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Collaborazione fra polizie


ART

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Premetto che in questo thread non si parla di criminalità nello specifico ma solo di collaborazione sul campo tra le forze di polizia di vari Stati.

La Convenzione di Schengen non riguarda solo la libera circolazione dei cittadini nell'UE ma anche la collaborazione tra le forze di pubblica sicurezza unionali (che dispongono fra l'altro di un database centralizzato, il SIS, Sistema d'Informazione di Schengen) e stabilisce che quando uno o più criminali inseguiti dalla polizia di uno Stato scappano in un altro si può continuare a inseguirli oltreconfine. Questo impedisce che i criminali sfruttino i confini interni come specie di "zone di sicurezza" che basta attraversare per ritrovarsi al sicuro dalla polizia.

Questa facoltà non è pura teoria ma viene applicata spesso: ecco due casi interessanti per l'esempio.

 

1) Nel 2018 la polizia slovena insegue dal paese sloveno di Bertoki fino a Trieste un passeur kosovaro e suoi complici. La corsa finisce all'incrocio fra via Baiamonti e via Svevo con l'arresto del gruppo.

 

 

 

2) Nel 2019, sempre a Trieste, a fermare i criminali di turno inseguiti dalla polizia slovena è una guardia giurata.

 

 

Modificato da ART
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  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Quando si parla di collaborazione per il contrasto al crimine non si può non citare l'apposita istituzione europea messa in piedi per coordinare gli sforzi, cosa fondamentale visto che il crimine più è potente e organizzato più se ne frega con efficienza di confini e barriere.

Si tratta della EUROPOL, organismo che non dispone di agenti e mezzi propri ma si basa su quelli forniti dagli Stati ( https://it.wikipedia.org/wiki/Ufficio_europeo_di_polizia ).

 

Sito ufficiale: https://www.europol.europa.eu/

Canale uffciale su Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCdlTT3Brc1TSkXa9dPvGhpg

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2 ore fa, Arka dice:

Oltre che un'Unione di polizia, vorrei un'Unione di leggi.

Ci sono valori, sensibilità, concetti troppo vari ed a volte anche  contrastanti in Europa: quale norma dovrebbe essere utilizzata? Chi dovrebbe scegliere quale norma dovrebbe essere adottata? E sulla base di quale principio?

E chi dovrebbe rinunciare alle proprie leggi lo farebbe senza nulla fiatare, senza opporsi? E magari senza un indennizzo?

Senza addentrarci in tematiche divisive , quali diritti e famiglie lgbtq+ (spero di aver scritto bene altrimenti verrò tacciato di omofobia) , ci sono differenze anche su principi neutri come il diritto a succedere ab intestato riguardanti i parenti prossimi in linea sia paterna che materna, dove in alcuni Paesi si privilegia certi principi mentre in altri vigono altri. Se dovessimo uniformare tutto quale norma si dovrebbe scegliere?

Io sono dell'idea che le differenze sono una ricchezza culturale e sono l'argine al conformismo ed al pensiero unico.

PS: esiste già la normativa in materia di diritto privato europeo e processuale, per dirimere controversie che riguardano il contrasto tra norme di più Paesi Europei, ma è una questione diversa

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Bè, si dovrebbe procedere come si è sempre fatto. Innanzittutto per gradi e iniziando dalle cose più semplici. Ad esempio mi piacerebbe moltissimo (soprattutto ora che la Gran Bretagna se n'è andata) che ci fosse un unico Codice Stradale. E' chiedere troppo?

Arka

Diligite iustitiam

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1 ora fa, Arka dice:

E' chiedere troppo?

In teoria certo che no, anzi potrebbe semplificare la vita di molto e di molti.

Tuttavia per certe materie sarà impossibile.

Ad esempio in Francia , se non sbaglio il limite è di 70 km/h nelle strade extraurbane, in Italia è di 90. Saremmo disposti in Italia a rendere obbligatorio il limite a 70 ?

In Ungheria ci sono limiti burocrati all'autovelox, le nostre PA vorrebbero comprimere veramente l'utilizzo dell'autovelox perdendo i soldi delle multe? Ed inoltre se si utilizzasse il metodo ungherese gli automobilisti sarebbero contenti della  segnaletica molto a ridosso dell'apparecchio , non come nelle autostrade italiane ?

Ci sono sempre pro e contra, il problema è che non si può fare lo cherry-picking.

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Tra i 70 e i 90 mi sembra che 80 sarebbe perfetto. E allungare un po' la distanza in Ungheria e stringere un po' la regolamentazione degli autovelox in Italia. Basterebbe volerlo. E saremmo in milioni a ringraziare politici così lungimiranti.

