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Inviato

Qualche giorno fa, mentre navigavo in  rete  tra una moneta e l’altra, la mia attenzione e’ stata attratta da questa che era presentata semplicemente come “moneta costantiniana”. Visto il mio interesse specifico,  per gioco ho provato a cimentarmi nella sua identificazione.

La moneta e’ quella che è, non e’ mia e queste sono le uniche foto disponibili. Purtroppo,  non ho neppure i dati di diametro e di peso. Dobbiamo accontentarci.

Di chi si tratta secondo voi? Io ci ho messo un pochino, ma ci sta, ho i miei limiti.  Per molti di voi, invece, probabilmente sarà semplice. Ma l’obiettivo non e’ solo la semplice  identificazione (che forse tanto semplice non é) , quanto discutere liberamente tra di noi su una moneta, per approfondire e (perché no?) per imparare. 

s-l1600 (1).jpg

s-l1600 (2).jpg

s-l1600.jpg

Buona serata da Stilicho

 


Inviato

Visto il rovescio dovrebbe trattarsi di Fausta, moglie di Costantino


Inviato

Anzi no mi correggo, sembra esserci un solo bambino, ergo dovrebbe trattarsi di Flavia Teodora, moglie di Costanzo Cloro

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Inviato

Ciao @Follis01, sei stato velocissimo! Io ci ho messo molto di più di te. Lo confesso: quando ho visto per la prima volta la moneta, onestamente mi sembrava un uomo. Poi, il rovescio mi ha un pò instradato. In effetti,  si tratta di un bronzo di Teodora.

Innanzi tutto, direi che si può provare a classificarlo, che dite? Io ci ho provato, ma ho alcuni dubbi.

 


Inviato
1 hour ago, Follis01 said:

Anzi no mi correggo, sembra esserci un solo bambino, ergo dovrebbe trattarsi di Flavia Teodora, moglie di Costanzo Cloro

Buonasera, incuriosita ho fatto delle Ricerche trovando una vecchia discussione che forse potrebbe indirizzarci verso qualcosa che possa aiutare. 

 

  • Grazie 1

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@Dracma_97

Grazie per il contributo, che sicuramente e' di grande utilità.


Inviato

Sono onesta non ne capisco, però mi piace mettere a frutto gli indizi, senza starei ancora cercando tra le immagini dei Follis di Costantino. 


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Inviato

A beneficio dei meno esperti e semplici appassionati (come me) si può provare a farlo insieme, che ne dite?

Cominciamo dal dritto...


Inviato

Continuo con le mie ricerche, potrebbe essere.. 337-340 d.C., PIETAS ROMANA / CONSE, zecca di Costantinopoli  (RIC 36/S)


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Inviato (modificato)

An

4 minuti fa, Dracma_97 dice:

Continuo con le mie ricerche, potrebbe essere.. 337-340 d.C., PIETAS ROMANA / CONSE, zecca di Costantinopoli  (RIC 36/S)

Fuochino

Sul dritto si vede una effigie femminile (busto di Teodora), con una acconciatura elaborata, volta a destra, diademata, drappeggiata. Da quello che di capisce dalle poche lettere visibili, la legenda dovrebbe essere FL MAX THEO DORAE AVG.

Al rovescio vi e’ una figura femminile stante di fronte, con il capo volto a destra, con un bambino in seno; la legenda recita PIETAS ROMANA

E in esergo?

Modificato da Stilicho

Inviato

Dalle foto non riesco, da un esemplare simile trovato in rete, dovrebbero essere 3 lettere


Inviato (modificato)

A me sembrerebbe che la prima lettera sia una R, la seconda non so è la terza pare troppo piccola per essere una lettera del nostro alfabeto. Dovrebbe essere stata coniata a Treviri, Roma e Costantinopoli. Dal segno di zecca che si vede escluderei l’ultima….. ora cerco ancora in rete

 

 

Modificato da ImmensaF
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Inviato

Come  detto, le foto non aiutano affatto, ma tant'è.

Io ci leggo TR e poi un qualcosa che pare un pallino (o e' un abbozzo di lettera?)

In effetti, monete di Teodora con la Pietas Romana sono state coniate dalla zecca di Costantinopoli, di Roma e di Treveri.

Le lettere TR direi che ci portano  a Treveri. Del resto, la spezzatura della legenda THEO-DORAE la troviamo a Treveri e Costantinopoli (che escluderei in base a quanto si vede). Poi c'e' Roma, che spezza la legenda in maniera diversa (THE-ODORAE)

Però qui vengono fuori i miei dubbi, proprio su quanto si legge in esergo.

