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IGNORED

La raffigurazione della "stretta di mani" nelle monete, medaglie, gettoni.


Oppiano

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Ulteriore contributo in collezione.

SOCIETÀ GENERALE OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO DI VERONA

(ditta Johnson)

Domenico

 

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Ulteriore contributo in collezione a ricordo e testimonianza di una importante pace.

Domenico

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NAPOLI. Medaglie Società Operaia Napoletana - Scuola di disegno appplicato alle arti ('800). AE (22,4 g - 36,5 mm).
Recentemente acquisita.

Domenico

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Acquisita Ventimiglia - Medaglia - 1861 - Società operaia

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Acquisita Milano - Medaglia - 1937 - Società mutuo soccorso combattenti.

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Gettone di una società operaia di Torino

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Modificato da apollonia
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Versione in rame

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Rame: 17,5 mm, 0,98 g

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VOGHERA - Società Operaia di Mutuo Soccorso - 1° Centenario 1851-1951.

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Medaglia del quarantesimo anniversario di costituzione della sezione ARI (Associazione Radioamatori Italiani) di Bologna.

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Bronzo: 58 mm, 63,1 g

La frase sul diritto L’AMICIZIA È SUPERIORE ALLA PARENTELA è tratta dal “De amicitia” di Cicerone.

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Acquisita ONESTA’ LAVORO E FRATELLANZA

Società di Mutuo Soccorso tra gli Operai di Cerreto Sannite (oggi Cerreto Sannita - BN).

Non presente, salvo errori, nel Catalogo Pitotto.

 

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Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Società_operaia_di_Cerreto_Sannita

 

La Società operaia di Cerreto Sannita, denominata anche Società di Mutuo Soccorso tra gli Operai di Cerreto Sannita, è la più antica associazione cerretese, attiva dal 1881. È anche la più antica Società di mutuo soccorso della Campania ancora oggi esistente dopo quella di Sala Consilina, fondata nel 1867.

La Società operaia venne fondata il 3 marzo 1881. La sua costituzione fu promossa dall'On.le Michele Ungaro che il 3 marzo 1881 convocò nel suo palazzo un'assemblea di operai e artigiani cerretesi che approvarono l'atto costitutivo e lo statuto dell'associazione. Il 17 agosto dello stesso anno si tenne l'assemblea di inaugurazione durante la quale intervennero il presidente dell'epoca Giuseppe Ciarlelli e il sottoprefetto di Cerreto Sannita che pronunciò un lungo discorso a sostegno del mutuo soccorso e della politica del governo.

Il sodalizio ebbe sede originariamente nel piano terra di palazzo Mastrobuoni in piazza San Martino per trasferirsi, nel 1885, nell'attuale sede di via Felice Cavallotti.

Durante il fascismo la Società operaia rischiò di essere sciolta come molte altre associazioni consorelle in Italia. Nel 1929 il Segretario politico del fascio cerretese richiese l'uso del salone sociale per un periodo di alcuni mesi. La richiesta venne esaminata nell'assemblea del 30 dicembre dello stesso anno ma a causa della netta contrarietà dei soci e a seguito della nascita di "un disordine indomabile" la riunione fu sciolta. L'assemblea fu riconvocata alcuni giorni dopo alla presenza del podestà Michele Ungaro, nipote del fondatore dell'associazione. Il podestà assicurò i soci che non avrebbe mai permesso che il sodalizio che aveva fondato il nonno fosse stato assorbito nelle organizzazioni fasciste, ottenendo così il via libera dei soci per la concessione del salone.

Nel 1934 il Segretario politico del fascio cerretese chiese di nuovo i locali della Società per adibirli a sede del "Fascio giovanile di combattimento". Egli chiese inoltre: una copia dello statuto sociale, l'elenco dei soci e i nominativi del consiglio di amministrazione chiedendo inoltre di essere avvertito in tempo delle riunioni, delle elezioni e dei soci proposti a ricoprire le cariche sociali. Infine, nel 1940 fu ordinata la mutazione della denominazione originaria in "Dopolavoro della Società operaia di Cerreto Sannita".

Nel 1946 furono eliminate tutte le norme introdotte durante il regime e fu ripristinata la denominazione originaria.