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato (modificato)

ARESIII, in generale l'idea non è di uniformare "tutto e tutti" ma di farlo dov'è indispensabile per il funzionamento del sistema europeo, che per noi non è un optional. E' importante anche per evitare che invece di fare da ricchezza culturale e argine al conformismo ed al pensiero unico le differenze vengano sfruttate come modo per imporre conformismi e pensieri unici locali.

Comunque da qualche anno il limite sulle strade extraurbane in Francia è di 80 in alcune e 90 in altre invece che 90 in tutte. Fosse 70 penso proprio che sarebbero ben felici gli automobilisti francesi dell'adozione di quello superiore, in ogni caso il rispetto di queste norme è deficitario in entrambi gli stati.

 

8 ore fa, Arka dice:

Ad esempio mi piacerebbe moltissimo (soprattutto ora che la Gran Bretagna se n'è andata) che ci fosse un unico Codice Stradale. E' chiedere troppo?

Più che dai limiti di velocità, che nelle federazioni in certi casi possono variare da stato a stato, bisognerebbe partire dall'unificazione della segnaletica stradale, argomento già discusso da tempo. Non credo proprio che questo darebbe fastidio a nessuno dato che ne va anche della sicurezza di chi viaggia, infatti all'argomento sono sensibili soprattutto i camionisti.

Modificato da ART
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9 ore fa, ART dice:

Comunque da qualche anno il limite sulle strade extraurbane in Francia è di 80 in alcune e 90 in altre invece che 90 in tutte.

Hai ragione non è 70 in Francia , non ricordavo bene , anche se l'ho sottolineato

15 ore fa, ARES III dice:

Ad esempio in Francia , se non sbaglio il limite è di 70 km/h nelle strade extraurbane, in Italia è di 90.

Ma le differenze:

1- i limiti di velocità in Germania:in città: 50 km/h (come in Italia), ma in molte zone residenziali anche 30 km/h, su strada statale: 100 km/h (in Italia 90 km/h), a meno che non ci siano cartelli con velocità massime diverse, in autostrada: nessun limite di velocità (in Italia 130 km/h).

2- I limiti di velocità in Svezia sono: 50 km/h in città 55 km/h sulle strade extraurbane. 110 km/h sulle autostrade.

3- in Polonia 50 o 60 km/h nei centri abitati; 90 km/h fuori dei centri abitati; 100 km/h sulle strade a doppia corsia per carreggiata; 140 km/h sulle autostrade.

Per scoprire gli altri Paesi UE:

https://ec.europa.eu/transport/road_safety/going_abroad/bulgaria/speed_limits_it.htm

9 ore fa, ART dice:

dall'unificazione della segnaletica stradale,

Non è che ci siano delle differenze così abissali, con qualche eccezione, piuttosto è la fantasia delle nostre amministrazioni locali che deve essere frenata, come si può vedere in alcuni cartelli ( mostrati da una trasmissione televisiva di Mediaset)

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Non è solo questione di limiti. Ma proprio dell'intero codice della strada. Faccio un esempio: proprio in Polonia è entrato in vigore il nuovo codice che prevede che non si possa viaggiare appiccicati al veicolo che precede, usanza arrogante e molto pericolosa. In Germania questa norma è presenta già da tempo. A quando in Italia?

Arka

Diligite iustitiam

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1 ora fa, Arka dice:

Non è solo questione di limiti. Ma proprio dell'intero codice della strada. Faccio un esempio: proprio in Polonia è entrato in vigore il nuovo codice che prevede che non si possa viaggiare appiccicati al veicolo che precede, usanza arrogante e molto pericolosa. In Germania questa norma è presenta già da tempo. A quando in Italia?

Arka

Diligite iustitiam

Ignoro le specifiche estere ma in Italia tale "abitudine" è sanzionata dall'art. 149 del CdS. Se poi la mancata distanza di sicurezza dal veicolo che precede è causa di incidente la sanzione aumenta in base alla gravità dello stesso. Articolo poi che prevede anche la recidiva. 

Tornando all'argomento in oggetto ritengo sia di difficile applicazione più che altro per problemi burocratici. Ciò non toglie che se si vuole possa essere realizzato. Abbiamo precedenti storici poi di collaborazione di Forze di Polizia fra stati diversi. Fra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie vi erano accordi bilaterali atti al contrasto del fenomeno del brigantaggio che prevedevano l'attraversamento del confine se si seguiva una banda di briganti. 

 

Modificato da fedafa
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  • 1 anno dopo...

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