 


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Inviato (modificato)

Nell'ipotesi di @ImmensaF, se la prima lettera fosse una R dovremmo trovarci a Roma.

Le Pietas Romana di Roma, oltre a spezzare la legenda in modi diverso (come detto), dovrebbero avere in esergo

R-asterisco-lettera di officina:

Online Coins of the Roman Empire: RIC VIII Rome 28 (numismatics.org)

Oppure Ramo di palma R-lettera d'officina-ramo di palma: 

Online Coins of the Roman Empire: RIC VIII Rome 54 (numismatics.org)

Che dite?

Modificato da Stilicho
integrazione di parte mancante, ric VIII 54

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Inviato (modificato)

Nell'ipotesi di Treveri, non torna quello che diceva correttamente @Dracma_97: le lettere dovrebbero essere 3, con pallini prima/dopo, palma, crocetta...

Ecco le possibilità, riferite alla seconda officina (come esempio):
 

image.png

I numeri si riferiscono alla classificazione RIC

Modificato da Stilicho

Inviato

@Stilicho, prendo sempre spunto da quello che scrivi..

Segni di zecca

Numerosi furono nel secolo e mezzo che rimase aperta i segni di zecca: es. TRE(verorum), TR(everorum)OB(rizyacum), TR(reverorum), A(prima oficina)TR(reverorum), S(ecunda officina)TR, B(seconda officina)TR, II(officina)TR, P(rima officina)TR, P(rima officina)TRE, S(acra)M(oneta)TR, S(acra)M(oneta)TRP(rima oficina), S(acra)M(moneta)TR(reverorum)S(ecunda oficina), TRB(=secunda oficina), TRS(ecunda oficina), TRP, TRPS.

 

Se può essere utile. 


Inviato

Ho osservato meglio l'esemplare trovato in rete, in esergo sembra di leggere   la parola  conse . 

Con lettere distanziate che traggono in inganno. 


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Inviato (modificato)

Nell'attesa di provare a chiarire l'arcano, aggiungo qualcosa sulla moneta.

Si tratta in effetti di Teodora. Ma chi era Teodora?

Flavia Massimiana Teodora (da confondere con la più nota Teodora, moglie di Giustiniano) fu moglie di Costanzo Cloro (293)  dopo che questi ebbe allontanato (per mere questioni dinastiche) la sua concubina Elena da cui aveva avuto in figlio Costantino, il futuro imperatore. Teodora, infatti, era figliastra di Massimiano e l’unione aveva lo scopo di rafforzare il legame tra i due tetrarchi d’occidente. Da Teodora Costanzo Cloro ebbe diversi figli:

-          Giulio Costanzo (padre, con due diverse mogli. di Giuliano l’Apostata e di Costanzo Gallo)

-          Giulio Delmazio (padre di Delmazio II e Annibaliano II, che avranno parte nella spartizione del regno alla morte di Costantino)

-          Costanza (moglie di Licinio)

-          Anastasia

-          Annibaliano I

-          Eutropia (madre di Nepoziano).

Di Teodora non ho trovato ne’ la data di nascita ne’ quella di morte, elemento importante per cercare di dare una spiegazione alla moneta.

Monete con la Pietas Romana sono state emesse, oltre che da Treveri (le più numerose), anche da Costantinopoli e Roma. La cosa interessante e’ che questa tipologia fu coniata tra il 337 ed il 340, quindi dopo la morte di Costantino, quando erano imperatori Costantino II, Costanzo II e Costante, figli di Costantino e Fausta, che avevano eliminato tramite l’esercito (ma forse il vero artefice fu Costanzo II) tutti i membri maschili delle dinastia costantiniana che erano appartenenti proprio alla discendenza di Costanzo Cloro con Teodora. E  questo e’ strano, no? Perché quindi celebrare Teodora dopo che gli si sono uccisi tutti i discendenti maschi? Una specie di richiesta di perdono? Una semplice esaltazione della famiglia anche alla luce del rovescio con la Pietas Romana? Famiglia che chiamerei “costantiniana”, sulla scia del desiderio di Costantino I di crearsi una genealogia ad hoc, già a partire da Claudio il Gotico.

E ancora: al momento della coniazione della moneta Teodora era viva o era morta? Se fosse viva (e con una bella età) una moneta coniata per lei e con i presupposti che abbiamo detto mi sembrerebbe molto strana, non trovate? Potrebbe quindi essere che Teodora fosse morta; si tratterebbe quindi di una moneta postuma, anche se non espresso chiaramente (tipo con DIVA THEODORA), alla luce anche del nome espresso al dativo (THEODORAE, a Teodora). Certo una moneta postuma con quel rovescio avrebbe più senso, anche se mi restano forti dubbi sulle motivazioni.

