Vai al contenuto
IGNORED

Attuali tendenze di mercato


fagiolino

Risposte migliori

1 ora fa, lorluke dice:

Assolutamente, ci mancherebbe altro. Il punto cruciale è che, alla fine, stai comunque comprando qualcosa che ti appassiona.
A mio avviso, un collezionista si distingue da un investitore in base al presupposto per il quale è spinto a comprare un determinato oggetto. Un collezionista compra in base al proprio gusto personale, attratto dal fascino che prova nell'osservare quell'oggetto.
Guardando al mondo della numismatica, il collezionista prova una forma di attrazione verso ciò che compra; per certi versi la moneta "gli parla". A volte, il collezionista è anche portato ad acquisti poco logici o impulsivi, perché guidato da un sentimento (la passione) che non può essere totalmente imbrigliato dalla ragione.

L'investitore, invece, è guidato dalla logica del profitto. Non compra perché attratto dal significato storico della moneta e da ciò che porta dietro di sé. Il suo interesse primario è comprare un qualcosa che nel futuro possa acquisire un plusvalore.
L'oggetto in sé, così cruciale per il collezionista, diventa un qualcosa di subordinato all'andamento del mercato e alla convenienza economica nell'investire o meno. Oggi possono essere le monete, domani le automobili d'epoca e dopodomani i fumetti della Marvel. Ciò che conta è dove tira il "dinero".

Ovviamente, questi due sono casi limite, da me volutamente estremizzati. A volte, questi due universi possono anche trovare alcuni punti di congiunzione. Senza voler fare le verginelle, è evidente che dopo che uno ha speso migliaia di euro, si guardi alle spalle e pensi un attimo anche a ciò che ne sarà. Sarebbe abbastanza ipocrita negarlo.
Resta, comunque, il fatto che quelle migliaia di euro le ha spese per qualcosa verso cui prova interesse e piacere.
Un investitore "puro", invece, non agisce in questo modo e valuta fin da subito la convenienza di ciò che sta facendo.

Bene, io allora non sono né un collezionista puro, né un investitore puro.

Negli ultimi anni nessuno vuole più mobili antichi, mentre tira l'arte contemporanea; in quest'ultimo settore sono evidenti le speculazioni commerciali; tuttavia io non investirei mai in tali schifezze.

Peraltro non sono nemmeno un collezionista che acquista impulsivamente e senza logica e non sono disposto a strapagare un moneta solo perché mi manca; ce ne sono talmente tante, che se non sarà questa, ne prenderò un'altra.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Ho conosciuto tanti investitori che non avevano la più pallida idea di quello che stavano comprando, tranne le parole dell'imbonitore di turno...

Arka

Diligite iustitiam

Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, gioal dice:

Bene, io allora non sono né un collezionista puro, né un investitore puro.

Negli ultimi anni nessuno vuole più mobili antichi, mentre tira l'arte contemporanea; in quest'ultimo settore sono evidenti le speculazioni commerciali; tuttavia io non investirei mai in tali schifezze.

Peraltro non sono nemmeno un collezionista che acquista impulsivamente e senza logica e non sono disposto a strapagare un moneta solo perché mi manca; ce ne sono talmente tante, che se non sarà questa, ne prenderò un'altra.

Compri anche monete comuni e a basso costo o solo pezzi rari? E quando compri un pezzo raro e in ottimo stato, lo fai per rivenderlo o per tenerlo?

Se rispondi:

- anche pezzi comuni e/o

- per tenerlo

allora acquisti come collezionista. Altrimenti hai un'ottica da investitore. E se ne compri 2 uguali, una da tenere e una da rivendere (magari x ammortizzare la spesa) allora sei tutt'e due, cioè hai 2 ottiche distinte.

In ogni caso, quello che fai col tuo denaro solo solo fatti tuoi e nessuno può giudicare il tuo comportamento, a meno che non compri illecitamente.

Saluti

Modificato da Orodicarta
Link al commento
Condividi su altri siti


Secondo me è insito nell'animo del collezionista la speranza che la propria collezione acquisti valore o almeno qualcuno dei pezzi che la compongono, sia essa di monete o di quadri o di orologi o di fumetti o di sculture o di giocattoli o di figurine o di automodelli o di penne stilografiche o di armi o di libri antichi o di etc. etc. 

