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VENEZIA. ALVISE II MOCENIGO (1700-1709) MEDAGLIA DA 1 FILIPPO PER L’ALLEANZA COL CANTONE DEI GRIGIONI 1706


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VENEZIA. ALVISE II MOCENIGO (1700-1709) MEDAGLIA DA 1 FILIPPO PER L’ALLEANZA COL CANTONE DEI GRIGIONI 1706

Asta Pandolfini 25/6/2021 Lotto 426

Ar gr. 27,00 D/ Leone di S. Marco alato e nimbato con spada circondato da corona di foglie e bacche. Es. data  R/ Tre stemmi delle leghe (Grigia, Cadia, Dieci Giurisdizioni) in una ghirlanda di fiori e bacche  Mont. 84 Paol. 755 

Molto rara SPL Very rare EF

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  • 8 mesi dopo...
Supporter

Un salto indietro di 103 anni..

Marino Grimani (1595-1605). Medaglia da 6 lire per l’alleanza con il cantone dei Grigioni 1603 AR gr. 26,34. Opus Zuan Giacomo Valerio o Zuan Battista Mazza. Paolucci II, 753.

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Bella la serie delle 2 medaglie distanti poco più di un secolo che ricordano l'alleanza. Complimenti. Si nota la differenza stilistica delle due medaglie, molto più particolareggiata quella più recente. 

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  • 1 anno dopo...

Buongiorno, premetto che sono un profano 🙂 ma dato il tema vorrei sottoporvi queste foto. Si tratta di due dischetti coniati solo da un lato e acquistati di recente in un'asta. 

Il lotto veniva presentato così:

GRAUBUNDEN. 1706 Medal on the Alliance between Venice and the Canton of Graubunden, XF. Both sides as uniface later strikes (19th cent.), Copper-zinc-lead alloy. / GRAUBÜNDEN. Medaille 1706 auf das Bündnis zwischen Venedig und Graubünden, XF. Beide Seiten als einseitige spätere Anfertigungen (19. Jh.). Kupfer-Zink-Blei-Legierung. Size: 27mm. Weight: 7.4g (together)

Cosa ne pensate?

 

Gri Ven 1706 copia2.jpg

Med copia Gri Ven 2.jpg

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ci vorebbero delle foto migliori, comunque sono le improte della medaglia da 2 zecchini; escluderei una improbabile "prova", molto probabilmente è una galvanica dato il materiale.

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Grazie per la risposta, cercherò di fare delle foto migliori con una luce decente... Domanda ingenua: perchè fare delle copie con materiali abbastanza poveri e nel XIX secolo?

Modificato da Isolano
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Supporter

Se non erro, si tratta di questo esemplare:

https://www.biddr.com/auctions/chsbaselnumismatics/browse?a=3940&l=4628651

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Modificato da Oppiano
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  • 5 mesi dopo...
Supporter
Il 30/06/2021 alle 21:13, Oppiano dice:

VENEZIA. ALVISE II MOCENIGO (1700-1709) MEDAGLIA DA 1 FILIPPO PER L’ALLEANZA COL CANTONE DEI GRIGIONI 1706

Asta Pandolfini 25/6/2021 Lotto 426

Ar gr. 27,00 D/ Leone di S. Marco alato e nimbato con spada circondato da corona di foglie e bacche. Es. data  R/ Tre stemmi delle leghe (Grigia, Cadia, Dieci Giurisdizioni) in una ghirlanda di fiori e bacche  Mont. 84 Paol. 755 

Molto rara SPL Very rare EF

1D7173B0-1DA1-48C4-96FB-302D8EA500C1.jpeg

73CB87E2-7615-4196-8052-71E94E870C58.jpeg

 

 Versione in AU di recente acquisizione.

