Vai al contenuto
IGNORED

Numismatica in salute? Situazione attuale, i giovani e il futuro...


lucerio

Risposte migliori

3 minuti fa, ARES III dice:

@Fxx non eri l'unico che affermava questo, se fossi stato solo ti avrei citato, come ho fatto sempre nel passato se ben ricordi.

Quando ho iniziato a 6 anni non ho ricordi nitidissimi, in quanto essendo bassino all'epoca non è che vedessi molto intorno a me.

Poi col crescere mi è parso di vedere adolescenti, non in numero eccessivo, ma alcuni si vedevano, dipendeva soprattutto dalla grandezza ed importanza dell'evento e dal Paese: in un mercatino locale con 12 espositori circa in una piccola località poteva magari capitare di intravedere più giovani interessati che in un evento più blasonato od anche il contrario (dipendeva anche dal periodo dell'anno). Non è che all'epoca (ma anche oggi alle fine non è che me ne freghi più di tanto) contavo le persone giovani agli eventi.

Una domanda, magari con una risposta il più onesta possibile: (non so se hai uno o più figli) credi che sia più semplice per un'adolescente di oggi appassionarsi alla numismatica o essere attratto dalle sirene della PlayStation, di TikTok , YouTube.... visto che la numismatica richiede altro studio oltre a quello scolastico ?

 

Secondo me eri tu un giovane atipico. Io da adolescente (ma anche dopo) pensavo più ai videogiochi che alla numismatica! Certo, un fascino di fondo l'hanno sempre avuto per me le monete. Ma niente più del fascino. Mai mi sarei sognato di andare ad un mercatino. Quelli che vedevi tu magari erano "obbligati" dai genitori alla visita del tal mercatino o tal convegno, in quanto non potevano ancora stare a casa da soli. 

Probabilmente quando gli adolescenti di oggi si accorgeranno del tempo che stanno buttando sui social, diventeranno adulti più appassionati ai libri e allo studio, magari proprio nel ramo della numismatica. 

Esprimo un mio parere, ma le passioni è difficile che nascano da piccoli, specialmente per una materia difficile da trovare in giro come la numismatica. 

Io ero appassionato ad auto, moto, trattori e mezzi movimento terra (passioni che porto avanti anche oggi, l'ultima delle quali è diventata il mio lavoro); col tempo ho iniziato a coltivare passioni più "adulte" come la numismatica o la storia, le quali sono iniziate pochissimi anni fa. 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


7 minuti fa, Fxx dice:

giovane atipico

E perché? Solo per aver avuto un'educazione diversa da quella impartita normalmente in Italia, ma essendo io anche mitteleuropeo non è poi così strano.

Io ho iniziato piccolo perché mio nonno ha perso/dedicato del tempo, senza di lui forse o certamente mi sarei interessato ad altro. Non l'ho mai vissuto però come imposizione, semmai come momento didattico che mio nonno mi impartiva affinché imparassi quello che conosceva lui e perché gli voglio/volevo bene.

21 minuti fa, Fxx dice:

Quelli che vedevi tu magari erano "obbligati" dai genitori alla visita del tal mercatino o tal convegno, in quanto non potevano ancora stare a casa da soli. 

Tutto può essere, ma alcuni mi sembravano interessati.

Link al commento
Condividi su altri siti


3 minuti fa, ARES III dice:

E perché? Solo per aver avuto un'educazione diversa da quella impartita normalmente in Italia, ma essendo io anche mitteleuropeo non è poi così strano.

Io ho iniziato piccolo perché mio nonno ha perso/dedicato del tempo, senza di lui forse o certamente mi sarei interessato ad altro. Non l'ho mai vissuto però come imposizione, semmai come momento didattico che mio nonno mi impartiva affinché imparassi quello che conosceva lui e perché gli voglio/volevo bene.

Tutto può essere, ma alcuni mi sembravano interessati.

Sicuramente tuo nonno ha avuto una grande influenza sulla tua passione, è anche vero che, oltre una certa età, è difficile che i bambini si interessino ad argomenti come la numismatica. Diciamo sopra i 10 anni sono interessati, come dicevi tu, a Play Station e YouTube. 

