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Inviato

Vorrei farvi una domanda.

Se io compro una moneta in oro da una zecca, pagandola con metodo tracciato e poi la vendo anche allo stesso prezzo di acquisto ricevendo contanti, cosa succede?


Inviato
1 ora fa, Aretusa dice:

Vorrei farvi una domanda.

Se io compro una moneta in oro da una zecca, pagandola con metodo tracciato e poi la vendo anche allo stesso prezzo di acquisto ricevendo contanti, cosa succede?

 

Se hai la documentazione di acquisto, in caso di controllo, fornirai tale documentazione e se non c'è plusvalenza sulla quale non hai pagato il 26%, non capita nulla


Inviato
12 ore fa, Pontetto dice:

Se hai la documentazione di acquisto, in caso di controllo, fornirai tale documentazione e se non c'è plusvalenza sulla quale non hai pagato il 26%, non capita nulla

 

Si ovviamente sono in possesso della documentazione d'acquisto, ma come faccio, eventualmente, a dimostrare la vendita allo stesso prezzo d'acquisto con pagamento in contanti?


Inviato
8 minuti fa, Aretusa dice:

Si ovviamente sono in possesso della documentazione d'acquisto, ma come faccio, eventualmente, a dimostrare la vendita allo stesso prezzo d'acquisto con pagamento in contanti?

 

Chi compra a questo punto dovrebbe avere interesse a fare un pezzo di carta per documentare scambio e prezzo pagato, altrimenti in caso di futura vendita pagherà la tassa sull’intero prezzo. Ad ogni modo sono tutti casi limite, tranne poche eccezioni di un certo quantitativo la vedo difficile mettere in piedi meccanismi per accertare questi redditi. Con tutto quello che c’è in giro, che l’agenzia delle entrate spenda tante risorse per riscuotere 100 euro a chi si vende una sterlina ricevuta al battesimo la vedo veramente difficile

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Inviato
Il 4/11/2023 alle 14:40, DB48 dice:

Più tasse per tutti!

Cito dal comunicato di Milano Finanza:

_______

La legge di Bilancio approdata recentemente  in Parlamento imprime una stretta sulla plusvalenze da cessione di metalli preziosi, se grezzi, e in forma di monete (di borsa). Oggi, in mancanza di documenti che attestino il costo di acquisto, gli eventuali guadagni sono calcolati prendendo in considerazione il 25% del prezzo di vendita dell'oro o dell'argento. Il disegno di legge di bilancio cambia le regole del gioco.

La tassazione, con aliquota al 26%, sarà sull'intero corrispettivo. In questo modo le stime del governo contano di portare in cassa circa 196 milioni l'anno. Nel 2022 le vendite superarono i 3 miliardi di euro. La stessa relazione tecnica che accompagna il documento non nasconde che la maggior parte dei preziosi arriva spesso nella forma di regalo in eventi o feste. Perciò è difficile risalire al costo d'acquisto. Su queste basi l'imponibile stimato è di poco più di 754 milioni. Con le nuove regole, incluse nel pacchetto anti-evasione, si salirebbe a 1, 5 miliardi.

_________

Ricordo che c'è sempre la ben nota ambiguità nella suddivisione tra monete d'oro da investimento e monete d'oro da collezione, almeno per le monete più comuni che hanno un  valore prossimo a quello dell'oro fino contenuto. Mi riferisco, ad esempio, a tanti marenghi del Regno d'Italia che sono comuni o comunissimi perché coniati in milioni di pezzi. Distinguere tra monete per investimento e monete da collezione non è affatto semplice.

Una tassa del 6,5% sul venduto (come era prima) poteva essere accettabile, ma dall'anno prossimo in poi - a meno di non avere tutte le ricevute d'acquisto - si rischia di pagare il 26%.

Chissà se su un pilone del futuro ponte sullo Stretto di Messina qualcuno metterà una targa con la scritta: "costruito con le tasse pagate da chi ha venduto le monete d'oro che gli aveva regalato il nonno".

 

Un solo pilone?


