassetti e ci va bene così :) 

Tanto per fare dei paragoni, vi garantisco che avvengono cose del genere sui temi più disparati (fotografia, lettura e scrittura, paleontologia, pittura, attrezzature per audio e video, modellistica, persino elettronica e meccanica...) tenuti da appassionati ed esperti del settore CERTAMENTE NON PAGATI da nessuno.


Inviato
1 ora fa, Colle dice:

Purtroppo hai ragione Tiberius e questo è un grande problema del settore numismatico. Tanti a caccia di affari, pochi gli appassionati veri.

Ma in tanti settori in qualche  modo si da spazio ai giovani, spesso senza lucrarci. E bisogna distinguere fra numismatici veri e semplici commercianti.

Un minimo di attività divulgativa dedicata ai giovani dovrebbe essere una prerogativa richiesta - o quanto meno auspicata - ai professionisti che vogliono ritenersi tali. Non servono grandi sforzi per organizzare ogni tanto un piccolo corso di 1-2 ore in una scuola o altrove (fascia 10-14 anni) magari con ragazzi preselezionati dalla scuola stessa, e magari facendosi dare una mano da qualche appassionato locale. Spesso a quell'età basta una scintilla... con poco si può ottenere molto.

Oppure lasciamo tutto chiuso nei nostri armadi e cassetti e ci va bene così :) 

Tanto per fare dei paragoni, vi garantisco che avvengono cose del genere sui temi più disparati (fotografia, lettura e scrittura, paleontologia, pittura, attrezzature per audio e video, modellistica, persino elettronica e meccanica...) tenuti da appassionati ed esperti del settore CERTAMENTE NON PAGATI da nessuno.

Ciao,quanto tu hai detto mi trova perfettamente d'accordo,l'ho scritto anche in un mio post, però bisognerebbe coinvolgere troppe istituzioni e purtroppo in Italia il troppo alla fine stroppia. La vedo molto complicata. Ribadisco invece che una soluzione che potrebbe dare i suoi frutti nel medio termine (10/15anni) sarebbe quello di inserire nei libri storia foto di monete per ogni epoca storica studiata. Dedicare a questo almeno una ventina di pagine del libro e quindi anche chi insegna storia dovrà spiegare la moneta che circolava. Non sarebbe poco, perché in una classe di trenta alunni se solo uno magari colpito da una bella foto di una moneta d'oro (perché è  cosi che puoi carpire la curiosità di un bambino e non con un corso di 2 ore o portandolo ad un congresso numismatico a 8 anni io personalmente non lo farei mai)  dopo una decina d'anni iniziasse a collezionare monete, fatevi un po' il conto. Sarebbe la rivoluzione. Non so come poter arrivare ad aggiungere ai libri di testo di storia anche una piccola parte dedicata alla monetazione(che è  comunque storia), forse su questo dovrebbero battersi i vertici della numismatica cercando di coinvolgere le istituzioni e naturalmente gli editori dei libri scolastici. Probabilmente sarà già stato tentato, e presumo anche difficile da realizzare ma, e questa è una mia personale idea opinabilissima, la vedo come l'unica strada per la divulgazione della numismatica ai ragazzi. Sperare negli appassionati e studiosi del settore (che sicuramente ci sono e lo fanno ed è una cosa ammirevole ) che vanno girando per le scuole a tenere corsi a dei bambini una tantum permettimi di osservare servirebbe a ben poco. Voi cosa ne pensate??