Modificato da Stilicho

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Inviato (modificato)

Parliamo ora del rovescio. Lo trovo bello. Mi piace molto la figura plastica della Pietas che mi ricorda quasi la Madonna dei pellegrini di Caravaggio:

R.jpg

La Pietas e’ colta quasi in in movimento. E’ come se sia stata chiamata da qualcuno (o guarda indietro?): volge il capo di lato ed effettua un lieve movimento di torsione che scopre la gamba sinistra con un gesto molto sensuale, mentre il bimbo le si aggrappa al collo. La gamba stessa e’ leggermente flessa e ciò conferisce ulteriore dinamicità alla azione. In questa moneta si apprezza meglio quanto ho scritto:

Immagine1.png

La Pietas, appunto. La parola che meglio descrive l'atteggiamento religioso romano è la proprio pietas che non corrisponde alla “pietà” in senso moderno ne’ alla “carità” cristiana. La pietas  esprimeva il senso del dovere, del rispetto ed anche della devozione dovuto in primo luogo agli dei,  ma anche alla patria e alla famiglia

In questo senso il titolo di Pius (aggettivo riferito alla pietas) e’ l’appellativo che spesso vediamo associato sulle monete al titolo di Augusto (Pius Felix Augustus). Chi meglio dell’imperatore (e delle imperatrici) può esprimere meglio questo rispetto, questa devozione verso dei, patria, famiglia?

Qui, nella PIETAS ROMANA, e’ espresso benissimo proprio questo concetto di devozione, di rispetto verso famiglia con questa donna che tiene in braccio un bimbo piccolo, il classico simbolo della maternità, insomma. Quindi la Pietas/Teodora esaltata come madre, ma anche come simbolo della famiglia sia in senso lato, ma sia e soprattutto in senso specifico. Come detto, la famiglia e’ quella costantiniana cui si deve il massimo rispetto, che cresce sempre di più di generazione in generazione (la donna allatta un piccolo discendente).  Mi viene in mente anche una altra pietas familiare, molto toccante : quella moneta di restituzione di Traiano in cui Enea porta sulle spalle il padre Anchise:

Immagine2.png

Trovo infine significativo l’aggettivo ROMANA: la Pietas e’ una caratteristica dei Romani, di nessun altro popolo

Non bisogna dimenticare tuttavia il periodo in cui siamo. C’e’ già stato il cosiddetto Editto di Milano, libertà di culto per tutti, anche per i Cristiani. Anzi, il cristianesimo e’ sopravvanzato, con l’avvento di Costantino. Ebbene, la pietas calza bene anche con la religione cristiana che ovviamente esalta la maternità e la famiglia. Insomma, un messaggio trasversale. Da notare che poi, si alcune monete di Teodora, e’ possibile trovare anche una croce sul dritto: 

_trier_RIC_043.jpg

 

Ecco un riepilogo:

Senza titolo1.png

Senza titolo.png

Senza titolo 2.png

Ciao da Stilicho.

 PS: aspetto suggerimenti sulla classificazione;)

 

Modificato da Stilicho
correzione di errore
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Inviato

Ciao Stilicho,

E sicuramente per lo stile del ritratto una moneta di Treveri, con l’esergo [T]RP• o [•T]RP•

5A77A8CC-6E85-47F7-ABE9-C9C96CAC7E24.thumb.jpeg.a703904d1ca312476b1e0f2c45e6da93.jpeg

 

Non è affatto sicuro che questa tipologia incontrata a Treveri, Costantinopoli e Roma per Teodora sia da considerare come un’intenzione « espiatoria » da parte dei figli di Costantino ormai augusti, dopo la strage avvenuta a Costantinopoli. Se è l’ipotesi ritenuta da Hill e Carson, Bruun e Lafaurie, invece per Jean Pierre Callu, queste serie postume per Teodora e Elena (con la tipologia PAX PVBLICA) potrebbero essere state iniziate durante vita di Costantino I, forse già nel 335 (l’anno dell’elevazione di Dalmazio al rango di cesare e dei matrimoni di Annibaliano con la figlia di Costantino, e di Costanzo, futuro augusto, con la figlia di suo zio Giulio Costanzo). 

Si tratterebbe allora piuttosto di serie di riconciliazione tra i due rami della famiglia di Costantino.

