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Inviato

Buon giorno,

matti che ti giungono dalla Gallia 3 follis della Prima Tetrarchia, tutti appartenenti alla numerosa serie GENIO POPVLI ROMANI. Li ho classificati tutto, uno facilmente, il secondo con qualche ricerca, il terzo con una certa difficoltà e di seguito vi rivelerò il perché.

Il primo è stato di relativamente facile classificazione.

immagine.pngimmagine.png

- MAXIMINANVS NOBIL C, busto laureato e corazzato rivolto a destra./ R: GENIO POPVLI ROMANI, Genio calzante modius rivolto a sinistra, reggente patera nella mano destra e cornucopia nella sinistra. Chlamys sulla spalla sinistra. 28 mm, 8,3 g. Nessuna lettera nei campi e in esergo, tipico delle emissioni londinesi e di talune galliche continentali. Presenza di residui di argentatura e di depositi di malachite.

Ho utilizzato quella sorta di Vangelo delle emissioni londinesi che è il “The London mint of Constantius & Costantine” di Cloke/Toone.

immagine.png

Troviamo un esemplare calzante nel CT 3.01.031 – RIC 33, segnalato come comune (41 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Emesso a nome di Galerio Massimiano dal 303 al 1 maggio 305.


Inviato

Il secondo è un esemplare di Diocleziano che mi ha impegnato un pochino e la visione della moneta mi è stata molto utile.

immagine.pngimmagine.png

? IMP C DIOCLETIANVS P F AVG, busto laureato./ R: GENIO POPVLI ROMANI, Genio calzante modius rivolto a sinistra, reggente patera nella mano destra e cornucopia nella sinistra. Chlamys sulla spalla sinistra. 27 mm, 10.1 g. Una lettera consunta sembra apparire nel campo sinistro e in esergo si apprezza una sorta di “I”. Presenza di residui di argentatura e di depositi di malachite.

-          L’assenza di corazza e drappeggio aiuta ma non è dirimente, nel senso che è presente sia nella zecca di Londinium (prime emissioni) sia in quelle galliche continentali.

-          La legenda al diritto compare nelle CT 1.01.001 ovvero nel RIC 1 a di Londinium ma in presenza di LON in essergo e nessuna lettera in campo sinistro.

-          La “I” in essergo potrebbe essere ricollegata alle sigle ITR o IITR relative alle emissioni della zecca di Treveri ma a destra non si nota tracce di una “T” o di una seconda “I”.

-          Escludo la presenza di una “T” al posto di una “I”…

Per fortuna a moneta in mano la situazione si è chiarita un po’. La lettera consunta in campo sn è una “A”. Restando sulle zecche galliche continentali per stile e caratteristiche generali, la A ci sta comodamente con le emissioni della già citata Treveri e con Lyons. Ma le emissioni di Treveri con IMP C DIOCLETIANVS P F AVG riportano A in campo sinistro e stella in destro, mentre nel nostro caso non vi è nulla. Per farla breve, resta in ballo solo Lyon, RIC 27 a (essergo LP) o RIC 42 a (essergo PL). Dei due, a moneta in mano, RIC 42 a con la curva della P e la L quasi del tutto abrase (ma identificabili).

Per cui, concludendo

- IMP C DIOCLETIANVS P F AVG, busto laureato./ R: GENIO POPVLI ROMANI, Genio calzante modius rivolto a sinistra, reggente patera nella mano destra e cornucopia nella sinistra. Chlamys sulla spalla sinistra. 27 mm, 10.1 g. RIC VI Lyons, 42, indice di rarità “scarce”.


Inviato

Ultimo, un altro follis di Galerio Massimiano.

immagine.pngimmagine.png

- MAXIMIANVS NOBIL CAES / GENIO POPVLI ROMANI.

Dati fisici 10.8 g per 29 mm di diametro.

E’ quello che mi ha dato più difficoltà nella classificazione. Se volete provarci, per gioco, vi lascio la possibilità di cimentarvi, questa era l'immagine che avevo in mano. In seguito vi darò la conclusione cui sono giunto e il percorso compiuto.

Ciao

Illyricum

;)

 

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Inviato

Ciao Illirico, così senza fare nessuna ricerca direi Londinium, ma come ho detto andando a memoria per stile e caratteristiche.


Inviato
1 minuto fa, Massenzio dice:

Ciao Illirico, così senza fare nessuna ricerca direi Londinium, ma come ho detto andando a memoria per stile e caratteristiche.

Concordo. Questa fu la mia base di partenza, infatti. ;)

Ciao

Illyricum

 


Inviato

Salve Illyricum. Concordo con te per i primi due folles. Per le stesse ragioni che hai menzionato, per il A e la stella nei campi che credo di vedere, e lo stile, che può anche corrispondere, direi per il terzo un follis di Treveri, RIC VI, 344b

https://www.acsearch.info/search.html?id=85341

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Supporter
Inviato

@Illyricum65

Queste monete mi piacciono molto, anche per la loro patina decisamente gradevole.