C'è anche un risvolto psicologico e psicoanalitico dell'essere collezionista: può essere un modo funzionale ed indiretto per annullare la percezione del passaggio del tempo. Ma può avere anche un risvolto quasi patologico, maniacale : sei tu a possedere gli oggetti o loro che possiedono te?

L'investitore nudo e crudo è quello che cerca di trovare il timing giusto per scegliere su cosa investire, qualsiasi cosa sia. E' come quando cerchi la candela giusta per decidere di acquistare o vendere un'azione di borsa.

La libertà: secondo me è già da tempo che siamo tutti schedati, chi per un motivo chi per un altro, quello che ci viene lasciata e solo la sensazione di avere la libertà di pensiero, di parola o di decisione.

Per quanto riguarda al post che ho inviato per la questione dell'eliminazione di prelievo del contante, mi pare che poco a poco stanno orientandosi nell'introduzione della moneta elettronica e così avranno concluso il processo di sottomissione. Spero tanto non succeda!

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


4 ore fa, Orodicarta dice:

Mi pare non si possa obiettare in nulla.

A me invece sembra abbastanza banale 

Piu’ interessanti invece le considerazioni di Aretusa ( che sotto sotto mi pare sia anche investitrice ?)...

Modificato da numa numa
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter
20 minuti fa, numa numa dice:

A me invece sembra abbastanza banale

Concordo. Banale un po’ come sentir ripetere per l’ennesima volta che il mercato numismatico ha subito una forte crescita da quando c’è il covid... Vero?

Link al commento
Condividi su altri siti


5 ore fa, lorluke dice:
5 ore fa, lorluke dice:

Concordo. Banale un po’ come sentir ripetere per l’ennesima volta che il mercato numismatico ha subito una forte crescita da quando c’è il covid... Vero?

Precisamente. E’ indubbio che il mercato ha avuto un forte impulso nella fase pandemica dove l’utilizzo di internet e’ cresciuto e ha permesso al Mercato di non fermare le sue attività e scambi ma addirittura di accrescerli.

ricordo, esattamente un anno fa, quando avevo appena osservato tale tendenza commentandola sul Forum - si era quasi all’inizio della fase pandemica - e vi era molta incertezza tra gli operatori che avevano dovuto rinunciare alle aste ‘in presenza’ molti rinviandole all’autunno mentre  un selezionato manipolo aveva optato per tenerle esclusivamente on line. 
all’epoca scrissi che il mercato aveva dimostrato una insospettata ‘resilienza’ che poteva addirittura preludere ad una ulteriore crescita ( gia’ si proveniva da un mercato piuttosto brillante e molti si aspettavano una stasi se non in crollo con la pandemia). Diversi autorevoli commentatori postarono una visione opposta, di imminente e soprattutto ineluttabile indebolimento del mercato. Molti videro nella sparizione dei convegni la ragione di un difficilmente evitabile declino. 
si erano  sottovalutati  l’enorme influenza e potenziale di internet.

a distanza di un anno i dati oggettivi sono sotto gli occhi di tutti. Facile oggi trarre questa inferenza, un po’ meno allora ?

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter
35 minuti fa, numa numa dice:

ricordo, esattamente un anno fa, quando avevo appena osservato tale tendenza commentandola sul Forum - si era quasi all’inizio della fase pandemica - e vi era molta incertezza tra gli operatori che avevano dovuto rinunciare alle aste ‘in presenza’ molti rinviandole all’autunno mentre  un selezionato manipolo aveva optato per tenerle esclusivamente on line. 
all’epoca scrissi che il mercato aveva dimostrato una insospettata ‘resilienza’ che poteva addirittura preludere ad una ulteriore crescita ( gia’ si proveniva da un mercato piuttosto brillante e molti si aspettavano una stasi se non in crollo con la pandemia). Diversi autorevoli commentatori postarono una visione opposta, di imminente e soprattutto ineluttabile indebolimento del mercato. Molti videro nella sparizione dei convegni la ragione di un difficilmente evitabile declino. 
si erano  sottovalutati  l’enorme influenza e potenziale di internet.

