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Inviato
54 minuti fa, Litra68 dice:

Buonasera,  sei stato accorto e molto bravo a pulirla senza rovinarla.

Saluti

Alberto 

È stata la prima volta in cui non ho fatto danni.


Inviato

Ciao Rocco e complimenti per la bellissima moneta. Non sono un chimico, né un restauratore, posso condividere solo la mia esperienza e quindi ben vengano eventuali precisazioni e/o correzioni da chi è più esperto.

Il rame è un metallo che si trova nella Tavola Periodica nello stesso gruppo dell'Argento e dell'Oro e di questi elementi ha caratteristiche simili, ma a differenza di quest'ultimo risente molto dell'interazione con elementi esterni. Infatti se posto all’aria e all’acqua, si combina con l’ossigeno contenuto in esse e forma uno strato superficiale di ossido molto resistente. Gli Ossidi rameici sono veramente tanti e presentano delle caratteristiche diverse. Tutti noi numismatici siamo abituati a quel colore bruno scuro tipico dei tondelli in lega di rame. Il primo cambiamento che notiamo, quando cambiamo ad esempio le grondaie, è che in poco tempo, da un bellissimo “rosso fiammato” vira al bruno. E' questa la prima ossidazione che, pur essendo meno bella da vedere del rame nativo, ha un effetto positivo: questo composto è resistente e ben adeso al metallo sottostante, forma una specie di "guscio"  e quindi ne viene protetto. Si tratta di una “corrosione positiva” ( a differenza della ruggine del ferro ), chiamata “passivazione”. Il rame poi è particolarmente sensibile agli agenti esterni, pertanto non si combina solo con l’ossigeno, ma anche con altri elementi contenuti nell’ambiente, dando luogo a composti che possono essere diversi e cambiano da luogo a luogo. La moneta interrata per molto tempo risentirà sia dell'acidità o basicità del terreno, sia degli elementi presenti in esso. Ritornando alla nostra grondaia, che dopo molti anni sarà diventata vecchiotta, sarà ancora più scura ed in certi punti ( dove ci sono delle piccole perdite di acqua o dove è esposta maggiormente all'umidità), presenterà delle macchie verdastre dovute alla formazione di sali di rame. Pertanto Rocco, penso che la tua moneta sia stata interrata oppure esposta all'umidità per molti decenni, formando una patina di Carbonato basico di Rame detta volgarmente “Malachite” e che tu abbia avuto la fortuna di trovarne una con una patina omogenea sicuramente originale, in quanto non penso che qualcuno abbia scoperto il metodo per avere una patina di “malachite” così bella ed uniforme.

Saluti a Tutti, Beppe

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21 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

Ciao Rocco e complimenti per la bellissima moneta. Non sono un chimico, né un restauratore, posso condividere solo la mia esperienza e quindi ben vengano eventuali precisazioni e/o correzioni da chi è più esperto.

Il rame è un metallo che si trova nella Tavola Periodica nello stesso gruppo dell'Argento e dell'Oro e di questi elementi ha caratteristiche simili, ma a differenza di quest'ultimo risente molto dell'interazione con elementi esterni. Infatti se posto all’aria e all’acqua, si combina con l’ossigeno contenuto in esse e forma uno strato superficiale di ossido molto resistente. Gli Ossidi rameici sono veramente tanti e presentano delle caratteristiche diverse. Tutti noi numismatici siamo abituati a quel colore bruno scuro tipico dei tondelli in lega di rame. Il primo cambiamento che notiamo, quando cambiamo ad esempio le grondaie, è che in poco tempo, da un bellissimo “rosso fiammato” vira al bruno. E' questa la prima ossidazione che, pur essendo meno bella da vedere del rame nativo, ha un effetto positivo: questo composto è resistente e ben adeso al metallo sottostante, forma una specie di "guscio"  e quindi ne viene protetto. Si tratta di una “corrosione positiva” ( a differenza della ruggine del ferro ), chiamata “passivazione”. Il rame poi è particolarmente sensibile agli agenti esterni, pertanto non si combina solo con l’ossigeno, ma anche con altri elementi contenuti nell’ambiente, dando luogo a composti che possono essere diversi e cambiano da luogo a luogo. La moneta interrata per molto tempo risentirà sia dell'acidità o basicità del terreno, sia degli elementi presenti in esso. Ritornando alla nostra grondaia, che dopo molti anni sarà diventata vecchiotta, sarà ancora più scura ed in certi punti ( dove ci sono delle piccole perdite di acqua o dove è esposta maggiormente all'umidità), presenterà delle macchie verdastre dovute alla formazione di sali di rame. Pertanto Rocco, penso che la tua moneta sia stata interrata oppure esposta all'umidità per molti decenni, formando una patina di Carbonato basico di Rame detta volgarmente “Malachite” e che tu abbia avuto la fortuna di trovarne una con una patina omogenea sicuramente originale, in quanto non penso che qualcuno abbia scoperto il metodo per avere una patina di “malachite” così bella ed uniforme.