Sicuramente ne parlerai nello sviluppo della discussione, ma vorrei chiedere (anche a beneficio di altri semplici appassionati come me) quali sono gli elementi stilistici e le caratteristiche che possono far ipotizzare di primo acchito la zecca di Londinium (che si confermi o meno tale zecca per questa moneta).

Grazie e buona serata da Stilicho


Inviato
10 ore fa, Vietmimin dice:

Salve Illyricum. Concordo con te per i primi due folles. Per le stesse ragioni che hai menzionato, per il A e la stella nei campi che credo di vedere, e lo stile, che può anche corrispondere, direi per il terzo un follis di Treveri, RIC VI, 344b

https://www.acsearch.info/search.html?id=85341

Bravissimo! identificazione corretta!

Io ero partito lancia in resta (fuorviato dall'assenza di sigla in esergo, da un'apparente assenza nei campi - per quanto ciò non sia esclusivo di Londinium! - e dalla mia preferenza verso produzioni londinesi) a cercare un collegamento con la zecca britannica. Ed in effetti è registrato 1 numero di catalogo con MAXIMIANVS NOBIL CAES che però presenta busto drappeggiato e corazzato e "testa grande" come caratteristica del ritratto. Sarebbe stato un buon "RR" come rating, un bel colpo. Ma mi restava un'incertezza di fondo data dalla mancata corrispondenza con il ritratto... così ho deciso di contattare a Lee Toone, co-autore del testo di cui sopra per la parte costantinaina (studioso che conosco da tempo in via virtuale). Egli mi ha suggerito appunto si trattasse di una emissione di Trier e ha girato la mail al co-autore Cloke che ha confermato il suo sospetto e la presenza di un A e un * nei campi,

Galerius Londinium r dettaglio.jpg

mentre la TR in esergo risulta essere consunta o fuori modulo. Che squisita disponibilità! Ne resto sempre ammirato!

In pratica un fenomeno di paraedolia ... inverso! E volevo appunto prendere l'occasione per cospargermi pubblicamente il capo di cenere e farne un po' da esempio ai meno esperti... diffidate dalle immagini e non date mai troppi punti fermi!

Quindi la classificazione corretta era RIC VI Trier, 344 b, rated "C".

Ciao

Illyricum

;)


Inviato (modificato)
2 ore fa, Stilicho dice:

@Illyricum65

Queste monete mi piacciono molto, anche per la loro patina decisamente gradevole.

Sicuramente ne parlerai nello sviluppo della discussione, ma vorrei chiedere (anche a beneficio di altri semplici appassionati come me) quali sono gli elementi stilistici e le caratteristiche che possono far ipotizzare di primo acchito la zecca di Londinium (che si confermi o meno tale zecca per questa moneta).

Grazie e buona serata da Stilicho

Non ci sono elementi stilistici che contraddistingono le emissioni londinesi. Tra l'altro la variabilità stilistica è ampia e se vi sono alcune produzioni abbastanza caratteristiche come resa ritrattistica (maestranze utilizzate sotto Carausio?) certe altre invece rimandano alla mente produzioni coeve galliche continentali legate probabilmente a spostamenti di maestranze specializzate delle zecche.

Le sigle in esergo sono LON per le primissime emissioni, salvo non riportare sigla in esergo e/o nei campi (entrambi come già detto tratti comuni tra produzioni britanniche e certe galliche continentali). Vi sono poi emissioni continentali per cui si è supposto un invio oltremanica antecendenti alla riapertura dell'attività di zecca londinese.

Chiaramente spesso la maggior affidabilità la dà l'occhio allenato che identifica qualche dettaglio o qualche ritratto specifico.

Ad esempio questo esemplare (scusate la qualità della foto; le macchie bianche sono residui di argentatura) 

Immagine 1 - Monnaie romaine  à identifier !!

ha un naso (a scarpa?), una schiacciatura della testa e nell'insieme un ritratto che è tipico di una emissione londinese

maximianus londinium lee.jpg

come confermatomi stavolta: Based on the portrait style, which is typical of Part 2 London nummi of Maximian, I agree with your classification of the coin as an example of 2.01.007.

Ciao

Illyricum

;)

 

 

Modificato da Illyricum65
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Inviato (modificato)
48 minuti fa, Illyricum65 dice:

Non ci sono elementi stilistici che contraddistingono le emissioni londinesi. Tra l'altro la variabilità stilistica è ampia e se vi sono alcune produzioni abbastanza caratteristiche come resa ritrattistica (maestranze utilizzate sotto Carausio?) certe altre invece rimandano alla mente produzioni coeve galliche continentali legate probabilmente a spostamenti di maestranze specializzate delle zecche.

Le sigle in esergo sono LON per le primissime emissioni, salvo non riportare sigla in esergo e/o nei campi (entrambi come già detto tratti comuni tra produzioni britanniche e certe galliche continentali). Vi sono poi emissioni continentali per cui si è supposto un invio oltremanica antecendenti alla riapertura dell'attività di zecca londinese.

Chiaramente spesso la maggior affidabilità la dà l'occhio allenato che identifica qualche dettaglio o qualche ritratto specifico.