Da un altro punto di vista io sono latore della crescita naturale dei bambini, quindi senza adultizzarli precocemente. Non proporrei ai miei figli di dedicare del tempo alla numismatica anziché giocare, perché la vedo come un'imposizione mia nei loro confronti. Ovvio potrebbe essere interessante per loro, ma temo che lo farebbero solo per farmi contento. Secondo me i bambini devono essere liberi di fare ciò che vogliono (nei limiti del possibile ovviamente). Ci pensa già la società odierna ad adultizzarli dall'età di sei anni, imponendogli ritmi di studio assurdi (8 ore di scuola poi i compiti a casa), facendoli stare seduti al banco per tutto il tempo, obbligandoli a dedicare troppo tempo ai compiti nei fine settimana e nelle vacanze estive, quando invece dovrebbero giocare e divertirsi. C'è tempo dalle scuole medie per iniziare con le responsabilità scolastiche. Inoltre è assurdo che debbano lavorare a casa, quando quasi nessuno degli adulti finito l'orario di lavoro va avanti a lavorare a casa. Basterebbe fare il tempo pieno anche alle medie e alle superiori, usando il pomeriggio per lo studio. Alle 16.30 sono a casa e pensano solo a rilassarsi e giocare. 

Scusandomi per la divagazione scolastica, io guardo le mie monete o le aste quando ho i bambini che giocano intorno, sperando di trasmettere loro la passione indirettamente, ma mai mi sognerei di proporgliela se non sono loro a chiedermelo.

Link al commento
Condividi su altri siti


Io con i miei 2 nipoti ho forzato un po' la mano regalandogli prima  2 bronzetti di Costantino (poca roba) a testa e poi un testo per studiarle. Poi parlandogli di storia antica, versione soft e adatta a bambini, con aneddoti e leggende (la parte più accattivante).

Credo che piano piano, senza accorgersene e senza imposizioni traumatiche saranno interessati alla numismatica. Ma bisogna perderci tempo, e capisco che non sempre ne abbiamo o loro ne hanno!

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti


Non è la stessa cosa reperire informazioni dal web che dai libri.

Se la praticità, comodità immediatezza ed economicità fa prediligere la prima, soprattutto we giovani e più abituati alla rete, ci sono aspetti "pericolosi" come per esempio il fatto che molto spesso nessuno può controllare,correggere  o bloccare contenuti scritti da chicchessia senza una reale conoscenza, ma solo presunta in base a poche e distratte letture fatte qua e là. Pezzi  con bibliografie lacunose o poco chiare.

La raccolta di informazioni sul web dovrebbe consentire, a mio avviso , di valutare il reale interesse per l'argomento e quindi essere  l'incipit per uno studio più completo tramite libri di provata "scienza".

E questo vale per tutti, nessuno potrà mai discernere su tutte le zecche di tutti i periodi, anche chi na fa della numismatica una professione, come giustamente  diceva più sopra @r.tino. immaginiamo gli altri.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Dico la mia:

Il collezionismo numismatico è qualcosa di molto più fluido di quanto possa apparire a prima vista. Può capitare che zecche o periodi storici che raccoglievano, fino a 10/20 anni fa, fior di interessanti, ne attirino ora molti meno. Al contrario capita anche che periodi storici o zecche trascurate dai collezionisti fino a pochi anni fa attirino ora centinaia e centinaia di collezionisti.

Chi colleziona monete di zecche che ultimamente raccolgono meno interesse, avrà l'impressione (errata) di un indebolimento del movimento numismatico nel suo complesso. Viceversa per chi colleziona monete caratterizzate negli ultimi anni da vasto consenso di pubblico.

A titolo di esempio, nell'ambito delle zecche meridionali, negli ultimi 10 anni è crollato l'interesse verso le monete del periodo normanno/svevo, a favore del periodo vicereale.

Un mezzo denaro svevo che oggi ha pochissimo mercato e giace tristemente nei vassoi dei commercianti, solo 10 anni sarebbe andato rapidamente a ruba a prezzi doppi o tripli rispetto a quelli con cui si vende (quando si vende) oggi. 

Al contrario, 10 anni fa i commercianti ti tiravano letteralmente dietro i pezzi del vicereame (mi ricordo i 4 Tarì belli a 40/50 Euro). Oggi i prezzi di questa monetazione sono quasi triplicati. 