Lotto 381 Asta 17 Ranieri

VENEZIA 
Alvise II Mocenigo Doge CX, 1700-1709. Medaglia d'oro da 2 Zecchini per l'alleanza con il cantone dei Grigioni 1706.
Au gr. 6,88 mm 27,4

 

Dr. Anepigrafo. Leone di San Marco con spada nella zampa, poggia le zampe posteriori sulle onde; sotto la linea dell'esergo la data 1706, il tutto racchiuso in corona d'alloro. Rv. Anepigrafo. Tre stemmi ovali in cornice barocca; a s., stemma della Lega Grigia; al centro, quello della Cadia; a d., quello delle Dieci Giurisdizioni, il tutto racchiuso da una ghirlanda di foglie e bacche. Paol. 754. Estremamente Raro.

 

Grading/Stato: q. FDC

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https://raetischesmuseum.gr.ch/it/sammlung/objektdesmonats/Seiten/odm_märz_24_odm_151_Buendnismedaille-Venedig.aspx
 

Diese Silbermedaille wurde anlässlich des Bündnisses zwischen dem Freistaat der Drei Bünde und der Republik Venedig 1603 geprägt. Diesem politisch-militärischen Abkommen waren lange Verhandlungen vorausgegangen. Durch reichliche Verteilung venezianischen Geldes konnten die Bündner schliesslich zur Zusage bewogen werden.

Mit dem Bündnis regelten die Parteien verschiedene Aspekte ihrer militärischen und wirtschaftlichen Beziehungen. Unter anderem wurde vereinbart, dass Venedig zwischen 1500 und 6000 Bündner Söldner anwerben durfte. Ausserdem versprachen die Drei Bünde, allen Feinden Venedigs den Durchzug durch ihre Gebiete zu verwehren. Umgekehrt profitierten die rund 3000 Bündner, die in der Lagunenstadt als Zuckerbäcker oder in anderen Berufen tätig waren, von verschiedenen Privilegien. Dieses Abkommen veränderte das bisherige Gleichgewicht der Bündner Aussenpolitik und führte zu Spannungen mit der spanisch-österreichischen Partei.

Libera traduzione:

Questa medaglia d'argento è stata coniata in occasione dell'alleanza tra lo Stato Libero delle Tre Leghe e la Repubblica di Venezia nel 1603. Questo accordo politico-militare fu preceduto da lunghe trattative. Grazie alla distribuzione di generose somme di denaro veneziane, i Grigioni furono finalmente convinti ad accettare.

Con l'alleanza, le parti regolavano vari aspetti delle loro relazioni militari ed economiche. Tra le altre cose, fu concordato che Venezia sarebbe stata autorizzata a reclutare tra i 1500 e i 6000 mercenari grigionesi. Le Tre Leghe promisero inoltre di negare a tutti i nemici di Venezia il passaggio attraverso i loro territori. Per contro, i circa 3.000 grigionesi che lavoravano come pasticcieri o in altre professioni nella città lagunare beneficiarono di vari privilegi. Questo accordo modificò il precedente equilibrio della politica estera dei Grigioni e portò a tensioni con il partito austro-spagnolo.

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Nella Ratto ‘63 come curiosità da sottolineare si parla di TALLERO COMMEMORATIVO nella versione in argento.

 

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Anche nella ‘64 Ratto si parla di Tallero.

 

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Nella Ratto 1929 (Collezione Martini) presente versione in oro definita DOPPIA

 

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Supporter
Inviato (modificato)

Nella famosa asta NAC 108/2018 un esemplare in oro dichiarato SPL

Alvise II Mocenigo doge CX, 1700-1709. Medaglia da 2 zecchini per l’alleanza con il cantone dei Grigioni 1706, AV 7,31 g. Il leone di S. Marco, gradiente a s., brandisce la spada nella zampa anteriore d.; all’esergo, 1706. Rv. Stemmi accostati della Lega Grigia, a s., della Cadia al centro e delle Dieci Giurisdizioni a d. RIN, vol. IV, 1927, 9a. Paolucci II, 754.
Estremamente rara. Spl

ha avuto un risultato di aggiudicazione pari a 11.000 con base 8.000 e stima 10.000

 

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Modificato da Oppiano
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Supporter

Dall’Asta Bolaffi 41 del 2022 troviamo altro esemplare in oro così descritto:

image.jpeg
 

ed aggiudicato a 4.200 con partenza da 2.500 euro.