Inviato
2 ore fa, Aretusa dice:

Si ovviamente sono in possesso della documentazione d'acquisto, ma come faccio, eventualmente, a dimostrare la vendita allo stesso prezzo d'acquisto con pagamento in contanti?

 

Semplice. L'acquirente fornirà un documento apposito. È nel suo interesse (salvo chi opera in nero anche poi quando rivende). E se non fornisce nulla, i problemi non ci sono, perché quella vendita è come se non fosse mai avvenuta (poi se si vuole essere onesti, basta chiedere il documento)


Inviato (modificato)

il problema lo avrà chi, ignorando del tutto la materia, ovvero il 90% degli italiani, erediterà 20-30-40 sterline e poi si fionda al banco metalli compro oro, senza sapere che poi, qualcosa sarà meglio che lo dichiari

chi è a conoscenza anche solo delle leggi attuali, è già mezzo salvo

Modificato da Ernestina

Inviato
9 minuti fa, Ernestina dice:

il problema lo avrà chi, ignorando del tutto la materia, ovvero il 90% degli italiani, erediterà 20-30-40 sterline e poi si fionda al banco metalli compro oro, senza sapere che poi, qualcosa sarà meglio che lo dichiari

chi è a conoscenza anche solo delle leggi attuali, è già mezzo salvo

 

Esattamente. Ovvio, per chi vende una singola Sterlina e dichiara niente, a mio avviso, è difficile che l'agenzia delle entrate perda tempo a chiedere dei documenti per verificare se c'è stata evasione o meno. Diversa cosa per una trentina di Sterline. Prossimamente, chi le eredita e le vende, e non dichiara (e come quasi sempre non ha alcuna documentazione d'acquisto), evaderá per circa 3.000€. E qui forse qualche rischio di controllo ci sarà 


Inviato
1 ora fa, Pontetto dice:

Semplice. L'acquirente fornirà un documento apposito. È nel suo interesse (salvo chi opera in nero anche poi quando rivende). E se non fornisce nulla, i problemi non ci sono, perché quella vendita è come se non fosse mai avvenuta (poi se si vuole essere onesti, basta chiedere il documento)

 

 

Ok grazie.


  • 1 anno dopo...
Inviato
Il 5/11/2023 alle 13:42, Ptr79 dice:

Chi compra a questo punto dovrebbe avere interesse a fare un pezzo di carta per documentare scambio e prezzo pagato, altrimenti in caso di futura vendita pagherà la tassa sull’intero prezzo. Ad ogni modo sono tutti casi limite, tranne poche eccezioni di un certo quantitativo la vedo difficile mettere in piedi meccanismi per accertare questi redditi. Con tutto quello che c’è in giro, che l’agenzia delle entrate spenda tante risorse per riscuotere 100 euro a chi si vende una sterlina ricevuta al battesimo la vedo veramente difficile

 

Se non erro ho letto che :

""Vendita sotto i 5.000 euro Non ci sono tasse da pagare. Vendita oltre i 5.000 euro Si applicano TMP e TPV. Esenzione dopo 22 anni Se avete conservato le vostre monete per più di 22 anni, siete esenti dall'IVA.""


Inviato
7 minuti fa, adriano_29 dice:

Se non erro ho letto che :

 

 

Dove? Inoltre, in quale contesto?

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Supporter
Inviato
39 minuti fa, adriano_29 dice:

Se non erro ho letto che :

""Vendita sotto i 5.000 euro Non ci sono tasse da pagare. Vendita oltre i 5.000 euro Si applicano TMP e TPV. Esenzione dopo 22 anni Se avete conservato le vostre monete per più di 22 anni, siete esenti dall'IVA.""

 

Non credo proprio sia così. Si paga la tassa massima dovuta in qualsiasi caso. A meno che non ci sia una fattura di acquisto, allora la tassazione cambia ed è ridotta.  

2 minuti fa, Alan Sinclair dice:

Non credo proprio sia così. Si paga la tassa massima dovuta in qualsiasi caso. A meno che non ci sia una fattura di acquisto, allora la tassazione cambia ed è ridotta.  