Inviato
18 minuti fa, Pxacaesar dice:

Ciao,quanto tu hai detto mi trova perfettamente d'accordo,l'ho scritto anche in un mio post, però bisognerebbe coinvolgere troppe istituzioni e purtroppo in Italia il troppo alla fine stroppia. La vedo molto complicata. Ribadisco invece che una soluzione che potrebbe dare i suoi frutti nel medio termine (10/15anni) sarebbe quello di inserire nei libri storia foto di monete per ogni epoca storica studiata. Dedicare a questo almeno una ventina di pagine del libro e quindi anche chi insegna storia dovrà spiegare la moneta che circolava. Non sarebbe poco, perché in una classe di trenta alunni se solo uno magari colpito da una bella foto di una moneta d'oro (perché è  cosi che puoi carpire la curiosità di un bambino e non con un corso di 2 ore o portandolo ad un congresso numismatico a 8 anni io personalmente non lo farei mai)  dopo una decina d'anni iniziasse a collezionare monete, fatevi un po' il conto. Sarebbe la rivoluzione. Non so come poter arrivare ad aggiungere ai libri di testo di storia anche una piccola parte dedicata alla monetazione(che è  comunque storia), forse su questo dovrebbero battersi i vertici della numismatica cercando di coinvolgere le istituzioni e naturalmente gli editori dei libri scolastici. Probabilmente sarà già stato tentato, e presumo anche difficile da realizzare ma, e questa è una mia personale idea opinabilissima, la vedo come l'unica strada per la divulgazione della numismatica ai ragazzi. Sperare negli appassionati e studiosi del settore (che sicuramente ci sono e lo fanno ed è una cosa ammirevole ) che vanno girando per le scuole a tenere corsi a dei bambini una tantum permettimi di osservare servirebbe a ben poco. Voi cosa ne pensate??

Con dei colleghi abbiamo tenuti delle lezioni/ chiacchierate ad alcune classi delle elementari e delle medie. E’ stato un successo formidabile. I ragazzi erano stregati non tanto dalle monete ( anche da quelle) ma soprattutto dalle storie che c’erano dietro. Erano affascinati dalle vicende degli imperatori romani, le colonie greche della sicilia e l’evoluzione delle monete con la riforma di carlo magno che dura fino ai gg nostri con il sistema duodecimale. 
abbiamo anche fatto vedere un bellissimo vidro sulla nascita della moneta ( come innovazione economica).

naturalmente questo e’ solo uno dei modi per attirare e preparare i giovani alla materia. L’importante e’ soprattutto trasmettergli la tua passione. E’ questo che per lori conta. Ka conoscenza potra’ sempre seguire un domani.

  • Mi piace 1

Inviato
9 minuti fa, numa numa dice:

Con dei colleghi abbiamo tenuti delle lezioni/ chiacchierate ad alcune classi delle elementari e delle medie. E’ stato un successo formidabile. I ragazzi erano stregati non tanto dalle monete ( anche da quelle) ma soprattutto dalle storie che c’erano dietro. Erano affascinati dalle vicende degli imperatori romani, le colonie greche della sicilia e l’evoluzione delle monete con la riforma di carlo magno che dura fino ai gg nostri con il sistema duodecimale. 
abbiamo anche fatto vedere un bellissimo vidro sulla nascita della moneta ( come innovazione economica).

naturalmente questo e’ solo uno dei modi per attirare e preparare i giovani alla materia. L’importante e’ soprattutto trasmettergli la tua passione. E’ questo che per lori conta. Ka conoscenza potra’ sempre seguire un domani.

Ciao, non so se tu sei un professore o un numismatico uno dei due sicuramente, ma se insieme ai tuoi colleghi avete organizzato delle lezioni/chiacchierate(penso una tantum o poco più) ed hanno suscitato tanto entusiasmo e da come dici derivanti molto dalle storie (STORIA) che c'e dietro alla monetazione la possibile soluzione c'è già. Inserire sui testi di storia una parte dedicata alla monetazione. Cosi che il professore che spiega storia 3/4 volte a settimana gioco forza ne dovrà parlare, nella speranza che c'e ne siano quanti più possibile come il nostro Pacaziano(complimenti) e come te ed i tuoi colleghi. E con questo concludo, altre soluzioni che possano dare risultati a breve o medio termine io personalmente non ne vedo. Adesso lascio spazio ad altri. Alla prossima                                  ANTONIO 


Inviato
2 ore fa, Pxacaesar dice:

alunni se solo uno magari colpito da una bella foto di una moneta d'oro

Se ci metti una moneta d'oro, i genitori  stroncheranno sul nascere questa passione, perché diranno subito ai figli che questa passione è troppo costosa e non se lo possono permettere.....

