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Risposte migliori

Vi va di far analizzare le patine dei vostri argenti? 

Avete dubbi che siano artefatte? 

Avete monete con patina di vecchia collezione? (merce rara ultimamente) o monete che aspettate da una vita che si patinassero e invece nulla? 

Preferite le monete spatinate? 

Conoscete metodi di patinatura "fai da te" e volete farceli conoscere? 

Io non ho mai pulito un argento, le ripongo nei vassoi a riposare, controllandole ogni tanto, convinto da sempre che una patina naturale dia più valore ad una moneta. 

Per farvi un esempio di cosa intendo per patina di vecchia collezione in una moneta Borbonica.... 

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  • Rocco68 ha rinominato il titolo in Patine
Il 25/8/2021 alle 15:27, Raff82 dice:

Ciao Rocco... Condivido questa mia 37...

Cosa ne pensi/pensate voi tutti della patina? 

Screenshot_20210825_144412.jpg

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Un saluto a tutti. 

Raffaele. 

Ciao Raffaele, potresti rifare foto alla Piastra, possibilmente alla luce del sole? 

Queste mi sembrano le foto del venditore. 

Modificato da Rocco68
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3 minuti fa, Rocco68 dice:

Ciao Raffaele, potresti rifare foto alla Piastra, possibilmente alla luce del sole? 

Queste mi sembrano le foto del venditore. 

Ciao Rocco, 

Si hai ragione, sono quelle del venditore... Domani provvedo e le condivido. 

Grazie un saluto. 

Raffaele. 

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Staff

Ciao a tutti,

Il 25/8/2021 alle 14:28, Rocco68 dice:

le ripongo nei vassoi a riposare, controllandole ogni tanto, convinto da sempre che una patina naturale dia più valore ad una moneta. 

Questo è indubbiamente quello che ogni Collezionista dovrebbe fare... lasciar crescere con lui le patine in un ambiente ideale, composto da velluto, buon legno, e da una temperature scevra da umidità e da sbalzi termici.
Mi piace la patina della tua piastra del '48, sembrerebbe avere piacevoli iridescenze. Andrebbe valorizzata con una foto professionale... ;) 

Allego un mio esemplare che ha una patina di vecchia collezione. Da quello che si vede, le patine da collezione attraenti sono davvero molto rare; il più delle volte perchè le monete vengono lavate (mi è capitato di vendere una piastra, con gradevole patina da collezione, che è stata puntualmente lavata e rivederla qui sul forum). A volte si vedono inizi di una (sottile) patina, o di una patina che ricopre solo parzialmente la superficie delle facce della moneta. Questo, di nuovo, spesso dipende dai trascorsi della moneta; lavaggi impropri provocano un blocco del processo ossidativo che inizierà dopo molto tempo, e quando lo farà, la patina ne risentirà, sia dal punto di vista dell'estensione che della conformazione delle varie tonalità di colore.
Poi non parliamo delle patine "aiutate" nei modi più disparati...
 

Il 25/8/2021 alle 15:27, Raff82 dice:

Cosa ne pensi/pensate voi tutti della patina? 

Personalmente la reputo un po troppo pesante, anche se non mi dispiacciono affatto patine con tonalità scure.
Ti ho modificato solamente le ombre e le luci della tua foto, ottenendo il risultato che ti allego. Non so se il risultato sia reale o meno perchè dipende dalle condizioni di scatto. Da queste modifiche vedo una tonalità giallastra al D/...

raff82.jpg

120G-1836 2_w.jpg

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Awards

15 ore fa, ilnumismatico dice:

dipende dai trascorsi della moneta; lavaggi impropri provocano un blocco del processo ossidativo che inizierà dopo molto tempo

Quando la acquistai anni fa (1998) non aveva questa patina iridescente, si presentava spatinata. 

La sua posizione nel vassoio è con il Busto rivolto in alto e il rovescio poggia sul velluto, forse per questo motivo è più marcata nel rovescio? 