E di questo gliene va dato atto. Come in tutte le previsioni (da quelle meteorologiche agli esiti di un’elezione politica) c’è chi ci azzecca e chi, purtroppo, sbaglia. Alcune case d’asta scommisero fin da subito sulla potenzialità di un’asta esclusivamente online ed ebbero ottimi riscontri. Poi, vedendo gli esiti, anche gli operatori più reticenti e titubanti si accodarono gradualmente.

Link al commento
Condividi su altri siti


13 ore fa, numa numa dice:

A me invece sembra abbastanza banale 

Piu’ interessanti invece le considerazioni di Aretusa ( che sotto sotto mi pare sia anche investitrice ?)...

 

Sono un uomo ...?

  • Haha 2
Link al commento
Condividi su altri siti


15 ore fa, Orodicarta dice:

Compri anche monete comuni e a basso costo o solo pezzi rari? E quando compri un pezzo raro e in ottimo stato, lo fai per rivenderlo o per tenerlo?

Se rispondi:

- anche pezzi comuni e/o

- per tenerlo

allora acquisti come collezionista. Altrimenti hai un'ottica da investitore. E se ne compri 2 uguali, una da tenere e una da rivendere (magari x ammortizzare la spesa) allora sei tutt'e due, cioè hai 2 ottiche distinte.

In ogni caso, quello che fai col tuo denaro solo solo fatti tuoi e nessuno può giudicare il tuo comportamento, a meno che non compri illecitamente.

Saluti

Le poche volte che ho venduto una moneta, al momento ero contento del guadagno ottenuto, ma nel tempo me ne sono pentito: il loro valore è aumentato tanto, che avrei guadagnato di più a tenerle.

Poi, sì, mi è capitato di comprare varie monete uguali con l'idea di rivenderle; ma in realtà poi me le sono tenute tutte, perché mi piacevano e non volevo separarmi da nessuna di loro.

Non compro ciò che non mi piace o in cui non credo: se dovessero dirmi di investire in quelle monetine chiamate Euro perché sicuramente si rivaluteranno, non lo farei comunque, perché non riesco a farmele piacere.

Probabilmente sono solo un appassionato che spera  di investire e così scaccia la paura di buttare soldi per soddisfare il proprio hobby.

Aggiungo che, sotto il profilo economico, a distanza di tempo dagli acquisti e dalle vendite, mi sono sempre pentito di aver venduto, così come si sono pentito di non aver acquistato di più; quindi, vista la rivalutazione avuta nel passato dalle monete, penso che la speranza di investire non sia un'illusione.

Qualche anno fa temevo che la numismatica fosse in declino, per lo meno in Italia e che i prezzi delle monete si sarebbero sgonfiati; ma i fatti dimostrano il contrario.

Link al commento
Condividi su altri siti


28 minuti fa, gioal dice:

Le poche volte che ho venduto una moneta, al momento ero contento del guadagno ottenuto, ma nel tempo me ne sono pentito: il loro valore è aumentato tanto, che avrei guadagnato di più a tenerle.

Poi, sì, mi è capitato di comprare varie monete uguali con l'idea di rivenderle; ma in realtà poi me le sono tenute tutte, perché mi piacevano e non volevo separarmi da nessuna di loro.

Non compro ciò che non mi piace o in cui non credo: se dovessero dirmi di investire in quelle monetine chiamate Euro perché sicuramente si rivaluteranno, non lo farei comunque, perché non riesco a farmele piacere.

Probabilmente sono solo un appassionato che spera  di investire e così scaccia la paura di buttare soldi per soddisfare il proprio hobby.

Aggiungo che, sotto il profilo economico, a distanza di tempo dagli acquisti e dalle vendite, mi sono sempre pentito di aver venduto, così come si sono pentito di non aver acquistato di più; quindi, vista la rivalutazione avuta nel passato dalle monete, penso che la speranza di investire non sia un'illusione.

Qualche anno fa temevo che la numismatica fosse in declino, per lo meno in Italia e che i prezzi delle monete si sarebbero sgonfiati; ma i fatti dimostrano il contrario.

Bravo. E’ cosi

Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, gioal dice:

Probabilmente sono solo un appassionato che spera  di investire e così scaccia la paura di buttare soldi per soddisfare il proprio hobby.