 

In Italia l’imposta sostitutiva ha un’aliquota del 26%. Dunque nel caso in cui doveste ottenere una plusvalenza dalla vostra rivendita di oro dovrete pagare un’imposta del 26% sul cosiddetto capital gain, così come avviene per le altre rendite finanziarie ottenute da obbligazioni, da azioni, dal Forex e così via.

Nel nostro esempio precedente sulla plusvalenza di 100€ il cittadino avrebbe dovuto pagare 26€ di tasse.

Al momento della vendita quindi la fattura di acquisto assume un ruolo fondamentale in quanto testimonia il prezzo di acquisto ed è quindi fondamentale per determinare l’importo della plusvalenza dalla quale dovranno essere detratte il 26% di tasse.

Che succede se non si ha una fattura?

Nel caso in cui il possessore di oro al momento della rivendita non sia in possesso della fattura il fisco presuppone che ci sia stata una plusvalenza del 25% quindi si dovrà applicare in qualsiasi caso la tassa del 26% sul 25% del totale corrisposto per la vendita.

Aggiornamento legge di Bilancio del 1 Gennaio 2024

Quanto detto nel paragrafo precedente è stato modificato con l’ultima legge di bilancio presentata il 1 Gennaio 2024 (LEGGE 30 dicembre 2023, n. 213 Rif. Articolo 92 a-c). Con l’entrata in vigore del provvedimento infatti, per tutte le vendite di oro da investimento di cui non si possiede la documentazione che ne dichiari il valore iniziale è prevista una tassazione al 26% sul totale ricavato.

  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, Alan Sinclair dice:

Non credo proprio sia così. Si paga la tassa massima dovuta in qualsiasi caso. A meno che non ci sia una fattura di acquisto, allora la tassazione cambia ed è ridotta.  

In Italia l’imposta sostitutiva ha un’aliquota del 26%. Dunque nel caso in cui doveste ottenere una plusvalenza dalla vostra rivendita di oro dovrete pagare un’imposta del 26% sul cosiddetto capital gain, così come avviene per le altre rendite finanziarie ottenute da obbligazioni, da azioni, dal Forex e così via.

Nel nostro esempio precedente sulla plusvalenza di 100€ il cittadino avrebbe dovuto pagare 26€ di tasse.

Al momento della vendita quindi la fattura di acquisto assume un ruolo fondamentale in quanto testimonia il prezzo di acquisto ed è quindi fondamentale per determinare l’importo della plusvalenza dalla quale dovranno essere detratte il 26% di tasse.

Che succede se non si ha una fattura?

Nel caso in cui il possessore di oro al momento della rivendita non sia in possesso della fattura il fisco presuppone che ci sia stata una plusvalenza del 25% quindi si dovrà applicare in qualsiasi caso la tassa del 26% sul 25% del totale corrisposto per la vendita.

Aggiornamento legge di Bilancio del 1 Gennaio 2024

Quanto detto nel paragrafo precedente è stato modificato con l’ultima legge di bilancio presentata il 1 Gennaio 2024 (LEGGE 30 dicembre 2023, n. 213 Rif. Articolo 92 a-c). Con l’entrata in vigore del provvedimento infatti, per tutte le vendite di oro da investimento di cui non si possiede la documentazione che ne dichiari il valore iniziale è prevista una tassazione al 26% sul totale ricavato.

 

Quindi con tale norma incentivano ancor di più i pagamenti non tracciabili.


Supporter
Inviato
42 minuti fa, Il Sabaudo dice:

Quindi con tale norma incentivano ancor di più i pagamenti non tracciabili.

 

Certo che sì. E quelli che potrebbero vendere oro all'estero, per noi ad esempio la vicina Svizzera. Ma già lo sanno ed hanno intensificato i controlli ai confini. 


Inviato
1 ora fa, Alan Sinclair dice:

Certo che sì. E quelli che potrebbero vendere oro all'estero, per noi ad esempio la vicina Svizzera. Ma già lo sanno ed hanno intensificato i controlli ai confini. 

 

E cosa controllano? L'oro si può esportare per un controvalore di 10.000 Euro; basta star nei limiti.


