Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

Se non si entra almeno una volta nelle catacombe romane non si comprende la difficolta’ che un parente vivente , al tempo di Roma antica , doveva affrontare per rintracciare il loculo che conteneva il corpo del caro estinto .

Al tempo della frequentazione delle catacombe l’ illuminazione presente nelle gallerie era quella delle lucerne ad olio con luce tremolante , che probabilmente erano fissate lungo i corridoi la cui manutenzione e riempimento dell' olio era affidata ai Fossori , in piu’ molte catacombe si estendevano per chilometri ed erano divise su piu’ piani paralleli ai quali si scendeva e saliva tramite scale , quindi ritrovare l’ estinto non era un compito facile , tutt’ altro .

Si puo’ supporre che per aiutare le persone in visita a ritrovare il parente morto , esistessero delle indicazioni con il numero o nome del corridoio e del piano in cui si trovava il loculo , ma bisognava prendere nota dei numeri e ricordare il percorso ; ma questo non bastava ancora perche’ giunti infine al punto della deposizione dell’ estinto , questo si poteva trovare ad un livello alto che per raggiungerlo occorreva una scala , ma ancora poteva non bastare per trovare il loculo interessato , infatti i piu’ possidenti avevano fatto porre dai parenti , all’ esterno del loculo verso il corridoio , una lastra in marmo , grande o piccola che fosse , oppure in altro materiale , con inciso oppure dipinto il nome del defunto con o senza una breve biografia e questo rendeva facile il riconoscimento , ma molti dei defunti non potevano permettersi una chiara identificazione marmorea , ed allora diventava complicato per i parenti trovare un povero cristiano perche’ la malta che chiudeva il loculo era anonima , che fare allora ?

Ecco che i parenti presenti nel momento della deposizione facevano incidere inserire o dipingere il nome del defunto nella malta che chiudeva il loculo , oppure piu' semplicemente incollavano nella calce malta un identificativo personale che serviva per riconoscere il loculo , questo identificativo poteva essere di qualsiasi natura : monete in rame , medaglioni in bronzo molti dei quali trovati nelle catacombe , oggetti personali che il defunto usava in vita , ma anche immagini personali , animali , od oggetti qualsiasi anche i piu’ stravaganti , in foto addirittura una zanna di cinghiale o un campanello da agitare nel momento della resurrezione . Il materiale usato per riconoscere il loculo era vario e variopinto , tutto serviva ai vivi per ritrovare il caro estinto in questi lunghi dedali bui di gallerie ; a conclusione occorre anche dire che alcuni archeologi non sono convinti che questi oggetti infissi nella malta o calce servissero come identificazione del loculo ; il famoso archeologo romano G.B. de Rossi era convinto che servissero a questo scopo , ma altri pensavano che servissero come semplici decorazioni .

Nelle foto gli argomenti trattati

 

 

DSCN3440.JPG

DSCN3441.JPG

DSCN3442.JPG

DSCN3443.JPG

DSCN3444.JPG

DSCN3445.JPG

DSCN3446.JPG

DSCN3447.JPG

DSCN3448.JPG

DSCN3449.JPG

DSCN3450.JPG

DSCN3451.JPG

DSCN3452.JPG

DSCN3453.JPG

DSCN3454.JPG

DSCN3455.JPG

DSCN3456.JPG

DSCN3457.JPG

Inviato

Per chi volesse approfondire l' argomento sulle monete e medaglioni romani trovati nelle catacombe , segnalo questo vecchio libro :

Camillo Serafini , Saggio intorno alle monete e medaglioni antichi ritrovati nel catacombe di Panfilo sulla via Salaria Vetus a Roma ,  Roma  Tipografia del Senato , 1937 .

Camillo Serafini fu Governatore della Città del Vaticano dall' 11 febbraio 1929 al 31 marzo 1952 ; era un noto numismatico .

Inviato

Argomento molto interessante! Grazie! 


Inviato

Per meglio comprendere le difficolta' di un antico visitatore delle catacombe nel ritrovare nei dedali di gallerie il parente defunto , due planimetrie di due medie catacombe romane : di Pretestato e Domitilla , alle quali occorre aggiungere anche i diversi livelli .

DSCN3458.JPG

DSCN3459.JPG

Inviato

Deve essere stato molto complesso trovare una tomba in questo labirinto soprattutto con la poca illuminazione che c'era. 


Inviato
1 ora fa, DOGE82 dice:

Deve essere stato molto complesso trovare una tomba in questo labirinto soprattutto con la poca illuminazione che c'era. 

Infatti i primi esploratori delle catacombe ad iniziare dal XVI - XVII secolo , al tempo di Antonio Brosio forse il primo esploratore delle catacombe , avvenne che alcuni di loro si persero nelle gallerie e non ne uscirono piu' ; qualche raro caso di sparizione avvenne fino agli inizi del XX secolo .

Inviato (modificato)

Èh in effetti mi chiedevo quanti di questi si siano persi nel dedalo di gallerie e a un certo punto finita la luce di torce o candele, non ne uscirono più. Credo che per esplorare usassero un filo tipo il filo di Arianna per riuscire a tornare fuori. 

Modificato da DOGE82

Inviato
Il 6/8/2021 alle 22:09, DOGE82 dice:

Credo che per esplorare usassero un filo tipo il filo di Arianna per riuscire a tornare fuori. 

Probabilmente sara' stato cosi' per i successivi esploratori dopo le esperienze negative fatte da alcuni dei primi che , presi dall' interesse principale di predare le antiche tombe , forse non si curarono di lasciare tracce sul percorso fatto e si persero .

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.