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IGNORED

Statere di Siracusa sotto Agatocle - Pegasi 29 (2 esemplari troppo uguali)


Risposte migliori

Inviato

Ciao cari,

giusto per condividere un interessante confronto fra due monete... pericolosamente uguali, anche troppo!

Questo esemplare è transitato dalla NGSA 2 nel 2002, al lotto 24, e successivamente alla NGSA 8 nel novembre 2014, al lotto 23:

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Che dire: centratura perfetta. Fini qui niente di che. Sembra anche avere lucidi nelle zone protette da usura. Ma sappiamo che le foto possono rendere variamente le monete.

Ma poi viene fuori anche questo esemplare dalla Bertolami 12 dell’ottobre 2014, lotto 224:

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L’impressione è subito meno gradevole, e il nerastro al rovescio non sembra un normale toning dell’argento, la superficie del metallo non sembra stirata dalla conciatura, ma con le impressioni non si prendono decisioni.

Invece ci sono altri elementi. I piani del rovescio di questo secondo esemplare sembrerebbero concavi (andrebbero viste in mano), ma soprattutto vi sono troppi elementi in comune, anche i graffi da circolazione o i difetti del tondello!
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Il secondo esemplare non mi lascia dubbi, ma che dite del primo? Sembrerebbe il prototipo. O ritenete che possa esserci una terza moneta fonte/hub?

ES

 

  • Mi piace 4

  • 3 settimane dopo...
Inviato

La prima moneta pubblicata nel post per me è buona al 90%. Almeno dalle foto ho pochi dubbi.


Inviato (modificato)

Ciao @Emilio Siculo

devo dire che al contrario, nutro più dubbi sul primo.
 

-È vero che a prima vista il primo sembrerebbe più dettagliato, ma la seconda foto mi sembra in risoluzione minore.

- se il primo fosse la matrice, le piccole escrescenze di metallo da ore 3 a ore 6, sospette di per sè, sarebbero riportate anche sul secondo, almeno parzialmente. Io non ne vedo traccia.

-vicino al naso e bocca del ritratto vedo linee di espansione in entrambi gli esemplari, ma sul primo, pur avendo una foto in risoluzione più alta, ne vedo meno. Se fosse la matrice, ne avrebbe di più. Anche sotto il pegaso, nell’esemplare n.2, pur essendo annerito, si apprezzano linee di espansione che nel primo esemplare sono assenti.

-le stesse linee di espansione vicino a naso e bocca sono nella medesima posizione, il che non lascia presagire a nulla di buono.

ciao!

 

Modificato da Nibbi

Inviato

Anche a me piace di più il secondo esempare. E comunque, sempre tenendo conto che giudichiamo foto, mi sembrano entrambe genuine e provenienti dallo stesso conio.

Vedo che spesso questo fa subito parlare di cloni. A volte è così, ma non sempre.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato
9 ore fa, Arka dice:

Anche a me piace di più il secondo esempare. E comunque, sempre tenendo conto che giudichiamo foto, mi sembrano entrambe genuine e provenienti dallo stesso conio.

Vedo che spesso questo fa subito parlare di cloni. A volte è così, ma non sempre.

Arka

Diligite iustitiam

Grazie per gli interventi fuori dal coro, perché talvolta dubitare permette di vedere da prospettive diverse.

Però in questo caso faccio fatica a dubitare. Intendo: i due graffi (sulla guancia e sulla parte bassa dell’elmo) sembrano dei graffi a tutti gli effetti, e quindi in profondità rispetto alla superficie della moneta. Per essere “legittimi” dovremmo accettare che il conio di provenienza abbia questi graffi in rilievo? In alcuni casi si vedono dei graffi da pulizia del conio, ma sono in rilievo sulla moneta (non sul conio) e in genere paralleli e non con forma triangolare...

Sul secondo aspetto, evidenziato da @Nibbi, ho meno certezze. A mio parere la prima ha più chances di essere buona (non mi sentirei di condannarla, ma vorrei vederla in mano). Immagino che le impronte delle concrezioni della prima possano essere lisciate nella matrice. Invece, mi sembra che il rovescio nella moneta ex Bertolami sia apparentemente “troppo concavo” e il nerastro applicato sopra a prima vista non mi sembra naturale.

Potei sbagliarmi, ma questo è il mio punto di vista basato sulla mia esperienza.


Inviato (modificato)

@Emilio Siculo il particolare dei graffi che hai evidenziato secondo me condanna con pochi dubbi almeno una delle 2 monete.

tra le 2 però la seconda ha più linee di espansione.

Nella prima vedo solo le linee di espansione più evidenti della seconda: sembrano quasi “riportate”.

Se sapessi che una delle due è coniata e l’altra no, quale delle due indicheresti come sicuramente coniata?

 

 

Modificato da Nibbi

Inviato (modificato)

Le due monete sembrano in sequenza. La prima è successiva alla seconda. Ha delle escrescenze davanti al viso che la seconda non ha. Dovute probabilmente a un arrugginimento del conio. Gli strisci ci sono ed effettivamente non possono che essere in rilievo sul conio. Potrei pensare a delle impurità, visto che il conio non è stato pulito, poiché non ci sono tracce. Comunque una visione in mano mi darebbe più certezze.

Arka

Diligite iustitiam

Modificato da Arka

Inviato

Ciao a tutti,

complimenti a @Emilio Siculo per questo interessante confronto. Da parte mia da quello che osservo mi sentirei innanzitutto di escludere che i due esemplari appartengano a uno stesso conio originale. Per questo basta guardare la deformazione identica delle perline della collana: può avvenire in un caso durante la battitura ma certamente non si troverà un un altro identico...e gli antichi incisori le perline le facevano bene.

Anche a me l'esemplare Bertolami dà l'impressione di maggiore freschezza ma certo quel nero al rovescio è più che sospetto e il concavo penso sia un effetto ottico.


Inviato (modificato)

Concordo con @Nibbi e @roby14 che va escluso che entrambi gli esemplari siano autentici. I graffi e le corrosioni nei medesimi punti mi sembrano una pistola fumante. Non conosco esempi di graffi di questo tipo (non da pulizia del conio) su monete greche. Diverse sono le corrosioni dei conii, che danno un effetto in rilievo e non in depressione nella moneta, come ad esempio sui decadrammi di Siracusa.

I graffiti che vediamo talvolta su alcune monete sono invece peculiari di una specifica moneta. Come capita spesso, fra l’altro, nei tetradrammi con Tolomeo ad Alessandria (quelli con copricapo elefantino).

La mia impressione (di questo si tratta) è che la moneta ex Genevensis sia genuina, e l’altra no. Mi sembra che le aree riparate da usura abbiano lucidi credibili, che i dettagli siano più marcati, le corrosioni e le incrostazioni più credibili, il rovescio è più convincente e i bordi più tipici di questa emissione.

Aggiungo le foto che ho appena trovato su internet. La moneta ex Genevensis è attualmente in vendita presso un numismatico francese, con queste foto appena sotto (in verità non HD).

ciao e grazie

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Modificato da Emilio Siculo

Inviato (modificato)

Al numismatico francese conviene venderla con le foto originali..?

Per curiosità, a quanto la vende?

Modificato da Nibbi

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