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Inviato (modificato)
20 ore fa, Oppiano dice:

 Versione in AU di recente acquisizione.

Lotto 381 Asta 17 Ranieri

VENEZIA 
Alvise II Mocenigo Doge CX, 1700-1709. Medaglia d'oro da 2 Zecchini per l'alleanza con il cantone dei Grigioni 1706.
Au gr. 6,88 mm 27,4

 

Dr. Anepigrafo. Leone di San Marco con spada nella zampa, poggia le zampe posteriori sulle onde; sotto la linea dell'esergo la data 1706, il tutto racchiuso in corona d'alloro. Rv. Anepigrafo. Tre stemmi ovali in cornice barocca; a s., stemma della Lega Grigia; al centro, quello della Cadia; a d., quello delle Dieci Giurisdizioni, il tutto racchiuso da una ghirlanda di foglie e bacche. Paol. 754. Estremamente Raro.

 

Grading/Stato: q. FDC

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Complimenti! Medaglia eccezionale, ho avuto il privilegio di vederla personalmente.

Nicola

Modificato da Nikki
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Bellissima medaglia e ottima ricerca bibliografica nelle varie aste. Complimenti.

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Lo stambecco e’ l’emblema della Lega Caddea ( non Cadia come erroneamente riportato nella descrizione del catalogo ) :

 

La composizione attuale dello stemma grigionese è stata stabilita dal Piccolo Consiglio (l'attuale Governo) con decreto dell'8 novembre 1932 ed approvata dal Consiglio federale nel febbraio del 1933. Fino ad allora, e dalla fondazione del Cantone nel 1803, lo stemma grigionese ufficiale era costituito dagli stemmi delle tre singole leghe, la Lega Superiore o Lega Grigia, la Lega Caddea e la Lega delle Dieci Giurisdizioni. Queste venivano rappresentate da sole o insieme agli scudieri San Giorgio (Lega Superiore) e Uomo selvatico (Lega delle Dieci Giurisdizioni).

 

 

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https://www.serenissima.news/la-storia-di-venezia-attraverso-le-medaglie-volume-ii-di-piero-voltolina/
 

In questo volume si va a prendere in considerazione la medaglia allegata a questo post, cioè la Medaglia dell’Alleanza con Le Tre Leghe dei Grigioni.
 

L’alleanza tra la Repubblica di Venezia e i Grigioni

 
Nel corso dei secoli XVI-XVII, i rapporti fra la Repubblica di Venezia e quelle terre che oggi costituiscono la Confederazione Svizzera, assunsero particolare importanza. I Domini di terraferma della Serenissima erano stretti da una parte dalla morsa Asburgica, dall’altra dai Ducati di Mantova e Ferrara, passati allo Stato Pontificio.
 
Era rimasto tuttavia fra i territori dell’Impero e del Ducato di Milano un varco, quello dei Grigioni, che permetteva il passaggio di merci e di truppe dal Bergamasco attraverso la Valtellina, fino alla Confederazione delle Tre Libere Leghe, della Cadìa, della Grigia e delle Dieci Giurisdizioni, i Grigioniappunto. Questo libero stato di montanari non faceva parte della Confederazione Svizzera con cui confinava, ma era ad essa legato quale alleato.
 
Venezia, alla minacciosa presenza Asburgica Milano-Austria, cercò di contrapporre un’asse Venezia-Francia, che poteva concretizzarsi solo mantenendo libero il passaggio attraverso i monti svizzeri. Con queste terre Venezia manteneva proficui rapporti commerciali e vi arruolava anche delle truppe per il proprio esercito. Inoltre la via dei Grigioni dava accesso ai ricchi mercati della Francia e del mondo germanico.