Già questo fenomeno aiuta a spiegare perchè alcuni possano avere l'impressione di una rarefazione del mercato. Se si colleziona Aquileia, Napoleoniche o altre zecche di nicchia è facile avere questa impressione. Tuttavia i collezionisti sono più di prima, solo che spesso comprano altro.

Vi è poi un ulteriore fenomeno, Internet, che complica e non poco l'analisi di cui sopra. 

Internet ha fatto esplodere l'offerta di monete comuni con conseguente crollo dei prezzi di tutto quello che non è raro. La platea di acquirenti, per alcune monetazioni, è purtroppo aumentata meno di quanto sia aumentata l'offerta di materiale. Generalmente solo le monete rare per qualità o reperibilità generalmente non hanno mai perso mercato, chiaramente a meno dei cali di interesse discussi sopra (vedi lira repubblicana con crollo dei prezzi anche in FdC). 

Io guarderei il tutto da un altro punto di vista. Collezionare monete non è mai stato tanto semplice e per certe monetazioni economico (per altre molto meno) come in questo momento. 

 

Modificato da azaad
  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti


I giovani ci sono, credetemi, li vedo ai convegni - poco - e sui social - tanto - e non hanno meno passione dei loro predecessori.

Ma è cambiato l'approccio alla numismatica. in passato non c'era lo stesso occhio di riguardo verso l'aspetto economico e verso l'alta conservazione (e spesso questi due fattori sono fra loro correlati)

Non si comprava già in vista della futura dismissione del pezzo o della intera raccolta, o con l'intento di guadagnarci. Se il pezzo si presentava, nel suo complesso, piacevole e con un prezzo adeguato alle proprie possibilità lo si prendeva. punto.

E non si escludevano a priori gli esemplari che non rientravano in un determinato standard qualitativo (a volte più ipotetico che reale).

Ora ti senti rifiutare uno Spl perché in collezione ci vanno solo Fdc o quasi, e questo senza nemmeno dare un'occhiata alla moneta, che magari non è da meno di altre già acquistate....

Non credo che l'innalzamento dell'età media del collezionista possa determinare la fine della numismatica, ma la sparizione del contante, quello sì mi fa paura. 

La filatelia sta vivendo una crisi grave e profonda data, a mio avviso, dal fatto che i francobolli non si usano più. E come puoi interessarti ad una cosa se non la usi, non la vedi, non la conosci; insomma, se non la tocchi con mano ?

Per quello credo sia importante, quasi fondamentale, l'apporto dei convegni affinché la numismatica viva. 

 

 

 

 

  • Mi piace 9
Link al commento
Condividi su altri siti


C’è un dettaglio che da giovane  quale sono mi rende perplesso. L’approccio che hanno verso di me i venditori quando entro nei negozi di numismatica che non mi conoscono o nei convegni. Mi trattano la maggior parte come se fossi uno sprovveduto, come se fossero seccati della mia presenza oppure mi rispondo con una sufficienza che fa innervosire. Poi magari quando entro nei negozi con mio padre (che di numismatica non gliene frega niente) vedi che io faccio le domande ma calcolano a mio padre. Posso capire questo atteggiamento quando da 13 enne giravo per i negozi squattrinato e con tante curiosità, ma ora essere trattato come una seccatura solo perché mi vedono giovane mi da fastidio. Ovvio che poi la tendenza dei giovani è quella di riunirsi tra loro (i social aiutano molto) e si creano questi gruppi chiusi dove potersi esprime al meglio e senza essere sottovalutati . Poi per dirla tutta, le “fregature numismatiche” che ho preso, le ho sempre prese da venditori con negozi, periti con un certo nome  e da gente con esperienza pluridecennale di cui teoricamente ci si dovrebbe fidare. 

Link al commento
Condividi su altri siti


Se oggi si guarda lo stato di conservazione più di ieri, e le monete in FDC sono certametne cresciute di prezzo... quali e quanti giovani attualmente possono permettersi una collezione con tali crismi?

Non dico che non ci siano, ma visti i tempi che corrono, non è più probabile che siano di meno rispetto agli anni 80-90?