Supporter
Inviato
3 minuti fa, Il Sabaudo dice:

E cosa controllano? L'oro si può esportare per un controvalore di 10.000 Euro; basta star nei limiti.

 

Esatto però intanto si è sentito e letto, di gente fermata con monete d'oro e lingotti al confine lombardo. 

3 minuti fa, Alan Sinclair dice:

Esatto però intanto si è sentito e letto, di gente fermata con monete d'oro e lingotti al confine lombardo. 

 

16 DICEMBRE 2024
10:20
Trafficavano lingotti dall’Italia alla Svizzera, fermati tre pensionati: come era organizzato il gruppo criminale
La Procura di Como ha chiesto il rinvio a giudizio per tre pensionati di 79, 77 e 75 anni: avrebbero gestito un traffico di monete e lingotti d’oro per centinaia di migliaia di euro dall’Italia alla Svizzera.
A cura di Giorgia Venturini
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Tre pensionati di 79, 77 e 75 anni avrebbero gestito un traffico di monete e lingotti d'oro per centinaia di migliaia di euro. Con questa accusa – i reati contestati sono ricettazione, riciclaggio, commercio abusivo d'oro ed esercizio abusivo dell'attività di compro oro – la Procura di Como ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre uomini al termine di una inchiesta iniziata nel 2020. Il traffico, secondo gli accertamenti, avveniva anche potendo contare su contatti a cavallo tra l'Italia e la Svizzera.

continua su: https://www.fanpage.it/milano/trafficavano-lingotti-doro-dallitalia-alla-svizzera-come-funziona-lorganizzazione-illegale-di-tre-pensionati/
https://www.fanpage.it/


Supporter
Inviato

Como, nuovi regolamenti. Obiettivi sull’oro che negli ultimi anni è cresciuto

Apartire dal prossimo 17 gennaio aumenteranno i controlli al confine con la Svizzera per combattere il fenomeno del traffico di valuta e preziosi, oro in particolare la cui quotazione negli ultimi due anni è salita alle stelle. Il nostro Paese ha infatti recepito il regolamento 2018/1672 che riguarda i controlli del trasporto transfrontaliero di oro e contanti in entrata e in uscita dal territorio dell’Unione Europea, il decreto, oltre a stabilire sanzioni più severe per chi non dichiara le somme trasportate rivede, ampliandola, la definizione di "contante". Oltre alle banconote e le monete metalliche che sono in circolazione come mezzo di scambio o che lo sono state e possono ancora essere scambiate, sono ricomprese nella nuova definizione di "contante" anche "strumenti diversi dalla valuta che autorizzano i loro portatori a esigere il pagamento di una somma di denaro dietro presentazione dello stesso, senza dover provare la propria identità o diritto di disporne". Il riferimento è agli assegni, di qualsiasi tipo e turistici, i vaglia cambiari o ordini di pagamento emessi al portatore firmati ma privi del nome del beneficiario, girati senza restrizioni a favore di un beneficiario fittizio.

Ci sono poi i beni utilizzati come riserve altamente liquide di valore come per carte prepagate. Questa tipologia di strumenti a partire dal 17 gennaio andrà dichiarata in dogana quando il loro valore complessivo è pari o superiore a 10mila euro. Nei casi di omessa dichiarazione, la sanzione è prevista in misura pari al 15% del denaro contante eccedente la soglia 10mila euro se l’eccedenza non dichiarata non è superiore a 10mila euro. Se invece l’eccedenza è tra i 10mila e i 40mila euro la sanzione che deve essere versata è pari al 30% del denaro eccedente. Più lievi le sanzioni in caso di inesatta o incompleta dichiarazione con un’ammenda pari al 10% della differenza tra l’importo trasferito o che si tenta di trasferire e l’importo dichiarato, se tale differenza non è superiore a 10mila euro. La sanzione sale al 15% della differenza tra importo trasferito o che si tenta di trasferire e l’importo dichiarato, se tale differenza è superiore a 10mila euro e non superiore a 30mila euro. Se la differenza è compresa tra 30mila e 40mila euro la sanzione è pari al 30%.


