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IGNORED

Una precisazione sul collezionista-(falsario) Luigi Cigoi di Udine.


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Contrariamente a quanto riportato dai “sacri” testi, Luigi Cigoi nacque il 6 agosto 1811 ad Udine, in luogo del 5 agosto 1811.

Più precisamente, nacque il 6 agosto 1811 alle ore 5 pomeridiane mentre la denuncia di nascita fu fatta il giorno 7 agosto 1811 davanti all’Ufficiale dello Stato Civile del Dipartimento di Passariano, Udine, Comune di Udine, come si legge dall’atto di nascita.

Il Dipartimento di Passariano, costituito nel 1806 nell'ambito del Regno d'Italia e che cessò di esistere nel 1814, prendeva il nome dal paese di Passariano, piccolo borgo sorto presso la Villa Manin, residenza estiva dell'ultimo doge della Repubblica di Venezia. Aveva come capoluogo Udine ed era suddiviso in 4 distretti (Udine, Tolmezzo, Cividale e Gradisca).

La nascita fu denunciata dal padre, il sig. Francesco Cigoi del fu’ Gregorio, e al neonato fu “imposto” il nome, allo stato civile, di Luigi-Valentino.

Luigi nacque a Borgo Grazzano, nella casa del padre, antichissimo borgo di Udine.

Sua madre si chiamava Anna Maria Puppino, figlia dei defunti coniugi Giacomo Puppino e Maddalena Celotti, entrambi quest’ultimi sarti di professione.

In sede di denuncia di nascita, il sig. Francesco Cigoi dichiarò di svolgere la professione di “acconcia pelli”, mentre la di lui moglie quella di “incannatrice di seta”, che in pratica consisteva nella trasformazione della matassa, realizzata nella trattura della seta dal bozzolo, in rocchetti di filo di seta.

Sempre in sede di dichiarazione, il sig. Francesco Cigoi dichiarò di avere 31 anni (nacque il 30 ottobre 1781 nell’allora Comune di Cernizza), mentre la moglie sig.ra Anna Maria Puppino doveva avere 46 anni, età che è dedotta dalla lettura dell’atto di matrimonio (civile) avvenuto in data 4 settembre 1810 presso il medesimo Dipartimento di Passariano.

Il sig. Francesco Cigoi era figlio di Gregorio e di Marianna Budigna, entrambi “agricoltori”, e domiciliati nell’allora Comune di Cernizza “presso Gorizia”. Oggi, Cernizza è un paese della Slovenia, frazione del comune di Aidussina, e durante il dominio asburgico fu comune autonomo, appartenente alla Contea di Gorizia e Gradisca. Dopo la prima guerra mondiale passò, come tutta la Venezia Giulia, al Regno d'Italia; il Comune venne inserito nel circondario di Gorizia della provincia del Friuli, con il nome di Cernizza Goriziana. Nel 1927 passò alla nuova provincia di Gorizia, e dopo pochi mesi vi furono aggregati i comuni di Camigna, Goiaci e Vertovino. Dopo la seconda guerra mondiale il territorio passò alla Jugoslavia.

Quando si sposò il sig. Francesco Cigoi, la sig.ra Anna Maria Puppino era vedova del sig. Urbano Martinis, morto il 28 dicembre 1805. Era nata il 26 luglio 1765 nell’allora Comune di Lumignaco, sempre del Dipartimento di Passariano, oggi Lumignacco, frazione di Pavia di Udine.

Fu comprovato il “fermo domicilio” dello sposo, Francesco Cigoi, nel Comune di Udine, “da dodici anni in poi”.

Corretta, invece, la data di morte del Cigoi collezionista avvenuta ad Udine il giorno 23 maggio 1875; per precisione, nell’atto di morte, il decesso avvenne alle ore 3 pomeridiane esatte. Morì celibe.

Saluti,

?

P.S. - Allego della documentazione ufficiale tratta dallo Stato civile e liberamente consultabile sul sito Internet istituzionale di riferimento.

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Modificato da Oppiano
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Inviato

Interessante precisazione Oppiano grazie.

conosce l’opera del celebre falsario? Esiste un volume, peraltro di non facile reperimento che illustre le sue pericolose falsificazioni e la sua abilità artistica, pericolosa ancora oggi ?


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Inviato

Penso di sì. Recentemente ho acquisito  il lavoro di Lodovico Brunetti del 1966, Opus Monetale Cigoi. Testo molto interessante sotto vari aspetti, non ultimo proprio la parte dedicata ai dati anagrafici.

Nonché:

 


Inviato

Bene. E’ un’opera molto interessante e ancora utilissima


Inviato

Che andrebbe revisionato ...

sono passate per falsi cigoiani monete buone ... ma non conosciute da "accademici" alquanto presuntuosi .........


Inviato
3 ore fa, chievolan dice:

Che andrebbe revisionato ...

sono passate per falsi cigoiani monete buone ... ma non conosciute da "accademici" alquanto presuntuosi .........