Due rispostigli di Renania (Weeze e Ollmuth) mostrano in effetti la probabile contemporaneità di queste tipologie con delle monete della zecca di Treveri per i tre figli di Costantino ancora da cesari. Nessuna moneta di questi due ripostigli li rappresenta da augusti. 

Rimane pure possibile a Treveri (controllata da Costantino II, poco o non  coninvolto nella strage) e a Roma, il proseguimento di queste tipologie per qualche settimana o mese dopo l’assassinio dei parenti di Teodora. (Ad esempio l’emissione con il segno alla croce di Treveri, che non esiste durante la vita di Costantino I) 

  • Mi piace 1

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Inviato

Quindi probabilmente, come ipotizzato da @ImmensaF, la prima lettera visibile e' proprio una R che dovrebbe essere preceduta da una T o da un dot T che non sono ben visibili. Poi, quindi, la P di prima officina.

Quindi RIC VIII Treveri 56 (TRP dot) o RIC VIII Treveri 65 (dot TRP dot),

Ho capito bene @Vietmimin?

Ciao da Stilicho

 


Inviato

Hai capito benissimo, le possibilità sono due, RIC VIII56 o 65. ?

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  • Grazie 1

  • 1 anno dopo...
Inviato
Il 14/7/2021 alle 21:49, Stilicho dice:

Nell'attesa di provare a chiarire l'arcano, aggiungo qualcosa sulla moneta.

Si tratta in effetti di Teodora. Ma chi era Teodora?

Flavia Massimiana Teodora (da confondere con la più nota Teodora, moglie di Giustiniano) fu moglie di Costanzo Cloro (293)  dopo che questi ebbe allontanato (per mere questioni dinastiche) la sua concubina Elena da cui aveva avuto in figlio Costantino, il futuro imperatore. Teodora, infatti, era figliastra di Massimiano e l’unione aveva lo scopo di rafforzare il legame tra i due tetrarchi d’occidente. Da Teodora Costanzo Cloro ebbe diversi figli:

-          Giulio Costanzo (padre, con due diverse mogli. di Giuliano l’Apostata e di Costanzo Gallo)

-          Giulio Delmazio (padre di Delmazio II e Annibaliano II, che avranno parte nella spartizione del regno alla morte di Costantino)

-          Costanza (moglie di Licinio)

-          Anastasia

-          Annibaliano I

-          Eutropia (madre di Nepoziano).

Di Teodora non ho trovato ne’ la data di nascita ne’ quella di morte, elemento importante per cercare di dare una spiegazione alla moneta.

Monete con la Pietas Romana sono state emesse, oltre che da Treveri (le più numerose), anche da Costantinopoli e Roma. La cosa interessante e’ che questa tipologia fu coniata tra il 337 ed il 340, quindi dopo la morte di Costantino, quando erano imperatori Costantino II, Costanzo II e Costante, figli di Costantino e Fausta, che avevano eliminato tramite l’esercito (ma forse il vero artefice fu Costanzo II) tutti i membri maschili delle dinastia costantiniana che erano appartenenti proprio alla discendenza di Costanzo Cloro con Teodora. E  questo e’ strano, no? Perché quindi celebrare Teodora dopo che gli si sono uccisi tutti i discendenti maschi? Una specie di richiesta di perdono? Una semplice esaltazione della famiglia anche alla luce del rovescio con la Pietas Romana? Famiglia che chiamerei “costantiniana”, sulla scia del desiderio di Costantino I di crearsi una genealogia ad hoc, già a partire da Claudio il Gotico.

E ancora: al momento della coniazione della moneta Teodora era viva o era morta? Se fosse viva (e con una bella età) una moneta coniata per lei e con i presupposti che abbiamo detto mi sembrerebbe molto strana, non trovate? Potrebbe quindi essere che Teodora fosse morta; si tratterebbe quindi di una moneta postuma, anche se non espresso chiaramente (tipo con DIVA THEODORA), alla luce anche del nome espresso al dativo (THEODORAE, a Teodora). Certo una moneta postuma con quel rovescio avrebbe più senso, anche se mi restano forti dubbi sulle motivazioni.

 

purtroppo sono quasi certo non sia postuma, tutte le monete postume romane avevano il busto del defunto con il capo coperto da un velo (vedi moneta in memoria di costantino I da parte di costanzo II). secondo me è una moneta dedicata alla moglie da costanzo cloro ancora in vita o fatta da Massimiano in onore della figlia, era tipico anche coniare nelle proprie zecche monete con effigi degli altri augusti e cesari.

 


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