Link al commento
Condividi su altri siti


14 minuti fa, jaconico dice:

C’è un dettaglio che da giovane  quale sono mi rende perplesso. L’approccio che hanno verso di me i venditori quando entro nei negozi di numismatica che non mi conoscono o nei convegni. Mi trattano la maggior parte come se fossi uno sprovveduto, come se fossero seccati della mia presenza oppure mi rispondo con una sufficienza che fa innervosire. Poi magari quando entro nei negozi con mio padre (che di numismatica non gliene frega niente) vedi che io faccio le domande ma calcolano a mio padre. Posso capire questo atteggiamento quando da 13 enne giravo per i negozi squattrinato e con tante curiosità, ma ora essere trattato come una seccatura solo perché mi vedono giovane mi da fastidio. Ovvio che poi la tendenza dei giovani è quella di riunirsi tra loro (i social aiutano molto) e si creano questi gruppi chiusi dove potersi esprime al meglio e senza essere sottovalutati . Poi per dirla tutta, le “fregature numismatiche” che ho preso, le ho sempre prese da venditori con negozi, periti con un certo nome  e da gente con esperienza pluridecennale di cui teoricamente ci si dovrebbe fidare. 

Tu lascia fare jaco,fa piú paura chi parla poco....

Ognuno sa ed è cosciente delle proprie capacitá/ limiti. Se io capto prese per i fondelli,guardo negli occhi,sorrido e gentilmente esco?

Au revoir

Link al commento
Condividi su altri siti


Buonasera,

A quanto pare, come già notato, il timore circa il futuro della numismatica ed il tema giovani si ripresenta ciclicamente.

Gia succedeva oltre un secolo fa, ma il XX secolo ha visto un’evoluzione della numismatica, sia i termini di studi accademici che di collezionismo e mercato, che ha smentito quei timori.

Oggi ci poniamo le stesse perplessità ed incertezze, ma vive una sorta di entelecheia nelle nuove generazioni che si realizzerà comunque indipendentemente da queste insicurezze.

@jaconico non credere che 20/25/30 anni fa fosse diverso, viste e vissute le stesse medesime esperienze in prima persona. Neanche la vista di 3 o 4 fogli da 50.000 lire (anni di salvadanaio) serviva a convincere il commerciante a “dare udienza” a due adolescenti.

Quindi mi pongo nuovamente il quesito se vi sia qualcosa di nuovo sotto il cielo.

A sí, il mondo va avanti e l’Italia arranca..

Link al commento
Condividi su altri siti


Mah...io sto nel nord Europa dove i convegni sono finalmente ripresi, son proprio stato ieri a un convegno ed ho conosciuto tanti giovani appassionati e preparati sulla monetazione romana, tanti bei confronti e chiacchiere davanti alle monete nei plateau. Giovani che seguono molto il mercato online, sanno i prezzi e i risultati, conoscono le varianti. Sì è vero c'è sempre un po' l'idea di acquistare materiale futuribile, con potenziale per essere rivenduto senza perderci anche nel breve, forse dato dall'esperienza e dalla velocità delle aste online, anche il modo di collezionare segue i tempi, però non direi che non ci sono più i giovani e che la numismatica sia senza ricambio.

Anch'io temo però i prossimi 30 anni se davvero si andrà verso una società senza più monete fisiche per le transazioni economiche. Le generazioni che cresceranno senza monete fisiche potrebbero essere meno attratte da quelli che verranno visti solo come oggetti del passato

Link al commento
Condividi su altri siti


2 ore fa, azaad dice:

Può capitare che zecche o periodi storici che raccoglievano, fino a 10/20 anni fa, fior di interessanti, ne attirino ora molti meno. Al contrario capita anche che periodi storici o zecche trascurate dai collezionisti fino a pochi anni fa attirino ora centinaia e centinaia di collezionisti

È un interessante  punto di vista, che condivido,  anche se ci sono dei "mostri sacri" che erano, sono e saranno impermeabili a mode o vezzi del momento, mi riferisco alle "classiche "nella definizione più tipica del termine,  il regno

Link al commento
Condividi su altri siti


2 ore fa, Alberto Varesi dice:

La filatelia sta vivendo una crisi grave e profonda data, a mio avviso, dal fatto che i francobolli non si usano più. E come puoi interessarti ad una cosa se non la usi, non la vedi, non la conosci; insomma, se non la tocchi con mano ?