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1 ora fa, Rocco68 dice:

Quando la acquistai anni fa (1998) non aveva questa patina iridescente, si presentava spatinata. 

La sua posizione nel vassoio è con il Busto rivolto in alto e il rovescio poggia sul velluto, forse per questo motivo è più marcata nel rovescio? 

IMG-20210827-WA0017.jpg

IMG-20210827-WA0016.jpg

Buongiorno a tutti, Rocco quindi il velluto potrebbe accelerare il processo di patinamento? Oppure è l'angolazione? Ma penso che tu comunque periodicamente giri le monete e se così mi chiedo  dovrebbe essere uguale per entrambi i lati?? 

Saluti 

Alberto 

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Il 27/8/2021 alle 13:47, Rocco68 dice:

La sua posizione nel vassoio è con il Busto rivolto in alto e il rovescio poggia sul velluto, forse per questo motivo è più marcata nel rovescio?

Punto, per me, molto interessante. Avevo sollevato lo stesso dubbio qua:

al post #7, ma mi era stato risposto che in realtà il lato che patina è quello esposto all'aria. Qualcun altro ha raccolto una propria piccola statistica personale che permetta di chiarire questo aspetto?

Saluti!

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1 ora fa, QuintoSertorio dice:

Qualcun altro ha raccolto una propria piccola statistica personale che permetta di chiarire questo aspetto?

Ciao @QuintoSertorio, posso confermarti quello che da tanti anni noto negli argenti della mia Collezione che riposa nei vassoi in velluto dentro valigetta. 

Le monete non le ho mai pulite, riposano per lunghi periodi fra un controllo ed un altro, a volte rimangono con le facce invertite d/r. 

Noto in  tutte la formazione di  una leggera patina dai riflessi iridescenti più marcata sulla faccia che poggia sul velluto. 

 

 

IMG-20210823-WA0106.jpeg

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Ciao Rocco @Rocco68, innanzitutto bellissima la tua Piastra che presenta una patina eccellente.

Ma...“Cos'è e come si forma la patina?”

E' una questione non facile da affrontare. La formazione della patina è un processo estremamente complesso: la moneta in lega d'argento risente dell'ambiente esterno e delle manipolazioni, in quanto questo metallo è corruttibile e abbastanza malleabile. Le variabili sono innumerevoli e pertanto la formazione della patina non è riproducibile in maniera standard. La base è sempre l'ossidazione superficiale, che si può presentare in molti modi, strettamente legati alla conservazione ed appunto all'ambiente circostante. Pertanto una moneta posta in un luogo umido potrebbe sviluppare velocemente una patina pesante bruno-nerastra. Un'altra, in ambiente secco ed aerato, dopo qualche anno si presenterà con una patina tendente al biondo, più carico in prossimità dei rilievi ( ma non è la regola). In qualche rarissimo caso sarà visibile la cosiddetta “patina iridescente” che però, nella grande maggioranza dei casi, è una patina artefatta ( penso che tutti noi abbiamo presente le forzature con il “fegato di zolfo” o il “metodo dell'uovo”). Grande importanza ha dove si conserva la moneta. Negli anni '60 – '70 erano in commercio degli album con taschine di plastica ( mi sembra in acetato ) che rendevano l'argento macchiato con delle antiestetiche macchie verde brillante ( la moneta non respirava e l'umidità atmosferica faceva il resto). Attualmente gli album con nuovi tipi di plastiche o le capsule non hanno più questi problemi, ma “congelano” le monete senza possibilità che si sviluppi una patina (lo stesso vale per gli orribili “slab”). Come insegna l'esperienza, il metodo migliore per conservare una moneta è un vassoio ricoperto di vero velluto ( non plastica simile al velluto ) posto possibilmente in un monetiere o un cofanetto di legno. Non saprei dire perchè, però la moneta conservata in tale modo, sembra sempre in evoluzione e la patina che si crea è piacevole e naturale.