Interessante Chievolan

Esiste gia’ - o al limite si potrebbe fare - un articolo con un’analisi “revisionista” che interessi queste monete specifiche? 


  • 11 mesi dopo...
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Inviato

Da: Atti della Accademia di Udine 1887.

GERVASUTTA E I SUOI RECENTI SCAVI
MEMORIA
del Prof. VALENTINO OSTERMANN

 

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  • Grazie 1

Inviato

Il Cigoi fece una gran confusione con i suoi falsi finiti anche nei musei. Non darei colpa agli accademici per gli errori di distinzione dei falsi dalle monete genuine. Ad un certo punto tutti, e ribadisco tutti, erano convinti che tutte le monete donate dal Cigoi fossero dei falsi. E il Cigoi deve aver gongolato tanto...

Comunque è verissimo che l'opera del Brunetti andrebbe revisionata, ma comporterebbe costi non indifferenti a fronte della vendita di 10 copie. Chi se la sente?

Arka

Diligite iustitiam


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Inviato

Riporto la recensione al testo del Brunetti, a firma di Vico d’Incerti ed apparsa sulla RIN del 1967:

http://www.socnumit.org/doc/VDI/VDI1967RIN_RecCigoi.pdf
 

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Inviato

Sempre piacevoli ed interessanti le recensioni e gli spunti di Vico d'Incerti. In particolare poi questo sull'opera del Cigoi.  Grazie per avercelo riproposto Oppiano


Inviato

Buongiorno, 

esistono delle foto di monete attribuibili al Cigoi ?


Supporter
Inviato
10 minuti fa, carvacco dice:

Buongiorno, 

esistono delle foto di monete attribuibili al Cigoi ?

 

Nel volume del Brunetti vi sono parecchie tavole.


Supporter
Inviato

Ecco la recensione a firma del noto numismatico britannico Carson, morto nel marzo del 2006, sul lavoro del Brunetti e pubblicata sulla rivista The Numismatic Chronicle, Vol. 9 (1969) della Royal Numismatic Society.

Buona lettura.

?

 

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Supporter
Inviato

Altra raffigurazione del CIGOI:

 

CIGOI, LUIGI (Ital.). Forger of Roman coins, who resided at Udine during the first half of the nineteenth century. He did not engrave dies himself, but invented a clever method of patinating the coins which were struck for him. In order to elude suspicion, he used to mix genuine pieces with his forgeries, and coated them all with dark brown patina; thus many collectors were taken in. This unscrupulous dealer carried on his trade at Trieste and Venice through intermediaries, and also by advertising that he had for sale duplicates from his collection. I saw a few years ago a remarkably fine Sestertius of Tranquillina, with Cigoi's patina (also mentioned in the Numismatic Chronicle, 1892, p. 255); possibly he was the author of this clever imitation, for which the sum of ? 100 was asked by the owner. Mr. H. A. Grueber however attributes the piece and some of Didia Clara to a Neapolitan engraver, and adds, that "the dies used for striking these coins are of modern manufacture, not improbably made by a new mechanical process by means of which exact copies can be obtained of the original object. When, however, imperfections occur in the original, then the dies have to be touched up by the graving tool. The coins themselves are said to be genuine, but worthless Roman pieces restruck from the modern dies, and thus the apparently ancient patina is obtained ". It is no doubt to the works of this engraver that the following paragraph in the Numismatic Chronicle, 1875, p. 244), refers : "A note by Dr von Sallet informs us that false coins are still fabricated in large numbers at Udine. The Berlin Cabinet has lately acquired a large number of them for purposes of study. It is much to be regretted that the Trustees of the British Museum do not follow the example set by Berlin and authorise the purchase of clever forgeries, a collection of which is most instructive to the numismatist. According to Dr von Sallet, the Udine forgeries have deceived the most experienced numismatists, amateurs and dealers. Collectors should at the present moment be especially cautious in purchasing coins of the later Roman Emperors. It is said that the patina of these forgeries is unimpeachable. " Cigoi died in 1880. The first coins this clever forger imitated belong to the late Roman Imperial series ; then he struck some Large Brass of Britannicus, Vitellius, Julianus, Didia Clara, and an almost complete series ot the rare Emperors and Empresses after Gallienus. With the imitations of Tardani, Cigoi's forgeries are the most dangerous. He cut his coins in the antique style and used genuine, common coins for the purpose. His copper pieces are so beautifully patinated that it is difficult, even for an expert, to distinguish them at first sight. Bibliography. — Monatsblatt der Numismatischen Gesellchaft in Wien, 1897, p. 387. — Berthold Willner, Moderne Fälschungen römischer Münzen des Luigi Cigoi in Udine, Numismatische Zeitschrift, Wien, 1896. 