Saluti a Tutti, Beppe

Peppe ciao...

Questa è materia tua,quando esponi questi concetti leggo molto volentieri e prendo appunti! 

  • Grazie 1

Inviato

Buongiorno e buona domenica condivido in pieno quanto espresso da giuseppe ballauri il rame a contatto con l'aria diventa bruno se poi sta a contatto con acqua e umidità diventa verde.

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  • Grazie 1

Inviato
13 ore fa, giuseppe ballauri dice:

penso che la tua moneta sia stata interrata oppure esposta all'umidità per molti decenni

Buongiorno e complimenti per la bella e istruttiva esposizione. “Interrata o esposta all’umidità”, quale secondo te? perche sono due situazioni molto differenti, certo, uno potrebbe dire “interrate nel fango, o terreno molto umido”..

 

13 ore fa, giuseppe ballauri dice:

patina omogenea sicuramente originale

Della formazione biancastra ( possiamo definire patina anche questa? ) cosa mi puoi dire?


Inviato
Il 30/10/2021 alle 08:16, Rocco68 dice:

Buongiorno e buon sabato a tutti.

Patina verde lucida su un Sestino di Giovanna e Carlo.

20211021_223913.jpg

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17 ore fa, Rocco68 dice:

Ho un Sestino di Federico III con una patina verde chiaro, ma ruvida al tatto.

20211021_224001.jpg

20211021_224016.jpg

Buongiorno, piccola curiosità; queste altre monete “patina verde” provengono dalla stessa collezione? ( o venditore che dir si voglia ).

Grazie.


Inviato
14 ore fa, Rocco68 dice:

È stata la prima volta in cui non ho fatto danni.

Probabilmente perché la “patina malachite” sottostante è stata fissata bene, magari mi sbaglio, chissà.


Inviato (modificato)
9 ore fa, doppiopunto dice:

 

Buongiorno, piccola curiosità; queste altre monete “patina verde” provengono dalla stessa collezione? ( o venditore che dir si voglia ).

Grazie.

Tre diverse acquisizioni.

9 ore fa, doppiopunto dice:

Probabilmente perché la “patina malachite” sottostante è stata fissata bene, magari mi sbaglio, chissà.

Sicuramente fissata per bene.

Modificato da Rocco68

  • 4 mesi dopo...
Inviato

Buonasera a tutti,  riporto su questa interessante discussione,  proprio oggi alcuni miei amici discutevano sul discorso patine, in particolar modo per gli argenti Borbonici.  Ho riletto tutti i post di questa discussione,  ricca di consigli,  di dubbi,  di ricette innocue che non intaccano le monete. Quale sarà il sistema migliore ?.

In attesa di altri interventi,  consigli e magari richieste di approfondimenti..

Saluti 

Alberto 


Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti. 

Croce e delizia di noi Collezionisti sono le patine delle nostre monete.

Sempre li a controllare che non sia troppo carica sugli argenti oppure che spunti del verderame o di peggio sui pezzi in rame.

Di solito gli argenti nelle perizie tendono a scurire o a far vedere in superficie del verde.

Questa mia Piastra del 1838 stranamente è rimasta intatta da sempre.

Chissà come mai, sarà l'ambiente dove è riposta?