Non tutti nascono benestanti....

 

  • Confuso 1

Inviato

Comunque sui miei libri di storia delle medie e del liceo c'erano già le foto delle monete....


Inviato

Professori, associati, dicenti docenti e laureati e se invece di tante nozioni,...diciamolo...spesso noiose (possiamo dircelo senza problemi), io ad esempio colleziono provinciali romane e non credo che mi sorbirei neanche 5 minuti di una "lectio" su medioevali o similarità numismatiche, ripeto e se invece di tante nozioni ci si potesse organizzare in   vere e proprie scampagnate con MD, tipo caccia al tesoro,  e riunire in un solo momento, in un giorno, si,   tutto quello che  affascina e piace della moneta ??? 

Ovvero :

1) la sua ricerca nei luoghi storici o anche non storici..con MD chiaramente

2) il suo recupero e trattamento

3) identificazione e studio

4) classificazione e collezione.

5) pranzo conviviale al sacco......?

Sono certo che non solo allegre e sorridenti bande di giovani sarebbero entusiasti di poter vivere una "giornata di caccia al tesoro numismatico", ma anche matusa come voi cosi preoccupati del futuro numismatico....

Certo bisogna cambiare gran parte delle leggi e degli obblighi in Italia..... riguardo questo argomento/tema ma a parte questo potrebbe essere assolutamente entusiasmante.


Inviato (modificato)
1 ora fa, ARES III dice:

Comunque sui miei libri di storia delle medie e del liceo c'erano già le foto delle monete....

Ciao, e forse anche per questo oltre che grazie a tuo nonno hai iniziato ad interessarti da giovanissimo (caso molto raro)di numismatica. Le foto cerano(molto poche) e ci sono(pochissime) e sono di semplice arredo del libro. Il mio discorso era un po' più ampio delle sole foto.Comunque ho già detto a tal proposito il mio pensiero. Ricordiamoci che non bisogna sottovalutare mai la curiosità dei ragazzini ed e' solo su questo che bisognerebbe far leva,ma questa va stimolata non una tantum o periodicamente ma costantemente e ovviamente senza farlo pesare(ricordiamoci che parliamo di bambini e adolescenti dove gli interessi secondo me DEVONO ESSERE ALTRI, scuola,gioco,amici ed amiche,sport....) se la scintilla scocchera' e si manifesterà poi da grande benissimo altrimenti pazienza?. Le cose potrebbero andare molto meglio per il comparto numismatico ma io personalmente non lo vedo in crisi e sono molto fiducioso per il futuro. 

 

Modificato da Pxacaesar

Inviato
54 minuti fa, moneta66 dice:

ci si potesse organizzare in   vere e proprie scampagnate con MD, tipo caccia al tesoro,  e riunire in un solo momento, in un giorno, si,   tutto quello che  affascina e piace della moneta ??? 

 

Spero che sia una battuta, viste le normative vigenti in Italia, e i numerosissimi inviti/ammonimenti sul forum!

  • Mi piace 2

Inviato (modificato)

@CdC cosa ne pensi del MD come strumento per appassionare i giovani alla numismatica ?

PS: sia chiaro l'uso del MD non è vietato, ma regolamentato, inoltre i ritrovamenti sono sottoposti al vaglio delle competenti Autorità (Sovrintendenza,....). Quindi un po' complicato e crea false speranze nei giovani.

 

Modificato da ARES III

Inviato
15 minuti fa, ARES III dice:

@CdC cosa ne pensi del MD come strumento per appassionare i giovani alla numismatica ?

PS: sia chiaro l'uso del MD non è vietato, ma regolamentato, inoltre i ritrovamenti sono sottoposti al vaglio delle competenti Autorità (Sovrintendenza,....). Quindi un po' complicato e crea false speranze nei giovani.

 

Ciao,non soffermiamoci su questo, era un'idea, andiamo avanti.......


