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IGNORED

Mille....risate


Risposte migliori

Inviato
46 minuti fa, ARES III dice:

Ma personalmente non ho sentito questa forma dialettale "dalle mie parti", poi in casa non si parla/va il dialetto, magari altre lingue oltre l'italiano, quello sì, ma il dialetto no, non sarebbe stato nemmeno tollerato!

Per questo che quando parlo, nessuno comprende mai da quale parte dello stivale provengo!

Marche ?


Inviato
20 minuti fa, Polemarco dice:

Marche

Dialetti marchigiani:

1- nella provincia di Pesaro Urbino si hanno più dialetti: sulla costa e zone limitrofe influenze romagnole, nell'entroterra ai confini con l'Umbria ci sono varie varianti dell'umbro settentrionale (da non confondere con quello di Foligno, "lo centro du Mundo"), inoltre al centro della provincia ci sono cadenze francesizzanti ("sa fe" cosa fai, "sa vui" cosa vuoi....)

2- Ancona (Angona), Macerata, Ascoli,.... varianti e contaminazioni con l'umbro folignate

Quindi avendo in parte origini nelle Marche Settentrionali la "G" non è proprio di casa, anche perché la provincia di PU non è in realtà un territorio marchigiano doc, piuttosto sono un territorio eterogeneo unito nel Ducato di Urbino.


Inviato (modificato)
1 ora fa, ARES III dice:

Dialetti marchigiani:

1- nella provincia di Pesaro Urbino si hanno più dialetti: sulla costa e zone limitrofe influenze romagnole, nell'entroterra ai confini con l'Umbria ci sono varie varianti dell'umbro settentrionale (da non confondere con quello di Foligno, "lo centro du Mundo"), inoltre al centro della provincia ci sono cadenze francesizzanti ("sa fe" cosa fai, "sa vui" cosa vuoi....)

2- Ancona (Angona), Macerata, Ascoli,.... varianti e contaminazioni con l'umbro folignate

Quindi avendo in parte origini nelle Marche Settentrionali la "G" non è proprio di casa, anche perché la provincia di PU non è in realtà un territorio marchigiano doc, piuttosto sono un territorio eterogeneo unito nel Ducato di Urbino.

L’isoglossa parte da Senigallia e raggiunge Imperia: dal Cesano in su si parla un italicogallico (“Vien ma chi che nun te fag nient”); a salire dalla perla dell’adriatico passando per Fano, Pesaro e raggiungendo la Romagna le “e” si stringono, ma il dialetto si trasforma anche passando dalla costa all’interno dove si comincia a far sentire l’influsso umbro (“Te fag la fuga” , “So git a Mundolf a pia’ l’antra” , “Nina, ballen giu’ chi borghi ?”) con problemi con le doppie (“vasoio, alora e grisini ma scattola e domennica”).

Il mitico Bracardi che parla in perfetto dialetto senigalliese: sono presenti e le "g" e i problemi con le doppie:

 

Modificato da Polemarco

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Proprio adesso un amico dalla Repubblica della Serenissima mi ha girato questa 

 

  • Haha 1

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