Inviato
16 ore fa, Alan Sinclair dice:

Non credo proprio sia così. Si paga la tassa massima dovuta in qualsiasi caso. A meno che non ci sia una fattura di acquisto, allora la tassazione cambia ed è ridotta.  

In Italia l’imposta sostitutiva ha un’aliquota del 26%. Dunque nel caso in cui doveste ottenere una plusvalenza dalla vostra rivendita di oro dovrete pagare un’imposta del 26% sul cosiddetto capital gain, così come avviene per le altre rendite finanziarie ottenute da obbligazioni, da azioni, dal Forex e così via.

Nel nostro esempio precedente sulla plusvalenza di 100€ il cittadino avrebbe dovuto pagare 26€ di tasse.

Al momento della vendita quindi la fattura di acquisto assume un ruolo fondamentale in quanto testimonia il prezzo di acquisto ed è quindi fondamentale per determinare l’importo della plusvalenza dalla quale dovranno essere detratte il 26% di tasse.

Che succede se non si ha una fattura?

Nel caso in cui il possessore di oro al momento della rivendita non sia in possesso della fattura il fisco presuppone che ci sia stata una plusvalenza del 25% quindi si dovrà applicare in qualsiasi caso la tassa del 26% sul 25% del totale corrisposto per la vendita.

Aggiornamento legge di Bilancio del 1 Gennaio 2024

Quanto detto nel paragrafo precedente è stato modificato con l’ultima legge di bilancio presentata il 1 Gennaio 2024 (LEGGE 30 dicembre 2023, n. 213 Rif. Articolo 92 a-c). Con l’entrata in vigore del provvedimento infatti, per tutte le vendite di oro da investimento di cui non si possiede la documentazione che ne dichiari il valore iniziale è prevista una tassazione al 26% sul totale ricavato.

 

Grazie, si questa parte la conoscevo..... era stata fuorviante la indicazione di quel sito che non precisava la nazione di riferimento.


Supporter
Inviato
5 minuti fa, adriano_29 dice:

Grazie, si questa parte la conoscevo..... era stata fuorviante la indicazione di quel sito che non precisava la nazione di riferimento.

 

Altro discorso invece è se si decide di vendere le monete d'oro, a chi rivolgersi. Secondo me ad un Banco Metalli autorizzato dalla Banca d'Italia piuttosto che un compro oro, sempre facendo attenzione alle quotazioni dei carati.  

1 minuto fa, Alan Sinclair dice:

Altro discorso invece è se si decide di vendere le monete d'oro, a chi rivolgersi. Secondo me ad un Banco Metalli autorizzato dalla Banca d'Italia piuttosto che un compro oro, sempre facendo attenzione alle quotazioni dei carati.  

 

Questo ovviamente per monete diciamo di borsa e quindi non rare.


Inviato
1 ora fa, Alan Sinclair dice:

Altro discorso invece è se si decide di vendere le monete d'oro, a chi rivolgersi. Secondo me ad un Banco Metalli autorizzato dalla Banca d'Italia piuttosto che un compro oro, sempre facendo attenzione alle quotazioni dei carati.  

Anche perchè se il Compro oro non è anche Banco Metalli autorizzato dalla Banca d'Italia, non potrà trattare monete d'oro "di borsa" e oro da investimento.


Supporter
Inviato
2 minuti fa, bizerba62 dice:

Anche perchè se il Compro oro non è anche Banco Metalli autorizzato dalla Banca d'Italia, non potrà trattare monete d'oro "di borsa" e oro da investimento.

 

Sì ma come si fa a verificare se il compro oro è anche Banco Metalli autorizzato ?


Supporter
Inviato
7 minuti fa, bizerba62 dice:

C'è l'elenco:

https://infostat.bancaditalia.it/GIAVAInquiry-public/oro.html

Queste le conseguenze (penali) per chi esercita abusivamente la compravendita di oro da investimento:

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OK grazie, molto gentile.


Inviato
Adesso, Alan Sinclair dice:

OK grazie, molto gentile.

Di nulla, figurati.


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