Gli ambasciatori dei Grigioni accolti a Venezia

Il 15 agosto 1603, dopo laboriosi e prolungati contatti, essendo Doge Marino Grimani, la Serenissima e le Tre Leghe sottoscrissero a Davos un patto decennale. Nella seconda metà di agosto partirono per Venezia, dove doveva svolgersi la cerimonia ufficiale del giuramento, gli ambasciatori dei Grigioni con il loro seguito.
 
il Senato Veneziano li ricevette con solennità e fastosità. Inoltre curò l’emissione di una speciale serie di medaglie in oro e in argento da donare agli Ambasciatori ed al loro seguito.

Medaglie d’argento da 27 grammi in dono

Vennero emessi tre tipi di medaglie, di cui il terzo tipo è l’allegato qui proposto.
(Testo tratto e revisionato da parte storica del volume stesso)
 
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La medaglia in argento coniata dalla Zecca di Venezia in occasione del Patto con i Grigioni
 
Scheda tecnica della medaglia:
Al dritto si vede il leone di San Marco volto a sinistra, su linea d’esergo con onde marine, con una spada tenuta ritta nella zampa destra, senza Vangelo ma con fra le zampe un monticello sormontato da una crocetta. Tutt’intorno, spessa ghirlanda di foglie e bacche con quattro fiori in posizione corrispondente ai punti cardinali.
 
Al rovescio, in una leggera ghirlanda di foglie e bacche, adorni di volute barocche, stanno i tre stemmi ovali corrispondenti a quelle della Lega Grigia (croce), a quello della Cadìa (stambecco rampante) e quello delle Dieci Giurisdizioni (uomo selvaggio).
Metallo: argento, peso 27 gr. Diametro mm 41,5. Battuta presso la Zecca di Venezia dall’autore/i Zuan Giacomo Valezo o Zuan Battista Mazza.
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Firma del trattato di alleanza tra la Repubblica di Venezia e il Libero Stato delle Tre Leghe nel municipio di Coira il 17 dicembre 1706. Acquaforte (Museo retico, Coira).

Grigioni

Firma del trattato di alleanza tra la Repubblica di Venezia e il Libero Stato delle Tre Leghe nel municipio di Coira il 17 dicembre 1706. Acquaforte (Museo retico, Coira).

L'ambasciatore di Venezia Vendramino Bianchi e i presidenti di ciascuna Lega sono seduti davanti alle finestre in fondo alla sala. Di fronte a loro il cancelliere della Lega Caddea (al centro), posto tra il suo omologo della Lega delle Dieci Giurisdizioni (a sinistra) e quello della Lega Grigia (a destra), legge il testo dell'accordo, mentre i firmatari verificano che sia conforme ai loro esemplari. I deputati che assistono alla cerimonia si dispongono in modo analogo a quello dei rispettivi rappresentanti delle Tre Leghe.

 

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2 ore fa, numa numa dice:

Lo stambecco e’ l’emblema della Lega Caddea ( non Cadia come erroneamente riportato nella descrizione del catalogo ) :

Grazie @numa numa,

Forse potrebbe trattarsi non di un errore “sostanziale”, il Cadia in luogo di Caddea.

Se può essere utile, ho trovato questo:

Lia da la Chadé, f  GR reg

Lia Chadé, f
dt.  Gotteshausbund, m
fr.  Ligue de la Maison-Dieu, f
     Ligue de Cadée, f, Ligue de Caddée, f
it.  Lega Caddea, f
     Lega della Casa di Dio, fLega Cadia, fLega della Casa d'Iddio, f

Font.  (d/f) HAS 15,22;  (d/i) HAS 15,30;  (d/r) Grosjean;  (f) Bonne;  NHSS I 342;  (i) Calgari/Agliati I 183;  Marso 25;  Padavino 55.
 

https://hls-dhs-dss.ch/ghh/?lg=i

 

Il Glossarium Helvetiae historicum raccoglie i toponimi plurilingui della Svizzera. Vi figurano territori (cantoni, regioni, valli, massicci alpini), abitati (città, villaggi, frazioni), montagne, passi, laghi, fiumi e, saltuariamente, anche quartieri, castelli, monasteri, ecc., per i quali tuttora esistono o esistevano denominazioni in due o più lingue. Non vi figurano di conseguenza i toponimi monolingui, i toponimi locali plurilingui, e nemmeno le doppie designazioni di strade o piazze, tipiche di città bilingui come Friburgo o Bienne. Inoltre, se il nome di una regione (distretto, baliaggio) corrisponde al nome del capoluogo, è stato scelto quest'ultimo.