Inviato
44 minuti fa, Pxacaesar dice:

un'idea

Mmmmmmm..... pericolosa dal punto di vista giuridico e alimenta false speranze nei giovani, in quanto se e quando troveranno qualcosa di interessante quello sarà poi confiscato (in linea di principio) dalle varie Sovrintendenze.


Inviato
2 ore fa, moneta66 dice:

Professori, associati, dicenti docenti e laureati e se invece di tante nozioni,...diciamolo...spesso noiose (possiamo dircelo senza problemi), io ad esempio colleziono provinciali romane e non credo che mi sorbirei neanche 5 minuti di una "lectio" su medioevali o similarità numismatiche, ripeto e se invece di tante nozioni ci si potesse organizzare in   vere e proprie scampagnate con MD, tipo caccia al tesoro,  e riunire in un solo momento, in un giorno, si,   tutto quello che  affascina e piace della moneta ??? 

Ovvero :

1) la sua ricerca nei luoghi storici o anche non storici..con MD chiaramente

2) il suo recupero e trattamento

3) identificazione e studio

4) classificazione e collezione.

5) pranzo conviviale al sacco......?

Sono certo che non solo allegre e sorridenti bande di giovani sarebbero entusiasti di poter vivere una "giornata di caccia al tesoro numismatico", ma anche matusa come voi cosi preoccupati del futuro numismatico....

Certo bisogna cambiare gran parte delle leggi e degli obblighi in Italia..... riguardo questo argomento/tema ma a parte questo potrebbe essere assolutamente entusiasmante.

Offese agli utenti.. incitamento all’illegalitá magari.. qual genio!

È da ragionamenti sconsiderati come questo che ci si dovrebbe guardare, non dai pochi giovani, per il futuro della numismatica..

  • Confuso 1
  • Triste 1

Inviato

Ciao, non esageriamo però, e non mettiamola sempre sulla legalità e sull'offesa a noi utenti. L'intervento è stato fatto da moneta66 penso in buona fede e con nessun secondo fine, andiamo avanti.....


Inviato

Se l'intervento (azzardato) di @moneta66 vi offende, basta saltarlo ed evitare sterile polemica su un argomento ampiamente dibattuto nel forum. 

Molto interessante invece l'idea di proporre, come appendice ad ogni capitolo del libro di storia, una breve trattazione sull'economia dell'epoca e sulle monete utilizzate, magari con una tabella che indichi cosa si poteva acquistare all'epoca con un determinato taglio monetale.

  • Grazie 1

Inviato
2 ore fa, ARES III dice:

@CdC cosa ne pensi del MD come strumento per appassionare i giovani alla numismatica ?

Il CdC non ha opinioni a riguardo, si limita solo a ricordare che tutti dobbiamo rispettare le leggi vigenti.

Detto ciò, inviterei a non tornare sull'argomento.

  • Mi piace 1
  • Grazie 1

Inviato
1 ora fa, Fxx dice:

Molto interessante invece l'idea di proporre, come appendice ad ogni capitolo del libro di storia, una breve trattazione sull'economia dell'epoca e sulle monete utilizzate, magari con una tabella che indichi cosa si poteva acquistare all'epoca con un determinato taglio monetale.

Concordo su questo fatto.

Forse un po' difficoltoso da realizzare e da comprendere nel caso di sistemi monetali molto differenti l'uno con l'altro, soprattutto quando il sistema si basava non su metalli preziosi o semi-preziosi, come ad esempio nelle società mesoamericane (Maya, Aztechi,...) dove il sistema di scambi inizialmente si basava sul baratto poi sulle fave (semi) del cacao.