Penso che con questa affermazione tu abbia centrato l'argomento "investimento numismatico". Vorrei raccontare di quando ho regalato una busta di francobolli mondiali (usati e ritagliati dalle buste) a un amico, che so essere appassionato, anche se non certamente un collezionista di livello dal momento che non credo abbia mai acquistato dei francobolli, si limita a raccogliere quelli usati come affrancatura.

Mi ha raccontato che ha passato una domenica pomeriggio con le nipotine a guardarli e catalogarli, e mi ha ringraziato dicendomi: "è bello vedere che le mie nipoti si sono appassionate, e poi... MAGARI GLI LASCIO QUALCOSA DI VALORE QUANDO NON CI SARÒ PIÙ" (!!)

Ora: è chiaro che quella collezione non avrà mai valore, a meno di una improbabilissima fantasmagorica botta di ... nel trovare un esemplare rarissimo affrancato. Questo mio amico è una persona molto concreta, è un imprenditore agricolo, sposato e piuttosto ricco. Alla luce anche della tua affermazione, sono orientato a credere che l'aspetto dell'investimento non sia molto più che un tentativo della Ragione di giustificare un comportamento emotivo, che altrimenti risulterebbe difficile da inquadrare come sensato. Nel caso del mio amico, il meccanismo vale lo stesso anche se non spende soldi, ma è sufficiente che ci spenda tempo e passione.

Purtroppo, siamo ormai talmente condizionati a pensare che solo il denaro abbia valore, che sentiamo la necessità di declinare al guadagno ogni attività emotiva o passionale, come se di per sé non avesse un valore e fosse altrimenti solo una mera perdita di tempo bambinesca. E questo è un inconscio condizionamento che limita la nostra libertà MOLTO più che il tracciamento delle abitudini di consumo.

Modificato da Orodicarta
  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti


Il 1/5/2021 alle 14:13, Orodicarta dice:

Penso che con questa affermazione tu abbia centrato l'argomento "investimento numismatico". Vorrei raccontare di quando ho regalato una busta di francobolli mondiali (usati e ritagliati dalle buste) a un amico, che so essere appassionato, anche se non certamente un collezionista di livello dal momento che non credo abbia mai acquistato dei francobolli, si limita a raccogliere quelli usati come affrancatura.

Mi ha raccontato che ha passato una domenica pomeriggio con le nipotine a guardarli e catalogarli, e mi ha ringraziato dicendomi: "è bello vedere che le mie nipoti si sono appassionate, e poi... MAGARI GLI LASCIO QUALCOSA DI VALORE QUANDO NON CI SARÒ PIÙ" (!!)

Ora: è chiaro che quella collezione non avrà mai valore, a meno di una improbabilissima fantasmagorica botta di ... nel trovare un esemplare rarissimo affrancato. Questo mio amico è una persona molto concreta, è un imprenditore agricolo, sposato e piuttosto ricco. Alla luce anche della tua affermazione, sono orientato a credere che l'aspetto dell'investimento non sia molto più che un tentativo della Ragione di giustificare un comportamento emotivo, che altrimenti risulterebbe difficile da inquadrare come sensato. Nel caso del mio amico, il meccanismo vale lo stesso anche se non spende soldi, ma è sufficiente che ci spenda tempo e passione.

Purtroppo, siamo ormai talmente condizionati a pensare che solo il denaro abbia valore, che sentiamo la necessità di declinare al guadagno ogni attività emotiva o passionale, come se di per sé non avesse un valore e fosse altrimenti solo una mera perdita di tempo bambinesca. E questo è un inconscio condizionamento che limita la nostra libertà MOLTO più che il tracciamento delle abitudini di consumo.

Interessante riflessione, sicuramente ci sono dei condizionamenti culturali più o meno inconsci, che portano a considerare certe attività come "perdite di tempo", mentre ci sono "perdite di tempo" che sono considerate attività accettabili. parlo di vedere cose, come. Talk show, reality Show, partite di calcio o trasmissioni sul calcio (non odiatemi per questo li sto usando come esempi), contraddizioni dell'animo umano. 