Dal 1960 in poi la Società operaia ha perso la sua funzione originaria di mutuo soccorso diventando una associazione di carattere culturale e di utilità sociale.

La sede della Società operaia si presenta in stile neoclassico secondo il progetto redatto nel 1884 dall'architetto Lorenzo Pilella. Il piano inferiore è costituito da un portico sorretto da cinque colonne in pietra di ordine doricorealizzate da scalpellini cerretesi. Sul portico è sito un ampio loggiato accessibile dal salone del primo piano.

Annesso alla sede è uno spazio verde cinto nel 1900 da una recinzione in ferro battuto realizzata da fabbri locali.

Il 20 giugno 1882 l'On.le Michele Ungaro donò al sodalizio un telegramma autografato dall'Eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi.

Il testo autografo di Garibaldi recita:

«Caro amico, io sono fortunato di vedervi in compagnia del prof. Abbamondi.
V'Aspetto dunque e sono vostro, Giuseppe Garibaldi.
Villa Casilini, 8/4/1876
A Michele Ungaro ROMA»

Nella parte sottostante, scritta dall'Ungaro all'atto della donazione, c'è scritto: "A 20 giugno 1882 dono questo autografo dell'Eroe dei due mondi alla Società di Mutuo Soccorso tra gli operai di Cerreto Sannita, Michele Ungaro" .

Michele Ungaro e Giuseppe Garibaldi si erano conosciuti nel Parlamento italiano dove erano diventati ottimi amici.

Il telegramma è esposto nel salone della sede sociale.

Modificato da Oppiano
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Riprendo un esemplare già postato #4 per fornire ulteriori info tratte da uno dei due libri ex #1 (Una strenna di mani).

 

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  • 2 settimane dopo...
  • 3 mesi dopo...
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La serie continua con questo recente esemplare, significativo dal punto della storia cui si riferisce.

da: Treccani

RASPAIL, François-Vincent. - Uomo politico e scienziato francese, nato a Carpentras il 29 gennaio 1794, morto a Parigi il 7 gennaio 1878. Già da quando era ripetitore nel seminario di Besançon si fece notare per l'arditezza delle sue idee in fatto di politica, ed essendo stato destituito dalla Restaurazione, andò a Parigi (1826), dove si dedicò a studî di legge e di medicina ad un tempo. Partecipò alla rivoluzione del 1830 e fu ferito sulle barricate. Avverso al governo di Luigi Filippo, fu più volte processato per delitti di stampa. Come fondatore della società degli Amici del popolo, fu, verso il 1832, in relazione col Mazzini. Proseguì con ardore negli stu̇dî scientifici, specialmente di medicina; ma nel 1848 tornò con maggiore entusiasmo nelle lotte politiche, e fu uno dei primi a marciare all'Hotel de Ville e a proclamare la repubblica. Il 15 maggio partecipò al moto rivoluzionario per impadronirsi del Palazzo Borbone, sede dell'Assemblea costituente, ma fu arrestato e condannato a sei anni di prigione (12 aprile 1849). Bandito dalla Francia nel 1855, riparò nel Belgio, ma rientrò in patria con l'amnistia del 1859. Eletto deputato al Corpo legislativo, si ritirò a vita privata durante la Comune. Non fu eletto deputato nel 1871, ma riuscì nelle elezioni del 1876 e 1877.

In medicina è noto per aver sostenuto un sistema terapeutico nel quale la canfora è indicata come un farmaco quasi universale per la cura delle diverse malattie. Scrisse sulla chimica applicata alla fisiologia (1831), su un nuovo sistema della chimica organica (1833), sul parassita della scabbia (1834); pubblicò nel 1843 una Histoire naturelle de la santé et de la maladie chez les vegétaux et chez les animaux en général et en particulier chez l'homme, e dal 1847 al 1849 la Revue élémentaire de med. et de pharmacie.
 