Gli Aztechi lo importavano attraverso il commercio, e si trattava dunque di una merce relativamente rara e preziosa (il clima dei loro territori, che si estendevano più o meno sull'attuale Messico, rendeva difficile la coltivazione).
Il cacao veniva bevuto nella xocoatl, una bevanda amara per nobili e guerrieri.
I chicchi di cacao venivano anche usati come moneta.
Un documento del 1545, ad esempio, indicava il prezzo di un tacchino in 100 grossi chicchi di cacao - o 120 raggrinziti. 80-100 chicchi potevano essere scambiati con un piccolo mantello o con una canoa piena di acqua
fresca.

https://www.fattistrani.it/post/gli-antichi-aztechi-usavano-i-chicchi-di-cacao-come-moneta

 

http://www.pasticciando.it/?p=109

I Maya usavano le fave di cacao come moneta

Una archeologa ha scoperto che per i Maya le fave di cacao erano una valuta adatta per concludere scambi commerciali e consolidare il potere.
www.wired.it

C’era una volta il baratto. Al posto del pagamento in denaro, varie civiltà antiche utilizzavano beni di uso comune scambiandole con altre merci. I Maya, per esempio, insediatisi migliaia di anni fa (dal 750 al 500 a.C.) in Mesoamerica, l’attuale America centrale, usavano tabacco e mais al posto della moneta. Un nuovo studio, svolto dall’archeologa Joanne P. Baron del New Jersey, mostra che nel primo millennio d.C., anche i tessuti e il cioccolato, o meglio le fave di cacao, venivano utilizzate dai Maya come moneta. I risultati dello studio sono pubblicati su Economic Anthropology, rivista dell’American Anthropological Association.

Il lavoro dell’archeologa ha riguardato l’analisi di altre pubblicazioni sui Maya e di immagini relative al periodo classico di questa civiltà (circa dal 250 al 900 d.C.), come incisioni, pitture su ceramica e decorazioni murali. Nelle prime pitture non si trova traccia di raffigurazioni del cioccolato, che invece diventa ricorrente nei dipinti a partire dall’ottavo secolo d.C..

L’autrice ha documentato la presenza di circa numerosissime scene a partire dalla fine del 600 d.C. fino al 900 d.C., che mostrano diversi beni materiali impiegati come pagamenti ai capi Maya o tributi. Fra le merci, tabacco, chicchi di mais, ma anche tessuti e fave (bacche) di cacao.

Queste raffigurazioni, dunque, suggeriscono che potrebbe essere proprio questo il periodo (quello classico) in cui le fave iniziavano a essere utilizzate dai Maya non soltanto per forme di baratto uno a uno, cioè in cui una singola merce veniva scambiata per un’altra, ma addirittura come moneta ufficiale, un po’ come se fossero degli euro.

Secondo la ricostruzione dell’autrice, inoltre, i capi Maya collezionavano un numero di bacche molto abbondante rispetto a quelli trasformati in cioccolata, un segnale che forse queste monete erano utilizzate per pagare i lavoratori o per fare acquisti.

Il periodo classico Maya è quello che ha visto la fioritura dell’urbanistica e delle costruzioni monumentali, un’epoca ricca anche per l’economia, basata sull’agricoltura intensiva. E in questa fase tessuti (cotone) e cacao erano probabilmente la valuta corrente, riconosciuta e utilizzata da diversi gruppi Maya. Questi prodotti, spiega l’autrice, servivano anche per diverse attività dello stato e per i servizi domestici. Così hanno assunto una funzione monetaria, all’interno di un mercato in espansione fra diversi regni Maya in competizione finanziaria, in una rete di alleanze e inimicizie. Successivamente, dopo il contatto nel 1519 con gli Spagnoli (che conquisteranno il territorio), le fave di cacao e gli altri prodotti sono stati utilizzati sempre per facilitare acquisti e vendite ma anche per gli stipendi dei lavoratori, dunque come forma di tributo e per le tasse.

sea212118-fig-0001-m.jpg

http://www.blueplanetheart.it/2018/07/maya-usavano-le-fave-cacao-moneta/

https://issuu.com/archeoitinera/docs/evento_l_oro_degli_atzechi

fave-di-cacao-proprieta.jpg

CocoaBeans_1.jpg

semi-cacao-1080x483.jpg

mpdf.pdf

  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, ARES III dice:

Concordo su questo fatto.

