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IGNORED

Una precisazione sul collezionista-(falsario) Luigi Cigoi di Udine.


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Inviato
Il 13/3/2024 alle 11:19, dizzeta dice:

Leggo solo oggi questa bella discussione e voglio offrirvi la mia testimonianza.

Ho comprato nel 2016 un falso d'epoca da iNASTA  perchè mi sembrava una moneta molto interessante, trattavasi di un grosso genovese di peso anomalo (2,19 g contro i 1,4/1,6 di norma), una volta arrivato mi sono studiato detta moneta ed ho trovato  che:

  • aveva una incisione strana segno a ds della croce inizio legenda e la base bel castello/porta interrotta circa a metà
  • era citata nell'opus Cigoi di Brunetti al n. 616 e un esemplare è presente nel Gabinetto Numismatico dei Musei Civici di Udine (non esposta) del peso di 2,05 g
  • un esemplare simile ma non identico del peso di 2,293 g era passata in asta Christie's nel 2003 (ex-collezione Pesce)
  • un esemplare simile è passata all'asta Lanz proviene dalla collezione Ernest Von Ferrari 
  • fatta esaminare risulta essere composta al 95% da Stagno

allego le fotografie della mia, del Opus di Brunetti e dell'esemplare ex-Pesce

 

cigoi grossi.jpg

 

Molto interessante questa discussione, in particolare mi ha colpito questo intervento. Come hai fatto a far analizzare la moneta comprendendo che fosse composta per il 95% da stagno? 


Inviato
1 ora fa, Serenissima Rep dice:

Molto interessante questa discussione, in particolare mi ha colpito questo intervento. Come hai fatto a far analizzare la moneta comprendendo che fosse composta per il 95% da stagno? 

 

Io, con altri collezionisti del Circolo Astengo di Genova, abbiamo portato i nostri genovini e i nostri grossi, tra cui questo, alla dott.ssa Monica Baldassarri che, con un professore di Pisa che aveva messo a disposizione uno strumento specifico, hanno analizzato  con metodo non distruttivo le nostre monete per uno studio che sarà pubblicato prossimamente.

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A proposito del Cigoi, all’asta Varesi 79 del maggio 2022 venne presentato il Lotto 95 così descritto con relative foto:

DOMODOSSOLA - GIOVANNI VISCONTI (1329-1343) Denaro. D/ Tempietto carolingio con I+O al centro R/ Croce Brunetti 602 Ag g 1,04 mm 18 • Falso ottocentesco eseguito da Luigi Cigoi.

IMG_6659.jpeg

Modificato da Oppiano
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Inviato

  • 3 settimane dopo...
Inviato
Il 06/11/2024 alle 18:32, Serenissima Rep dice:

Molto interessante questa discussione, in particolare mi ha colpito questo intervento. Come hai fatto a far analizzare la moneta comprendendo che fosse composta per il 95% da stagno? 

 

""L’analisi PMI (Positive Material Identification) consente di conoscere la composizione chimica del materiale. Questo tipo di controllo non compromette né danneggia il materiale che viene esaminato, per questo viene utilizzato soprattutto su componenti già installati o in esercizio tramite strumentazione portatile.
L’analisi chimica può essere eseguita sia mediante spettrometri a fluorescenza di raggi X (XRF) che tramite spettrometri a emissione ottica (OES). Possono essere esaminate sia leghe ferrose che non ferrose. Il controllo può avere lo scopo di identificare un materiale o può servire a verificare che questi sia conforme a quanto contenuto negli standard normativi e nelle specifiche.""

Dove lavoravo prima della pensione avevo a disposizione questo strumento, ho avuto modo di controllare parecchie delle mie monete e scoperto un paio di falsi.

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Inviato
5 ore fa, nerolupo dice:

""L’analisi PMI (Positive Material Identification) consente di conoscere la composizione chimica del materiale. Questo tipo di controllo non compromette né danneggia il materiale che viene esaminato, per questo viene utilizzato soprattutto su componenti già installati o in esercizio tramite strumentazione portatile.
L’analisi chimica può essere eseguita sia mediante spettrometri a fluorescenza di raggi X (XRF) che tramite spettrometri a emissione ottica (OES). Possono essere esaminate sia leghe ferrose che non ferrose. Il controllo può avere lo scopo di identificare un materiale o può servire a verificare che questi sia conforme a quanto contenuto negli standard normativi e nelle specifiche.""

Dove lavoravo prima della pensione avevo a disposizione questo strumento, ho avuto modo di controllare parecchie delle mie monete e scoperto un paio di falsi.

 

Grazie per aver dato una risposta a questo interessante argomento. Un collezionista comune mortale che non ha a disposizione un laboratorio con spettrometri a fluorescenza di raggi X (XRF) o spettrometri a emissione ottica (OES), dove potrebbe far esaminare le proprie monete?


Inviato

I comproro - almeno quelli di un certo livello - normalmente dispongono di dispositivi portatili per l’analisi XRF.

oggi non serve un laboratorio 
 

image.png.1455ba40bdbeac839b8483717fb07f9d.png

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