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Risposte migliori

Inviato
Il 25/9/2021 alle 11:37, lorluke dice:

Non è una questione di essere sboroni o sbruffoni. Semplicemente un commerciante non ha bisogno di consultare un catalogo per comprare o vendere una determinata moneta. Questo perché, per esperienza, conosce già come si muove il mercato e sa quanto può chiedere (o pagare) un esemplare, mantenendosi ovviamente sempre un certo margine di profitto. 
In altre parole, non ha bisogno che sia il catalogo a dirgli che valore dare ad una moneta. 
Soprattutto per quel che riguarda le monete presenti sul Gigante, che rappresentano un po' il pane quotidiano per la maggior parte dei numismatici italiani: Stati preunitari, Regno d'Italia e Repubblica. 

Resto della mia opinione. Ricordando a me stesso le volte in cui, per taluni commercianti, la quotazione da catalogo è a difetto nel momento in cui vendono e invece è esagerato nel momento in cui acquistano.

 


Inviato
Il 25/9/2021 alle 20:12, Gallienus dice:

Ho avuto modo di visionare oggi con cura il Gigante 2022, confrontandolo con il mio 2018. Il catalogo è molto buono, ma facendogli le pulci permangono le già note criticità: anzitutto gli svarioni riguardanti indicazioni di rarità e valutazioni di diverse monete pontificie - possibile che non abbiano un esperto del settore da consultare? -, mentre su altre monetazioni prosegue l'altalena dei prezzi: gli scudi con croce stretta di Carlo Alberto per esempio hanno visto la volta scorsa triplicarsi il prezzo, che ora si è nuovamente dimezzato. Molto seguiti Napoli e Sicilia, anche se alcuni interventi sono discutibili (a che pro scambiare 17° e 18° tipo della piastra di Ferdinando?) e continua a esser dato troppo spazio a varianti abbastanza insignificanti. 

Il Gigante resta comunque ad oggi l'unico catalogo valido per la monetazione contemporanea, ma il mio interrogativo principale è il seguente: per quale motivo, a 22 anni dalla conclusione dell'ampliamento del catalogo per l'inserimento di nuove emissioni, non viene inserita qualche piccola aggiunta, anche di poco impegno, ma che invoglierebbe al rinnovo annuale del catalogo? Per esempio: l'inserimento di Giuseppe II nella monetazione di Milano - quattro monete in croce, io le ho aggiunte a penna - e magari poi della monetazione riformata di Maria Teresa, che con un impegno minimo consentirebbe di "chiudere" l'argomento... ma gli esempi potrebbero essere molti altri. Era una strategia già percorsa con successo da Alfa trent'anni fa, non riesco sinceramente a comprendere il motivo per cui non venga presa in considerazione da Gigante, che nella sua storia ha fatto un unico ampliamento mi pare intorno al 2010 -  peraltro assai impegnativo - ossia l'aggiunta di Carlo di Borbone su Napoli, inizialmente non presente.

Quesito interessante.

Hai provato a dipanarlo chiedendo info in merito al diretto interessato?

Tentar non nuoce.


Inviato

Ho confrontato le edizioni 2018 e 2019 di Gigante e ho scoperto che il record di produzione della Zecca di Bologna è cambiato in modo significativo. L'autore ha spiegato che era perché gli archivi della Zecca di Bologna sono stati utilizzati per sostituire i vecchi riferimenti.

Per quanto riguarda le modifiche tra le versioni 2022 e 2020, sono felice di segnalare che le monete sono state aggiunte ed eliminate nelle seguenti pagine:

P516, P572, P617, P619

 


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