Il glossario elettronico si basa sulla versione a stampa del Glossarium di Norbert Furrer, pubblicata nel 1991 per il Dizionario storico della Svizzera. 

La lista comprende i nomi di oltre 1400 luoghi in tedesco, francese, italiano e retoromancio. Non vi sono compresi nomi in latino. Circa 200 dei luoghi citati confinano con la Svizzera, e una ventina sono oggetti puramente storici come gli Otto vecchi cantoni, la Lega Caddea o i Paesi forestali. I luoghi che portano ufficialmente nomi bilingui sono piuttosto rari, per quanto riguarda i comuni soltanto una quindicina. Si tratta di Bergún/Bravuogn, Biel/Bienne, Bosco/Gurin, Breil/Brigels, Celerina/Schlarigna, Disentis/Mustér, Domat/Ems, Feldis/Veulden, Lantsch/Lenz, Lenzerheide/Lai, Magglingen/Macolin, Sils/Segl Baselgia - Segl Maria, Tumegl/Tomils, Vaz/Obervaz, Waltensburg/Vuorz. Negli altri casi di toponimi bi- o plurilingui esistono, accanto al nome ufficiale ("endonimo"), uno o più esonimi in un'altra lingua. Un terzo degli esonimi citati sono utilizzati correntemente, gli altri non lo sono più o solo sporadicamente (esonimi storici).

Metodo

La raccolta del materiale documentario si è basata su elenchi già esistenti di toponimi plurilingui (indicazioni bibliografiche su Blocher/Garraux, Boschung, Doppelnamen, Liste, PfIugfelder, Steiger sotto la voce fonti); i dati sono stati completati consultando repertori toponomastici, carte nazionali, dizionari geografici e storici, dizionari bilingui dell'epoca, carte regionali, testi ufficiali, descrizioni di viaggiatori, monografie storiche e di storia della lingua. 

L'indicazione delle fonti in calce a ogni articolo costituisce in genere una scelta della documentazione disponibile. Inoltre non viene specificato il riferimento di ogni variante ritenuta né l'attestazione di locuzioni ben conosciute o l'origine delle informazioni orali.

Il periodo considerato dal glossario va all'incirca dal 1500 ai nostri giorni. Le forme medievali non sono contemplate e le varianti recenti sono complessivamente meglio rappresentate di quelle dei secoli passati. Non è indicata la data delle forme proposte. Le liste si limitano piuttosto a distinguere tra esonimi caduti in disuso e quelli che ancora oggi conoscono una diffusione generale e sovraregionale. Non sono quindi state prese in considerazione le abitudini linguistiche locali o tipiche di gruppi limitati.

Quando le comunicazioni scritte rivestivano meno importanza e la presenza dello Stato era meno marcata, era frequente che anche i toponimi registrassero, all'interno di ogni lingua, diverse varianti di scrittura e di pronuncia. Le relative indicazioni non potranno quindi essere che incomplete. Inoltre, per ragioni pratiche, occorreva spesso scegliere tra le numerose varianti citate nella letteratura (ad esempio: Pflugfelder indica 32 varianti tedesche distinte per Locarno, 46 per Lugano, 51 per la Valtellina). Sono state privilegiate di regola le varianti più diffuse, ma anche quelle che non si possono assimilare facilmente alla forma principale. Le varianti principali sono quelle considerate come forme ufficiali all'inizio degli anni 1990-2000 e, per gli esonimi, le forme scritte odierne o quelle che si avvicinano di più alla norma attuale.

I toponimi più antichi sono stati modernizzati solo nei casi non problematici: i e u al posto di j e v, davanti a una consonante, Tal (-tal) invece di Thal (-thal) per nomi di valli in tedesco e St- al posto di St. nei toponimi francesi.

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