Source: Biographical dictionary of medallists; coin, gem, and seal-engravers, mint-masters, ancient and modern, with references to their works B.C. 500-A.D. 1900; compiled by L. Forrer, London 1904
 

Da: https://www.prazskamincovna.cz/medallist/cigoiluigi

 


Supporter
Inviato

Prof. Saccocci sulla figura del Cigoi.

da: https://www.academia.edu/1223028/Voce_Cigoi

 

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Inviato

Qualcuno sa se le monete Cigoiane sono tuttora ad Udine e se nel caso sono in esposizione o possono essere viste ?


Supporter
Inviato

 Da: https://www.cronacanumismatica.com/quando-i-falsi-sono-tuttaltro-che-dautore/

20/10/2020

Quando i FALSI sono tutt’altro che “D’AUTORE”. di Enrico Piras.

….

Quasi altrettanto artista, ma decisamente più venale, fu l’udinese Giovanni Cigoi (1811-1875). Conciatore di pelli con la passione per la numismatica, mise su una vera e propria banda che nel giro di alcuni anni coniò una considerevole quantità di monete false.

Gli esemplari prodotti erano copie di originali bizantini, ostrogoti, vandali e così via, anche se la specialità della ditta erano le monete medievali delle zecche del Nord Italia. Vero talento imprenditoriale, il Cigoi veniva incontro alle esigenze del mercato e assecondava la brama dei collezionisti creando dal nulla nuove varietà di tipi monetali esistenti; la sua faccia di bronzo non doveva essere inferiore alla sua abilità di contrafattore, se pensiamo che in questo modo riuscì a farsi la fama del grande studioso.

Il gioco andò avanti sino a quando, tradito dall’ingordigia, Cigoi vendette una gran quantità di falsi niente meno che a uno studio legale! Stavolta, però, il pesce non abboccò all’amo: le patacche furono rispedite al mittente, e il direttore del Museo di Trieste denunciò l’impostore. In seguito Cigoi, forse per farsi perdonare, lasciò la sua collezione (incluse alcune delle sue imitazioni) al Museo di Udine, dove si trova tuttora….


Inviato
1 ora fa, numa numa dice:

Qualcuno sa se le monete Cigoiane sono tuttora ad Udine e se nel caso sono in esposizione o possono essere viste ?

 

Che io sappia sono ancora a Udine (notizia di un dipendente e restauratore dei Musei del Castello di qualche anno fa). Sinceramente adesso non so se siano visibili ai comuni mortali. Problema comune purtroppo a molte collezioni numismatiche in Italia. Magari qualcuno ne sa di più 

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  • 1 anno dopo...
Inviato

Leggo solo oggi questa bella discussione e voglio offrirvi la mia testimonianza.

Ho comprato nel 2016 un falso d'epoca da iNASTA  perchè mi sembrava una moneta molto interessante, trattavasi di un grosso genovese di peso anomalo (2,19 g contro i 1,4/1,6 di norma), una volta arrivato mi sono studiato detta moneta ed ho trovato  che:

  • aveva una incisione strana segno a ds della croce inizio legenda e la base bel castello/porta interrotta circa a metà
  • era citata nell'opus Cigoi di Brunetti al n. 616 e un esemplare è presente nel Gabinetto Numismatico dei Musei Civici di Udine (non esposta) del peso di 2,05 g
  • un esemplare simile ma non identico del peso di 2,293 g era passata in asta Christie's nel 2003 (ex-collezione Pesce)
  • un esemplare simile è passata all'asta Lanz proviene dalla collezione Ernest Von Ferrari 
  • fatta esaminare risulta essere composta al 95% da Stagno

allego le fotografie della mia, del Opus di Brunetti e dell'esemplare ex-Pesce

 

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Awards

Inviato
9 ore fa, dizzeta dice:

Leggo solo oggi questa bella discussione e voglio offrirvi la mia testimonianza.

Ho comprato nel 2016 un falso d'epoca da iNASTA  perchè mi sembrava una moneta molto interessante, trattavasi di un grosso genovese di peso anomalo (2,19 g contro i 1,4/1,6 di norma), una volta arrivato mi sono studiato detta moneta ed ho trovato  che:

  • aveva una incisione strana segno a ds della croce inizio legenda e la base bel castello/porta interrotta circa a metà
  • era citata nell'opus Cigoi di Brunetti al n. 616 e un esemplare è presente nel Gabinetto Numismatico dei Musei Civici di Udine (non esposta) del peso di 2,05 g
  • un esemplare simile ma non identico del peso di 2,293 g era passata in asta Christie's nel 2003 (ex-collezione Pesce)
  • un esemplare simile è passata all'asta Lanz proviene dalla collezione Ernest Von Ferrari 
  • fatta esaminare risulta essere composta al 95% da Stagno

allego le fotografie della mia, del Opus di Brunetti e dell'esemplare ex-Pesce

 

cigoi grossi.jpg

 

Questi sono falsi d'autore monete fatte al 99% come l'originale... tanto di cappello 


  • 2 settimane dopo...
Inviato
Il 13/3/2024 alle 11:19, dizzeta dice:

 

  • fatta esaminare risulta essere composta al 95% da Stagno

Interessante !!!


  • 7 mesi dopo...
Supporter
Inviato

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