Come rilevato da @QuintoSertorio, logica vorrebbe che il lato rivolto verso l'osservatore patinasse di più rispetto a quello appoggiato sul velluto ( l'aria ha sempre una percentuale di umidità, pulviscolo, fumi etc). Non sempre è così. Io mi sono fatto un'idea (del tutto opinabile): il velluto, soprattutto se di un vassoio di qualche decennio fa, ha comunque assorbito e concentrato degli elementi esterni, che poi rilascia su quel lato della moneta. Devo anche dire che è mia abitudine, ogni tanto, girare le monete proprio per cercare di uniformare la patina.

Saluti a Tutti, Beppe

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1 ora fa, giuseppe ballauri dice:

il velluto, soprattutto se di un vassoio di qualche decennio fa, ha comunque assorbito e concentrato degli elementi esterni, che poi rilascia su quel lato della moneta

Ottima deduzione, osservando i vassoi vuoti (usati) riportano le tracce circolari scure delle monete passate in collezione nei vari anni. 

Gli ossidi dell'argento rimasti, aiutano a patinare le altre monete? 

 

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1 ora fa, giuseppe ballauri dice:

Ciao Rocco @Rocco68, innanzitutto bellissima la tua Piastra che presenta una patina eccellente.

Ma...“Cos'è e come si forma la patina?”

E' una questione non facile da affrontare. La formazione della patina è un processo estremamente complesso: la moneta in lega d'argento risente dell'ambiente esterno e delle manipolazioni, in quanto questo metallo è corruttibile e abbastanza malleabile. Le variabili sono innumerevoli e pertanto la formazione della patina non è riproducibile in maniera standard. La base è sempre l'ossidazione superficiale, che si può presentare in molti modi, strettamente legati alla conservazione ed appunto all'ambiente circostante. Pertanto una moneta posta in un luogo umido potrebbe sviluppare velocemente una patina pesante bruno-nerastra. Un'altra, in ambiente secco ed aerato, dopo qualche anno si presenterà con una patina tendente al biondo, più carico in prossimità dei rilievi ( ma non è la regola). In qualche rarissimo caso sarà visibile la cosiddetta “patina iridescente” che però, nella grande maggioranza dei casi, è una patina artefatta ( penso che tutti noi abbiamo presente le forzature con il “fegato di zolfo” o il “metodo dell'uovo”). Grande importanza ha dove si conserva la moneta. Negli anni '60 – '70 erano in commercio degli album con taschine di plastica ( mi sembra in acetato ) che rendevano l'argento macchiato con delle antiestetiche macchie verde brillante ( la moneta non respirava e l'umidità atmosferica faceva il resto). Attualmente gli album con nuovi tipi di plastiche o le capsule non hanno più questi problemi, ma “congelano” le monete senza possibilità che si sviluppi una patina (lo stesso vale per gli orribili “slab”). Come insegna l'esperienza, il metodo migliore per conservare una moneta è un vassoio ricoperto di vero velluto ( non plastica simile al velluto ) posto possibilmente in un monetiere o un cofanetto di legno. Non saprei dire perchè, però la moneta conservata in tale modo, sembra sempre in evoluzione e la patina che si crea è piacevole e naturale.

Come rilevato da @QuintoSertorio, logica vorrebbe che il lato rivolto verso l'osservatore patinasse di più rispetto a quello appoggiato sul velluto ( l'aria ha sempre una percentuale di umidità, pulviscolo, fumi etc). Non sempre è così. Io mi sono fatto un'idea (del tutto opinabile): il velluto, soprattutto se di un vassoio di qualche decennio fa, ha comunque assorbito e concentrato degli elementi esterni, che poi rilascia su quel lato della moneta. Devo anche dire che è mia abitudine, ogni tanto, girare le monete proprio per cercare di uniformare la patina.

Saluti a Tutti, Beppe

Ciao Peppe e complimenti per questa spiegazione( te la rubo con uno screen e porto a casa?) .

 

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Buongiorno a tutti, 

Come si è formata quella macchia nera su questa Piastra del 1786 

Come posso levarla senza spatinate tutta la moneta. 