@Alberto Varesi d'accordo su tutto quanto hai scritto, tranne sul pezzo che ho citato.

Personalmente credo che la crisi della filatelia dipenda da molte altre cause e non solo dal mancato uso dei francobolli. Immaginatevi allora le aste di armi antiche (spade, elmi..)  sarebbero deserte, mentre fanno prezzi bestiali..

Link al commento
Condividi su altri siti


Salve a tutti,premetto che ho letto con molta attenzione gli interventi di quelli che hanno partecipato a questa interessantissima discussione sulla salute della numismatica in generale e sul futuro di essa e devo dire che sono stati molto interessanti. Permettetemi a questo punto anche la mia opinione da neo appassionato (circa 2 anni) che segue la monetazione imperiale romana. Io sinceramente non sono tanto pessimista per quel che concerne il declino della numismatica,anzi io penso proprio che sia il contrario. Semplicemente sono cambiati gli approcci di avvicinamento a tale passione negli ultimi 20 anni grazie all'uso di internet,e sinceramente non poteva essere altrimenti. Nonostante la mia giovane età anche io sono d'accordo che ci verrebbero piu convegni  e piu circoli di numismatica che permetterebbero di confrontasi dal vivo con gli altri,cosa a mio avviso fondamentale per acquisire esperienza e crescere ma purtroppo la realtà è molto diversa. Io ad esempio abito in una città abbastanza grande dove non esiste nessuna associazione o circolo dove potersi incontrare ma per fortuna c'è un negozio di numismatica dove mi reco quando posso e che sopperisce in parte a tale mancanza(potendo li incontrare altri collezionisti esperti dove cerco quando è possibile di carpire loro cose che mi fanno crescere dal punto di vista numismatico). Forse la diminuzione di questi è dovuta secondo me proprio ad internet,molto più veloce e più pratico che permette come stiamo facendo noi senza spostarci e molto velocemente di confrontarci con decine di altri appassionati praticamente a costo zero. E sono anche d'accordo con chi ha fatto osservare che ci sono numerosi  gruppi di giovani collezionisti su varie piattaforme che nel bene o nel male(qui dipende dai punti di vista di ognuno di noi e che sinceramente non si possono sindacare) che comunque si interessano e contribuiscono affinche tutto il movimento numismatico ne tragga giovamento. In pratica e con questo concludo il mio intervento i giovani che oggi si interessano di numismatica ci sono e sono anche molti, la mia speranza è che lo facciano con passione e con voglia di apprendere e di acquisire sempre più esperienza(attraverso internet,partecipando a convegni,con lo studio di libri e confrontandosi con gli altri) cosa che sto cercando di fare anche io. Io ci credo, poi il tempo ci dirà ma secondo me le cose andranno sempre meglio. Alla prossima ed a tutti noi AD MAIORA SEMPER                                                     ANTONIO 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


2 ore fa, jaconico dice:

C’è un dettaglio che da giovane  quale sono mi rende perplesso. L’approccio che hanno verso di me i venditori quando entro nei negozi di numismatica che non mi conoscono o nei convegni. Mi trattano la maggior parte come se fossi uno sprovveduto, come se fossero seccati della mia presenza oppure mi rispondo con una sufficienza che fa innervosire. Poi magari quando entro nei negozi con mio padre (che di numismatica non gliene frega niente) vedi che io faccio le domande ma calcolano a mio padre. Posso capire questo atteggiamento quando da 13 enne giravo per i negozi squattrinato e con tante curiosità, ma ora essere trattato come una seccatura solo perché mi vedono giovane mi da fastidio. Ovvio che poi la tendenza dei giovani è quella di riunirsi tra loro (i social aiutano molto) e si creano questi gruppi chiusi dove potersi esprime al meglio e senza essere sottovalutati . Poi per dirla tutta, le “fregature numismatiche” che ho preso, le ho sempre prese da venditori con negozi, periti con un certo nome  e da gente con esperienza pluridecennale di cui teoricamente ci si dovrebbe fidare. 
 

 

 

 

scusate non si perche l’editor si e’ inceppato . Il mio messaggio e’ da qui in poi..


condivido l’esperienza anche se poi - crescendo e viaggiando / ho compreso che era un fenomeno ( purtroppo) in particolare italiano

credo che oggi qualcuno di questi commercianti si sia mangiato  le mani ?