 

In realtà qui illirico hai espresso il concetto contraddicendoti, le emissioni del primo gruppo come appunto riporti, mostrano proprio due stili differenti: quelli probabilmente realizzati da maestranza provenienti da altre zecche galliche e quelli realizzati da maestranze che lavoravano precedentemente sotto Alletto. Ci sono elementi stilistici vari che l’occhio allenato, come giustamente accenni, portano a essere identificati o danno una base di partenza. Per esempio in questo caso per me il collo lungo e la fattura mi avrebbero portato a iniziare la ricerca nella zecca di Londra, senza ovviamente prendere in considerazione esergo, lettere nei campi etc., non so perché, forse proprio per le emissioni di Carausio o Alletto mi viene sempre da associare il busto con collo lungo alla Britannia.

Modificato da Massenzio

Inviato
48 minuti fa, Illyricum65 dice:

come confermatomi stavolta: Based on the portrait style, which is typical of Part 2 London nummi of Maximian, I agree with your classification of the coin as an example of 2.01.007.

Ciao

Illyricum

;)

 

 

Edit: scusa dimenticavo, anche qui appunto Lee parla di stile del ritratto che ha chiaramente associato a londinium. Quindi prendendo a esempio proprio questa moneta é chiaro che uno stile identificativo ci sia.


Inviato

Probabilmente mi sono spiegato male. Intendevo dire che vi sono vari tratti che possono indirizzare verso Londinium ma sono specifiche di determinate emissioni e non ricorrenti in tutte. Il collo lungo (giustamente) è uno di questi, al pari del ritratto schiacciato e del naso "appuntito" del 2.01.007 . Ma non siamo in presenza di una caratteristica che si riscontra in tutte le emissioni, diventandone un tratto specifico. 

Illyricum

 

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Inviato

Discussione molto interessante, che dimostra come sia difficile attribuire sempre con certezza un gruppo di emissioni che stilisticamente sì possono portare a Londinium, ma non necessariamente lo sono.

In questo caso i segni di zecca c'erano anche se patina e usura li avevano celati abbastanza bene, complice magari una foto di inserzione non al top.

Ancora una volta è interessante sottolineare un fatto: un uso iniziale di maestranze locali (che prima operavano per Alletto/Carausio) poi progressivamente rimpiazzate o affiancate a maestranze provenienti da zecche sotto il controllo dell'impero centrale.

Awards

Inviato (modificato)

L'unico esemplare che ho trovato nel mio archivio fotografico è questo:

AN 9 (fn) D.jpg

Londinium RIC VI, 15

Arka

Diligite iustitiam

Modificato da Arka

Inviato

Un tipico ritratto (ed esemplare londinese) che ho in collezione:

cost02.jpg.fa7ff13ae40e45adceb5432a2cbd87f5.jpg

cost03.jpg.fef033dd8794ac8ed79918c8b5ee7012.jpg

Costanzo I, Zecca: Londra (296-303 d.C.)
AE; 27 mm; 10,35 gr
D\ "FL VAL CONSTANTIVS NOB C"
R\ "GENIO POPVLI ROMANI"
RIC 14a; Toone 2.01.010
Provenienza: ex Den of Antiquites LTD (Cambridge)

Quelle sopra le foto del venditore, mente in mano si presenta così:

IMG-20210505-WA0032.jpg

IMG-20210505-WA0033.jpg

al dritto risulta ancora ben visibile l'argentatura superficiale.

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Awards

Inviato
22 hours ago, grigioviola said:

Ancora una volta è interessante sottolineare un fatto: un uso iniziale di maestranze locali (che prima operavano per Alletto/Carausio) poi progressivamente rimpiazzate o affiancate a maestranze provenienti da zecche sotto il controllo dell'impero centrale.

Salvo che per la primissima emissione di Londra, esergo PLON, lo stile si avvicina già molto alle zecche galliche, sopratutto a quella di Lyon. La cronologia non è così semplice. 

Per il primo follis qui sotto, c’è ancora una somiglianza con Aletto, ma lo stile è quello « continentale »

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Come riportato da Illyricum « Le sigle in esergo sono LON per le primissime emissioni, salvo non riportare sigla in esergo e/o nei campi (entrambi come già detto tratti comuni tra produzioni britanniche e certe galliche continentali). Vi sono poi emissioni continentali per cui si è supposto un invio oltremanica antecendenti alla riapertura dell'attività di zecca londinese. » 

 

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  • 3 settimane dopo...
Inviato

Ecco il nuovo follis Londinium appena aggiudicato, un bel modulo di 29 mm che sono curioso di vedere in mano.

Si tratta di un  "fratello" di quello di @grigioviola , praticamente cambia solo il tipo di busto:

Immagine 1 - SUPER GRANDI Follis di CostantinoImmagine 2 - SUPER GRANDI Follis di Costantino

CT 2.01.010 (2) ovvero RIC 14 o 20. Indice di rarità: comune.

Uno di quei ritratti tipici cui accennavo per questa zecca.

index.jpg

immagine.png

Acquistato da venditore professionale inglese.

Saluti

Illyricum

;)

 

 

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