Forse un po' difficoltoso da realizzare e da comprendere nel caso di sistemi monetali molto differenti l'uno con l'altro, soprattutto quando il sistema si basava non su metalli preziosi o semi-preziosi, come ad esempio nelle società mesoamericane (Maya, Aztechi,...) dove il sistema di scambi inizialmente si basava sul baratto poi sulle fave (semi) del cacao.

Gli Aztechi lo importavano attraverso il commercio, e si trattava dunque di una merce relativamente rara e preziosa (il clima dei loro territori, che si estendevano più o meno sull'attuale Messico, rendeva difficile la coltivazione).
Il cacao veniva bevuto nella xocoatl, una bevanda amara per nobili e guerrieri.
I chicchi di cacao venivano anche usati come moneta.
Un documento del 1545, ad esempio, indicava il prezzo di un tacchino in 100 grossi chicchi di cacao - o 120 raggrinziti. 80-100 chicchi potevano essere scambiati con un piccolo mantello o con una canoa piena di acqua
fresca.

https://www.fattistrani.it/post/gli-antichi-aztechi-usavano-i-chicchi-di-cacao-come-moneta

 

http://www.pasticciando.it/?p=109

I Maya usavano le fave di cacao come moneta

Una archeologa ha scoperto che per i Maya le fave di cacao erano una valuta adatta per concludere scambi commerciali e consolidare il potere.
www.wired.it

C’era una volta il baratto. Al posto del pagamento in denaro, varie civiltà antiche utilizzavano beni di uso comune scambiandole con altre merci. I Maya, per esempio, insediatisi migliaia di anni fa (dal 750 al 500 a.C.) in Mesoamerica, l’attuale America centrale, usavano tabacco e mais al posto della moneta. Un nuovo studio, svolto dall’archeologa Joanne P. Baron del New Jersey, mostra che nel primo millennio d.C., anche i tessuti e il cioccolato, o meglio le fave di cacao, venivano utilizzate dai Maya come moneta. I risultati dello studio sono pubblicati su Economic Anthropology, rivista dell’American Anthropological Association.

Il lavoro dell’archeologa ha riguardato l’analisi di altre pubblicazioni sui Maya e di immagini relative al periodo classico di questa civiltà (circa dal 250 al 900 d.C.), come incisioni, pitture su ceramica e decorazioni murali. Nelle prime pitture non si trova traccia di raffigurazioni del cioccolato, che invece diventa ricorrente nei dipinti a partire dall’ottavo secolo d.C..

L’autrice ha documentato la presenza di circa numerosissime scene a partire dalla fine del 600 d.C. fino al 900 d.C., che mostrano diversi beni materiali impiegati come pagamenti ai capi Maya o tributi. Fra le merci, tabacco, chicchi di mais, ma anche tessuti e fave (bacche) di cacao.

Queste raffigurazioni, dunque, suggeriscono che potrebbe essere proprio questo il periodo (quello classico) in cui le fave iniziavano a essere utilizzate dai Maya non soltanto per forme di baratto uno a uno, cioè in cui una singola merce veniva scambiata per un’altra, ma addirittura come moneta ufficiale, un po’ come se fossero degli euro.

Secondo la ricostruzione dell’autrice, inoltre, i capi Maya collezionavano un numero di bacche molto abbondante rispetto a quelli trasformati in cioccolata, un segnale che forse queste monete erano utilizzate per pagare i lavoratori o per fare acquisti.

Il periodo classico Maya è quello che ha visto la fioritura dell’urbanistica e delle costruzioni monumentali, un’epoca ricca anche per l’economia, basata sull’agricoltura intensiva. E in questa fase tessuti (cotone) e cacao erano probabilmente la valuta corrente, riconosciuta e utilizzata da diversi gruppi Maya. Questi prodotti, spiega l’autrice, servivano anche per diverse attività dello stato e per i servizi domestici. Così hanno assunto una funzione monetaria, all’interno di un mercato in espansione fra diversi regni Maya in competizione finanziaria, in una rete di alleanze e inimicizie. Successivamente, dopo il contatto nel 1519 con gli Spagnoli (che conquisteranno il territorio), le fave di cacao e gli altri prodotti sono stati utilizzati sempre per facilitare acquisti e vendite ma anche per gli stipendi dei lavoratori, dunque come forma di tributo e per le tasse.