Link al commento
Condividi su altri siti


Il 1/5/2021 alle 14:13, Orodicarta dice:

Penso che con questa affermazione tu abbia centrato l'argomento "investimento numismatico". Vorrei raccontare di quando ho regalato una busta di francobolli mondiali (usati e ritagliati dalle buste) a un amico, che so essere appassionato, anche se non certamente un collezionista di livello dal momento che non credo abbia mai acquistato dei francobolli, si limita a raccogliere quelli usati come affrancatura.

Mi ha raccontato che ha passato una domenica pomeriggio con le nipotine a guardarli e catalogarli, e mi ha ringraziato dicendomi: "è bello vedere che le mie nipoti si sono appassionate, e poi... MAGARI GLI LASCIO QUALCOSA DI VALORE QUANDO NON CI SARÒ PIÙ" (!!)

Ora: è chiaro che quella collezione non avrà mai valore, a meno di una improbabilissima fantasmagorica botta di ... nel trovare un esemplare rarissimo affrancato. Questo mio amico è una persona molto concreta, è un imprenditore agricolo, sposato e piuttosto ricco. Alla luce anche della tua affermazione, sono orientato a credere che l'aspetto dell'investimento non sia molto più che un tentativo della Ragione di giustificare un comportamento emotivo, che altrimenti risulterebbe difficile da inquadrare come sensato. Nel caso del mio amico, il meccanismo vale lo stesso anche se non spende soldi, ma è sufficiente che ci spenda tempo e passione.

Purtroppo, siamo ormai talmente condizionati a pensare che solo il denaro abbia valore, che sentiamo la necessità di declinare al guadagno ogni attività emotiva o passionale, come se di per sé non avesse un valore e fosse altrimenti solo una mera perdita di tempo bambinesca. E questo è un inconscio condizionamento che limita la nostra libertà MOLTO più che il tracciamento delle abitudini di consumo.

Ecco un punto importante, il concetto di valore inestricabilmente legato al denaro, se una collezione si accresce di valore in senso economico allora si può dire che sia importante,ma il valore di una collezione di oggetti storici dovrebbe essere in primo luogo di tipo culturale e storico.

Volendo fare un esempio personale, io colleziono soprattutto libri, il valore economico dei libri può essere anche notevole, ma un insieme di libri, cioè una biblioteca, avrà innanzitutto un valore culturale, soprattutto se ha un tema coerente che la rende un unicum in quanto un determinato insieme di libri, scelti secondo delle preferenze personali che riconducano ad un disegno preciso e coerente, molto difficilmente potrà ritrovarsi anche altrove, più biblioteche personali potranno avere gli stessi libri, ma non saranno mai identiche perchè disegnate diversamente secondo un progetto individuale, ecco questa unicità è alquanto difficile da valutare in senso economico, la quantità di denaro necessaria ad acquistare le singole opere non rende l'autentico valore che ha l'insieme biblioteca, che rimane eminentemente culturale...

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 4 settimane dopo...

Riprendo a scrivere qui per puntualizzare su "collezionista" e "investitore".

Non compro monete per rivenderle. Le compro perché mi appassionano, le studio è in qualche caso ne ho anche scritto storia e considerazioni varie.

Non ho più vent'anni e quando lascerò la collezione ai miei nipoti vorrei che qualora dovessero liquidarla tutta o in parte per pagarsi gli studi o per altre necessità non si ritrovassero a svenderla come purtroppo è accaduto a chi ha ereditato fogli e fogli di francobolli per i quali oggi riceve nemmeno la metà di quanto padri o nonni hanno speso.

Sono lieto di vedere che una moneta che ho pagato 1000 oggi in asta ha fatto il doppio. E di queste ne ho una buona percentuale. Ne ho anche alcune che dopo l'acquisto sono scese (ori di VEIII per fortuna pochi per i quali non riprenderei oggi le cifre spese, ma non si sa mai, domani potrebbero anche risalire....) ma quello che vorrei è che non si dica poi che "il nonno ha buttato i soldi"

Sono un investitore ? 

 

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


2 minuti fa, fagiolino dice:

Riprendo a scrivere qui per puntualizzare su "collezionista" e "investitore".

Non compro monete per rivenderle. Le compro perché mi appassionano, le studio è in qualche caso ne ho anche scritto storia e considerazioni varie.