Modificato da numa numa
Link al commento
Condividi su altri siti


Il 8/9/2021 alle 21:50, lucerio dice:

io questa storia della numismatica che godrebbe di ottima salute proprio non la capisco. Seguo anch'io le aste e mi rendo conto che le monete di elite spesso raggiungono prezzi incredibili. Ma chi non si accorge che le monete normali, i BB o più dei nominali minori tipo piccioli e quattrini che erano la passione dei numismatici normali, non dei nababbi o dei fondi speculativi, non raggiungono oggi la metà del valore ante 2010? Non credo sia solo una mia sensazione, visto che trovo riscontro nei collezionisti che incontro ai convegni da 30 anni a questa parte. Lo stesso vale per i Fusi, per le romane di conservazione BB etc.

Provate a vendere una collezione messa insieme ai prezzi di 10 anni fa e ditemi se non ci perderete il 50%. Io tutto questo ottimismo non lo vedo. D'altronde Il materiale medio è tantissimo mentre gli acquirenti giovani sono sempre meno.

Una ruzzica - purtroppo - resta una ruzzica. Se la collezione e’ per lo piu fatta di ruzziche hai voglia il mercato a tirare.

Diverso e’ il discorsi delle ‘mode’ 

se ho indovinato un filone giusto allora monete comprate bene si rivalutano assai bene.

se 20 anni fa avessi comprato belle monete in alta conservazione ancorche non rare o rarissime con quasi certezza oggi avrei fatto bei guadagni. Se il medesimo discorso lo avessi fatto 100 anni fa probabilmente no perche all’epoca era di gran lunga la rarità a far premio sulla conservazione. 
e’ in buona sostanza un discorso molto relativi che va analizzato attentamente

Link al commento
Condividi su altri siti


5 ore fa, Alberto Varesi dice:

I giovani ci sono, credetemi, li vedo ai convegni - poco - e sui social - tanto - e non hanno meno passione dei loro predecessori.

Ma è cambiato l'approccio alla numismatica. in passato non c'era lo stesso occhio di riguardo verso l'aspetto economico e verso l'alta conservazione (e spesso questi due fattori sono fra loro correlati)

Non si comprava già in vista della futura dismissione del pezzo o della intera raccolta, o con l'intento di guadagnarci. Se il pezzo si presentava, nel suo complesso, piacevole e con un prezzo adeguato alle proprie possibilità lo si prendeva. punto.

E non si escludevano a priori gli esemplari che non rientravano in un determinato standard qualitativo (a volte più ipotetico che reale).

Ora ti senti rifiutare uno Spl perché in collezione ci vanno solo Fdc o quasi, e questo senza nemmeno dare un'occhiata alla moneta, che magari non è da meno di altre già acquistate....

Non credo che l'innalzamento dell'età media del collezionista possa determinare la fine della numismatica, ma la sparizione del contante, quello sì mi fa paura. 

La filatelia sta vivendo una crisi grave e profonda data, a mio avviso, dal fatto che i francobolli non si usano più. E come puoi interessarti ad una cosa se non la usi, non la vedi, non la conosci; insomma, se non la tocchi con mano ?

Per quello credo sia importante, quasi fondamentale, l'apporto dei convegni affinché la numismatica viva. 

 

 

 

 

Un'ottima analisi che mi sento di condividere in toto, anche a parer mio forse ci sarà qualche problema quando, in un prossimo futuro, non si useranno più le monete (come è successo per i francobolli e anche per le schede telefoniche).

 

Link al commento
Condividi su altri siti


2 ore fa, Testone68 dice:

@Alberto Varesi d'accordo su tutto quanto hai scritto, tranne sul pezzo che ho citato.

Personalmente credo che la crisi della filatelia dipenda da molte altre cause e non solo dal mancato uso dei francobolli. Immaginatevi allora le aste di armi antiche (spade, elmi..)  sarebbero deserte, mentre fanno prezzi bestiali..

le armi (antiche e moderne) sono sempre sotto i nostri occhi; andiamo in cartoleria e possiamo comprare dei giocattoli riproducenti spade romane, sciabole seicentesche, pistole dei cow boys o mitra della seconda guerra mondiale.