BARBÈS, Armand. - Uomo politico francese, nato a Pointe-à-Pitre (Guadalupa) il 18 settembre 1809, morto all'Aia il 20 giugno 1870. Andato in Francia ancor fanciullo, studiò (1830) legge a Parigi, schierandosi nel partito repubblicano, e durante la monarchia di Luigi Filippo fu più volte processato, specie dopo i torbidi dell'aprile 1835. Riuscito a evadere insieme con A. Marrast, G. Cavaignac, ecc. (12 luglio 1843), e dopo una nuova detenzione nell'anno successivo, il B. s'iscrisse nella società dei Droits de l'homme e fu uno dei principali cooperatori della rivolta del 12 maggio 1839, rimanendo ferito e di nuovo imprigionato. Condannato a morte, la pena gli fu commutata dapprima nei lavori forzati a vita, poi nella deportazione. Egli però volle rimanere in Francia, e fu detenuto nella cittadella di Doullens, quindi nel carcere di Nîmes, donde lo liberò la rivoluzione del 1848. Inviato all'assemblea nazionale, sedette alla "Montagna". Fu uno degli autori del moto del 15 maggio e dei componenti il governo insurrezionale formatosi all'Hôtel de Ville, ma la stessa sera fu arrestato e condotto a Vincennes, compreso nel grande processo di Bruges, e condannato alla detenzione perpetua (2 aprile 1849), che dall'ottobre del 1850 espiò a Belle-Île-en-Mer. Quando scoppiò la guerra d'Oriente, e la Francia si schierò con la Turchia, egli scrisse lettere, che furon lette da Napoleone III, nelle quali esprimeva l'augurio che la Russia rimanesse soccombente. Queste sue espressioni gli valsero la grazia: dapprima rifiutò, poi dichiarò di accettare la libertà, ma di eleggere un volontario esilio. Andò a Bruxelles, poi in Spagna, ma a Barcellona fu arrestato e condotto in Portogallo (1856). Trasferitosi all'Aia, ebbe notizia colà (1869) della sua elezione a deputato per un collegio di Parigi, ma non accettò. Ricordiamo fra i suoi opuscoli: Deux Jours de condamnation à mort (Parigi 1848).

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  • 3 settimane dopo...
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Buon pomeriggio,

continua la serie con un recente esemplare acquisito in asta Leipziger Münzhandlung und Auktion Heidrun Höhn e. K. (n. 99 - Lotto 390):

Drittes Reich
Einseitige, bronzierte Weißmetallplakette o.J. Volkssozialistische Selbsthilfe. Reichsadler über Handschlag, unten Hakenkreuz im Kranz zwischen "V" und "S". Rs. Punze: F. MANNHEIM / K' LAUTERN. 90,5 x 86 mm, 144 g. Mit 2 Befestigungslöchern Hüsken -, vgl. 5639 a Selten. Vorzüglich

Saluti,

Domenico

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Fresca di banca!

Questa è uscita giovedì scorso, la prima moneta (tedesca) da 10 EUR con anello in polimero della serie "Im Dienst der Gesellschaft" [Al servizio della società]: PFLEGE, cioè Assistenza:

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notate che la facciata della struttura sullo sfondo è stata anche coniata sull'anello mediano.

il D con la solita aquilotta

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Servus

njk

===========

PS: per chi non ha notato il dettaglio nel mio post #8 di questa discussione "?":

vecchia fede / anello nuziale:

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  • 4 mesi dopo...
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Valle Lomellina (PV) 1 marzo 1870

SOCIETÀ’ DI MUTUO SOCCORSO DEGLI ARTISTI OPERAJ E CONTADINI

Curiosa la J.

 

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  • 5 settimane dopo...
  • 2 mesi dopo...
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(segue serie)


Società M.S. Lavoratori Cernusco Sul Naviglio

Ricordo XX Anno di Fondazione

29 Agosto 1909

Incisore (penso) Pietro Landi 

https://numismatica-italiana.lamoneta.it/zecchieri/Pietro Landi

 

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Medaglia Società Mutuo Soccorso Ginevra (1854 - 1928) - 75° Anniversario della fondazione.

LA NAZIONALE

SOCIETÀ ITALIANA DI MUTUO SOCCORSO

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Medaglia Società Mutuo Soccorso di Bra 20° Anniversario - Ae. dorato - gr. 10,35 - mm. 22.15

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Bella collezione.

mi domandavo come sia possibile, con tutti queste attestazioni iconografiche di strette di mano di età romana, che nell’ immaginario collettivo - complice il cinema non solo d’oltreoceano - si sia fissata l’immagine della stretta di avambraccio come segno di saluto ed intesa.

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