Voi che dite.

 

IMG-20220318-WA0013.jpg

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Modificato da Rocco68
  • Mi piace 1

Inviato
31 minuti fa, Rocco68 dice:

Buongiorno a tutti. 

Croce e delizia di noi Collezionisti sono le patine delle nostre monete.

Sempre li a controllare che non sia troppo carica sugli argenti oppure che spunti del verderame o di peggio sui pezzi in rame.

Di solito gli argenti nelle perizie tendono a scurire o a far vedere in superficie del verde.

Questa mia Piastra del 1838 stranamente è rimasta intatta da sempre.

Chissà come mai, sarà l'ambiente dove è riposta?

Voi che dite.

 

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Ciao Rocco

Si,sono d' accordo con il fattore ambiente. Personalmente non mi creo problemi o dilemmi,patina non patina,ma se devo esser sincero,odio profondamente " il verde" ?.

Il fattore umiditá,locazione dell' abitazione,temperatura e aimè anche materiali usati,sono tutti vettori di influenza sui nostri tondelli.

Fortuna? Anche quella ci vuole. La mia casa è esposta a nord,a umiditá ecc....non credo io sia fortunato in questo,ma ripeto,non sono fissato. Certo è vero pure che qui nel forum si sono visti grandi pezzi di storia patinati da museo?.

 

  • Mi piace 3

Inviato

Perfettamente d'accordo con te @caravelle82

Innanzitutto dipende dal materiale usato x le bustine. In passato era usato il PVC che dava problemi, in quanto contenente cloro. Questo interagendo con il rame ( soprattutto ) ma anche l'argento procurava delle ossidazioni ai tondelli. Per fortuna adesso il materiale in commercio è inerte, essendo il cellophane ( a base di cellulosa ). Il fattore ambientale è un'altra variabile non trascurabile, soprattutto al momento della "chiusura" della moneta ( giornata/ambiente umido). Una volta chiusa in bustina la moneta non dovrebbe cambiare: non si ossida nè si patina. Può essere considerato un fattore positivo o negativo. A mio parere nel Rame è positivo ( se la moneta non è pulita o spatinata artificialmente ), Nell'argento invece la patina è un surplus, la rende più gradevole, ma è un parere personale. 

Saluti a Tutti 


Inviato
1 ora fa, giuseppe ballauri dice:

Perfettamente d'accordo con te @caravelle82

Innanzitutto dipende dal materiale usato x le bustine. In passato era usato il PVC che dava problemi, in quanto contenente cloro. Questo interagendo con il rame ( soprattutto ) ma anche l'argento procurava delle ossidazioni ai tondelli. Per fortuna adesso il materiale in commercio è inerte, essendo il cellophane ( a base di cellulosa ). Il fattore ambientale è un'altra variabile non trascurabile, soprattutto al momento della "chiusura" della moneta ( giornata/ambiente umido). Una volta chiusa in bustina la moneta non dovrebbe cambiare: non si ossida nè si patina. Può essere considerato un fattore positivo o negativo. A mio parere nel Rame è positivo ( se la moneta non è pulita o spatinata artificialmente ), Nell'argento invece la patina è un surplus, la rende più gradevole, ma è un parere personale. 

Saluti a Tutti 

 

Buonasera Peppe

Sarò strano io?, ma uso i raccoglitori a tasche SOLO per le mondiali o per le banconote. Qualsiasi siano questi materiali,non mi fido,indistintamente dalla qualitá/marca. Metto tutto nelle capsule,chiuse,sigillate?

Questo non permette (almeno quasi totalmente) di far penetrare aria. Questo può esser uno svantaggio,ma nel mio caso,lo considero un PRO,invece di un contro,visto quello sopra detto.

I vari materiali delle taschine ,chi piú chi meno(qualitá parlando) causano patine appiccicaticce e "verdi indesiderati" (per me). Ho sentito comunque di appassionati,che pur usando detti materiali di qualitá,non hanno mai avuto problemi per anni! Ciò si evince percui,da quello che ho scritto nel post precendente. 

Ognuno si regola,optando per la soluzione migliore per il proprio ambiente.

 


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