Ci rechiamo in un museo e gli originali sono ben esposti, riempiendo intere sale.

accendiamo la tv e film storici, di guerra o di azione ci mostrano ogni tipo di arma, da taglio o da fuoco.

I libri di storia spesso hanno richiami alle armi dell’epoca….

Ci sono quindi tutti gli input per far nascere la curiosità di collezionare questi oggetti, cosa assolutamente mancante per la filatelia

Link al commento
Condividi su altri siti


Io sono dell’idea che le monete a differenza dei francobolli o delle tessere telefoniche, tanto per fare due esempi, non saranno mai destinati a “passare di moda”. Nemmeno nel momento in cui il denaro sarà in Toto digitale. E lo credo non solo perché comunque anche se digitale sarà pur sempre denaro, quindi un qualcosa di familiare seppur non più materiale. Sopratutto perché la numismatica è probabilmente una delle poche Linee di contatto col passato. Chi è un numismatico? Un amante della storia . Tutti gli amanti della storia vorrebbero poter possedere un “pezzetto” di storia. Le monete sono il modo più facile per possedere questa storia e sopratutto le monete hanno fatto in prima persona la storia. Quindi secondo me eserciteranno sempre un certo fascino. Io sono uno studente di Storia all’università. Ogni volta che studio un determinato periodo storico nasce in me la voglia di possedere qualche moneta appartenete a quel determinato periodo storico. Tanti colleghi che non sono collezionisti e quindi non sono numismatici spesso comprano in negozi monetine dei periodi storici che andiamo studiando perché seguono il ragionamento fatto prima. Insomma, sono fiducioso per il futuro ☺️

  • Mi piace 5
Link al commento
Condividi su altri siti


35 minuti fa, numa numa dice:

Una ruzzica - purtroppo - resta una ruzzica. Se la collezione e’ per lo piu fatta di ruzziche hai voglia il mercato a tirare.

Diverso e’ il discorsi delle ‘mode’ 

se ho indovinato un filone giusto allora monete comprate bene si rivalutano assai bene.

se 20 anni fa avessi comprato belle monete in alta conservazione ancorche non rare o rarissime con quasi certezza oggi avrei fatto bei guadagni. Se il medesimo discorso lo avessi fatto 100 anni fa probabilmente no perche all’epoca era di gran lunga la rarità a far premio sulla conservazione. 
e’ in buona sostanza un discorso molto relativi che va analizzato attentamente

Ciao avendo letto il tuo intervento permettimi di fare una mia osservazione senza vena polemica verso di te sia ben chiaro, anzi ti ringrazio per avermi fatto da sponda. Sinceramente io non capisco quando si parla di valutazione o svalutazione delle monete che si collezionanano tanto più quando si parla di guadagno nel rivenderle. Questo discorso è comprensibile se fatto da chi colleziona monete per investimento (che quindi deve principalmente pensare a questo) è chi lo fa per professione come i rivenditori,ma francamente per gli altri collezionisti che secondo me sono la maggioranza (almeno lo spero) ed è questo il mio parere dovrebbero farlo per la passione ed il fascino delle monete che acquistano, e per la sensazione che si prova quando si aggiunge un nuovo pezzo alla propria collezione. Almeno per me è cosi e penso anche per molti di voi. E chi se ne frega se poi nel tempo la mia collezione si dimezzi nel suo valore o raddoppi. Casomai un giorno(io penso mai) dovessi decidere di dismettere la mia collezione per qualche motivo potrei perdere anche il cinquanta per cento dei soldi spesi ma quello che avrò acquisito in conoscenza ed emozione che tale passione mi da varrebbe tranquillamente questo prezzo. E non faccio questa considerazione perché colleziono monete modeste, avrei potuto farlo anche con monete di gran lunga più impegnative dal punto di vista economico, ma è stata una mia scelta ben precisa e di cui non mi pento assolutamente anzi più vado avanti e più sono soddisfatto di questa scelta. Questo per dire a tutti quelli che come me si sono avvicinati da poco alla numismatica, una volta individuato il periodo storico che intendete collezionare, cercate prima di documentarvi ed acquisire un minimo di esperienza teorica(io l'ho fatto per un anno) e poi iniziate ad acquistare per acquisire esperienza pratica potendo vedere ed analizzare dal vivo l'oggetto della nostra passione.Tutto questo vi posso assicurare aiuta moltissimo. Alla prossima                                                   ANTONIO 