sea212118-fig-0001-m.jpg

http://www.blueplanetheart.it/2018/07/maya-usavano-le-fave-cacao-moneta/

https://issuu.com/archeoitinera/docs/evento_l_oro_degli_atzechi

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Hai ragione, la mia è un'idea che si può rendere concreta dai romani in poi. Però per le società precedenti resta comunque interessante studiare e capire il sistema del baratto o i primi rudimentali sistemi di monetazione, ad esempio le fave di cacao da te citate. È anche bello, specialmente con i bambini più piccoli, fare provare loro una forma vera e propria di baratto con piccoli oggetti per vedere come si comportano e che valore possono dare ad un'automobilina piuttosto che un Lego o un peluche; anche se qua si esce dalla numismatica vera e propria, può essere un inizio di cultura del valore che può portare in futuro all'interesse per i sistemi di pagamento e quindi alla nostra passione. 

  • Mi piace 1

Inviato
14 minuti fa, Fxx dice:

rendere concreta dai romani in poi

Direi anche Greci. 

PS: non voglio passare per un bacchettone, e non mi piace correggere o sottolineare imprecisioni, però le società mesoamericane come Maya ed Aztechi sono cronologicamente posteriori ai Romani, o meglio quando ci riferiamo a loro intendiamo le società dopo la scoperta dell'America (naturalmente a livello embrionale queste società erano presenti anche molti secoli prima!). Quindi questo intervento non è personale, ma volto solo ad una comprensione migliore.

  • Grazie 1

Inviato (modificato)

Cari utenti ed amici, ma soprattutto poveri nemici, preciso subito non ritengo di dover delle scuse a nessuno con il mio post numero 150. 

Ho preso esempio da altre iniziative messe in atto in alcuni settori per stimolare i più giovani e non solo al "collezionismo" intelligente, un collezionismo non petulante, creativo educativo e stimolante. Ma sono certo che tra petulanti, bigotti del MD...che solo a sentirne parlare urlano a gran voce "che sia bannato per l'eternità" qualcuno coglierà il sentimento di buona fede e perchè no, di proposta reale. (leggi e regolamenti permettendo)....leggete bene fino in fondo il post prima di rispondere in maniera incompleta e isterica.

Cito dal post 150 "Certo bisogna cambiare gran parte delle leggi e degli obblighi in Italia..... riguardo questo argomento/tema a parte questo potrebbe essere assolutamente entusiasmante".

In oramai quasi tutte le manifestazioni mercato ed esposizioni di minerali c'e più di uno spazio (ripeto più di uno spazio, spesso differenziato per fasce di età) dove i neofiti e giovani "spaccano geodi", "separano concrezioni e fessure", "martellano come forsennati lastre di argilla sedimentaria per i fossili", "cercano tra tra cumuli di sabbia cristalli colorati".

Terminato questa fatica...tutti sudati li identificano, li classificano, assegnano il corretto nome e via dicendo...e poi mangiano spesso in modo conviviale.

Tra tutti questi giovani ci saranno futuri geologi o gemmologi o paleontologi,.......ma ci sarà una stragrande maggioranza di futuri collezionisti di  minerali.....che poco o nulla condivideranno con le scienze della terra.

Ecco immaginavo la stessa lunghezza d'onda per le monete e la numismatica in generale. Lo ribadisco letterati della numismatica non bisogna essere letterati, archeologi o studiosi di storia per collezionare monete, ed appassionarsi, come non bisogna essere geologi per collezionare minerali ed appassionarsi.

Non ricordo chi, nei post precedente, non lo cito perchè è inutile, mi ha dato del "genio"...magari "incompreso ?"

PS : chiaramente si può fare senza MD...evidente questo..magari è anche meglio....

Modificato da moneta66

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