Non ho più vent'anni e quando lascerò la collezione ai miei nipoti vorrei che qualora dovessero liquidarla tutta o in parte per pagarsi gli studi o per altre necessità non si ritrovassero a svenderla come purtroppo è accaduto a chi ha ereditato fogli e fogli di francobolli per i quali oggi riceve nemmeno la metà di quanto padri o nonni hanno speso.

Sono lieto di vedere che una moneta che ho pagato 1000 oggi in asta ha fatto il doppio. E di queste ne ho una buona percentuale. Ne ho anche alcune che dopo l'acquisto sono scese (ori di VEIII per fortuna pochi per i quali non riprenderei oggi le cifre spese, ma non si sa mai, domani potrebbero anche risalire....) ma quello che vorrei è che non si dica poi che "il nonno ha buttato i soldi"

Sono un investitore ? 

 

Il dilemma ci arrovella... sempre. 

È sicuramente vero  che il collezionista che spende nel suo hobby diciamo alcune migliaia di euro ( tagliamo la testa al toro, da 10k in giù) nell'arco della sua "vita" collezionistica, dorme tra due guanciali ( almeno lo dovrebbe) in quanto ha un esborso in linea  con altri passatempi poco impegnativi dal lato economico.

Discorso nettamente diverso (per il comune sentimento generale) chi si  ritrova ad aver speso 100/200k o più, non può, almeno io la penso così, assurgersi a collezionista puro e duro, indifferente a come è andato, come sta andando e come andrà il mercato numismatico. Non ultimo l'arduo scoglio paventato da @fagiolino, è lasciare la collezione ad eredi,  che nel 90% dei casi non capiscono un beneamato H in Numismatica, preda a volte di famelici/approfittatori, pensate come già risulta  impegnativo per chi è appassionato di numismatica, dover affrontare la vendita di una collezione, tra riazi a volte stratosferici per conservazioni altissime ( per altro possedute da pochi) e ribassi su monete in condizioni buone/mediocri ( la maggioranza).

Forse, prima di mettere le "alucce", bisognerebbe valutare bene le "capacità numismatiche" dei fortunati eredi, e se questi si dimostrano deficitari, forse sarebbe più giusto e sensato provvedere anzitempo all'alienazione..... 

Saluti 

TIBERIVS 

 

Link al commento
Condividi su altri siti


32 minuti fa, TIBERIVS dice:

Forse, prima di mettere le "alucce", bisognerebbe valutare bene le "capacità numismatiche" dei fortunati eredi, e se questi si dimostrano deficitari, forse sarebbe più giusto e sensato provvedere anzitempo all'alienazione..... 

Ho valutato e ne sono rimasto soddisfatto.

Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, fagiolino dice:

Riprendo a scrivere qui per puntualizzare su "collezionista" e "investitore".

Non compro monete per rivenderle. Le compro perché mi appassionano, le studio è in qualche caso ne ho anche scritto storia e considerazioni varie.

Non ho più vent'anni e quando lascerò la collezione ai miei nipoti vorrei che qualora dovessero liquidarla tutta o in parte per pagarsi gli studi o per altre necessità non si ritrovassero a svenderla come purtroppo è accaduto a chi ha ereditato fogli e fogli di francobolli per i quali oggi riceve nemmeno la metà di quanto padri o nonni hanno speso.

Sono lieto di vedere che una moneta che ho pagato 1000 oggi in asta ha fatto il doppio. E di queste ne ho una buona percentuale. Ne ho anche alcune che dopo l'acquisto sono scese (ori di VEIII per fortuna pochi per i quali non riprenderei oggi le cifre spese, ma non si sa mai, domani potrebbero anche risalire....) ma quello che vorrei è che non si dica poi che "il nonno ha buttato i soldi"

Sono un investitore ? 

 

Sicuramente non un collezionista disinteressato ?

scherzi a parte le monete non sono e non saranno mai francobolli perché ( soprattutto le antiche) godono della componente artistica che prescinde dalla domanda puramente numismatica 

saggio comunque non lasciare ‘gatte da pelare’ a eredi che si ritrovano ad essere digiuni di conoscenze nel campo...

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.