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti


3 minuti fa, Scudo1901 dice:

“E chi se ne frega se poi nel tempo la mia collezione si dimezzi nel suo valore o raddoppi”

E’ una affermazione per me inaccettabile. Le monete costano e nessuno secondo me può affermare che nel proprio intimo se ne freghi di perdere soldi. Chi lo afferma è un ipocrita o perlomeno lo è questa dichiarazione. Tutti, e ripeto tutti, sotto sotto sperano (ed è ovvio) almeno di mantenere il valore di quanto magari con sacrifici ha speso. Poi se prevale l’aspetto storico e culturale questo è solo che commendevole, ma dire che una collezione che dimezza il valore non lasci rammarico è una pura utopia. 

Sara'inaccettabile per te e penso anche per altri e magari condivisibile da quelli che la pensano come me. Ho semplicemente esternato una mia opinione(spero che si possa fare o no). Rileggi bene il mio post, ho scritto chiaramente che cosa significa per me collezionare percui sinceramente non capisco perché mi hai dato dell'ipocrita, mah! Fortunatamente ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni liberamente, sempre però nel rispetto di quelle altrui e possibilmente senza urtare la suscettibilità dell'interlocutore ( non è il mio caso sia chiaro ci vorrebbe ben altro), io personalmente lo faccio sempre. 

Link al commento
Condividi su altri siti


7 minuti fa, Pxacaesar dice:

Sara'inaccettabile per te e penso anche per altri e magari condivisibile da quelli che la pensano come me. Ho semplicemente esternato una mia opinione(spero che si possa fare o no). Rileggi bene il mio post, ho scritto chiaramente che cosa significa per me collezionare percui sinceramente non capisco perché mi hai dato dell'ipocrita, mah! Fortunatamente ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni liberamente, sempre però nel rispetto di quelle altrui e possibilmente senza urtare la suscettibilità dell'interlocutore ( non è il mio caso sia chiaro ci vorrebbe ben altro), io personalmente lo faccio sempre. 

Personalmente la penso come @Scudo1901, e ti spiego il mio punto di vista. 

Ti do ragione in pieno su tutto il resto, (arricchimento culturale  ecc.. Ecc...) ti posso a ancor dar ragione (economicamente parlando) nel sottovalutare o non prendere in considerazione se la collezione non ha un impegno economico rilevante. 

Però se un soggetto ha "investito in cultura numismatica" ad esempio cifre importanti (es 200/300 k euro) dal mio punto di vista non può non considerare anche il lato "economico" della sua passione, anche per rispetto doveroso del "buon padre di famiglia" nei confronti di figli, mogle, nipoti.... se ne ha. 

Saluti 

 

TIBERIVS 

 

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


1 minuto fa, Scudo1901 dice:

Certamente, nulla di personale. Non ti conosco e non mi permetterei mai. Era una opinione, che ha lo stesso valore della tua, e che l’amico @TIBERIVS ha saputo rappresentare con molta più diplomazia, dote che sicuramente al sottoscritto fa difetto ?

Grazie per il "diplomatico"  caratteristica che in genere mi è abbastanza ostica nelle mie risposte????

Saluti 

TIBERIVS 

Link al commento
Condividi su altri siti


42 minuti fa, TIBERIVS dice:

Personalmente la penso come @Scudo1901, e ti spiego il mio punto di vista. 

Ti do ragione in pieno su tutto il resto, (arricchimento culturale  ecc.. Ecc...) ti posso a ancor dar ragione (economicamente parlando) nel sottovalutare o non prendere in considerazione se la collezione non ha un impegno economico rilevante. 

Però se un soggetto ha "investito in cultura numismatica" ad esempio cifre importanti (es 200/300 k euro) dal mio punto di vista non può non considerare anche il lato "economico" della sua passione, anche per rispetto doveroso del "buon padre di famiglia" nei confronti di figli, mogle, nipoti.... se ne ha. 

Saluti 

 

TIBERIVS 

 

Ciao quello che hai detto è scritto chiaramente nel mio post quando dico che l'aspetto economico per una eventuale rivendita delle monete riguarda soprattutto chi colleziona monete di un certo valore, quindi da investimento.

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.