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14 ore fa, giuseppe ballauri dice:

il velluto, soprattutto se di un vassoio di qualche decennio fa, ha comunque assorbito e concentrato degli elementi esterni, che poi rilascia su quel lato della moneta.

Teoria tanto affascinante quanto credibile, combinazione piuttosto rara.

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5 ore fa, Rocco68 dice:

Come si è formata quella macchia nera su questa Piastra del 1786 

Come posso levarla senza spatinate tutta la moneta. 

Ciao @Rocco68, dalla foto non si capisce se la macchia è sporco "centenario", oppure dovuta ad un agente estraneo che abbia scurito quella parte. Puoi appurarlo passando il pollice sulla macchia: se è sporco hai una sensazione di unto ed incontri una certa resistenza. In questo caso la metterei a bagno in acqua calda e sapone neutro ( scaglie di Sapone di Marsiglia) e la lascerei riposare per una decina di giorni. Poi passerei sulla macchia un panno in microfibra ( quello x pulire gli occhiali).  Se invece ( come penso ) è una macchia di solfuro d'argento puoi provare con l'acido Citrico ( spremi un mezzo limone e filtralo con una garza ) usando delicatamente un cotton fioc immerso nel succo. Il metodo migliore è, a mio parere, il metodo del foglio di alluminio e Bicarbonato di Sodio, però non è possibile farlo solo su una parte della moneta. 

Ciao Beppe 

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Si parla di patina? Eccomi. Bene io semplicemente le poggio sui vassoi di velluto molto professionali e lascio che la patina faccia il suo corso. Ovviamente io preferisco metterle in un posto su in alto senza i coperchi di plastica. Vi dirò il risultato non è per niente male. Come detto su da altri purtroppo non tutte vengono fuori in modo eccellente e uniforme e quindi non disdegno un lavaggio non aggressivo. Ho provato anche il metodo di posizionare la pietra di zolfo accanto al vassoio, ma sincero il risultato non è che mi è piaciuto. Ripeto vassoio in velluto lasciato lì all aria aperto e ogni mese visiono l andamento con girata di tutti i pezzi se si notano cambiamenti di tonalità. Io preferisco moneta in patina ma ahimè oggi trovarne in commercio senza patina o patina originalissima è come trovare una piastra del 1804...sfido chiunque a dire il contrario. In foto piastra del Sebeto. 

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Buon pomeriggio amici, partecipo anch'io e espongo al vostro giudizio questa piastra del 98, la patina è irregolare ma personalmente trovo l'aspetto della moneta complessivamente gradevole. Che ne pensate della sua patina? Quei depositi scuri al rovescio? Saluti e grazie dei pareri! SAM_0909.thumb.JPG.74517586c05e3267aa5fe19a77207066.JPGSAM_1245.thumb.JPG.ebd06ef4407f6f2a1c559ac6ea3fc65a.JPGSAM_1242.thumb.JPG.9dff14ba4ee29c5ab21bfa5e94eaac35.JPG

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2 ore fa, lukas1984 dice:

Io preferisco moneta in patina ma ahimè oggi trovarne in commercio senza patina o patina originalissima è come trovare una piastra del 1804

Ciao Luca @lukas1984 hai ragione x quanto riguarda la patina originale ( cioè moneta mai lavata e lucidata ). Sono molto rare ed a mio parere costituiscono un notevole surplus per una moneta. Bisogna però saper distinguere una patina originale da una patina "forzata" con i metodi di cui ho scritto sopra. Inoltre, a meno che la moneta non sia sporca, unta, non andrebbe mai lavata, ma questa è una acquisizione degli ultimi decenni. Ricordo che fino agli anni '70 fior di Esperti e Numismatici Professionisti, lavavano le monete invogliando i collezionisti a fare lo stesso, perchè la moneta "rendeva di più" o sembrava "appena uscita dal conio".  D'altronde anche nell'arte si è passato da un tipo di restauro invasivo a quello conservativo. 

Ciao e Complimenti x le tue monete con patina molto bella. 

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